28.05.2013 Views

Capolavori d'arte di un Palazzo Fiorentino La seconda ... - Babuino

Capolavori d'arte di un Palazzo Fiorentino La seconda ... - Babuino

Capolavori d'arte di un Palazzo Fiorentino La seconda ... - Babuino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>Palazzo</strong> <strong>Fiorentino</strong><br />

<strong>La</strong> <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong>a Famiglia Emiliana<br />

Arti e <strong>di</strong>pinti del XIX secolo<br />

Libri antichi, preziosi e strumenti musicali<br />

VENDITA ALL’ASTA<br />

Roma, via dei Greci 2/a<br />

23, 24, 25, 26 marzo 2010<br />

Masterworks by a Family of Florence<br />

Old master paintings and antique furnishing<br />

19th century master paintings and art<br />

Books, jewels and musical instruments<br />

AUCTION SALE<br />

Rome, via dei Greci 2/a<br />

23, 24, 25, 26 March 2010<br />

Asta 85<br />

Auction 85


Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Ven<strong>di</strong>ta<br />

ARREDI E DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO, GIOIELLI, STRUMENTI MUSICALI<br />

1. <strong>La</strong> ven<strong>di</strong>ta all’asta si effettua esclusivamente con pagamenti ai pronti contanti o assegni <strong>di</strong> conto corrente, solo<br />

per i clienti conosciuti.<br />

2. I lotti sono posti in ven<strong>di</strong>ta in locali aperti al pubblico. <strong>La</strong> ven<strong>di</strong>ta inizia soltanto alla presenza <strong>di</strong> almeno<br />

10 concorrenti in sala. Gli oggetti sono aggiu<strong>di</strong>cati al miglior offerente; il Direttore - Ban<strong>di</strong>tore conduce l’asta<br />

partendo dall’offerta che considera adeguata, in f<strong>un</strong>zione del valore del lotto e delle offerte concorrenti.<br />

3. L’esposizione, che precede la ven<strong>di</strong>ta, ha lo scopo <strong>di</strong> far esaminare attentamente lo stato e la qualità degli<br />

oggetti. Dopo l’aggiu<strong>di</strong>cazione non è ammesso alc<strong>un</strong> reclamo, anche se nella compilazione del catalogo si sia<br />

incorsi in qualche errore.<br />

4. Gli oggetti sono aggiu<strong>di</strong>cati esclusivamente dal Direttore - Ban<strong>di</strong>tore, il quale, durante la gara, può variare<br />

l’or<strong>di</strong>ne previsto del Catalogo ed ha facoltà <strong>di</strong> ri<strong>un</strong>ire e <strong>di</strong>videre <strong>di</strong>versi lotti.<br />

5. Qualora sorgano contestazioni, in sede d’asta, circa l’aggiu<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> oggetto, il Direttore - Ban<strong>di</strong>tore<br />

ha la facoltà <strong>di</strong> riprendere l’incanto sulla base dell’offerta fatta in precedenza.<br />

6. L’acquirente corrisponderà <strong>un</strong>a commissione complessiva pari al 22% sul prezzo d’aggiu<strong>di</strong>cazione e senza<br />

maggiorazione dell’IVA (art. 45 legge 21 nov. 2000 n° 342).<br />

7. Gli oggetti aggiu<strong>di</strong>cati dovranno essere pagati non oltre il 20° giorno successivo alla ven<strong>di</strong>ta. In caso <strong>di</strong> mancato<br />

pagamento, l’aggiu<strong>di</strong>catario sarà tenuto al risarcimento a favore della Casa d’Aste, della commissione del 22%<br />

sul prezzo <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione (art. 4), nonché della commissione del 15% sul prezzo <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione che la Casa<br />

d’Aste avrebbe percepito dal proprietario.<br />

8. Il trasporto dei lotti acquistati è a cura e spese dell’acquirente. Qualora l’acquirente non effettuasse il ritiro dei<br />

beni acquistati e pagati (art. 6), deve corrispondere alla Casa d’Aste <strong>un</strong> <strong>di</strong>ritto fisso <strong>di</strong> magazzinaggio a partire dal<br />

20° giorno successivo alla ven<strong>di</strong>ta, stabilito in 20 euro alla settimana per ogni mobile, oggetto o <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> 10 euro, sempre alla settimana per ogni oggetto, <strong>di</strong>pinto o similare.<br />

9. Il catalogo della ven<strong>di</strong>ta all’asta viene compilato con la massima cura e professionalità in conformità degli<br />

standards <strong>di</strong> <strong>di</strong>ligenza e cura richiesti da <strong>un</strong>a Casa d’Aste. In caso <strong>di</strong> contestazioni il compratore verrà rimborsato<br />

solo dopo il riconoscimento in modo definitivo della non autenticità <strong>di</strong> <strong>un</strong> oggetto con sentenza passata<br />

in giu<strong>di</strong>cato. È esclusa ogni e qualsiasi pretesa <strong>di</strong> danni, refusioni, spese od altro, in quanto la Casa d’Aste <strong>Babuino</strong><br />

s.r.l. agisce quale mandataria nel nome <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> depositante – ven<strong>di</strong>tore e non assume nei confronti dei<br />

compratori che la responsabilità giuri<strong>di</strong>ca derivante dalla citata qualità <strong>di</strong> mandataria. Conseguentemente<br />

l’aggiu<strong>di</strong>catario non potrà contestare eventuali errori e/o inesattezze nelle in<strong>di</strong>cazioni contenute nel catalogo stesso<br />

o eventuali <strong>di</strong>fformità tra l’immagine fotografica e quanto oggetto <strong>di</strong> esposizione e <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e la non<br />

corrispondenza tra le caratteristiche in<strong>di</strong>cate in catalogo e quelle dell’oggetto in<strong>di</strong>cato (tecnica <strong>di</strong> esecuzione,<br />

materiali e tecniche <strong>di</strong> realizzazione, anno <strong>di</strong> esecuzione, etc.).<br />

10. Ness<strong>un</strong> rimborso dell’ammontare totale del/dei beni acquistati, potrà avvenire da parte della Casa d’Aste<br />

<strong>Babuino</strong>, in caso <strong>di</strong> risoluzione <strong>di</strong> qualsiasi controversia a favore dell’acquirente, dopo l’avvenuto pagamento del/dei<br />

beni al proprietario – depositante. Altresì la Casa d’aste provvederà alla sospensione del pagamento del/dei beni, al<br />

proprietario – depositante, se la contestazione sarà effettuata prima del 30° giorno successivo alla ven<strong>di</strong>ta all’asta.<br />

11. Per gli oggetti eventualmente sottoposti alla Notifica dello Stato, ai sensi degli articoli 2, 3 e 5 della legge<br />

1/6/1939 n. 1089 e successive mo<strong>di</strong>fiche, gli acquirenti sono tenuti ad osservare tutte le <strong>di</strong>sposizioni legislative<br />

in materia, con relativi oneri a loro esclusivo carico e, ricorrendone i presupposti, sarà applicato il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> cui<br />

al D. Lgs 13.2.2006 n. 118.<br />

12. L’esportazione dal territorio della Repubblica Italiana <strong>di</strong> <strong>un</strong> lotto è soggetta alle norme contenute nel<br />

DL. 29110/99 n. 490 (art. 65 – 72). Il rilascio dei relativi attestati <strong>di</strong> libera circolazione è a carico dell’acquirente.<br />

Il mancato o il ritardato rilascio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a qualsiasi licenza, anche se dovuta a notifiche da parte dello Stato avvenute<br />

dopo l’aggiu<strong>di</strong>cazione, non costituisce causa <strong>di</strong> risoluzione o d’annullamento della ven<strong>di</strong>ta, né giustifica il ritardato<br />

pagamento da parte dell’acquirente dell’ammontare totale dovuto.<br />

13. Il presente regolamento viene pubblicato sul catalogo della ven<strong>di</strong>ta ed è quin<strong>di</strong> considerato accettato per<br />

intero da qualsiasi persona si renda aggiu<strong>di</strong>cataria dei lotti in esso contenuto. L’acquirente, pertanto, si assume<br />

<strong>di</strong> conseguenza la responsabilità giuri<strong>di</strong>ca dell’acquisto stesso.<br />

14. Le presenti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sono regolate dalla legge italiana. Ogni controversia che dovesse sorgere<br />

in relazione all’applicazione, interpretazione, ed esecuzione delle presenti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta è esclusivamente<br />

devoluta al Foro <strong>di</strong> Roma.<br />

Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />

Ven<strong>di</strong>te all’asta per conto terzi<br />

Roma, Via dei Greci 2/a


ANTIQUE AND 19TH CENTURY PAINTINGS AND FURNISHING, JEWELS, MUSICAL INSTRUMENTS<br />

Terms of sale<br />

1. Purchases at the auction can be paid by cash or check only, and only checks from known customers are accepted.<br />

2. The objects are sold in areas open to the public. The sale starts when there are at least 10 bidders in the room.<br />

Objects are sold to the highest bidder. The Auctioneer begins the auction, starting from the first adequate offer,<br />

accor<strong>di</strong>ng to the value of the object and concurrent offered bids.<br />

3. The exhibition that precedes the sale allows for careful examination of the state and quality of the objects. All<br />

sales are final and cannot be contested, even if there is an error in the catalogue listing.<br />

4. Objects are sold exclusively by the Auctioneer, who, during the auction, can vary the order of the objects from<br />

the catalogue listing, and has the authority to change and <strong>di</strong>vide lots.<br />

5. In the event of a <strong>di</strong>spute during the auction, the Auctioneer has the authority to resume bid<strong>di</strong>ng from the<br />

previous offer.<br />

6. The purchaser has to pay a commission of 22% of the price of a sale (hammer price), exclu<strong>di</strong>ng the value of<br />

the IVA (VAT) (art. 45 law 21 nov. 2000 n° 342).<br />

7. Objects have to be paid for within 20 days following the sale. In the case of non-payment, the bidder will have<br />

to pay an ad<strong>di</strong>tional storage fee to the House of Auctions, as well as a 15% commission on the sale price, which<br />

the House of Auctions has to pay to the owner. The ad<strong>di</strong>tional charges do not negate the 22% charge on the sale<br />

price (see number 6).<br />

8. The transport of sold objects is the sole responsibility of the purchaser, inclu<strong>di</strong>ng any transport costs. If the<br />

purchaser does not transport the purchased objects, the purchaser must pay the House of Auctions a fixed storage<br />

fee, starting from the 20 th day after sale. The fee is set at 20 euros per week for every piece of furniture, in<strong>di</strong>vidual<br />

object or large painting; and 10 euros per week for all smaller objects, paintings, etc.<br />

9. The auction catalogue is compiled with maximum care and professionalism, in compliance with the <strong>di</strong>ligence<br />

standards and care requirements of the House of Auctions. In the case of a <strong>di</strong>spute, the purchaser can only be<br />

reimbursed if lack of authenticity of an object is definitively acknowledged. Reimbursements are not given in the<br />

case of damages, returns, etc., as the House of Auctions <strong>Babuino</strong> s.r.l acts in the name of the seller and does not<br />

claim the legal responsibility for the con<strong>di</strong>tion of objects. Consequently, the highest bidder will not be able to<br />

contest any eventual errors and/or inaccuracies between the in<strong>di</strong>cations in the catalogue and the actual objects,<br />

nor can they contest any eventual <strong>di</strong>fference between the photographic image and the exhibited object, nor any<br />

<strong>di</strong>fferences between details described in the catalogue and actual object (i.e. materials and manufacturing<br />

techniques, date of object, etc.).<br />

10. The House of Auctions <strong>Babuino</strong> s.r.l. does not give reimbursements for the total amo<strong>un</strong>t of purchased objects,<br />

in the case a <strong>di</strong>spute is resolved favouring the purchaser, after payment has already been made to the owner.<br />

The House of Auctions will suspend the payment of an object to the owner, if the <strong>di</strong>spute is resolved within 30<br />

days of the auction sale.<br />

11. For objects eventually subject to the investigation by the State, accor<strong>di</strong>ng to articles 2, 3 and 5 of law<br />

1/6/1939 n. 1089 and successive mo<strong>di</strong>fications, the purchasers must observe all of the relevant legislative<br />

regulations, with all burdens falling on the purchaser, legal right stemming from D. Lgs 13.2.2006 n. 118.<br />

12. Exporting goods from the Italian Republic is subject to the norms contained in DL. 29110/99 n. 490<br />

(art. 65 - 72). Obtaining certificates of free circulation to release cargo is the responsibility of the purchaser. <strong>La</strong>ck<br />

of, or a delayed release of, any licence, even if due to notifications from the State occurring after a sale, does not<br />

constitute cancellation of the sale, nor does it justify delayed payment for goods or payment for less than the total<br />

amo<strong>un</strong>t due.<br />

13. The present regulations are published in the sale catalogue and, therefore, are considered accepted by<br />

whoever becomes the highest bidder of an object. The purchaser, therefore, assumes the legal responsibility of all<br />

purchases.<br />

14. The present terms of sale are regulated by Italian law. All controversy that arrive in relation to the application,<br />

interpretation, and execution of the present terms of sale is exclusively deferred to the Court of Rome.<br />

Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />

Auction sales<br />

Rome, Via dei Greci 2/a


Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />

Via dei Greci, 2/a<br />

00187 Roma, Italia<br />

Segreteria e amministrazione<br />

Via Dei Greci 2/a - 00187 Roma<br />

Tel. 0632283800<br />

Fax 0632283215<br />

E-mail: flasi@astebabuino.it<br />

Abbonamento ai cataloghi<br />

Tel 0632283800<br />

E-mail: avelli@astebabuino.it<br />

Informazioni e <strong>di</strong>partimenti<br />

0632283800<br />

E-mail: info@astebabuino.it<br />

Sito internet<br />

www.astebabuino.it<br />

DIPARTIMENTI ARTISTICI<br />

Dipinti antichi<br />

Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />

Federico Lemme - flemme@astebabuino.it<br />

Arre<strong>di</strong> antichi<br />

Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />

Dipinti del XIX secolo<br />

<strong>La</strong>ura Moreschini - lmoreschini@astebabuino.it<br />

Argenti antichi e preziosi<br />

Paolo Leonelli - pleonelli@astebabuino.it<br />

Antiquariato giapponese e arte asiatica<br />

Riccardo Montanari - rmontanari@astebabuino.it<br />

Arte moderna e contemporanea<br />

Arti decorative del XX secolo<br />

Tito Brighi - tbrighi@astebabuino.it<br />

Silvia Zarour - silvia@astebabuino.it<br />

Catalogo a cura <strong>di</strong><br />

Antonio De Crescenzo<br />

Federico Lemme<br />

<strong>La</strong>ura Moreschini<br />

Paolo Leonelli<br />

Grafica<br />

Luigi Piero Bellanca<br />

Fotografie<br />

Paolo Callipari<br />

Mario Trani<br />

Pasquale Mo<strong>di</strong>ca<br />

Stampa<br />

Eurolit - Via Bitetto, 1 - Roma<br />

Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />

Via dei Greci, 2/a<br />

00187 Rome, Italy<br />

Office and administration<br />

Via Dei Greci 2/a - 00187 Rome, Italy<br />

Phone +39.0632283800<br />

Fax +39.0632283215<br />

E-mail: flasi@astebabuino.it<br />

Catalogue subscription<br />

Phone +39.0632283800<br />

E-mail: avelli@astebabuino.it<br />

Sales information and departments<br />

Phone +39.0632283800<br />

E-mail: info@astebabuino.it<br />

Web site<br />

www.astebabuino.it<br />

DEPARTMENTS<br />

Old master paintings<br />

Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />

Federico Lemme - flemme@astebabuino.it<br />

Continental furniture and works of art<br />

Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />

19th century master paintings<br />

<strong>La</strong>ura Moreschini - lmoreschini@astebabuino.it<br />

Silver-ware and jewels<br />

Paolo Leonelli - pleonelli@astebabuino.it<br />

Japanese antiques and asian art<br />

Riccardo Montanari - rmontanari@astebabuino.it<br />

Modern and contemporary art<br />

20th century decorative arts<br />

Tito Brighi - tbrighi@astebabuino.it<br />

Silvia Zarour - silvia@astebabuino.it<br />

Catalogue e<strong>di</strong>ted by<br />

Antonio De Crescenzo<br />

Federico Lemme<br />

<strong>La</strong>ura Moreschini<br />

Paolo Leonelli<br />

Graphic and design<br />

Luigi Piero Bellanca<br />

Photo<br />

Paolo Callipari<br />

Mario Trani<br />

Pasquale Mo<strong>di</strong>ca<br />

Print<br />

Eurolit - Via Bitetto, 1 - Rome


<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>Palazzo</strong> <strong>Fiorentino</strong><br />

<strong>La</strong> <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>a Famiglia Emiliana<br />

Arti e <strong>di</strong>pinti del XIX secolo<br />

Libri antichi, preziosi e strumenti musicali<br />

VENDITA ALL’ASTA<br />

Roma, via dei Greci 2/a<br />

PRIMA TORNATA<br />

Martedì 23 marzo ore 15.00<br />

<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> palazzo fiorentino,<br />

la <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong>a villa emiliana,<br />

arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong>pinti antichi da committenze patrizie<br />

dal n. 1 al n. 228<br />

SECONDA TORNATA<br />

Mercoledì 24 marzo ore 15.00<br />

Dipinti e arre<strong>di</strong> del XIX secolo<br />

dal n. 229 al n. 449<br />

TERZA TORNATA<br />

Giovedì 25 marzo ore 15.00<br />

Libri antichi, acquerelli, <strong>di</strong>segni e stampe<br />

dal n. 450 al n. 690<br />

QUARTA TORNATA<br />

Venerdì 26 marzo ore 15.00<br />

Strumenti musicali, gioielli, argenti e oggetti da collezione<br />

dal n. 691 al n. 891<br />

Esposizione<br />

da venerdì 19 a l<strong>un</strong>edì 22 marzo 2010,<br />

orario continuato 10.00 - 20.00<br />

Informazioni<br />

Antonio De Crescenzo<br />

06.32283211 - antonio@astebabuino.it<br />

Federico Lemme<br />

06.32283206 - flemme@astebabuino.it<br />

<strong>La</strong>ura Moreschini<br />

06.32283202 - lmoreschini@astebabuino.it<br />

Offerte scritte e gara telefonica<br />

Fax 0632283215<br />

Scheda a fine catalogo<br />

Con<strong>di</strong>tion report<br />

E-mail: con<strong>di</strong>tion@astebabuino.it<br />

Masterworks by a Family of Florence<br />

Old master paintings and antique furnishing<br />

19th century master paintings and art<br />

Books, jewels and musical instruments<br />

AUCTION SALE<br />

Rome, via dei Greci 2/a (Spagna Square)<br />

FIRST SESSION<br />

Tuesday 23 March, at 3.00 pm<br />

Masterworks by a noble family of Florence,<br />

old master paintings and antique furnishing<br />

from lot 1 to lot 228<br />

SECOND SESSION<br />

Wednesday 24 March, at 3.00 pm<br />

19th century master paintings and furnishing<br />

from lot 229 to lot 449<br />

THIRD SESSION<br />

Thursday 25 March, at 3.00 pm<br />

Books, watercolors, drawings and prints<br />

from lot 450 to lot 690<br />

FOURTH SESSION<br />

Friday 26 March, at 3.00 pm<br />

Musical instruments, jewels, silver-ware and fine art<br />

from lot 691 to lot 891<br />

Exposition<br />

from Friday 19 to Monday 22 March 2010,<br />

from 10:00 am to 8:00 pm<br />

Information<br />

Antonio De Crescenzo<br />

+39.06.32283211 - antonio@astebabuino.it<br />

Federico Lemme<br />

+39.06.32283206 - flemme@astebabuino.it<br />

<strong>La</strong>ura Moreschini<br />

+39.06.32283202 - lmoreschini@astebabuino.it<br />

Absentee and telephone bids<br />

Fax +39.0632283215<br />

Form at the end of catalogue<br />

Con<strong>di</strong>tion report<br />

E-mail: con<strong>di</strong>tion@astebabuino.it


Prima Tornata<br />

Martedì 23 marzo, ore 15,00<br />

<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> palazzo fiorentino,<br />

la <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong>a villa emiliana,<br />

arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong>pinti antichi da committenze patrizie<br />

dal n. 1 al n. 228<br />

First Session<br />

Tuesday 23 March, at 3.00 pm<br />

Masterworks by a noble family of Florence,<br />

old master paintings and antique furnishing<br />

from lot 1 to lot 228<br />

LEGENDA<br />

Tutti i prezzi <strong>di</strong> stima sono espressi in Euro (e).<br />

Le stime in<strong>di</strong>cate con la sigla M.O. si intendono<br />

al miglior offerente.<br />

All extimation prices are in Euro (e).<br />

All estimates in<strong>di</strong>cated with M.O. refer to free bid<strong>di</strong>ng<br />

as auction starting price.


1 JAN BRUEGHEL IL VECCHIO (e collaboratori)<br />

Bruxelles 1568 - Anversa 1625<br />

ADAMO ED EVA NEL GIARDINO DELL’EDEN<br />

Olio su rame, 49 x 69<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

E 8000-12000<br />

Splen<strong>di</strong>do esempio della cultura fiamminga degli inizi del XVII secolo.<br />

Raffinatissima esecuzione curata nei minimi particolari, come le <strong>di</strong>verse<br />

gradazioni <strong>di</strong> luce che filtra tra le fronde degli alberi, mettendo in risalto<br />

ogni dato naturalistico descritto miniaturisticamente attraverso l’uso delle<br />

lenti, come consuetu<strong>di</strong>ne nell’operare dei maestri nor<strong>di</strong>ci. Questa versione<br />

<strong>di</strong> Adamo ed Eva nel para<strong>di</strong>so terrestre è attribuibile in parte a Jan<br />

Brueghel il vecchio e ad <strong>un</strong> suo valente allievo, il quale ha completato<br />

l’opera inserendo le due piccole figure <strong>di</strong> Adamo ed Eva e gli animali. Il<br />

<strong>di</strong>pinto è, com<strong>un</strong>que, <strong>un</strong>a replica dello stesso soggetto realizzato dal<br />

maestro fiammingo nel 1612 - 1615 e conservato a Roma nella Galleria<br />

Doria Pamphilij. Interessante notare, in tutte e due le versioni, come il<br />

gruppo <strong>di</strong> leoni, posizionati a sinistra e dei leopar<strong>di</strong>, posizionati a destra<br />

ritornino in due opere <strong>di</strong> Rubens realizzate nel 1615 ‘Daniele nella fossa<br />

dei leoni’ e ‘Leopar<strong>di</strong> con satiro e ninfa’. In relazione a ciò è doveroso<br />

p<strong>un</strong>tualizzare che durante gli anni del sodalizio artistico tra i due maestri si<br />

verificava che Rubens possedesse opere del suo collaboratore e che<br />

fornisse a lui degli stu<strong>di</strong>. Questa considerazione grazie anche all’esistenza<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> foglio, oggi conservato all’Albertina <strong>di</strong> Vienna<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Supporto arcaico <strong>di</strong> spessore. Alc<strong>un</strong>i restauri pittorici nel cielo, vicino al<br />

bordo destro. Due piccole zone <strong>di</strong> restauro ai fianchi della testa del<br />

cavallo, sulla sinistra. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />

CORNICE<br />

Cornice olandese in legno ebanizzato e modanato, <strong>di</strong> vecchia<br />

manifattura<br />

1<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

9


2 STATUINA DELLA DEA ISHTAR - ASTARTE<br />

in terracotta beige con tracce <strong>di</strong><br />

colorazione rosata. Caratteristiche<br />

fisiologiche incise, con gran<strong>di</strong> occhi ed<br />

orecchie forate, naso prominente e<br />

braccia aperte. <strong>La</strong> figura è adornata da<br />

<strong>un</strong>a grande collana a rilievo.<br />

Arte Ittita, Siria settentrionale,<br />

1900 - 1750 a.C.<br />

Misure cm. 12,8 x 5 x 3.<br />

Stato <strong>di</strong> conservazione integro.<br />

PROVENIENZA<br />

Galleria A&B Archeologie, Ginevra<br />

Collezione privata romana<br />

E 800-1000<br />

10 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

2<br />

3 URNA CINERARIA DI LIMOGES<br />

in ferro a smalti policromi con<br />

raffigurazione al corpo a scena biblica<br />

su fondo blu. Corpo ad urna con<br />

sportello laterale e cimasa con<br />

merlatura incisa. Alti pie<strong>di</strong> a mensola.<br />

XVI secolo.<br />

Misure cm. 17 x 20 x 10.<br />

Difetti, salti <strong>di</strong> smalto, fondo mancante.<br />

3<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 400-600<br />

4 RARO SPORTELLO<br />

in legno scolpito a bassorilievo,<br />

centrato da scena allegorica dell’Asia<br />

entro cornici a racemi vegetali e fiori.<br />

Fine XV secolo.<br />

Misure cm. 30 x 61.<br />

Felature e mancanze.<br />

In cornice.<br />

E 400-500<br />

4<br />

6


5 ALTORILIEVO IN PIETRA<br />

a sezione rettangolare, scolpito a<br />

figura <strong>di</strong> coniglio entro tralci d’uva,<br />

allegoria della fertilità. Cornice tortile.<br />

Fine XV secolo.<br />

Misure cm. 38 x 62 x 13.<br />

E 1200-1800<br />

6 MICHIEL COXIE (bottega <strong>di</strong>)<br />

Malines 1499 - 1592<br />

ECCE HOMO<br />

Olio su tavola, cm. 32 x 30<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul volto dei soldati<br />

posizionati alla sinistra del Cristo.<br />

Ulteriori p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sugli<br />

incarnati <strong>di</strong> Gesù<br />

CORNICE<br />

Cornice olandese lastronata in ebano,<br />

con bordo interno placcato in<br />

tartaruga, del XVIII secolo<br />

(mancanza sul bordo destro)<br />

E 1500-2000<br />

7 IMPORTANTE ALTORILIEVO CIRCOLARE<br />

in pietra, scolpito in altorilievo a figura<br />

della Vergine col Bimbo in trono, entro<br />

nicchia a volute vegetali e tralci d’uva.<br />

Probabilmente Napoli, XV secolo.<br />

Misure cm. 66 x 66 x 13.<br />

Difetti.<br />

E 3000-4000<br />

7<br />

5<br />

8 MOSAICO<br />

in pietre colorate e oro, raffigurante<br />

figura <strong>di</strong> Santo.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 43 x 38.<br />

In cornice.<br />

E 700-1000<br />

8<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

11


9 ASPERSORIO DA SOSPENSIONE<br />

in bronzo e metallo, con corpo<br />

traforato e arricchito da figure <strong>di</strong><br />

cherubini. Catene anch’esse con figure<br />

<strong>di</strong> cherubini ed elementi a timone.<br />

Roma, XIX secolo.<br />

Misure cm. 68 x 28.<br />

E 150-200<br />

12 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

9<br />

10 CASSAPANCA TOSCANA<br />

interamente in noce in patina. Cofano<br />

rettangolare, fronte e fianchi lisci,<br />

traversati da partiture orizzontali a<br />

bacchette modanate. Pie<strong>di</strong> a mensola<br />

con lobature.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 58 x 160 x 52.<br />

Interno rivestito recentemente in<br />

compensato.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 600-800<br />

11 13<br />

10<br />

11 IMPORTANTE TORSETTO DI CRISTO<br />

in legno e cartapesta, laccata in<br />

policromia. Panneggio <strong>di</strong> bella linea<br />

anch’esso laccato.<br />

Probabilmente Napoli, XVII secolo.<br />

Misure cm. 68 x 16.<br />

E 300-400<br />

14


12 SCUOLA GRECA, XVIII SECOLO<br />

SAN NICOLA<br />

Resti <strong>di</strong> icona a tempera su tavola,<br />

cm. 38 x 27,5<br />

CONDIZIONI<br />

Notevoli mancanze <strong>di</strong> pittura<br />

CORNICE<br />

Cornice coeva e pertinente, in legno<br />

scolpito e laccato, con sezione interna<br />

dentellata e cappello decorato a fiori<br />

in oro, su fondo rosso<br />

E 300-400<br />

13 LUME DA CHIESA<br />

in rame con resti <strong>di</strong> argentatura, a<br />

corpo sbalzato e cesellato a baccelli e<br />

ornati vegetali. Completo <strong>di</strong> catene.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 32 x 27.<br />

E 200-300<br />

12<br />

14 FIGURA DI PRELATO<br />

in legno scolpito e laccato in<br />

policromia. <strong>La</strong> figura è in pie<strong>di</strong> con <strong>un</strong><br />

<strong>di</strong>to alla bocca e il crocifisso nell’altra<br />

mano. Base a terrapieno.<br />

Probabilmente Napoli,<br />

datato ‘16.V. 1729’.<br />

h. cm. 27<br />

E 300-400<br />

15<br />

15 SCULTORE EMILIANO, XVII SECOLO<br />

BUSTO DI PRINCIPE<br />

Scultura in legno policromo,<br />

cm. 69 x 48 x 34<br />

Base laccata a finto marmo<br />

Cadute <strong>di</strong> pittura sul volto ed alla<br />

mano, felature nel basso ed al retro,<br />

tre <strong>di</strong>ta della mano al petto spezzate<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 1500-2200<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

13


14 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

17<br />

19<br />

16 FREGIO RINASCIMENTALE<br />

in marmo bianco statuario con decoro in bassorilievo a teste<br />

<strong>di</strong> meduse e racemi ritorti.<br />

Datato 1500, al centro.<br />

Misure cm. 18 x 134 x 6.<br />

Rottura.<br />

E 800-1200<br />

17 GRANDE PIATTO DI FAENZA<br />

in maiolica, a smalto bianco, con decoro a grottesche,<br />

drappeggi, e ornati. Centrato da decoro a terrazza con<br />

fontana e figure adamitiche. Bordo in giallo.<br />

Non marcato, inizi XX secolo.<br />

Diametro cm. 44.<br />

Restauro alla falda.<br />

E 250-350<br />

18 PITTORE FIORENTINO, XVII SECOLO<br />

SAN GIOVANNI BATTISTA<br />

Olio su tavola, 43 x 34<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Tavola felata nella parte sinistra, piccola felatura in alto a destra.<br />

Numerosi p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sulla superficie pittorica<br />

CORNICE<br />

Cornice ridotta in legno dorato, del XVIII secolo<br />

E 500-700<br />

19 ACQUASANTIERA BAROCCA<br />

in pietra scolpita, con fronte della vasca a tre teste <strong>di</strong><br />

cherubini.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 26 x 40 x 60.<br />

E 800-1200<br />

16


20 CANDELIERE PORTAPALME<br />

SPAGNOLO<br />

in legno a lacca verde e oro, con parte<br />

superiore a balaustro con anse a<br />

foglie. Base intagliata a stemmi con<br />

teste <strong>di</strong> amorini, volute, riccioli e<br />

foglie.<br />

XVII secolo.<br />

h. cm. 60.<br />

E 200-300<br />

21 QUATTRO RARI TORCERI<br />

in ferro battuto e sagomato, con fusto<br />

con nodo a doppio balaustro. Cinque<br />

fiamme con quattro braccia a<br />

ramages, con piatti a <strong>di</strong>sco. Base a tre<br />

pie<strong>di</strong> arcuati.<br />

Italia centrale, XVII secolo.<br />

h. cm. 172.<br />

E 1200-1800<br />

18 20<br />

21<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

15


22 PITTORE VENETO, XVIII SECOLO<br />

TESTA DI APOSTOLO<br />

Olio su tela, cm. 37 x 47,5<br />

Cornice argentata<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nella parte<br />

bassa del <strong>di</strong>pinto<br />

E 1000-1500<br />

16 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

22<br />

23 COPPIA DI TAVOLI NEO-RINASCIMENTALI<br />

interamente in noce, con piani rettangolari con bordo<br />

inciso a palmette. Fascia liscia con bordo inferiore a p<strong>un</strong>ti<br />

e linee. Doppia gamba a lira ad elementi lobati e fogliati,<br />

traverse <strong>di</strong> sostegno che ripetono i motivi delle gambe.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 83 x 210 x 100.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 1500-2500<br />

23<br />

24


24 CANDELIERE BAROCCO<br />

in legno argentato a mecca e scolpito<br />

a foglie ritorte e foglie d’acanto. Base<br />

a triangolo scolpita a riccioli.<br />

Napoli XVII secolo.<br />

h. cm. 105.<br />

E 400-500<br />

23<br />

25 26<br />

25 PIATTO DI URBINO<br />

in maiolica, decorato nel cavetto a<br />

grottesche, cammei, figure adamitiche<br />

e drappeggi, in policromia su fondo<br />

avorio. Falda anch’essa a grottesche<br />

con lesene femminili, teste <strong>di</strong><br />

capricorni, foglie e drappeggi, su<br />

fondo ocra.<br />

Marcato e numerato ‘342 Italy’, sotto<br />

la base, inizi XX secolo.<br />

Diametro cm. 48.<br />

E 200-300<br />

26 COPPIA DI SCULTURE LIGNEE<br />

raffiguranti ‘Dottori della Chiesa’. Vesti<br />

scolpite a fiori, con testa <strong>di</strong> cherubino<br />

al petto. Basi a capitelli ionici, centrate<br />

da cartiglio a stemma.<br />

Probabilmente Roma, XVII secolo.<br />

Misure cm. 34 x 26 x 14.<br />

E 1500-2200<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

17


18 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

27 GIUSEPPE ROMANI (att. a)<br />

Como 1654 - Modena 1727<br />

CRISTO CROCIFISSO CON MARIA MADDALENA<br />

Olio su tela, cm. 207 x 146<br />

Stemma <strong>di</strong> Casata con iscrizione in cartiglio ‘Favente ..’, in basso a destra<br />

Tracce <strong>di</strong> firma probabilmente apocrifa ‘Reni pinxit’, in basso a destra<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 8000-12000<br />

<strong>La</strong> produzione <strong>di</strong> questo artista, ancora ampiamente da scoprire, è<br />

limitata ad alc<strong>un</strong>e opere sia a soggetto sacro che <strong>di</strong> genere, ove affiora<br />

<strong>un</strong>a preponderante matrice lombarda. Nelle poche sue tele a carattere<br />

religioso è evidente l’influenza della pittura <strong>di</strong> area modenese con<br />

riferimento alle opere <strong>di</strong> Francesco Stringa. <strong>La</strong> tela qui presentata, dalle<br />

connotazioni ancora <strong>di</strong> sapore classicista, ma dall’impeto dettato dalla<br />

l<strong>un</strong>ga stagione barocca, trova riscontri formali con la crocifissione a lui<br />

assegnata, custo<strong>di</strong>ta nella parrocchiale <strong>di</strong> Albareto e databile intorno alla<br />

fine del XVII secolo<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente. Cadute <strong>di</strong> pittura a destra del Cristo e nella parte alta.<br />

Sottile linea <strong>di</strong> restauro nel contorno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a gamba del Cristo e tra la<br />

stessa ed il volto della Maddalena. Restauri sulla veste della Maddalena,<br />

accompagnati da cadute <strong>di</strong> pittura. Linea <strong>di</strong> restauro sul bordo destro<br />

Lo stu<strong>di</strong>o critico e l’attribuzione <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>pinto sono stati curati<br />

dal Dott. Federico lemme


27<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

19


28 COPPIA DI PICCOLI LUMI DA CHIESA<br />

in rame con resti <strong>di</strong> argentatura, a<br />

corpo sbalzato a baccelli e campanule,<br />

con applicazioni ad aquile.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 16 x 13.<br />

E 150-200<br />

28 (<strong>un</strong>a <strong>di</strong> <strong>un</strong>a coppia)<br />

20 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

29 COPPIA DI LESENE RINASCIMENTALI<br />

in marmo bianco, scolpite in<br />

bassorilievo a figure silene con<br />

ramages <strong>di</strong> campanule, foglie, spighe<br />

<strong>di</strong> grano e fiammella superiore.<br />

XVI secolo.<br />

Misure cm. 93 x 23 x 8.<br />

E 2000-3000<br />

30<br />

29<br />

30 PITTORE ITALIA SETTENTRIONALE,<br />

PRIMA METÁ XVII SECOLO<br />

SAN FRANCESCO DI PAOLA<br />

Olio su tavola, cm. 97 x 63<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Tavola curvata e <strong>di</strong>minuita. Parte<br />

destra rotta e mal restaurata per linea<br />

verticale. Svelature su volto, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

restauro addensati principalmente sulla<br />

parte sinistra. Piccola mancanza<br />

all’angolo in basso a sinistra<br />

E 1500-2200<br />

31 PICCOLO SEDILE<br />

interamente in noce, con seduta<br />

ottagonale e fascia liscia ad <strong>un</strong><br />

cassetto. Gambe ad asso <strong>di</strong> coppe con<br />

lobature. Elementi antichi.<br />

E 200-300<br />

31


32 PAIOLO<br />

in rame sbalzato a baccellatura<br />

‘grossa’ al corpo, che si ripete alla<br />

spalla e sulla falda.<br />

Italia centrale, XVII secolo.<br />

Misure cm. 17 x 37.<br />

32<br />

33<br />

E 700-900<br />

33 IMPORTANTE LEGGIO RINASCIMENTALE<br />

interamente in legno <strong>di</strong> noce, in tre corpi. Leggio superiore con sportello su <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

fianco, mensola lobata e cappello intagliato a volute, roccailles, foglie e riccioli.<br />

Fusto a balaustri con intagli <strong>di</strong> bella esecuzione a baccelli, foglie e ghirlande. Base<br />

<strong>di</strong> linea monumentale con facciate scolpite a stemmi nobiliari fogliati, guarnite ai<br />

lati da cartelle a voluta arricciata, poggianti su doppia fascia scolpita a sequenza<br />

<strong>di</strong> foglie. Pie<strong>di</strong> laterali a figure <strong>di</strong> cani zoomorfi <strong>di</strong> splen<strong>di</strong>do intaglio.<br />

Probabilmente Roma, fine XVI secolo.<br />

Misure cm. 175 x 80 x 40.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 2000-3000<br />

33<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

21


34 PITTORE VENETO, XVII SECOLO<br />

SAN GIROLAMO<br />

Olio su tela, cm. 41,5 x 57<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

E 1000-1500<br />

Il <strong>di</strong>pinto è tratto da <strong>un</strong>’opera <strong>di</strong> Jacopo Palma il Giovane<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo a cera settecentesco. Zone <strong>di</strong> restauro essenzialmente l<strong>un</strong>go il bordo<br />

e l’angolo in alto a sinistra. Piccolo foro non restaurato sopra il panneggio<br />

22 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

35<br />

34<br />

35 PITTORE ITALIANO, XIX SECOLO<br />

SAN GIROLAMO DAL DOMENICHINO<br />

Olio su tela, cm. 50 x 39<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia patrizia romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Alc<strong>un</strong>i piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

restauro sul volto e sulla spalla<br />

CORNICE<br />

Cornice a guantiera in legno dorato, del XIX<br />

secolo, con etichetta con attribuzione a<br />

Domenico Zampieri<br />

E 1000-1500<br />

36 PITTORE ROMANO, PRIMA METÁ XVII SECOLO<br />

L’ANGELO MUSICANTE APPARE A SAN<br />

FRANCESCO<br />

Olio su lavagna, cm. 22,6 x 19<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

<strong>La</strong>vagna felata centralmente per linea<br />

verticale, bor<strong>di</strong> leggermente scheggiati.<br />

Non si notano restauri <strong>di</strong> spicco<br />

E 600-800<br />

36


37<br />

37 PITTORE FERRARESE, INIZI XVII SECOLO<br />

TOBIA E L’ANGELO<br />

Olio su tavola, cm. 29 x 23,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Tavola in legno dolce. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sulle vesti dell’angelo,<br />

felatura restaurata in basso a sinistra<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno a bolo rosso scolpito a nastro arrotolato e<br />

palmette, del XVII secolo<br />

E 2000-3000<br />

37<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

23


24 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

38 PITTORE SPAGNOLO, XVII SECOLO<br />

PAESAGGIO CON SAN FRANCESCO IN ESTASI<br />

Olio su tela, cm. 216 x 160<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Alc<strong>un</strong>i restauri ossidati nel cielo. Un<br />

p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> restauro sul teschio in basso e sopra il libro, zona <strong>di</strong><br />

restauro nel terrapieno a destra, nelle a<strong>di</strong>acenze <strong>di</strong> <strong>un</strong>a figura<br />

incappucciata. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />

CORNICE<br />

Grande cornice S. Rosa, in legno dorato e scolpito, con bordo<br />

esterno modanato e interno scolpito a palmette, del XVII secolo<br />

E 10000-15000<br />

38


38<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

25


39 FIGURA DI CRISTO<br />

in metallo br<strong>un</strong>ito, <strong>di</strong> bel cesello.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 40 x 36.<br />

E 300-400<br />

40 OSTENSORIO ROMANO<br />

in metallo dorato e sbalzato a volute,<br />

foglie, riccioli e teste <strong>di</strong> cherubini.<br />

Cartiglio nel basso. Supporto e base in<br />

legno laccato e dorato.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 42 x 20.<br />

E 250-300<br />

26 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

39<br />

41 COPPIA DI PANCHE DA CHIESA<br />

in noce, con schienali traforati a<br />

cornice lobata e fogliata. Se<strong>di</strong>li<br />

mobili, gambe scolpite a lira, retro<br />

ad inginocchiatoio. Numerate.<br />

Emilia, XVII secolo.<br />

Misure cm. 90 x 112 x 78.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 700-1000<br />

40<br />

42 COPPIA DI PANCHE DA CHIESA<br />

in noce, con schienali traforati a cornice<br />

lobata e fogliata. Se<strong>di</strong>li mobili, gambe<br />

scolpite a lira, retro ad inginocchiatoio.<br />

Numerate.<br />

Emilia XVII secolo.<br />

Misure cm. 88 x 208 x 72<br />

Le panche riportano le seguenti iscrizioni<br />

incise sul piano; ‘VETTOR . D . ZUANNE .<br />

FRANCESCON . Q . VETTOR . GIULIO<br />

FRANCESCON . Q . V . ZZER’. -<br />

‘GEROLAMO FRANCESCHINI Q GIOVANNI’<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 700-1000<br />

41<br />

43


43 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />

VERGINE ORANTE<br />

Olio su tela, cm. 34 x 27,5<br />

Cornice a teca<br />

E 600-800<br />

L’iconografia del <strong>di</strong>pinto è tratta da <strong>un</strong>’opera <strong>di</strong><br />

Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo settecentesco. Due p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro<br />

sull’angolo in alto a sinistra ed <strong>un</strong>o in basso a destra<br />

42<br />

42 44<br />

44 PITTORE SPAGNOLO, XVII SECOLO<br />

RITRATTO DI SANTO ORANTE<br />

Olio su tela cm. 66 x 48<br />

Iscrizione ‘B.F.P. Regalado natural De Valladolid Murio 1440’, in basso<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Restauri sui contorni del viso all’altezza<br />

dell’occhio destro, nel fondo alla stessa altezza e sulla spalla<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno modanato e dorato, del XIX secolo<br />

E 800-1200<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

27


45 MAESTRO DELLA SCUOLA DI GIULIO ROMANO,<br />

PRIMA METÁ XVI SECOLO<br />

BATTAGLIA TRA LAPITI E CENTAURI<br />

Affresco riportato su multistrato, cm. 158 x 192<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione privata Città <strong>di</strong> Castello<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

E 30000-40000<br />

28 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

Questo frammento <strong>di</strong> affresco raffigurante la battaglia tra lapiti e<br />

centauri, <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria potenza e <strong>di</strong>namismo, costituisce <strong>un</strong>a<br />

importante testimonianza, databile agli inizi del quarto decennio del<br />

XVI secolo. Esso è riconducibile ad <strong>un</strong> momento preciso del linguaggio<br />

<strong>di</strong>vulgato da Giulio Romano, nella fase della sua maturità. <strong>La</strong> torsione<br />

dei corpi esasperati nella loro tensione muscolare, l’aggrovigliarsi dei<br />

volumi senza più regole sui limiti spaziali e il descrittivismo dei volti<br />

dalla caratterizzazione grottesca, stabiliscono <strong>un</strong> filo conduttore con<br />

quella gran<strong>di</strong>osa espressione culturale artistica inaugurata tra il terzo e<br />

il quarto decennio del XVI secolo a <strong>Palazzo</strong> Te a Mantova.<br />

Chiamato da Federico II Gonzaga, Giulio Romano lavorò inizialmente<br />

nella Villa Marmirolo, <strong>di</strong>strutta nel 1798, nel <strong>Palazzo</strong> Ducale e in<br />

qualità <strong>di</strong> architetto, decoratore e pittore, nella villa della stessa città. Il<br />

programma decorativo a sfondo storico, mitologico e allegorico,<br />

raggi<strong>un</strong>ge la sua apoteosi nella sala dei giganti ove all’effetto<br />

centrifugo dell’olimpo si contrappone l’implosione vertiginosa <strong>di</strong> tutte<br />

le masse da quelle geologiche a quelle dei corpi. Con gli affreschi<br />

nella <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> Giulio Romano, realizzati poco prima della metà del<br />

XVI secolo, si conclude <strong>un</strong> grande capitolo della pittura del<br />

Rinascimento. Una fase ove gli allievi del grande maestro poterono<br />

<strong>di</strong>stinguersi per le gran<strong>di</strong> capacità. Tra questi ricor<strong>di</strong>amo Fermo<br />

Ghisoni da Caravaggio, Luca da Faenza, Rinaldo e Benedetto Pagni<br />

da Pescia, tutti artisti citati da Giorgio Vasari con parole <strong>di</strong> entusiasmo.<br />

L’affresco, qui presentato, rivela curiose ed interessanti relazioni con <strong>un</strong><br />

<strong>di</strong>segno realizzato da Giulio Romano per la decorazione a fregio della<br />

sala delle aquile a <strong>Palazzo</strong> Te. Esso raffigura la battaglia tra lapiti e<br />

centauri. Il <strong>di</strong>segno, conservato a Chatsworth, collezione Devonshire,<br />

probabilmente è stato utilizzato da <strong>un</strong> allievo <strong>di</strong> Giulio Romano come<br />

modello per la composizione qui esaminata. Le analogie tra l’affresco e<br />

il <strong>di</strong>segno non sono soltanto suggerite dalla costruzione dell’evento,<br />

ma anche da alc<strong>un</strong>i gruppi <strong>di</strong> personaggi, che des<strong>un</strong>ti dal foglio, sono<br />

stati rielaborati o in controparte o inseriti in p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong>fferenti<br />

Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Giulio Romano per la decorazione <strong>di</strong> <strong>Palazzo</strong> Te,<br />

conservato nella Collezione Devonshire, a Chatsworth<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Strappo <strong>di</strong> affresco riportato su multistrato. Evidenti cadute e<br />

mancanze <strong>di</strong> pittura. Bor<strong>di</strong> irregolari con mancanze. Non si notano<br />

restauri <strong>di</strong> spicco sulla pittura<br />

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO<br />

Giorgio Vasari Le Vite, a cura <strong>di</strong> L.Bellosi - A.Rossi,Torino 1986<br />

C. D’Arco Istoria della vita <strong>di</strong> G. Pippi Romano, Mantova 1838<br />

Frederick Hartt, Giulio Romano, New Haven 1958<br />

G.Paccagnini, Il <strong>Palazzo</strong> Ducale <strong>di</strong> Mantova. Torino 1969<br />

Le ricerche e stu<strong>di</strong>o critico sono state effettuate<br />

dal Dott. Federico Lemme


45<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

29


46 PITTORE MANIERISTA, XVI SECOLO<br />

LA SALITA AL CALVARIO<br />

Olio su tavola, cm. 64 x 90<br />

E 1500-2000<br />

L’interessante tavola che presentiamo offre connotazioni compositive<br />

e stilistiche <strong>di</strong> matrice veneta e romana, così da suggerire la mano <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong> artista legato, inevitabilmente, agli stilemi raffaelleschi e <strong>di</strong><br />

Sebastiano del Piombo. L’atmosfera suggestiva dell’imbr<strong>un</strong>ire, i<br />

bagliori <strong>di</strong> luce soprattutto sulle vesti, e il carattere realistico delle<br />

figure non sfuggono all’ipotesi <strong>di</strong> <strong>un</strong>a influenza <strong>di</strong> Sebastiano Luciani,<br />

proprio durante la sua permanenza a Roma<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Tavola in due sezioni congi<strong>un</strong>te da tasselli recenti. Felatura tra le due<br />

sezioni non restaurata. Ulteriore felatura in alto sempre per linea<br />

orizzontale congi<strong>un</strong>ta da tasselli recenti. Piccolo restauro sobollito<br />

sotto la mano del Cristo che tiene la croce, restauro, sempre<br />

sobollito, in basso a sinistra<br />

CORNICE<br />

Cornice setecentesca ridotta, in legno dorato e scolpito a volute<br />

vegetali con foglie e riccioli, con bordo interno a palmette<br />

32 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

47 TRAPUNTA<br />

su seta in fili policromi e argento,<br />

raffigurante decorazione floreale con<br />

drappeggi.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 40 x 59.<br />

Cornice dorata a greca.<br />

E 200-300<br />

46


48 LEONARDO ANTONIO OLIVIERI (att. a)<br />

Martina Franca 1689 - Napoli, post 1750<br />

IMMACOLATA CONCEZIONE CON<br />

SANT’ANTONIO DA PADOVA E SAN CAMILLO<br />

DE LELLIS<br />

Olio su tavola circolare, cm. 35,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 2000-2500<br />

Il piccolo <strong>di</strong>pinto religioso, qui presentato, è<br />

probabilmente il modello per <strong>un</strong>a versione<br />

definitiva non rintracciata. L’attribuzione a<br />

Leonardo Olivieri è suggerita da elementi stilistici<br />

e dall’impaginazione della scena che ricorre nelle<br />

opere chiesastiche. Pittore <strong>di</strong> formazione<br />

solimenesca, riflette, nella costruzione e<br />

nell’apparato chiaroscurale, il linguaggio del<br />

maestro. In paragone ricor<strong>di</strong>amo ‘<strong>La</strong> Madonna in<br />

gloria con sante domenicane’ del castello Svevo<br />

<strong>di</strong> Bari, ‘<strong>La</strong> Madonna dei pellegrini’, del 1721<br />

conservato a Materdomini, ‘<strong>La</strong> Vergine con<br />

Bambino e santi’ per la chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio a<br />

Martina Franca del 1736 e ‘L’Immacolata con i<br />

Santi Michele e Gennaro’ del 1733-38<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Alc<strong>un</strong>e zone <strong>di</strong> restauro nella parte inferiore del<br />

<strong>di</strong>pinto<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

M.A. Pavone, Pittori napoletani del primo<br />

settecento, Napoli 1997, fig. 74<br />

V. Vantaggiato, <strong>La</strong> vita e le opere <strong>di</strong> Leonardo<br />

Antonio Olivieri, in ‘Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> storia pugliese in<br />

onore <strong>di</strong> Giuseppe Chiarelli’, Galatina 1980,<br />

pp. 332 - 268<br />

D. Pasculli, Ferrara Ricerche sul Seicento e<br />

Settecento in Puglia, 2, 1982/83<br />

N. Spinosa, Pittura Napoletana del Settecento,<br />

Napoli 1988<br />

Lo stu<strong>di</strong>o critico e l’attribuzione del <strong>di</strong>pinto sono<br />

stati curati dal Dott. Federico Lemme<br />

49 PITTORE ITALIANO, FINE XVIII SECOLO<br />

PAESAGGIO CON SAN GIOVANNI BATTISTA<br />

Olio su tela, cm. 55 x 46<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

In prima tela. Restauri sparsi, due fori non<br />

restaurati sopra il capo ed in basso<br />

E 400-600<br />

48<br />

49<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

33


50 HERMANN VAN SWANEVELT (cerchia <strong>di</strong>)<br />

Worden 1600 - Parigi 1655<br />

PAESAGGIO FLUVIALE CON VIANDANTI CHE ATTRAVERSANO UN PONTE<br />

Olio su tavola, cm. 31 x 40,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Tavola parquettata <strong>di</strong> recente. Felatura traversante la tavola per linea<br />

orizzontale mal restaurata. Alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sulla superficie<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e intagliato a volute vegetali con quadrifogli, foglie<br />

e ghirlanda, del XVII secolo (supporto posteriore recente)<br />

Il <strong>di</strong>pinto è accompagnato da perizia <strong>di</strong> Giacomo Migone che assegna<br />

l’opera ad Hermann Van Swanevelt<br />

E 4000-5000<br />

34 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

51 PITTORE FRANCESE, INIZI XIX SECOLO<br />

PAESAGGIO CON CASCINALE E FIGURE<br />

PAESAGGIO CON FIGURE CHE AVVISTANO UNA VOLPE<br />

Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 16 x 21<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CORNICI<br />

Cornici a guantiera in legno e stucchi dorati a<br />

palmette, del XIX secolo<br />

E 800-1200<br />

51 51<br />

50


52 HANS VAN HAACHEN (att. a)<br />

Colonia 1552 - Praga 1615<br />

SUSANNA ALLA FONTE SORPRESA DAGLI ANZIANI<br />

Olio su rame, cm. 42 x 31,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 3000-4000<br />

52<br />

Dopo essersi formato in Italia soggiornando a Venezia, Firenze e<br />

Roma, ove ebbe modo <strong>di</strong> osservare con attenzione le opere dei<br />

gran<strong>di</strong> maestri del Rinascimento e il linguaggio manierista dei<br />

fiorentini, Van Aachen prese a viaggiare presso le corti del nord<br />

Europa. Chiamato da Gugliemo V° in Baviera, passò<br />

successivamente al servizio dei Fugger ad Augusta ed infine, nel<br />

1592, lo troviamo annoverato tra i pittori pre<strong>di</strong>letti <strong>di</strong> Rodolfo II.<br />

Questo prezioso <strong>di</strong>pinto su rame riflette i vari linguaggi <strong>di</strong> cultura<br />

italiana assorbiti da <strong>un</strong> maestro nor<strong>di</strong>co. Le componenti manieriste<br />

apprese anche dallo Spranger, si fondono con i cromatismi <strong>di</strong><br />

estrazione fiorentina e apporti parmensi, che Van Aachen apprese<br />

dalle opere dello Speckaert<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Restauri pittorici sullo stipite del tempietto alle spalle delle figure, sui<br />

contorni dell’anziano in pie<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Susanna, sul panneggio basso<br />

dell’anziano seduto<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

35


36 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

53


53 VINCENT ADRIAENSZ<br />

Fiandre 1595 - 1675<br />

TRIONFO DI CESARE<br />

BATTAGLIA DI CAVALIERI ROMANI<br />

Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 110 x 142,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />

Rinteli recenti. Nel <strong>di</strong>pinto con il trionfo, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nel cielo e zona<br />

restaurata sulla nuvola a destra. Ulteriori piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro a destra<br />

dell’arco <strong>di</strong> trionfo, restauro materico sul bordo destro. Nel <strong>di</strong>pinto della<br />

battaglia, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi nel cielo, restauro tra i due cavalieri in<br />

<strong>di</strong>sfida a sinistra, zona <strong>di</strong> restauro nel terrapieno a sinistra<br />

CORNICI<br />

Cornici in legno dorato e modanato, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />

E 30000-40000<br />

53<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

37


38 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

55<br />

54 GRAZIOSO ARAZZO AUBOUSSON<br />

tessuto in policromia a paesaggio <strong>di</strong> gusto orientale, con<br />

figure <strong>di</strong> pavone, anatre ed uccelli esotici. Fondo a sinistra<br />

con <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>un</strong> tempio bud<strong>di</strong>sta, mentre centralmente, è<br />

posta l’immagine <strong>di</strong> <strong>un</strong> campanile <strong>di</strong> gusto mesopotamico.<br />

Bordura a racemo floreale <strong>di</strong> bella policromia.<br />

Probabilmente manifattura <strong>di</strong> Bruxelles, fine XVII secolo.<br />

Misure cm. 285 x 380.<br />

Abraches <strong>di</strong>ffuse sulla superficie, alc<strong>un</strong>i piccoli strappi.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata napoletana<br />

E 2000-3000<br />

55 COPPIA DI CANDELIERI<br />

in legno laccato e argentato, con fusto a nodo baccellato<br />

incamiciato a foglie. Base a triangolo con bordo a spiga e<br />

pie<strong>di</strong> arricciati, poggiante su base laccata a finto marmo.<br />

XVIII secolo.<br />

h. cm. 62.<br />

E 250-300<br />

54


56 RARO OROLOGIO DA TAVOLO ROMANO<br />

con cassa placcata in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce e<br />

finiture in bronzo e metallo dorato. Uno<br />

sportello sul fronte con cornice a profili <strong>di</strong><br />

colonne, fascia superiore a traforo<br />

vegetale. Cappello a torretta con presa in<br />

metallo. Pie<strong>di</strong>ni a <strong>di</strong>sco. Macchina con<br />

quadrante a numeri romani e cantonali<br />

arricchiti da applicazioni a racemi vegetali.<br />

Inizi XVIII secolo.<br />

Misure cm. 43 x 30 x 17.<br />

Un pinnacolo mancante, mancanze alla<br />

placcatura, <strong>di</strong>fetti.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana.<br />

E 1000-1500<br />

57 COPPIA DI BUGIE<br />

in bronzo a patina br<strong>un</strong>ita, a figure <strong>di</strong><br />

leoni alati, che sorreggono <strong>un</strong> boccaglio<br />

cesellato con la coda sagomata. Basette<br />

ovali in marmo nero.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 16 x 11,5.<br />

E 200-300<br />

58 BEL CANTERANO ROMANO<br />

interamente lastronato in ebano viola, con piano rettangolare ad angoli a linea<br />

spezzata, filettato in legno <strong>di</strong> bosso. Fronte a quattro cassetti con cornici a bacchette<br />

modanate, angoli a profili <strong>di</strong> colonne. Fiancate centrate da riserva rettangolare. Fascia<br />

<strong>di</strong> base a guantiera con riserve modanate, pie<strong>di</strong> a mensola con lobature.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 110 x 138 x 70.<br />

In patina.<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 3500-4000<br />

56 57<br />

58<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

39


40 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

59 SEBASTIANO RICCI<br />

Bell<strong>un</strong>o 1659 - Venezia 1734<br />

ARCHIMEDE<br />

Olio su tela, cm. 130 x 91<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione Salamon, Milano<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 30000-40000<br />

PUBBLICAZIONI<br />

G. Campori, Raccolta <strong>di</strong> cataloghi ed inventari ine<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> quadri, statue,<br />

<strong>di</strong>segni dal sec. XV al XIX, Modena 1870<br />

J. van Derschau, Sebastiano Ricci, Heidelberg 1922, p. 153<br />

G.M. Pilo, Sebastiano Ricci e la pittura veneziana del settecento, Treviso 1976


59<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

41


42 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

Quest’opera è citata da G. Campori com <strong>di</strong> seguito: ‘Altro quadro in<br />

tela con cornice velata che rappresenta Archimede <strong>di</strong> mano <strong>di</strong><br />

Sebastiano Ricci, comprato per dob. Cinque, lire parmigiane 380’ (G.<br />

Campori 1870, p. 625). Di quest’opera ne parla anche J. Van<br />

Derschan nel 1922, e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> anni G. M. Pilo, che la inserisce<br />

nel corpus pittorico dell’artista (Pilo, 1976, pp. 28 - 31). Pilo solleva<br />

<strong>un</strong> interrogativo <strong>di</strong> datazione, che secondo lo stu<strong>di</strong>oso dovrebbe<br />

oscillare tra il periodo successivo all’appren<strong>di</strong>stato presso Federico<br />

Cervelli e la fase in cui la sua conoscenza si ampliò attraverso le<br />

opere <strong>di</strong> Giovanni Battista <strong>La</strong>ngetti. Indubbiamente in questa<br />

raffigurazione <strong>di</strong> Archimede, ancora influenzata dalla costruzione e<br />

dall’energia barocca, si ravvisa <strong>un</strong>a potenza <strong>di</strong> estrazione langettiana,<br />

se si pensa alle numerose versioni della morte <strong>di</strong> Catone, da<br />

quest’ultimo realizzate<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nei contorni della mano sollevata,<br />

sull’apice del velo, sul capo e sul braccio. Un restauro per linea verticale<br />

vicino al bordo sinistro <strong>di</strong> limitata ampiezza<br />

CORNICE<br />

Cornice settecentesca in legno dorato, con sezione interna piatta<br />

scolpita a racemi fogliati e margherite. Bordo interno a spiga con frutti,<br />

bordo esterno a nastrino arrotolato


60 ALTORILIEVO<br />

in terracotta, raffigurante due putti<br />

che sostengono <strong>un</strong>’architrave. Base a<br />

gra<strong>di</strong>no.<br />

Manifattura probabilmente romana,<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 38 x 32 x 9.<br />

Leggeri <strong>di</strong>fetti.<br />

E 1000-1500<br />

44 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

60<br />

61 STRAORDINARIO TAPPETO TABRIZ<br />

centrato da maestoso medaglione centrale a fondo rosso e azzurro, con <strong>di</strong>segno a tralci<br />

fiori, boteh e fiori. Campo centrale a ricco <strong>di</strong>segno a foresta con leoni ed altri animali in pose<br />

<strong>di</strong> caccia, inseriti in <strong>un</strong>a vegetazione <strong>di</strong> tralci ritorti, boteh, foglie e fiori. Da notare, inseriti<br />

nelle palmette alc<strong>un</strong>i volti antropomorfi. <strong>La</strong>rga bordura con <strong>di</strong>segno a cartigli con boteh, e<br />

tralci fioriti su fondo rosso. Riserve a nastro continuo completano lo splen<strong>di</strong>do <strong>di</strong>segno.<br />

Inizi XX secolo.<br />

Misure cm. 500 x 400.<br />

Buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

E 1500-2000<br />

62<br />

61


62 COPPIA DI SPECCHIERINE<br />

in metallo argentato e sbalzato a volute, roccailles, foglie e<br />

riccioli, con croce sul cappello. Supporto in legno.<br />

Roma, inizi XVIII secolo.<br />

Misure cm. 42 x 34.<br />

E 300-400<br />

63 STEMMA VESCOVILE<br />

in marmo bianco, scolpito in bassorilievo con cartiglio con<br />

figura <strong>di</strong> volpe entro cornici a volute. Superiormente testa <strong>di</strong><br />

amorino con cappello vescovile. Testa grottesca nel basso.<br />

Napoli XVII secolo.<br />

Misure cm. 72 x 58.<br />

E 2000-3000<br />

64 CROCIFISSO<br />

in legno e madreperla, istoriato a rilievo.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 25 x 13.<br />

Cornice in legno dorato, scolpita a foglie, del XVIII secolo<br />

E 200-300<br />

65 COPPIA DI GRANDI SGABELLI ROMANI<br />

interamente in legno dorato e scolpito a roccailles, volute<br />

fogliate, felci e riccioli. Se<strong>di</strong>le rivestito in raso porpora,<br />

gambe arcuate ri<strong>un</strong>ite da crocera, con pie<strong>di</strong> ferini.<br />

Periodo Luigi XIV.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 4000-5000<br />

63<br />

65<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

45


66 STRAORDINARIO ARAZZO DELLA MANIFATTURA DI ANVERSA<br />

con campo centrale raffigurante l’episo<strong>di</strong>o della ‘Resa della città <strong>di</strong> Vindobona<br />

con il tributo all’imperatore Marco Aurelio’. Bordura <strong>di</strong> rara esecuzione, con<br />

ripetute figure della Vergine col Bimbo, figure <strong>di</strong> Sante ed allegorie con amorini,<br />

su <strong>di</strong> <strong>un</strong> ‘tappeto’ <strong>di</strong> ornati vegetali e floreali, ottimamente descritti.<br />

Marca ‘I D’, con mano centrale, della manifattura <strong>di</strong> Anversa, sul bordo blu in<br />

basso a destra.<br />

XVI secolo.<br />

Misure cm. 312 x 397.<br />

Linea <strong>di</strong> restauro datata, nel paesaggio all’angolo in alto a sinistra, per linea<br />

orizzontale, traversante la bordura. Non si notano ulteriori <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> spicco.<br />

L’arazzo è in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

E 40000-50000<br />

Ottima descrizione dell’episo<strong>di</strong>o, dove l’esecuzione, estremamente raffinata del<br />

paesaggio con esatte prospettive, si accompagna alla minuziosa descrizione delle<br />

figure e degli oggetti, il tutto dominato dalla maestosa figura dell’imperatore a<br />

cavallo. In esso è evidente tutta la matrice manierista che accompagna, la grande<br />

pittura nord europea <strong>di</strong> quel tempo<br />

66<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

47


50 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

67 68<br />

69<br />

67 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />

PAESAGGIO CON MINERVA, ERCOLE E ONFALE<br />

Olio su rame, cm. 24 x 19<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi su tutta la superficie pittorica<br />

CORNICE<br />

Cornicetta in legno e stucchi dorati, a decori vegetali,<br />

del XIX secolo<br />

E 400-600<br />

68 PITTORE PARMENSE, PRIMA METÁ XVII SECOLO<br />

LA DEPOSIZIONE DALLA CROCE CON ANGELI<br />

Olio su tela, cm. 26 x 17,5 Cornice dorata<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi essenzialmente<br />

sul cielo<br />

E 1500-2200


69 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />

CRISTO CROCIFISSO CON MARIA, MARIA MADDALENA E<br />

SAN GIOVANNI EVANGELISTA<br />

Olio su tela, cm. 90 x 48<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo ottocento. Zone <strong>di</strong> restauro sulle vesti della<br />

Maddalena e nella parte alta sopra la croce<br />

CORNICE<br />

Cornice romana in legno dorato e modanato, del XVIII secolo<br />

E 1000-1500<br />

70 NICOLA MALINCONICO (att. a)<br />

Napoli 1663 - 1721<br />

VERGINE ADDOLORATA<br />

Olio su tela, cm. 85,5 x 67<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sul panneggio blu<br />

della Vergine. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e scolpito a spighe fogliate, foglie <strong>di</strong><br />

alloro, racemi <strong>di</strong> rose e margherite, del XIX secolo<br />

Attribuzione del <strong>di</strong>pinto proposta dal Dott. Federico Lemme<br />

E 6000-8000<br />

70<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

51


71 FALDISTORIO<br />

in ferro battuto, con pomi superiori in<br />

bronzo dorato a sagoma <strong>di</strong> zucca.<br />

Gambe a gondola a meccanismo<br />

mobile, con pie<strong>di</strong> a ricciolo.<br />

Tappezzeria e cuscino in velluto<br />

porpora.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 92 x 80 x 62.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 800-1200<br />

52 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

71<br />

72<br />

73<br />

72 BELLA COPPIA DI APPLIQUES<br />

in bronzo dorato e cesellato a foglie<br />

d’acanto, fiori e racemi con rose. Cinque<br />

braccia a ramages con boccagli a petali.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 46 x 40 x 24.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana.<br />

E 800-1000<br />

73 FIGURA DI PUTTO SAGITTARIO<br />

in bronzo a cera persa. <strong>La</strong> figura è seduta<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> cuscino con nappe.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 17 x 10 x 10.<br />

E 200-300<br />

74 RARO E BEL TAPPETO SHIRWAN SURAHANI<br />

con decoro centrale a scudo che<br />

comprende due ottagoni con ganci e due<br />

ottagoni ‘halkali’, <strong>di</strong> sagoma più schiacciata.<br />

Altri ornamenti <strong>seconda</strong>ri come rosette,<br />

‘Occhi <strong>di</strong>vini’, foglie e piccole ‘S’,<br />

completano il <strong>di</strong>segno del campo centrale a<br />

fondo blu. Bordura principale a tralci fogliati<br />

su fondo bianco, con riserva ‘Medacyl’.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 167 x 116.<br />

Alc<strong>un</strong>e abraches, piccolo foro su <strong>di</strong> <strong>un</strong> lato<br />

corto.<br />

E 1000-1500<br />

74


75 SPLENDIDA CONSOLE ROMANA<br />

interamente in legno dorato, scolpita a volute vegetali, roccailles, ghirlande <strong>di</strong><br />

fiori e foglie, riccioli e foglie d’acanto. Eccezionale piano in marmo onice<br />

africano, pertinente e coevo, con bor<strong>di</strong> sagomati e rifiniti in marmo verde<br />

delle Alpi. Fronte convesso centralmente, angoli stondati, fianchi mossi<br />

centralmente concavi. Calandra traforata ad elementi vegetali con ghirlande<br />

cadenti. Gambe a spalla arcuata con pie<strong>di</strong> arricciati ed incamiciati a foglie,<br />

ri<strong>un</strong>ite da crocera con gigli d’acqua, centrata da fregio a roccailles e foglie.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 92 x 158 x 79.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 4000-6000<br />

75 (piano)<br />

75<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

53


76 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />

LA PREDICA DI SAN DOMENICO<br />

Olio su tela, cm. 80 x 61 Cornice dorata<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo a tela <strong>di</strong> sacco tardo settecentesco. Tela<br />

tagliata e mal reintegrata sulla parte destra. Usure<br />

abrasioni e cadute <strong>di</strong> pittura. Restauri al centro<br />

della composizione<br />

E 2000-3000<br />

54 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

77<br />

77 PITTORE VENETO, XVII SECOLO<br />

L’IMMAGINE DI SAN DOMENICO PORTATA A<br />

SORIANO DALLA MADONNA<br />

Olio su tela, cm. 31,5 x 26<br />

Cornice dorata<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi<br />

sull’architettura e sul cielo<br />

E 1200-1800<br />

76


78 FABRIZIO SANTAFEDE (att. a)<br />

Napoli attivo dal 1576 al 1623<br />

SACRA FAMIGLIA CON SANTA MARTIRE<br />

Olio su tela, cm. 126 x 98<br />

Cornice dorata<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

E 5000-7000<br />

78<br />

Pittore <strong>di</strong> formazione manierista. Probabile, negli anni della<br />

giovinezza, la sua collaborazione con il maestro Marco Pino.<br />

Piuttosto cospicua è la sua produzione <strong>di</strong> soggetti sacri <strong>di</strong>sseminati<br />

nei vari luoghi del meri<strong>di</strong>one. Intorno al primo decennio del XVII<br />

secolo il suo stile prende <strong>un</strong>a svolta segnata dal linguaggio <strong>di</strong><br />

Caravaggio e dalla sua <strong>di</strong>ffusione, che nel napoletano ebbe<br />

risonanze prorompenti. <strong>La</strong> tela qui presentata costituisce <strong>un</strong>a<br />

testimonianza <strong>di</strong> questo passaggio dalla cultura tardo<br />

cinquecentesca al metodo caravaggesco, in cui si fa evidente il<br />

graduale allontanamento dalle soluzioni manieriste<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Restauri in corrispondenza del margine<br />

superiore, P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro integrativo sul volto della Vergine.<br />

Ulteriori restauri sotto al petto del bimbo, sulla cintura della<br />

Vergine e sulla palma della santa a sinistra. Restauro materico<br />

all’angolo in basso a sinistra<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

55


79 PITTORE NAPOLETANO, FINE XVII SECOLO<br />

56 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

NOTTURNO CON PASTORI CHE ATTRAVERSANO IL FIUME<br />

NOTTURNO CON PASTORI<br />

Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 23,5 x 54<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />

Rintelo settecentesco. Notevoli accumuli <strong>di</strong> grasso sulla superficie<br />

pittorica. I <strong>di</strong>pinti sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />

CORNICI<br />

Cornici in legno dorato e modanato, del XIX secolo<br />

E 5000-7000<br />

80 IGNOTO PITTORE, XIX SECOLO<br />

FIGURA DI SANTA<br />

Olio su cartone cm. 18 x 14<br />

CORNICE<br />

Cornice a guantiera in legno dorato con<br />

decoro a palmette, del periodo Impero<br />

E 150-250<br />

79<br />

79


81 PIER LEONE GHEZZI<br />

Roma 1674 - 1755<br />

RITRATTO DI BARTOLOMEO CAROSI<br />

Olio su tavola ovale, cm. 24 x 19<br />

Iscrizione ‘VEN. BARTOLOMAEUS CAROSI<br />

SENEN. VULGO BRANDANO FATUUS CHRISTI,<br />

( - segue l<strong>un</strong>ga iscrizione in latino - ), Anno<br />

Dom. MDLIV. Aetatis Suae LXVI. Petrus Leo<br />

Ghezzius Pingebat’, 1709’, al retro<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 700-1000<br />

81<br />

Sulla base dell’iscrizione apposta al retro della tavola, questo piccolo ritratto<br />

potrebbe costituire <strong>un</strong>a interessante testimonianza circoscritta al periodo<br />

ancora giovanile del maestro. Probabilmente fu realizzato pochi anni dopo<br />

aver ricevuto il titolo <strong>di</strong> Accademico e <strong>un</strong> anno dopo la nomina <strong>di</strong> pittore<br />

della Camera Apostolica, che ebbe da Papa Clemente XI. L’effige del<br />

personaggio, vissuto tra la fine del XV secolo e parte del XVI secolo,<br />

potrebbe essere stata des<strong>un</strong>ta da <strong>un</strong>a incisione <strong>di</strong> ubicazione ignota, che<br />

ritrae l’eremita in posizione frontale accanto ad <strong>un</strong> tavolo con sopra <strong>un</strong><br />

teschio, <strong>un</strong>a piccola croce ed <strong>un</strong> rosario.<br />

Questo ritratto nella sua semplicità costruttiva rivela com<strong>un</strong>que <strong>un</strong>’alta<br />

qualità <strong>di</strong> esecuzione. Lo sguardo intenso del pre<strong>di</strong>catore è in parte celato<br />

dalla folta ed incolta barba, resa da pennellate brevi e <strong>di</strong>namiche. Anche la<br />

resa del semplice abito rivela <strong>un</strong>a <strong>di</strong>sinvoltura <strong>di</strong>segnativa e pittorica<br />

in<strong>di</strong>viduabile nelle evidenti pieghe e nei chiaroscuri incisivi. Di alta qualità è<br />

anche la posizione delle mani, dalle <strong>di</strong>ta sm<strong>un</strong>te, che poggiano<br />

delicatamente sul teschio, che assieme al crocifisso costituiscono <strong>un</strong><br />

interessante brano <strong>di</strong> memento mori. A paragone si può citare il ‘Ritratto <strong>di</strong><br />

Gian Vincenzo Gravina‘ del Museo <strong>di</strong> Roma, realizzato su <strong>un</strong>a piccola tavola<br />

ovale recante al retro <strong>un</strong>a iscrizione riguardante l’effigiato. Essa ha misure<br />

leggermente più gran<strong>di</strong> rispetto alla tavoletta qui presentata<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e modanato, con bordo interno perlato, del XIX secolo<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Giuseppe e Pier Leone Ghezzi, (a cura <strong>di</strong> V. Martinelli), Roma 1990<br />

Pier Leone Ghezzi Settecento alla moda, (Cat. Mostra a cura <strong>di</strong> A. Lo Bianco),<br />

Venezia 1999<br />

81<br />

Ricerche e stu<strong>di</strong>o critico curate dal Dott. Federico Lemme<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

57


82 RARO PICCOLO COMÒ ROMANO<br />

lastronato in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce, a fronte concavo a quattro cassetti<br />

con riserve e bor<strong>di</strong> modanati. Angoli a linea spezzata, con cartelle<br />

‘staccate’ a volute ritorte, che si ripetono al fondo. Fascia <strong>di</strong> base a<br />

due livelli con partiture modanate, piede a mensola.<br />

Inizi XVIII secolo.<br />

Misure cm. 88 x 73 x 40.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 800-1200<br />

58 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

83 84<br />

82<br />

83 RARO SCRIGNO<br />

ad urna, interamente in legno rivestito in<br />

pelle incisa in oro a motivi vegetali. Finiture e<br />

maniglie in ferro, interno a doppio fondo<br />

mobile con scomparti, laterale mancante.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 22 x 33 x 16.<br />

E 300-400<br />

84 CROCIFISSO<br />

con Cristo in legno <strong>di</strong> bosso <strong>di</strong> bella scultura.<br />

Croce in legno ebanizzato con base a plinto.<br />

Cristo del XVIII secolo.<br />

Misure cm. 49 x 15 x 7.<br />

E 200-300<br />

85 BEL TAPPETO KAZAK<br />

a tre medaglioni a croce con <strong>di</strong>segni a rombi<br />

<strong>un</strong>cinati e motivi <strong>seconda</strong>ri sempre a rombi e<br />

rosette, nel campo centrale a fondo blu.<br />

Bordura a chele <strong>di</strong> granchio su fondo bianco,<br />

con riserva interna a rosette.<br />

Inizi XX secolo.<br />

Misure cm. 166 x 118.<br />

<strong>La</strong>ti corti leggermente <strong>di</strong>minuiti.<br />

E 800-1200<br />

85


86<br />

86 SPLENDIDA COPPIA DI SCULTURE DI PAGGI PORTACERO<br />

interamente in legno dorato e scolpito. Le figure sono in posa<br />

eretta con al corpo le cornucopie a fusto animato e le vesti <strong>di</strong><br />

ottima volumetria e definizione. Le figure poggiano su basi a<br />

plinto con pie<strong>di</strong> ferini arricchite, ai quattro lati, da rilievi a teste<br />

<strong>di</strong> cherubini.<br />

Probabilmente Venezia, fine XVII secolo.<br />

Misure cm. 94 x 40.<br />

Non si notano <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> spicco.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 4000-6000<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

59


60 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

87 PROSPERO FONTANA<br />

Bologna 1512 - 1597<br />

VENERE E ADONE<br />

Olio su tavola, cm. 228 x 163<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

E 60000-80000


87<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

61


62 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

L’iconografia del <strong>di</strong>pinto, resa magistralmente, riguarda<br />

l’episo<strong>di</strong>o classico in cui Venere tenta <strong>di</strong> persuadere Adone<br />

a non affrontare il fatale cinghiale. Infatti, nel <strong>di</strong>pinto la<br />

‘Tragica caccia’ è rappresentata in lontananza dalle figure<br />

degli uomini e degli animali posti sul fondo, in alto a<br />

sinistra della composizione. Questa rappresentazione della<br />

vicenda rende l’opera, pervasa dalla bellezza estetica della<br />

relazione, con <strong>un</strong>’introspezione e compostezza <strong>di</strong> tipica<br />

matrice manierista, esaltata dal confronto con la<br />

drammaticità dell’evento possibile. Quest’ultimo è<br />

perfettamente accompagnato dell’elemento naturale, dal<br />

quale la coppia ne è circondata, ma dal quale non risulta<br />

mai sopraffatta. Questa qualità narrativa è sicuramente<br />

propria <strong>di</strong> altre opere del maestro bolognese, e ci convince<br />

assolutamente dell’autografia dell’esecuzione dell’opera.<br />

Come nella relazione, dalla proprietà a noi consegnata,<br />

realizzata dal Prof. Alessandro Marabottini, il manierismo<br />

aulico ‘alla francese’, della scuola <strong>di</strong> Fointainebleau, che<br />

pervade questa splen<strong>di</strong>da opera, è completato dalle<br />

influenze dalla cultura padano - emiliana (dal Primaticcio a<br />

Niccolò dell’Abate) e tosco - romana (dal Vasari al<br />

Doceno), fuse insieme in <strong>un</strong>a realizzazione che interpreta<br />

perfettamente il gusto ‘cortese’ delle opere della <strong>seconda</strong><br />

metà del ‘500. Al proposito, l’opera tocca, in alc<strong>un</strong>i<br />

stilemi, le maniere del Vasari, con il quale, infatti, collaborò<br />

insieme alla bottega alla realizzazione della decorazione <strong>di</strong><br />

<strong>Palazzo</strong> Vecchio a Firenze. Il probabile periodo <strong>di</strong><br />

datazione dell’opera è tra il 1553-55, periodo del ciclo<br />

degli affreschi <strong>di</strong> Villa Giulia a Roma e il 1565, periodo del<br />

ciclo degli affreschi <strong>di</strong> <strong>Palazzo</strong> Vitelli nella Basilica <strong>di</strong> S.<br />

Egi<strong>di</strong>o a città <strong>di</strong> Castello<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Tavola in sei elementi verticali, con raccor<strong>di</strong> rinforzati da<br />

tasselli posti recentemente. Tre barre <strong>di</strong> sostegno<br />

orizzontali al retro, rinforzate da piccoli tasselli anch’essi<br />

posti <strong>di</strong> recente. Alc<strong>un</strong>i piccoli restauri pittorici sulla parte<br />

alta dell’albero, principalmente sulla parte sinistra, vicino<br />

al serpente. Ulteriori restauri a sinistra della testa <strong>di</strong><br />

Venere, sul volto e sul braccio <strong>di</strong> Adone, sul panneggio <strong>di</strong><br />

Venere a sinistra, sulla gamba a destra <strong>di</strong> Venere e quella<br />

a sinistra <strong>di</strong> Adone<br />

CORNICE<br />

Cornice <strong>di</strong> protezione in legno tinto a mogano <strong>di</strong><br />

manifattura recente


64 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

89<br />

88<br />

91


88 BEL TAPPETO KAZAK BORDJALU<br />

a triplice medaglione romboidale<br />

<strong>un</strong>cinato, con motivi <strong>seconda</strong>ri a piccole<br />

‘S’, piccole rosette e simbologie<br />

geometriche, nel campo centrale a fondo<br />

blu. Bordura a stelle su fondo bianco,<br />

riserve a triangoli ‘continui’, in blu e rosso.<br />

Inizi XX secolo.<br />

Misure cm. 172 x 120.<br />

Buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

E 800-1200<br />

89 TRONO ROMANO<br />

interamente in noce, con tappezzeria in<br />

cuoio. Alto schienale merlato, braccioli<br />

dritti, con montanti, gambe e traverse a<br />

rocchetto. Gambe posteriori anch’esse<br />

dritte.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 140 x 75 x 70.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1000-1500<br />

90 BELLA COPPIA DI PICCOLI CANDELIERI<br />

in bronzo a patina br<strong>un</strong>ita. Fusto a<br />

rocchetti e balaustro, base a triangolo con<br />

pie<strong>di</strong> caprini.<br />

Toscana, XVIII secolo.<br />

h. cm. 27.<br />

E 300-400<br />

91 PICCOLA COMMODE ROMANA<br />

interamente in noce chiara e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />

noce, con piano a bor<strong>di</strong> ondulati. Fronte<br />

centralmente convesso a due gran<strong>di</strong><br />

cassetti, con angoli stondati. Fiancate con<br />

riserve rettangolari in ebano rosa. Gambe<br />

arcuate con desinenze palmate.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 90 x 110 x 54.<br />

PROVENIENZA<br />

Illustre famiglia romana<br />

E 3000-4000<br />

92 PITTORE ROMANO, FINE XVII SECOLO<br />

SAN FRANCESCO ASSISTITO DAGLI ANGELI<br />

Olio su tela, cm. 44 x 34,5<br />

E 3000-4000<br />

L’opera, <strong>di</strong> area romana, databile tra gli anni ottanta e i primi anni novanta<br />

del XVII secolo, si può inserire all’interno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a cultura volta alla visione<br />

arca<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> ogni realtà. Il soggetto religioso è narrato su <strong>un</strong> piccolo supporto<br />

come fosse <strong>un</strong>a scena <strong>di</strong> genere campestre. Il santo, circondato da <strong>un</strong>a<br />

atmosfera più bucolica che anacoretica, viene assistito da due angeli<br />

fanciulli durante la fase dell’estasi. Tutto è raccontato con toni misurati, con<br />

estrema dolcezza e leggerezza <strong>di</strong> movimenti. Probabilmente i riferimenti più<br />

consoni per questa piccola raffigurazione sono le ambientazioni care a<br />

Filippo <strong>La</strong>uri. Pertanto si possono ricordare la serie <strong>di</strong> soggetti mitologici<br />

ambientati in paesaggi bucolici realizzati dal <strong>La</strong>uri. Più consono al <strong>di</strong>pinto<br />

qui presentato è ‘L’apparizione dell’angelo a San Francesco’, <strong>di</strong> cui si<br />

conoscono due versioni; <strong>un</strong>a ubicata alla Galleria Corsini <strong>di</strong> Roma ed<br />

<strong>un</strong>’altra in collezione privata. Tra questa iconografia e quella del <strong>di</strong>pinto del<br />

<strong>La</strong>uri alla Corsini, le analogie paesistiche sono marcatamente evidenti. Così<br />

anche la posizione abbandonata del santo, il trasporto mistico e il leggero<br />

movimento increspato dell’abito dorato, indossato dall’angelo musicante<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo ottocentesco. Alc<strong>un</strong>i restauri pittorici nella parte bassa del<br />

<strong>di</strong>pinto<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e modanato, del XVIII secolo<br />

92<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

65


66 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

93 FRANCESCO SOLIMENA (bottega <strong>di</strong>)<br />

Canale <strong>di</strong> Serino 1657 - Barra 1747<br />

L’ANGELO APPARE AD AGAR ED ISMAELE<br />

Olio su tela, cm. 134 x 181<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione Principi Imperiale, Taranto<br />

Collezione patrizia salentina<br />

E 8000-12000<br />

PUBBLICAZIONI<br />

Lucio Galante, App<strong>un</strong>ti su pittori meri<strong>di</strong>onali, in Annali dell’Università <strong>di</strong> Lecce,<br />

vol. VI, (1971 - 1973), pp. 381 - 383<br />

Opera assegnata a Francesco Solimena da Lucio Galante il quale colloca il<br />

<strong>di</strong>pinto nel periodo in cui Solimena realizzò le tele <strong>di</strong> S. Maria Donnalbina.<br />

Il Galante vi legge <strong>un</strong> recupero della luminosità <strong>di</strong> stampo pretiano e propone<br />

<strong>un</strong>a datazione tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo. <strong>La</strong> costruzione<br />

dell’evento biblico è ben armoniosa, in particolare la figura <strong>di</strong> Agar rivela <strong>un</strong><br />

<strong>di</strong>segno morbido e dal tratto sicuro. Anche la sua struttura, nelle volumetrie<br />

delle forme, è ben costruita. Altrettanto non si può affermare sull’angelo che<br />

rivela <strong>un</strong>a fattura più accademica, come sono accademici anche le soluzioni<br />

dei panneggi. Proprio per queste <strong>di</strong>screpanze, preferiamo assegnare questo<br />

<strong>di</strong>pinto, com<strong>un</strong>que molto interessante, alla bottega del maestro<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo a bava ottocentesco. Tela in due sezioni congi<strong>un</strong>te per linea<br />

orizzontale. Parte finale delle gambe dell’angelo ossidate, figura <strong>di</strong> Ismaele<br />

<strong>di</strong>steso, anch’essa quasi interamente ossidata. Alc<strong>un</strong>i minuti p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro<br />

sulla linea me<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> congi<strong>un</strong>zione della tela<br />

CORNICE<br />

Cornice seicentesca in legno <strong>di</strong> castagno modanato (leggere mancanze ai bor<strong>di</strong>)


93<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

67


68 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

94<br />

95<br />

94 PITTORE NAPOLETANO, XVII SECOLO<br />

PAESAGGIO CON VIANDANTI A<br />

CAVALLO<br />

Olio su tela, cm. 50 x 75<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro<br />

sparsi sul cielo e nella zona inferiore.<br />

Qualche piccola caduta <strong>di</strong> colore<br />

situata sotto il ponticello e in<br />

corrispondenza dell’angolo inferiore<br />

sinistro<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e modanato,<br />

del XVIII secolo<br />

E 800-1200<br />

95 COPPIA DI PICCOLI ALARI<br />

in metallo argentato e sbalzato a<br />

volute, foglie, campanule e roccailles.<br />

Supporto e base in legno laccato e<br />

dorato.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 27 x 30.<br />

E 250-350<br />

96 97


96 COPPIA DI COMODINI EMILIANI<br />

impiallacciati in ebano viola e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> tuja, con filettature<br />

in bosso. Fronte mosso a due cassetti, calandra merlata,<br />

gambe arcuate.<br />

Alc<strong>un</strong>i elementi antichi.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 400-600<br />

97 SCULTORE ITALIANO, XVIII SECOLO<br />

FIGURA DELLA VERGINE<br />

Scultura in legno <strong>di</strong> bosso, cm. 88 x 29 x 18<br />

Mancanze alla base, spalla restaurata<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1500-2000<br />

98 PIATTO MASSONICO<br />

in maiolica a smalto avorio, con stemmi e iscrizioni, in ocra.<br />

Falda a bordo mosso.<br />

Non marcato, probabilmente Italia meri<strong>di</strong>onale, XIX secolo.<br />

Misure cm. 45 x 35.<br />

Felature.<br />

E 80-120<br />

99 BELLA COMMODE NAPOLETANA<br />

a sagoma bombata, interamente placcata in bois de rose, con<br />

filettature e intarsi in ebano viola e bosso. Fronte a due cassetti<br />

centrati da intarsio a rosa dei venti, che si ripete sulle fiancate.<br />

Calandra merlata centralmente, gambe a sciabola con scarpette in<br />

metallo br<strong>un</strong>ito. Piano in marmo giallo <strong>di</strong> Verona.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 96 x 140 x 68.<br />

Fodere posteriori del XIX secolo.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 7000-10000<br />

98<br />

99<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

69


70 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

100<br />

100 PITTORE SENESE, XVII SECOLO<br />

SANTAROSA DA LIMA<br />

Olio su tela, cm. 61 x 51<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Restauri sotto l’occhio<br />

destro, sulla bocca e fianco della guancia a<br />

sinistra e sulle mani<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno a lacca tigrata <strong>di</strong> vecchia<br />

manifattura, con fregio superiore a foglie <strong>di</strong><br />

alloro del XVIII secolo<br />

E 1000-1500<br />

101 PITTORE NAPOLETANO, INIZI XIX SECOLO<br />

SAN GIUSEPPE ADORA IL BAMBINO<br />

Olio su vetro ovale, cm. 32 x 25<br />

In cornice<br />

E 400-600<br />

101 102


102 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />

VERGINE CON IL BAMBINO<br />

Olio su tela, cm. 59 x 49<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Restauri sparsi in più p<strong>un</strong>ti<br />

della superficie<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e modanato del XVIII secolo<br />

E 600-800<br />

103 PITTORE OLANDESE, XVII SECOLO<br />

PAESAGGIO CON SOSTA DI CAVALIERI<br />

Olio su tela, cm. 32,5 x 43,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Prima tela in due sezioni congi<strong>un</strong>te. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sulla<br />

montagnola <strong>di</strong> fondo, sui cavalli a sinistra ed in basso nel<br />

terrapieno<br />

CORNICE<br />

Cornice <strong>di</strong> stile Luigi XV, in legno dorato e intagliato a<br />

volute vegetali<br />

E 1500-2200<br />

103<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

71


104 PITTORE OLANDESE, XIX SECOLO<br />

INTERNO DI LOCANDA CON SCENA DI CORTEGGIAMENTO<br />

Olio su tela ovale, cm. 37 x 30,5<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo ottocentesco. P<strong>un</strong>to <strong>di</strong> restauro sulla figura maschile<br />

CORNICE<br />

Cornice a guantiera in legno dorato, del XIX secolo<br />

E 500-700<br />

72 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

104<br />

105<br />

105 DAVID TENIERS (seguace <strong>di</strong>)<br />

Anversa 1610 - Bruxelles 1690<br />

SCENA DI GENERE IN LOCANDA<br />

Olio su tela, cm. 23 x 28<br />

Cornice ebanizzata<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo ottocentesco. Accumuli <strong>di</strong><br />

grasso sulla superficie pittorica. Il <strong>di</strong>pinto è in<br />

ottimo stato <strong>di</strong> conservazione<br />

E 600-800<br />

106 PITTORE TEDESCO, XVIII SECOLO<br />

INTERNO FAMILIARE CON FUMATORI<br />

Olio su tela, cm. 91 x 75<br />

Attribuzione a ‘Christien Wilhem-Ernst<br />

Dietrich’, al retro<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno e stucchi dorati con ricami<br />

vegetali agli angoli, del XIX secolo<br />

E 1000-1500<br />

106


107 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, XVII SECOLO<br />

SOSTA DI SOLDATI CON TAMBURINO RECANTE UNA LETTERA<br />

Olio su tela, cm. 109 x 157 In cornice<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco in due sezioni. Restauro evidente al centro<br />

della parte alta. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul soldato in basso a sinistra, sulle<br />

vesti dell’Ufficiale in pie<strong>di</strong> al centro e sull’altra figura <strong>di</strong> soldato a<br />

destra in basso<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato a sezione piatta, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />

E 4000-5000<br />

107<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

73


74 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

109<br />

110<br />

108 COPPIA DI FIGURE ALLEGORICHE<br />

DELLA LETTERATURA E DEL TEATRO<br />

in porcellana a smalti policromi. Le allegorie sono<br />

rappresentate da figure femminili in posa con il libro, <strong>un</strong><br />

cartiglio e la maschera. Basi a terrapieno.<br />

Marcate Sax in blu, al retro della base.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

h. cm. 24 e cm. 23.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 700-900<br />

109 PICCOLO LAMPADARIO<br />

in metallo con elementi a volute contornati da filari <strong>di</strong><br />

palline in vetro. Quattro braccia anch’esse a volute,<br />

pendenti a filari e piccole gocce in vetro molato.<br />

Inizi XIX secolo.<br />

Misure cm. 62 x 60.<br />

E 300-400<br />

110 PICCOLA GALLERIA BAKU<br />

con tipico <strong>di</strong>segno a medaglioni a stella ‘continui’,<br />

<strong>di</strong>sposti verticalmente sia nel campo centrale a fondo<br />

rosso, che sulla bordura a fondo bianco. Motivi<br />

<strong>seconda</strong>ri a rosette completano il <strong>di</strong>segno.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 278 x 112.<br />

Abraches evidenti.<br />

E 400-500<br />

108


111 BELLA PENDOLA DA TAVOLO<br />

con mobile impiallacciato in ebano viola, con riserve in<br />

ebano rosa filettate in acero. Corpo bombato con<br />

torretta superiore, guarnito da applicazioni in bronzo<br />

dorato a balaustro fogliato, foglie ritorte e teste <strong>di</strong><br />

amorini. Macchina con quadrante a smalto bianco con<br />

numeri romani e arabi, sottolineato da traforo in bronzo<br />

a racemo fogliato e fiorato. Pie<strong>di</strong> a plinto con drappeggio<br />

e riccioli.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 78 x 40 x 19.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1000-1500<br />

112 BELLA RIBALTA LOMBARDO VENETA<br />

interamente in noce, in due corpi. Parte superiore ad<br />

urna, con alzata sul cappello ad angoli stondati ad <strong>un</strong><br />

cassetto. Corpo mosso con interno a cinque cassetti e<br />

vano a giorno. Parte inferiore, anch’essa <strong>di</strong> sagoma<br />

bombata, a tre cassetti sul fronte con gambe a sciabola<br />

con desinenze a piccole foglie.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 124 x 123 x 98.<br />

Trasformazioni all’interno, fodere posteriori non<br />

pertinenti.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 5000-7000<br />

111 111<br />

112<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

75


QUATTRO STRAORDINARIE OPERE<br />

DI JAN BRUEGEL IL GIOVANE E HENDRIK VAN BALEN


78 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

113 JAN BRUEGHEL IL GIOVANE<br />

Anversa 1601 - 1678<br />

e<br />

HENDRIK VAN BALEN<br />

Anversa 1575 - 1632<br />

LE QUATTRO STAGIONI<br />

Quattro <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 80 x 106,5<br />

PROVENIENZA<br />

Gia collezione privata, Germania occidentale<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

Stima a richiesta<br />

113


Queste quattro allegorie delle stagioni sono<br />

accompagnate da <strong>un</strong>a perizia della dott.ssa Marina<br />

Marinelli, la quale le assegna ai due importanti maestri<br />

fiamminghi, Jan Brueghel il giovane e Hendrik Van Balen.<br />

<strong>La</strong> stu<strong>di</strong>osa ritiene che i <strong>di</strong>pinti derivano da prototipi <strong>di</strong> Jan<br />

Brueghel il vecchio, eseguiti nel 1616 e conservati presso il<br />

Neues Schloss <strong>di</strong> Bayreuth. Inoltre queste quattro allegorie<br />

si <strong>di</strong>fferenziano dai prototipi del padre <strong>di</strong> Breughel il<br />

giovane per il formato e per <strong>un</strong>a <strong>di</strong>fferente collocazione<br />

dei personaggi. È da p<strong>un</strong>tualizzare che anche Brueghel il<br />

giovane aveva <strong>di</strong>pinto autonomamente, sempre in<br />

collaborazione con Hendrik Van Balen, soggetti allegorici e<br />

paesaggi, con particolare attenzione descrittiva verso il<br />

dato naturalistico. Tematiche, queste, molto richieste al<br />

tempo, dall’aristocrazia e dalla borghesia locale e italiana.<br />

A conferma <strong>di</strong> ciò è doveroso citare la splen<strong>di</strong>da collezione<br />

<strong>di</strong> soggetti allegorici sui quattro elementi <strong>di</strong> Jan Brueghel il<br />

vecchio e Hendrik Van Balen, oggi conservati presso la<br />

Galleria Doria Pamphilij <strong>di</strong> Roma.<br />

Dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Brueghel il giovane, risulta che nel 1627 e nel 1628 il<br />

pittore aveva realizzato alc<strong>un</strong>e stagioni, tra queste ‘L’allegoria<br />

dell’estate’ e della ‘Virtù’, in collaborazione con Hendrik Van Balen.<br />

Queste sono oggi rispettivamente custo<strong>di</strong>te a Los Angeles al Paul<br />

Getty Museum, e all’Ermitage. Inoltre nel periodo antecedente alla<br />

sua collaborazione con il Van Balen, sempre Brueghel il giovane<br />

aveva soggiornato alc<strong>un</strong>i anni in Italia, spostandosi tra Milano,<br />

Roma e Palermo e solo nel 1625 ritorna ad Anversa. Del periodo<br />

italiano dovrebbe risultare <strong>un</strong> bellissimo ‘Para<strong>di</strong>so terrestre’ datato<br />

al 1620, custo<strong>di</strong>to a Berlino alla Gemaldegalerie. In virtù <strong>di</strong> questi<br />

dati cronologici a riguardo degli spostamenti del pittore e delle sue<br />

collaborazioni con il maestro <strong>di</strong> figure, appare sconcertante la<br />

datazione MDCXVI (1616), che compare su <strong>un</strong>a delle pagine<br />

dell’almanacco raffigurato a terra in primo piano nell’allegoria<br />

dell’inverno, qui presentata. Tale anno corrisponderebbe alla<br />

datazione delle allegorie <strong>di</strong>pinte da Jan Bruegel il vecchio ed anche<br />

alla cronologia relativa alla collaborazione del maestro con Hendrik<br />

Van Balen. Quin<strong>di</strong> ciò potrebbe aprire <strong>un</strong>a ipotesi attributiva delle<br />

opere qui presentate alla mano <strong>di</strong> Jan Breughel il Vecchio<br />

113<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

79


80 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

113


CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />

Rinteli novecenteschi in tutte le tele. Nel <strong>di</strong>pinto<br />

dell’Inverno, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nel cielo a sinistra.<br />

Restauri sulla cesta sopra la testa della donna più a<br />

sinistra e nei contorni del volto <strong>di</strong> quella al suo fianco.<br />

Due piccole linee orizzontali <strong>di</strong> restauro sopra e sotto<br />

i pappagalli alla colonna, sulla gonna della donna <strong>di</strong><br />

fronte alla colonna ed in basso a destra nei contorni<br />

del brano <strong>di</strong> natura morta. Nel <strong>di</strong>pinto della<br />

Primavera, alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nella parte alta<br />

degli alberi. Piccoli restauri fra le figure delle due<br />

donne al centro della composizione, a destra della<br />

donna con la cesta sulla testa ed, in basso a sinistra,<br />

nei contorni degli amorini. Nel <strong>di</strong>pinto dell’Estate,<br />

zona <strong>di</strong> restauro quasi ossidata sull’angolo in alto a<br />

sinistra del cielo. Ulteriori p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro ossidati in<br />

basso a sinistra nel terrapieno. P<strong>un</strong>ti restauro fra le<br />

fronde degli alberi al centro, e nei contorni delle<br />

gruppo <strong>di</strong> figure vicino al bordo destro. Nel <strong>di</strong>pinto<br />

dell’Aut<strong>un</strong>no, alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro in alto a sinistra<br />

sulle fronde degli alberi. Restauri sul braccio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

delle donne sul circolo <strong>di</strong> tre donne sedute verso<br />

sinistra, sulla cesta sopra la testa della donna al centro<br />

del <strong>di</strong>pinto ed, in basso a destra, nel terrapieno fra le<br />

figure dei putti. I quattro <strong>di</strong>pinti, in considerazione della<br />

loro epoca, sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

CORNICI<br />

Cornici novecentesche in legno laccato a finta ra<strong>di</strong>ca con<br />

bor<strong>di</strong> in oro<br />

113<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

81


82 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

114<br />

115<br />

116<br />

117<br />

114 MODELLO DI TRUMEAU<br />

MARCHIGIANO<br />

in legno a lacca verde e oro. Parte<br />

superiore a due sportelli con specchi e<br />

cimasa sagomata. Parte inferiore a<br />

ribalta e due cassetti. Pie<strong>di</strong> ferini in<br />

bronzo dorato.<br />

Inizi XIX secolo.<br />

Misure cm. 48 x 23 x 13.<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 600-800<br />

115 TAPPETO SHIRWAN LESGHI<br />

a tre medaglioni a croce, con motivi<br />

<strong>seconda</strong>ri ad artigli d’aquila, nel<br />

campo centrale a fondo grigio.<br />

Bordura con sequenza ad ‘S’, su fondo<br />

azzurro.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 181 x 110.<br />

E 400-500<br />

116 BELLA FIAMMINGA<br />

in porcellana ‘pasta dura’, con decoro<br />

a smalto giallo e rosso a figura <strong>di</strong><br />

serpente, ornati vegetali. Cavetto<br />

decorato a figure <strong>di</strong> uccellini.<br />

Marcata Meissen, fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 61 x 30.<br />

E 200-300<br />

117 PICCOLA COMMODE ROMANA<br />

interamente impiallacciata in acero<br />

con bor<strong>di</strong> e riserve in ebano viola.<br />

Fronte mosso, convesso centralmente,<br />

a due cassetti piccoli e due gran<strong>di</strong>, con<br />

riserve rettangolari. Fiancate mosse,<br />

calandra <strong>di</strong> bella merlatura. Piccole<br />

gambe arcuate.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 88 x 105 x 55.<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 3000-4000<br />

118 CORNICE SALVATOR ROSA<br />

in legno dorato e modanato, con<br />

bor<strong>di</strong> a palmette.<br />

XVIII secolo.<br />

Luce cm. 57 x 45.<br />

E 500-700


119<br />

119 SPLENDIDA SPECCHIERA ROMANA<br />

interamente in legno dorato, con cornice<br />

interna modanata e ricchi fregi scolpiti a<br />

roccailles, volute arricciate, foglie d’acanto,<br />

foglie, fiori ed esili racemi rampicanti.<br />

Maestoso fregio al cappello centrato da<br />

ulteriore specchio, con cimasa spiovente.<br />

Bordo interno <strong>di</strong> bella baccellatura, pie<strong>di</strong> a<br />

riccioli con foglie poggianti su plinti scolpiti.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 180 x 116.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 2500-3000<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

83


84 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

120<br />

120 SPECCHIERINA VENEZIANA<br />

con cornice in legno dorato e due<br />

braccia nel basso in ferro battuto,<br />

sagomate a ramages con ciuffi <strong>di</strong><br />

foglie e fiori. Vetro decorato a volute<br />

vegetali e foglie.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 48 x 29.<br />

E 300-400<br />

121


121 ARAZZO SAVONNERIE FRANCESE<br />

con maestoso medaglione centrale circolare con decoro a<br />

gran<strong>di</strong> fiori e foglie su fondo giallo, nel campo centrale<br />

‘vuoto’ a fondo senape. I decori floreali si ripetono ai<br />

cantonali del campo centrale. Bordura a volute vegetali<br />

ritorte con margherite e cornucopie, su fondo marrone.<br />

Riserve in giallo e arancio.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 480 x 410.<br />

Alc<strong>un</strong>e scucitura al bordo del medaglione centrale ed ai<br />

margini della bordura. Abraches <strong>di</strong>ffuse su <strong>di</strong> <strong>un</strong> angolo<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

E 1500-2200<br />

122 SPLENDIDO SALOTTO FRANCESE<br />

in legno dorato e scolpito a roccailles, foglie d’acanto, volute vegetali<br />

arricciate con fon<strong>di</strong> a reticolo. Alti schienali merlati, braccioli a pomi<br />

arricciati, montanti sagomati, gambe arcuate con desinenze anch’esse<br />

arricciate. Bella tappezzeria ad arazzo Aubousson decorato a foresta <strong>di</strong><br />

fiori con fon<strong>di</strong> a paesaggi con vedute <strong>di</strong> città in lontananza. Composto<br />

da <strong>di</strong>vano e due poltrone.<br />

Periodo Luigi XV.<br />

Misure <strong>di</strong>vano cm. 113 x 200 x 60.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />

E 4000-6000<br />

122<br />

122 (dettaglio)<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

85


86 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

124<br />

123 IGNOTO PITTORE, XIX SECOLO<br />

INNALZAMENTO DELLA CROCE<br />

Trittico ad olio su tavola, cm. 67 x 51 e cm. 67 x 25<br />

Stu<strong>di</strong>o accademico tardo ottocentesco des<strong>un</strong>to dal trittico <strong>di</strong>pinto<br />

da Rubens nel 1610, per la Cattedrale <strong>di</strong> Anversa<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CORNICE<br />

Cornice ottocentesca a trittico, in legno e stucchi dorati con<br />

ricami a racemi vegetali e fiori agli angoli<br />

E 500-700<br />

124 PITTORE SPAGNOLO, XVIII SECOLO<br />

RITRATTO DI GIOVINETTA<br />

Olio su tela, cm. 64 x 47<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente. Restauri nel fondo in alto e a sinistra del volto.<br />

Piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul mento, sul braccio e nel basso<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato a sezione piatta incisa a motivi ‘astratti’,<br />

con bor<strong>di</strong> a foglie <strong>di</strong> lauro, p<strong>un</strong>ti e linee, del XVIII secolo<br />

E 1000-1500<br />

123


125 PETER LELY (bottega <strong>di</strong>)<br />

Soest 1618 - Londra 1680<br />

RITRATTO DI LORD<br />

Olio su tela, cm. 123 x 99<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 8000-12000<br />

Alla morte <strong>di</strong> Anton Van Dyck, avvenuta a Londra nel 1641, il<br />

pittore Peter Lely si trasferì nella città reale <strong>di</strong>venendo ben presto<br />

ritrattista affermato presso le varie corti. Lords inglesi, alti ufficiali e<br />

dame avevano l’interesse <strong>di</strong> richiedere al pittore <strong>un</strong> ritratto con<br />

sfarzose vesti e in incantevole giar<strong>di</strong>ni adornati da fontane e<br />

sculture. <strong>La</strong> fama toccò ben presto il successo, la sua ritrattistica era<br />

richiesta anche da Cosimo III dè Me<strong>di</strong>ci, il quale creò nella <strong>di</strong>mora <strong>di</strong><br />

famiglia <strong>un</strong>a galleria <strong>di</strong> ritratti <strong>di</strong> alti ufficiali. L’Inghilterra ebbe ben<br />

presto <strong>un</strong> largo seguito <strong>di</strong> pittori sia <strong>di</strong> bottega, che <strong>di</strong> seguaci,<br />

fortemente legati allo stile del maestro. Il ritratto qui presentato,<br />

raffigurante <strong>un</strong> anonimo Lord inglese, costituisce <strong>un</strong> interessante<br />

testimonianza delle opere del pittore e della sua bottega<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sulla spalla. Restauro sulle<br />

<strong>di</strong>ta della mano in basso a sinistra, linea <strong>di</strong> restauro obliqua nel<br />

fondo a sinistra della stessa<br />

CORNICE<br />

Cornice inglese in legno dorato e scolpito a foglie, volute e<br />

roccailles, del XVIII secolo<br />

125<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

87


88 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

127<br />

128<br />

129<br />

126 SCULTORE ITALIA CENTRALE,<br />

FINE XVII SECOLO<br />

PROFILO DELLA VERGINE<br />

Altorilievo ovale in marmo bianco,<br />

cm. 56 x 40<br />

Leggeri <strong>di</strong>fetti<br />

E 1500-2000<br />

127 STEMMA BAROCCO<br />

in pietra, scolpito in altorilievo a<br />

cartiglio con iscrizione ‘QUISQUE<br />

PATITUR QUOD FECIT’. Figura <strong>di</strong><br />

cherubino sopra il cartiglio.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 34 x 64 x 13.<br />

E 800-1200<br />

128 BELLA COPPIA DI VASI DI SAVONA<br />

in maiolica a smalto bianco e blu,<br />

decorati a paesaggi con scene <strong>di</strong><br />

battaglie ed episo<strong>di</strong> mitologici, al retro.<br />

Anse a serpentelli sottolineate da teste<br />

grottesche che si ripetono alla base.<br />

Datati 1747 al collo.<br />

Misure cm. 40 x 37 x 27.<br />

Leggeri <strong>di</strong>fetti e mancanze.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 2000-3000<br />

126


129 BELLA COPPIA DI ORCI<br />

in maiolica a smalto bianco blu e<br />

giallo, con decori al corpo ad ornati<br />

vegetali e stemma <strong>di</strong> casata con<br />

sigla ‘G.T.’ sul fronte. Iscrizione<br />

‘.ACQ.aFD.CARD.STEIL’ e<br />

‘ACQ.aFD.RUTA.CAP’. Ansa a<br />

nastro, filettatura in giallo alla base.<br />

Probabilmente Napoli, datati 1625<br />

al retro.<br />

Misure cm. 35 x 28 x 28.<br />

Difetti, <strong>un</strong> orcio notevolmente<br />

felato alla base.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana.<br />

E 3000-4000<br />

130 PIATTO DI CASTELLI<br />

in maiolica, centrato da tondo a<br />

testa <strong>di</strong> santa, con decori a<br />

grottesche e ornati vegetali, su<br />

fon<strong>di</strong> blu ed ocra.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Diametro cm. 19.<br />

Rotture.<br />

E 80-120<br />

130 131<br />

131 COPPIA DI POTICHES DI SAVONA<br />

in maiolica smaltata in bianco e blu e<br />

decorate a paesaggi con scene<br />

mitologiche. Anse a foglia d’acanto,<br />

coperchi decorati a fiori con foglie<br />

intrecciate in rilievo al pomo.<br />

Marca dell’impiccato con data 1726,<br />

al retro<br />

Misure cm. 45 x 23 x 20.<br />

Restauri, cadute <strong>di</strong> smalto, mancanze<br />

ad <strong>un</strong> coperchio.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 350-450<br />

132 PIATTO IN MAIOLICA<br />

a smalto verde e marrone a motivi astratti,<br />

con bordo a fazzoletto.<br />

Probabilmente Italia meri<strong>di</strong>onale, inizi XIX secolo.<br />

Diametro cm. 32.<br />

Difetti al bordo.<br />

E 80-120<br />

133 BELLA COPPIA DI BROCCHE VENEZIANE<br />

a smalto blu berrettino, con decoro al corpo<br />

a racemi fogliati ed iscrizioni‘.AQ.D.PULEGIO.’<br />

e ‘.AQ.D.SCABIOSA.’. Anse a serpentelli.<br />

Datate 1614 al retro.<br />

Misure cm. 29 x 24 x 26.<br />

Difetti <strong>di</strong> cottura, mancanze alla base ed al<br />

collo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a brocca.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana.<br />

E 2000-3000<br />

133<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

89


90 DIPINTI E ARREDI ANTICHI


134<br />

134 CAREL VAN FALENS<br />

Anversa 1683 - Parigi 1733<br />

PAESAGGIO CON TORRENTE CON SOSTA DI GITANI<br />

Olio su tela, cm. 73 x 109<br />

Firmato in basso a sinistra, sotto al carro<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Restauri sul carro a destra e nelle<br />

sue a<strong>di</strong>acenze, sulle figure della gitana in pie<strong>di</strong> vicino al<br />

fuoco e sulle figure alla sua destra. Ulteriori restauri nel<br />

terrapieno a destra<br />

CORNICE<br />

Cornice <strong>di</strong> linea Luigi XV, in legno dorato e scolpito a<br />

racemi vegetali, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />

E 6000-8000<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

91


92 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

135<br />

135 NICOLAES BERCHEM (seguace <strong>di</strong>)<br />

Haarlem 1620 - Amsterdam 1683<br />

PAESAGGIO FLUVIALE CON VIANDANTI E<br />

PESCATORI<br />

Olio su tela, cm. 71 x 60<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo ottocentesco. Piccolo p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

restauro sulle fronde degli alberi a sinistra e<br />

sul terrapieno al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> questi<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato a doppia<br />

modanatura, del XVII secolo<br />

E 2000-3000<br />

136 PITTORE ITALIANO, INIZI XIX SECOLO<br />

PAESAGGIO CON CITTÁ E TOMBA ROMANA<br />

Acquerello su carta, cm. 13 x 17<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno e stucchi dorati, con rose a<br />

rilievo agli angoli, del XIX secolo<br />

E 300-400<br />

136 137


137 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />

VERGINE CHE LEGGE LE SACRE SCRITTURE<br />

Olio su tela, cm. 68 x 55<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

In prima tela. Alc<strong>un</strong>i tagli non restaurati<br />

sulla superficie pittorica<br />

E 300-400<br />

138 HUBERT ROBERT (cerchia <strong>di</strong>)<br />

Parigi 1733 - 1808<br />

SCORCIO ARCHEOLOGICO CON FIGURE<br />

Olio su tela, cm. 39 x 50,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 4000-6000<br />

Gli anni che Hubert Robert trascorse in Italia furono non solo significativi per il proprio<br />

arricchimento culturale e professionale, ma <strong>di</strong>edero vita ad <strong>un</strong>a scuola <strong>di</strong> valenti pittori,<br />

cimentati principalmente nella realizzazione <strong>di</strong> scorci con rovine antiche, giar<strong>di</strong>ni ed<br />

episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, attraverso eleganza <strong>di</strong> forme e tocco pittorico. Questa<br />

veduta, che è completa nella sua costruzione, può essere inserita in tale cultura<br />

espressa dai tanti pittori viaggiatori francesi. Vi si può notare l’amore verso l’antico<br />

sviluppato attraverso <strong>un</strong>a visione realistica e al contempo i<strong>di</strong>lliaca; le figure che<br />

perfettamente si integrano nel contesto archeologico sono quasi <strong>un</strong>a rievocazione,<br />

leggermente più leziosa, delle presenze umane tratte dal gusto delle opere del Pannini<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo a cera novecentesco. Restauri sulle finestre del palazzo a sinistra e, a destra,<br />

sulla parte alta del caseggiato<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e scolpito a volute vegetali, roccailles e foglie, del XVIII secolo<br />

138<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

93


139 COPPIA DI CANDELIERI DA TERRA<br />

in legno argentato a mecca su bolo<br />

rosso. Fusto a tortiglione, piatto<br />

circolare, base a rocchio con zoccolo<br />

quadrato.<br />

XVIII secolo.<br />

h. cm. 90.<br />

E 150-220<br />

140 TAPPETO KAZAK LORI-PAMPAK<br />

ANTICO<br />

con emblemi stilizzati <strong>un</strong>cinati su<br />

scu<strong>di</strong> entro ottagoni, dei quali due a<br />

fondo bianco ed il centrale a fondo<br />

blu. Motivi <strong>seconda</strong>ri a piccole ‘S’,<br />

poligoni <strong>un</strong>cinati e simbologie, nel<br />

campo centrale a fondo rosso.<br />

Bordura a foglie <strong>di</strong> quercia con<br />

riserve ‘Medacyl’.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 288 x 176.<br />

Usure e abraches.<br />

E 800-1200<br />

94 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

141 RARO OROLOGIO DA TAVOLO<br />

con cassa in palissandro ad <strong>un</strong>o sportello<br />

sul fronte con vetri, con cornice a profili<br />

<strong>di</strong> colonne. Cappello a torretta con presa<br />

in bronzo dorato. Pie<strong>di</strong> felini anch’essi in<br />

bronzo dorato. Macchina con quadrante<br />

a numeri romani.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 38 x 27 x 17<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 1800-2500<br />

140<br />

141<br />

142 BEL TRUMEAU NAPOLETANO<br />

interamente impiallacciato in ebano viola<br />

e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce con riserve e filettaure in<br />

bois de rose. Parte superiore a due<br />

sportelli con specchi a volta e cappello a<br />

timpano, con cornici gra<strong>di</strong>nate a<br />

guantiera, centrato da ulteriore specchio<br />

a cartiglio. Interno della parte superiore a<br />

quattro ripiani con mensole merlate,<br />

sportello centrale e cinque cassetti nel<br />

basso. Parte inferiore a ribalta con<br />

interno a vani a giorno, anch’essi con<br />

mensole merlate e tre cassetti. Fronte<br />

esterno lineare, a tre cassetti. Cornice <strong>di</strong><br />

base gra<strong>di</strong>nata, pie<strong>di</strong> a mensola.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 268 x 126 x 66.<br />

Alc<strong>un</strong>e fodere del retro leggermente<br />

posteriori, alc<strong>un</strong>e fodere dei cassetti<br />

interni anch’esse posteriori, pie<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

manifattura recente<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata napoletana<br />

E 4000-6000<br />

142


142


143 GIUSEPPE NICOLA NASINI<br />

Castel del Piano 1657 - Siena 1736<br />

L’ELEMOSINA DI SAN TOMMASO DI VILLANOVA<br />

Olio su tela, cm. 346 x 234<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 18000-25000<br />

Il <strong>di</strong>segno relativo al <strong>di</strong>pinto,<br />

conservato alla Courtauld Gallery <strong>di</strong> Londra<br />

143 (dettaglio della cornice)<br />

96 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

<strong>La</strong> formazione <strong>di</strong> Giuseppe Nicola Nasini è da ricondurre alla prima<br />

esperienza paterna a cui seguì l’importante soggiorno romano al<br />

seguito <strong>di</strong> Ciro Ferri. Tra i suoi capolavori romani, realizzati durante<br />

il XVIII secolo, ricor<strong>di</strong>amo la pala della ‘Madonna in trono con San<br />

Carlo e San Filippo’, del 1707, ubicata nella chiesa dei Re Magi al<br />

Collegio <strong>di</strong> Propaganda Fide e il ‘Battesimo <strong>di</strong> Cristo’ con<br />

‘L’Immacolata concezione’, entrambe del 1716, collocate nella<br />

cappella del Battistero della chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo in Lucina. In<br />

queste opere sopravvivono gli stilemi della grande cultura romana<br />

del ‘600, della cultura cortonesca e marattesca, tutte fuse in <strong>un</strong><br />

<strong>un</strong>ico linguaggio <strong>di</strong> grande energia tardo barocca.<br />

Nel 1679 ottenne il secondo premio all’Accademia <strong>di</strong> San Luca,<br />

che segnò l’inizio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> altri premi <strong>di</strong> pittura e scultura<br />

conseguiti nel corso degli anni. I soggiorni a Siena e Venezia, se<br />

pur brevi, ebbero, com<strong>un</strong>que, nel Nasini, <strong>un</strong> ruolo importante<br />

nell’arricchimento del suo linguaggio. Lo sguardo attento verso la<br />

pittura veneta del XVI secolo e il probabile contatto con J. Carl<br />

Loth (come sostiene il biografo Moucke), sono confermate da<br />

questo grande <strong>di</strong>pinto raffigurante ‘L’elemosina <strong>di</strong> San Tommaso<br />

da Villanova’, opera ove, alla costruzione barocca <strong>di</strong> impronta<br />

romana con volumetrie cortonesche, si aggi<strong>un</strong>gono drammatiche<br />

pose e suggestive cromie <strong>di</strong> ispirazione veneta. A conferma della<br />

soluzione attributiva per questo grande <strong>di</strong>pinto al Nasini, si può<br />

citare l’esistenza <strong>di</strong> <strong>un</strong> suo <strong>di</strong>segno conservato alla Courtauld<br />

Gallery <strong>di</strong> Londra. Questo, pur recando <strong>un</strong> soggetto <strong>di</strong>verso,<br />

mostra in basso sulla sinistra in primo piano <strong>un</strong>a donna con ampi<br />

panneggi avente accanto <strong>un</strong> bambino. Risulta evidente l’analogia<br />

stilistica e compositiva tra questo gruppo e la figura femminile con<br />

bambino rappresentati in primo piano a destra nel <strong>di</strong>pinto in<br />

questione<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

In prima tela. Tagli rattoppati e mal restaurati sulla parte bassa<br />

vicino al bordo. Ulteriore taglio ad ‘L’, rattoppato, in alto a sinistro<br />

vicino alle teste dei cherubini. Alc<strong>un</strong>i piccoli fori nella parte alta del<br />

cielo, cadute <strong>di</strong> colore sui volti <strong>di</strong> due figure sempre nella parte<br />

destra. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />

CORNICE<br />

Grande cornice S. Rosa seicentesca, in legno ebanizzato con bor<strong>di</strong><br />

in legno dorato a palmette, nastrino arrotolato e baccellatura.<br />

Tagli su tutti i lati senza riduzioni, probabilmente eseguiti per<br />

favorirne la mobilità<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

G. Casale, Giuseppe Nicola Nasini pittore senese: opere<br />

conservate a Roma, in Annuario dell’Istituto <strong>di</strong> Storia dell’arte<br />

Università la Sapienza, Nuova serie 1, Roma 1981-82, pp. 43 - 52<br />

Lo stu<strong>di</strong>o critico e l’attribuzione <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>pinto sono stati curati<br />

dal Dott. Federico Lemme


143<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

97


144 SCUOLA RUSSA, XIX SECOLO<br />

SAN NICOLA BENEDICENTE<br />

Tempera su tavola, cm. 31,5 x 37<br />

Reeza in metallo dorato e sbalzato con<br />

iscrizione in cartiglio<br />

CONDIZIONI<br />

Svelature sul viso. Difetti alla reeza<br />

E 500-700<br />

98 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

144<br />

145<br />

146<br />

148<br />

145 ADAM PYNACKER (cerchia <strong>di</strong>)<br />

Pynacker 1622 - Amsterdam 1673<br />

PAESAGGIO CON ROVINE E PASTORI<br />

Olio su tela, cm. 43,5 x 57,5<br />

Cornice in ra<strong>di</strong>ca<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo a cera novecentesco. Tagli con<br />

restauri ossidati nella parte destra del<br />

<strong>di</strong>pinto e su tutta la parte inferiore.<br />

Ulteriori restauri sul cielo<br />

E 1500-2000<br />

146 SEGUACE DI SEBASTIANO CONCA,<br />

XVIII SECOLO<br />

LA VERGINE DEL ROSARIO, SAN<br />

DOMENICO DI GUZMAN E SANTA<br />

CATERINA<br />

Seppia su carta, cm. 25,2 x 17<br />

E 700-900<br />

Probabile variante tratta da <strong>un</strong>a<br />

composizione <strong>di</strong>pinta da Sebastiano<br />

Conca nel 1714, ubicata nella chiesa<br />

romana <strong>di</strong> San Clemente<br />

147 SCULTORE TEDESCO, XVII SECOLO<br />

SCENA DI INTERNO RINASCIMENTALE<br />

Altorilievo in avorio, cm. 10 x 8<br />

Cornicetta in legno modanato<br />

E 200-300<br />

148 PITTORE ITALIANO, XVII SECOLO<br />

SAN PIETRO<br />

Olio su tavola, cm. 41,5 x 31,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Ingenti restauri sul fondo e sul volto.<br />

Ulteriori p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi<br />

sull’abito. Cadute <strong>di</strong> colore e<br />

sollevamento della pittura<br />

E 700-1000


149 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />

CASCATE DI TIVOLI CON TEMPIO DELLA SIBILLA E BAGNANTI<br />

Olio su tela, cm. 67 x 93<br />

Firma ‘<strong>La</strong>llemand’, probabilmente apocrifa, in basso a sinistra<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo tardo ottocentesco. Bordo superiore con restauri materici<br />

male eseguiti. P<strong>un</strong>ti e zone <strong>di</strong> restauro sparse sul promontorio a<br />

destra e sulla sinistra nella vegetazione<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato a sezione piatta con bor<strong>di</strong> a palmette e<br />

perlatura, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />

E 8000-12000<br />

150 JAN FRANS VAN BLOEMEN (att. a)<br />

Anversa 1662 - Roma 1749<br />

STUDI DI PAESAGGI CON FIGURE<br />

Seppia e acquerello grigio su carta, cm. 25,5 x 39<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> caseggiati a seppia su carta azzurra, al retro<br />

CONDIZIONI<br />

Mancanze sul bordo superiore e inferiore<br />

E 300-400<br />

149<br />

150<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

99


100 DIPINTI E ARREDI ANTICHI


151 FRANCESCO SIMONINI<br />

Parma 1686 - 1753<br />

DOPO LA BATTAGLIA<br />

Olio su tela, cm. 125 x 222<br />

Iscrizione ‘Simonini fece 1755’, al retro<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia patrizia romana<br />

E 8000-12000<br />

151<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Cadute <strong>di</strong> pittura sparse,<br />

alc<strong>un</strong>e mal restaurate. Alc<strong>un</strong>i restauri pittorici<br />

nel basso, sul terrapieno. Sobolliture sulle<br />

montagne <strong>di</strong> fondo, nel cielo e nei contorni del<br />

castello<br />

CORNICE<br />

Grande cornice settecentesca in legno dorato e<br />

modanato<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

101


102 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

152<br />

153<br />

152 RARO TAVOLO ROMANO<br />

interamente lastronato in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />

noce, con piano circolare. Fascia del piano a<br />

guantiera filettata a bacchette dorate. Tre<br />

gambe animate <strong>di</strong> bella linea, con apici scolpiti<br />

a teste grottesche dorate, affiancate da intagli<br />

a riccioli. Pie<strong>di</strong> caprini anch’essi <strong>di</strong> bell’intaglio.<br />

Due prol<strong>un</strong>ghe laterali al piano postume.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 82 x 114.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1800-2500<br />

152 (dettaglio)<br />

154


153 RARO TAPPETO SUMAKH AD AQUILE<br />

con <strong>di</strong>segno a triplo medaglione con artigli, con il<br />

centrale a fondo bianco. Motivi <strong>seconda</strong>ri a rosette<br />

e motivi simbolici, nel campo centrale a fondo<br />

rosso. Bordura principale a tipico motivo a doppia<br />

‘S’ su fondo bianco, entro riserve ‘Medacyl’.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 175 x 135.<br />

Restauro traversante <strong>un</strong> medaglione.<br />

E 500-600<br />

154 BEL CANDELIERE DA TERRA<br />

interamente in legno dorato e intagliato a volute<br />

vegetali, riccioli, foglie e roccailles. Fusto con nodo<br />

triangolare e balaustro, base a plinto con pie<strong>di</strong><br />

arricciati. Completo <strong>di</strong> zoccolo a fianchi concavi.<br />

Probabilmente Roma, XVIII secolo.<br />

h. cm. 155.<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 300-400<br />

155 PICCOLA CONSOLE ROMANA<br />

in legno dorato e scolpito a roccailles, volute vegetali, foglie e riccioli.<br />

Splen<strong>di</strong>do piano, pertinente e coevo, in marmo verde africano, centrato<br />

da intarsio a rombo. Bor<strong>di</strong> del piano sagomati, con fronte convesso<br />

centralmente e fianchi lobati. Fascia del piano traforata ad ornati<br />

vegetali, gambe arcuate scolpite a foglie rampicanti, con apici arricciati<br />

al retro e desinenze incamiciate a foglie. Crocera a volute vegetali<br />

contrarie, centrata da fregio a petali ritorti.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 89 x 128 x 68.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 1500-2000<br />

155<br />

155 (piano)<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

103


156 PITTORE GENOVESE, XVIII SECOLO<br />

PAESAGGIO INVERNALE CON VILLAGGIO<br />

Olio su tela, cm. 22 x 29,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

104 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sulla supeficie<br />

pittorica<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato, della fine del XVIII secolo<br />

E 500-700<br />

156<br />

157 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />

PAESAGGIO CON SCENA ROMANA<br />

PAESAGGIO CON PASTORE<br />

Due matite su carta, cm. 61 x 97 e cm. 67 x 94<br />

Fogli liberi<br />

CONDIZIONI DEI DISEGNI<br />

Gore <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, rotture e mancanze<br />

M.O.<br />

158 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />

PAESAGGIO CON ELIA E L’ANGELO<br />

Matita su carta, cm. 100 x 81<br />

Foglio libero<br />

E 200-300<br />

159 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />

PAESAGGIO ROMANO CON PASTORI<br />

Matita su carta, cm. 50 x 67<br />

Foglio libero<br />

E 150-200<br />

158 159


160 LORENZO MASUCCI (?)<br />

Attivo a Roma nel XVIII secolo<br />

AUTORITRATTO<br />

Olio su tela, cm. 63 x 49<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 2500-3500<br />

Il <strong>di</strong>segno dell’autoritratto <strong>di</strong> Lorenzo<br />

Masucci, conservato al Kupferstichkabinett<br />

Staatliche Museen <strong>di</strong> Berlino<br />

160<br />

Al Kupferstichkabinett Staatliche Museen <strong>di</strong> Berlino è conservato <strong>un</strong><br />

foglio pubblicato dalla Prof.ssa Debenedetti (E. Debenedetti, Roma<br />

1997, fig. 30), come autoritratto <strong>di</strong> Lorenzo Masucci. Questo in virtù<br />

dell’iscrizione ‘Lorenzo Masucci Pittore figlio <strong>di</strong> Agostino Masucci’,<br />

posta sotto il <strong>di</strong>segno. Complessivamente le analogie fisiognomiche<br />

con il ritratto qui presentato, suggeriscono la medesima identità del<br />

personaggio. E’ probabile com<strong>un</strong>que che tra il <strong>di</strong>pinto e il <strong>di</strong>segno ci<br />

siano alc<strong>un</strong>i anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza. Tale supposizione è suggerita dall’età<br />

più avanzata e dalla maggiore virilità <strong>di</strong> sguardo che emerge nel<br />

nostro <strong>di</strong>pinto, rispetto al piglio <strong>di</strong>sincantato che mostra il <strong>di</strong>segno<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Leggeri restauri sul contorno del volto e della<br />

spalla in secondo piano. Svelature sulla tempia e sulla spalla in primo<br />

piano<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato scolpita a foglie, con bordo interno perlato,<br />

del XVIII secolo<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Stu<strong>di</strong> sul Settecento Romano, quaderni <strong>di</strong>retti da E. Debenedetti,<br />

Roma 1997<br />

Attribuzione del <strong>di</strong>pinto realizzata dal Dott. Federico Lemme<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

105


161 BELLA CONSOLE VENEZIANA<br />

in ciliegio, con piano a fronte<br />

convesso, fianchi mossi e angoli<br />

lobati. Fronte ad <strong>un</strong> cassetto,<br />

calandra a tripla merlatura. Gambe<br />

arcuate ed animate con desinenze<br />

caprine.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 80 x 130 x 55.<br />

Non si notano rifacimenti <strong>di</strong> spicco.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1500-2000<br />

106 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

162 BEL TAPPETO MAHAL<br />

con <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> influenza<br />

‘Ferahan’, dominato centralmente<br />

da rosone floreale a fondo blu<br />

con motivi <strong>seconda</strong>ri a tralci,<br />

boteh ed herati, nel campo<br />

centrale a fondo rosso. Tipica<br />

bordura ad herati su fondo blu.<br />

Metà XX secolo.<br />

Misure cm. 395 x 290.<br />

E 1000-1500<br />

161<br />

162 163<br />

163 OROLOGIO A TORRE INGLESE<br />

con mobile in legno a lacca verde e oro, <strong>di</strong>pinto<br />

a paesaggi cinesi con case e figure e decori<br />

vegetali. Fusto a parallelepipedo, ad <strong>un</strong>o<br />

sportello sul fronte. Parte superiore con cassa<br />

mobile ad <strong>un</strong>o sportello con vetro a due<br />

colonne laterali, cappello con torretta, affiancata<br />

da pinnacoli <strong>di</strong> bell’intaglio. Piede a mensola.<br />

Macchina con quadrante firmato ‘Edward<br />

Moore, Oxford’.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 225 x 52 x 27.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 2000-3000


164 PARAMENTO ECCLESIASTICO<br />

in raso trap<strong>un</strong>tato a fili d’oro e<br />

argento a motivi vegetali.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 80 x 67.<br />

Difetti.<br />

E 2000-3000<br />

165 TAVOLO DA SALOTTO<br />

con piano rettangolare in marmo<br />

africano. Base in noce tornito a<br />

rocchetti.<br />

Elementi antichi.<br />

Misure cm. 50 x 75 x 42.<br />

E 200-300<br />

166 PIATTINO DI MONTELUPO<br />

in maiolica, decorato nel cavetto a<br />

grottesche ed ornati vegetali. Bordo<br />

lobato a smalto blu, giallo e verde.<br />

XIX secolo.<br />

Diametro cm. 17.<br />

E 150-200<br />

166<br />

167 BELLA RIBALTA NAPOLETANA<br />

lastronata in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce,<br />

con filettature e intarsi a rosa dei venti<br />

in bois de rose. Parte superiore ad<br />

urna con ribalta e interno a cinque<br />

cassetti e vano centrale a giorno.<br />

Fronte esterno convesso centralmente<br />

a tre cassetti, angoli a linea spezzata<br />

con cartelle sagomate. Alti pie<strong>di</strong> a<br />

mensola.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 123 x 130 x 60.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 3000-4000<br />

167<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

107


108 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

168 CRISTOFANO ALLORI (seguace <strong>di</strong>)<br />

Firenze 1577 - 1621<br />

RITRATTO DI GIOVINETTO<br />

Olio su cartoncino ovale, cm. 22 x 17<br />

Cornice dorata<br />

E 250-350<br />

169<br />

169<br />

169 PITTORE LOMBARDO, XVIII SECOLO<br />

GIOVANE PITOCCO CON UCCELLINO<br />

GIOVINETTA CON CESTA DI UCCELLI<br />

Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 49,5 x 62<br />

In cornice<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 4000-6000<br />

Questi due piacevoli ritratti <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>nelli, <strong>di</strong><br />

certa area lombarda, sono accompagnati da<br />

simpatici elementi naturalistici che assurgono<br />

a piccoli brani <strong>di</strong> natura morta. Il retaggio<br />

culturale potrebbe essere suggerito dalle<br />

tematiche e dallo stile <strong>di</strong> Giacomo Ceruti.<br />

Difatti il realismo che traspare dalla intensa<br />

espressività dei due fanciulli e la costruzione<br />

ritrattistica trovano analogie con alc<strong>un</strong>e tra le<br />

opere famose del maestro lombardo.<br />

Tra queste ricor<strong>di</strong>amo il ‘Ragazzo con cesta <strong>di</strong><br />

pesci’ della Galleria Palatina <strong>di</strong> Firenze, il<br />

‘Ritratto <strong>di</strong> bambino con cane’ e il ‘Ritratto <strong>di</strong><br />

bambina con gatto’, entrambi della collezione<br />

Mathiesen <strong>di</strong> Londra e i due ‘Ritratti <strong>di</strong><br />

fanciulli’, ubicati al Museum Ulster <strong>di</strong> Belfast<br />

CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />

Rinteli recenti. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul volto, sul<br />

cappello e sulla giacca del ragazzo, linee <strong>di</strong><br />

restauro attorno agli occhi della fanciulla<br />

168


170 JEAN RAOUX (att. a)<br />

Montpellier 1637 - Parigi 1734<br />

CONCERTO GALANTE<br />

Olio su tela, cm. 105 x 85<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Restauri sul petto della donna ed in<br />

basso all’angolo destro<br />

CORNICE<br />

Cornice a guantiera in legno dorato, decorata a foglie e<br />

palmette, del XIX secolo<br />

E 2500-3500<br />

170<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

109


110 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

171<br />

172 (piano)<br />

172<br />

171 GRAZIOSO OROLOGIO DA TAVOLO FRANCESE<br />

in marmo bianco e bronzo dorato. Cassa del<br />

quadrante affiancata da montanti cesellati a<br />

colli <strong>di</strong> rapaci con pendenti, poggianti su<br />

colonnine in marmo grigio con applicazioni a<br />

piccoli balaustri. Cappello a navicella con<br />

pendenti a nappe e cesto <strong>di</strong> frutti. Fusto a<br />

colonnina, poggiante su basetta con<br />

applicazioni al fronte a margherite e volute<br />

vegetali.<br />

Quadrante a smalto bianco, firmato ‘Meuron<br />

a Paris’.<br />

Periodo Luigi XVI.<br />

Misure cm. 34 x 21 x 9.<br />

Basetta in legno dorato.<br />

Difetti.<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 1200-1800<br />

173


172 BEL CASSETTONE EMILIANO<br />

interamente lastronato in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce e ciliegio, con<br />

filettature ed intarsi in bosso ed ebano viola. Piano<br />

rettangolare con riserva centrata da doppia rosa dei venti che<br />

si ripete a spicchio sugli angoli. Fronte a due cassetti superiori<br />

e due cassetti gran<strong>di</strong>, ripartiti da rettangoli a due finti cassetti<br />

e piccolo finto cassetto segreto centrale. Gambe ad obelisco.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 110 x 137 x 60.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 2000-2500<br />

173 ASPERSORIO DA SOSPENSIONE<br />

in bronzo, con corpo piriforme, traforato ad ornati vegetali.<br />

Catene a bastoncino con sfere, montante superiore a figura <strong>di</strong><br />

cherubino con cornucopia.<br />

Roma XIX secolo.<br />

Misure cm. 78 x 13.<br />

E 200-300<br />

174 PIATTO DI DERUTA<br />

in maiolica con decoro floreale a smalto giallo, blu e verde.<br />

XX secolo.<br />

Diametro cm. 21.<br />

E 50-70<br />

175 PIATTO FRANCESE<br />

in maiolica a smalto bianco, con decoro floreale nel cavetto.<br />

Bordo lobato lumeggiato in blu.<br />

Marca e data 1782 al retro.<br />

Diametro cm. 25.<br />

E 80-120<br />

176 SPLENDIDA COPPIA DI CONSOLES ROMANE<br />

interamente in legno dorato, con rari piani rettangolari,<br />

pertinenti e coevi, in marmo giallo <strong>di</strong> Siena. Fascia del fronte<br />

e dei fianchi rudentata centrata da intaglio a margherita, che<br />

si ripete agli angoli. Gambe coniche rudentate, con apici e<br />

desinenze a bulbo incamiciate a foglie <strong>di</strong> alloro.<br />

Periodo Luigi XVI.<br />

Misure cm. 112 x 90 x 56.<br />

Un piano <strong>di</strong> marmo rotto, <strong>di</strong>fetti alle placcature con<br />

mancanze agli angoli ed ai lati corti.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 4000-6000<br />

176<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

111


112 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

177<br />

178<br />

177 FRANCESCO TREVISANI (att. a)<br />

Capo<strong>di</strong>stria 1656 - Roma 1746<br />

SAN BARTOLOMEO<br />

Olio su carta ovale applicata su tavola,<br />

cm. 28 x 39<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1500-2200<br />

Questo <strong>di</strong>pinto è databile intorno al 1738,<br />

anno in cui Trevisani iniziò a lavorare per il<br />

grande tondo raffigurante ‘Dio caccia Adamo<br />

ed Eva dal para<strong>di</strong>so terrestre’, nella Basilica<br />

romana <strong>di</strong> Santa Maria degli angeli e dei<br />

martiri. Tale datazione è suggerita dalle<br />

affinità stilistiche con la figura del Creatore<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Carta applicata su tavoletta ottocentesca.<br />

Piccola mancanza al bordo destro, accumuli <strong>di</strong><br />

grasso sulla superficie pittorica<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e modanato, con<br />

cantonali incisi a foglie, del XVIII secolo<br />

Attribuzione del <strong>di</strong>pinto proposta<br />

dal Dott. Federico Lemme<br />

178 PITTORE ITALIA SETTENTRIONALE, XVIII SECOLO<br />

COMPOSIZIONE ALLEGORICA CON VERGINE<br />

COL BAMBINO E PECORELLE<br />

Olio su tela, cm. 131 x 97<br />

Stemma <strong>di</strong> Casata sui dorsi <strong>di</strong> tutte le pecore<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Restauri per linea<br />

obliqua ai fianchi delle gambe del Bimbo,<br />

traversante la testa della pecora sinistra.<br />

Ulteriore restauro sotto la pancia della pecora<br />

sempre a sinistra e, a destra, nel terrapieno<br />

CORNICE<br />

Cornice coeva in legno modanato e dorato<br />

sul bolo rosso<br />

E 3000-4000


179 CARLO MARATTI (ambito <strong>di</strong>)<br />

Camerano 1625 - Roma 1713<br />

SACRA FAMIGLIA CON GLORIA DI ANGELI<br />

Olio su rame, cm. 33,5 x 24<br />

Cornice dorata<br />

PROVENIENZA<br />

Già collezione nobile famiglia veneziana<br />

Collezione patrizia salentina<br />

E 2500-3500<br />

179<br />

Il delizioso rame, assegnabile ad <strong>un</strong> pittore<br />

romano dell’ambito <strong>di</strong> Carlo Maratti, è tratto da<br />

<strong>un</strong>a pala che fu commissionata nel 1675 al<br />

maestro per l’altare maggiore della chiesa <strong>di</strong> San<br />

Giovani dei Fiorentini. Questo <strong>di</strong>pinto oggi è<br />

conservato a <strong>Palazzo</strong> Pitti<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Piccole cadute <strong>di</strong> colore sparse essenzialmente sul<br />

manto della Vergine e nella parte alta<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

113


114 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

180<br />

180 COLLEZIONE DI CAMMEI IN CERALACCA<br />

in basso e altorilievo, raffiguranti teste<br />

classiche, imperatori, guerrieri, fa<strong>un</strong>i, vestali<br />

ed iconologie classiche. Cornici dei cammei<br />

in stucco dorato. Raccolte in quattro<br />

pannelli a varie figurazioni.<br />

Roma, fine XVIII secolo.<br />

Misure ingombri, cm. 57 x 67, cm. 67 x 53,<br />

cm. 60 x 65.<br />

Cornici coeve in legno ebanizzato e<br />

placcato in tartaruga.<br />

Difetti alle cornici, <strong>un</strong> cammeo mancante.<br />

E 4000-5000<br />

181 RIBALTA<br />

interamente lastronata in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />

noce, con interno a cinque cassetti e vano<br />

con ai lati due nicchie porta porcellane e<br />

partiture a cartelle lobate. Fronte esterno a<br />

due cassetti piccoli e tre gran<strong>di</strong>, laterali a<br />

profili rudentati. Fascia <strong>di</strong> base modanata,<br />

pie<strong>di</strong> a mensola.<br />

Italia centrale, XVIII secolo.<br />

Misure cm. 120 x 118 x 55.<br />

Fodere posteriori recenti, alc<strong>un</strong>e fodere dei<br />

cassetti interni postume.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 1800-2500<br />

181 182


182 BEL TAPPETO MALAYER ANTICO<br />

con <strong>di</strong>segno a medaglione centrale<br />

romboidale striato e doppio artiglio<br />

d’aquila alle estremità, nel campo<br />

centrale a fondo rosso. Cornice del<br />

campo e cantonali ad ornati<br />

geometrici e herati, bordura principale<br />

a fiori e motivi simbolici tipici, su<br />

fondo blu notte.<br />

Inizi XX secolo.<br />

Misure cm. 200 x 142.<br />

Ottimo stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

E 800-1200<br />

183<br />

183 BELLA FIGURA DI DONNA CON FIORI<br />

in bronzo dorato e cesellato. <strong>La</strong> figura<br />

è in posa eretta con vesti ricamate a<br />

fiori e corone alle mani. Base a<br />

colonna in malachite con pie<strong>di</strong> ferini in<br />

bronzo cesellato a volute fogliate.<br />

Probabilmente Francia, inizi XIX secolo.<br />

Misure cm. 33 x 12,5 x 12,5.<br />

PROVENIENZA<br />

Famiglia romana<br />

E 800-1200<br />

184 GRAZIOSA COPPIA DI PICCOLE<br />

CONSOLES<br />

interamente in legno dorato e scolpito<br />

a volute vegetali arricciate, roccailles,<br />

foglie e campanule. Fronte convesso<br />

centralmente con fascia traforata <strong>di</strong><br />

bella linea. Angoli a linea spezzata,<br />

gambe arcuate a doppia voluta con<br />

desinenze incamiciate. Piani in marmo<br />

africano, con doppio bordo in<br />

broccatello filettato in marmo nero.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 90 x 110 x 98.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 7000-9000<br />

184 (piano)<br />

184<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

115


116 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

185<br />

185 SPLENDIDO OROLOGIO DA TAVOLO<br />

interamente placcato in tartaruga con finiture in bronzo<br />

dorato. Uno sportello sul fronte e finestre laterali con vetri e<br />

cornici modanate. Cappello a doppia torretta con presa e<br />

pinnacoli in bronzo br<strong>un</strong>ito, sottolineato da fascia traforata ad<br />

ornati vegetali. Fascia <strong>di</strong> base a guantiera, piccoli pie<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sco.<br />

Macchina con quadrante in bronzo inciso e firmato ‘Marco<br />

Mustica Fecit Panormi’.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 51 x 35 x 20.<br />

Mancanze alla placcatura, <strong>di</strong>fetti.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana.<br />

E 4000-6000<br />

186 PICCOLA SCRIVANIA LOMBARDA<br />

impiallacciata in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce, con filettature e<br />

riserve in bois de rose e bosso. Piano superiore rettangolare<br />

centrato da intarsio a riserve ovali, fronte a cinque cassetti<br />

con pianetto scrittoio scorrevole. Gambe ad obelisco con<br />

apici a plinto e desinenze a palline.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 82 x 120 x 64.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 2000-2500<br />

186<br />

187


187 RARA COPPIA DI SEDIE<br />

in legno dorato, con cornice dello schienale scolpita a<br />

perlatura. Se<strong>di</strong>le circolare <strong>di</strong> medesima cornice, gambe<br />

arcuate e baccellate con desinenze arricciate.<br />

Probabilmente Napoli, XVIII secolo.<br />

E 500-700<br />

188 MANIERA DI CARLO CIGNANI, XIX SECOLO<br />

PAESAGGIO CON PUTTI O ALLEGORIA DELL’AUTUNNO<br />

PAESAGGIO CON PUTTI O ALLEGORIA DELLA PRIMAVERA<br />

Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti su tavola, cm. 19 x 38,5<br />

PROVENINZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />

Tavole leggermente curvate. Scarsi e piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

restauro sulle superfici pittoriche<br />

CORNICI<br />

Cornici a guantiera in legno dorato con ricami vegetali<br />

agli angoli, del XIX secolo<br />

E 700-900<br />

189 BELLA COPPIA DI PICCOLE COMMODES PIEMONTESI<br />

intermente impiallacciate a marqueteries romboidali, in ebano viola<br />

ed ebano rosa. Fronte a due cassetti a riserve rettangolari, con angoli<br />

leggermente profilati. Gambe ad obelisco, con apici e scarpette con<br />

desinenze a palline, in bronzo dorato. Bocchette e maniglie anch’esse<br />

in bronzo dorato e cesellato. Piani in braccia rossa <strong>di</strong> Francia.<br />

Periodo Luigi XVI.<br />

Misure cm. 89 x 112 x 53.<br />

Ottimo stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 12000-18000<br />

188<br />

,189<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

117


118 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

190<br />

191<br />

190 RARO TAVOLINO A CAPRETTA<br />

da colazione campestre, interamente in<br />

noce, con piano rettangolare a due cassetti<br />

sul fronte. Gambe mobili a capretta ad<br />

elementi dritti, sostenute da due traverse in<br />

ferro battuto, anch’esse mobili.<br />

Probabilmente Roma, Città del Vaticano,<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 63 x 86 x 54.<br />

PROVENIENZA<br />

Nobile famiglia romana<br />

E 1000-1500<br />

191 PICCOLA TABACCHIERA<br />

in legno <strong>di</strong> bosso scolpita sul coperchio a<br />

scena <strong>di</strong> interno e trionfo d’arme al retro.<br />

Probabilmente Francia, fine XVII secolo.<br />

Misure cm. 2,5 X 8,5 X 4.<br />

E 80-120<br />

192 192<br />

192 CANTERANO BRESCIANO<br />

interamente in noce, con piano rettangolare<br />

ad angoli a linea spezzata. Quattro cassetti<br />

sul fronte a doppia riserva bugnata a<br />

cartiglio. Cassetto superiore a scrittoio con<br />

tre cassetti interni intarsiati in bosso a filari <strong>di</strong><br />

campanule. Angoli con riserve filettate,<br />

anch’esse in bosso. Pie<strong>di</strong> a plinto.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 112 x 142 x 59.<br />

Alc<strong>un</strong>e fodere posteriori recenti, due cassetti<br />

in basso sverniciati.<br />

E 2500-3500


193 PIETRO ANGELETTI (att. a)<br />

Bologna 1737 - Roma 1798<br />

RITRATTO DEL CARDINALE MARCO ANTONIO MARCOLINI (?)<br />

Olio su tela, cm. 46 x 37<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 3000-4000<br />

Probabilmente realizzato nel 1777, anno in cui Marco Antonio<br />

Marcolini ricevette la porpora car<strong>di</strong>nalizia. Il personaggio<br />

nacque nel 1721, nel 1777 aveva cinquantasei anni e quin<strong>di</strong><br />

considerando la fisionomia del ritratto, l’età dovrebbe<br />

corrispondere. In relazione al personaggio, è noto <strong>un</strong> ritratto a<br />

tre quarti realizzato da Sebastiano Ceccarini e oggi conservato<br />

nel Museo del Barocco Romano al <strong>Palazzo</strong> Chigi in Ariccia.<br />

Benchè la fisionomia del car<strong>di</strong>nale, nel ritratto del Ceccarini,<br />

appaia molto più in carne, l’espressione rivela com<strong>un</strong>que delle<br />

affinità con il personaggio effigiato nell’opera qui presentata.<br />

Per quanto concerne l’aspetto stilistico, il ductus pittorico non<br />

trova rispondenze con quello del maestro <strong>di</strong> Fano. Anche se il<br />

nostro ritratto mostrerebbe analogie costruttive con qualche<br />

suo ritratto a mezzo busto come il ‘Ritratto <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>nale’ ad<br />

olio su tela <strong>di</strong> cm. 55 x 51, passato nel mercato antiquario<br />

193<br />

internazionale nel 1978 ed oggi <strong>di</strong> ubicazione ignota. Nel<br />

ritratto qui presentato, il ductus pittorico dagli effetti smaltati e i<br />

raffinati passaggi cromatici, come si evince sia negli incarnati e<br />

sia nel raso dell’abito, suggerisce analogie con lo stile<br />

ritrattistico del pittore Pietro Angeletti, noto soprattutto per le<br />

imprese decorative realizzate in <strong>Palazzo</strong> Doria Pamphilj, <strong>Palazzo</strong><br />

Borghese, nella palazzina <strong>di</strong> villa Borghese e in <strong>un</strong> ambiente <strong>di</strong><br />

<strong>Palazzo</strong> Ruspoli, a Roma. <strong>La</strong> finezza <strong>di</strong>segnativa e cromatica del<br />

maestro si esalta anche nei pochi ritratti emersi. Tra questi<br />

ricor<strong>di</strong>amo le due versioni <strong>di</strong> Papa Pio VI, conservate<br />

rispettivamente nella collezione Sir Brinsley Ford e nel Museo<br />

del Barocco Romano al <strong>Palazzo</strong> Chigi, Ariccia. Il nostro ritratto<br />

trova rispondenze stilistiche e <strong>di</strong> impostazione in particolar<br />

modo con l’effige <strong>di</strong> Pio VI al Museo <strong>di</strong> Ariccia. Ciò si può<br />

evincere attraverso il medesimo descrittivismo delle fibre dei<br />

capelli, dall’ombreggiatura della barba appena rasa e dalla cura<br />

dei particolari che impreziosiscono l’abito. È da notare, inoltre al<br />

riguardo, la croce tempestata da pietre preziose, legata ad <strong>un</strong>a<br />

fine catena in oro<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo novecentesco. Alc<strong>un</strong>i piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sotto il<br />

mento<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno ebanizzato e dorato, scolpita a baccelli e<br />

nastrino arrotolato, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

119


194<br />

120 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

195<br />

197<br />

194 CANDELABRO DA TERRA<br />

<strong>di</strong> gusto rinascimentale, in ferro battuto, a cinque<br />

braccia sagomate a volute arricciate. Fusto tortile,<br />

base a quattro pie<strong>di</strong> che ripetono i motivi delle<br />

braccia.<br />

Fine XIX secolo.<br />

h. cm. 188.<br />

E 300-400<br />

195 PICCOLA GALLERIA KAZAK BORDJALU<br />

a rombi <strong>un</strong>cinati policromi con motivi <strong>seconda</strong>ri a<br />

triangoli, nel campo centrale a fondo rosso. Bordura<br />

a croci con p<strong>un</strong>te <strong>di</strong> frecce su fondo bianco, entro<br />

riserva a ‘Negozio <strong>di</strong> barbiere’ e ‘Medacyl’.<br />

Inizi XX secolo.<br />

Misure cm. 258 x 100.<br />

Buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

E 500-700<br />

196 ALTORILIEVO OVALE<br />

in stucco raffigurante ‘Crocifissione con santi e<br />

cavaliere’.<br />

Cornice ebanizzata.<br />

XX secolo.<br />

Misure cm. 29 x 21.<br />

E 150-220<br />

197 TAVOLO DA PARETE<br />

interamente in noce, con piano a fronte convesso e<br />

fianchi mossi. Fascia liscia, gambe coniche a<br />

rocchetti. Traverse anch’esse a rocchetto, centrate da<br />

pinnacolo a sfera. Pie<strong>di</strong> conici.<br />

Italia centrale, XVIII secolo.<br />

Misure cm. 80 x 118 x 62.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 700-900<br />

198 BASETTA ARALDICA<br />

in metallo dorato e traforato ad ornati vegetali con<br />

stemma <strong>di</strong> casata con torre. Pie<strong>di</strong> arricciati e fogliati.<br />

Probabilmente Napoli, XVIII secolo.<br />

Misure cm. 15 x 26 x 22.<br />

E 100-150


199 CANDELIERE DA TERRA<br />

<strong>di</strong> gusto Luigi XVI, in legno a lacca<br />

verde, <strong>di</strong>pinto a ghirlande fiorate con<br />

fiocchetti. Fusto a colonna, base<br />

circolare a plinto.<br />

XIX secolo.<br />

h. cm. 145.<br />

E 250-350<br />

200 BELLA CORNICE SALVATOR ROSA<br />

interamente in legno ebanizzato e<br />

modanato, con interno guarnito da<br />

bacchetta tortile dorata. Bor<strong>di</strong> a<br />

palmette anch’essi dorati.<br />

XVII secolo.<br />

Luce cm. 60 x 50.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />

E 1000-1500<br />

201 CAPPELLO DI CIBORIO<br />

in legno a lacca crema e oro, con<br />

fregio scolpito dello Spirito Santo.<br />

Bor<strong>di</strong> a tralci <strong>di</strong> vite.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 62 x 40.<br />

E 100-150<br />

202 COPPIA DI VETRINE<br />

<strong>di</strong> stile rinascimentale, interamente in<br />

noce, con parte superiore a vetrina ad<br />

<strong>un</strong>o sportello centrato da intaglio a<br />

testa <strong>di</strong> religiosa. Profili a colonna<br />

laterali, cartelle scolpite a corpi <strong>di</strong><br />

ippocampi, ai lati del fondo. Gambe<br />

anteriori e montanti a sagoma <strong>di</strong><br />

colonne, con parte superiore<br />

rudentata. Parte inferiore a giorno con<br />

cassetto a fronte baccellato. Piano<br />

inferiore a mensola, poggiante su<br />

pie<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sco.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 200 x 93 x 45.<br />

E 1000-1500<br />

199 200<br />

202<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

121


203 MADIA EMILIANA<br />

interamente in noce chiara con<br />

filettature in bosso. Piano con sportello<br />

mobile e fronte con abattant e due<br />

piccoli cassetti laterali, sottolineati da<br />

fregi a volute. Parte inferiore a cassetto<br />

e due sportelli nel basso, pie<strong>di</strong> a<br />

mensola con volute arricciate.<br />

Fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 81 x 141 x 67.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 800-1000<br />

122 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

203<br />

204<br />

205<br />

204 PITTORE ROMANO, XVII SECOLO<br />

IL RATTO DI PROSERPINA<br />

Olio su tela, cm. 33,5 x 43,5<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo ottocentesco. Fitti e numerosi<br />

p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sull’intera<br />

superficie pittorica<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e modanato,<br />

del XVIII secolo<br />

E 800-1200<br />

205 SCUOLA RUSSA, XIX SECOLO<br />

MADONNA DELLE GROTTE CON I<br />

SANTI MONACI ANTONIO E TEODOSIO<br />

Tempera su tavola, cm. 36 x 28,5<br />

E 700-900<br />

I Santi Monaci Antonio e Teodosio,<br />

furono i fondatori del Monastero della<br />

Madonna delle grotte <strong>di</strong> Kiev<br />

206 BELLA CORNICE SALVATOR ROSA<br />

in legno dorato e intagliato con<br />

sezione interna a nastrino ritorto e<br />

bor<strong>di</strong> a palmette e baccelli.<br />

Inizi XVIII secolo.<br />

Luce cm. 70 x 88.<br />

E 800-1200<br />

206


207 ALESSIO DE MARCHIS (cerchia <strong>di</strong>)<br />

Napoli 1684 - Perugia 1752<br />

VEDUTA COSTIERA CON PESCATORI<br />

Olio su tela, cm. 73,5 x 100<br />

In cornice<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo a cera novecentesco.<br />

Cadute <strong>di</strong> colore, taglio per linea<br />

orizzontale vicino al bordo inferiore,<br />

ulteriori piccoli tagli nella parte bassa.<br />

P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi.<br />

E 2000-3000<br />

208 VASETTO FRANCESE<br />

in maiolica a smalto bianco con<br />

decoro a racemi girati e stemma <strong>di</strong><br />

casata.<br />

Marca Louvain, sotto la base.<br />

XIX secolo.<br />

h. cm. 19.<br />

Notevoli <strong>di</strong>fetti<br />

M.O.<br />

209 LUME DA CHIESA<br />

in metallo argentato e vetro giallo, con<br />

elementi a corone sbalzate e traforate<br />

a stelle e ornati.<br />

XVIII secolo.<br />

Misure cm. 50 x 24.<br />

Vetro recente.<br />

M.O.<br />

210 PICCOLO CAPITELLO DA GIARDINO<br />

in pietra scolpita.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 26 x 26 x 26.<br />

Ricoperto <strong>di</strong> muschio.<br />

E 300-400<br />

211 FRAMMENTO DI CAPITELLO IONICO<br />

in marmo bianco scolpito.<br />

XVI secolo.<br />

Misure cm. 18 x 60 x 40.<br />

E 800-1200<br />

207<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

123


212 RARA GALLERIA SHIRAZ ANTICA<br />

con <strong>di</strong>segno ‘continuo’, a bande<br />

trasversali spezzate a ‘negozio <strong>di</strong><br />

barbiere’, e motivi <strong>seconda</strong>ri ad artigli,<br />

nel campo centrale. Bordura a tralci e<br />

motivi simbolici a gancio su fondo nero.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 285 x 114.<br />

Abraches, <strong>di</strong>fetti e mancanze ai lati corti.<br />

E 300-400<br />

213 COPPIA DI SCRANNI<br />

<strong>di</strong> stile rinascimento, in legno tinto a<br />

noce con schienali scolpiti a stemma,<br />

volute e testa <strong>di</strong> grifone. Gambe ad<br />

asso <strong>di</strong> coppe <strong>di</strong> medesimo intaglio,<br />

con pie<strong>di</strong> a nespole.<br />

Fine XIX secolo.<br />

E 150-200<br />

214 PICCOLA RIBALTA<br />

placcata in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce con<br />

filettature in bois de rose e bosso.<br />

Interno con vani a giorno e cassetto,<br />

fronte e sterno a due cassetti. Angoli<br />

stondati, pie<strong>di</strong> a mensola.<br />

Fine XIX secolo.<br />

Misure cm. 102 x 90 x 40.<br />

E 800-1200<br />

124 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

212<br />

215 DUE PIATTINI IN MAIOLICA<br />

a smalto bianco con decori in blu e<br />

policromia.<br />

Probabilmente Delft, XVIII secolo.<br />

Diametro cm. 16.<br />

Difetti e mancanze.<br />

E 100-150<br />

216 PIATTO FRANCESE<br />

in maiolica a smalto bianco e blu, con<br />

decoro nel cavetto a cesta <strong>di</strong> fiori ed a<br />

nastro continuo, alla falda.<br />

Non marcato, probabilmente<br />

Moustiers, fine XVIII secolo.<br />

Misure cm. 39 x 28.<br />

Felatura evidente.<br />

E 80-100<br />

217 TAVOLINO DA GIOCO<br />

in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce e ulivo, con filettature<br />

in ebano viola. Piano rettangolare a<br />

libretto, <strong>un</strong> cassetto al retro, gambe ad<br />

obelisco.<br />

Italia centrale, inizi XIX secolo.<br />

Misure chiuso, cm. 80 x 60 x 40.<br />

E 400-500<br />

214 217


218 VINCENZO CAPOBIANCHI<br />

Roma 1836 - 1928<br />

ECCE HOMO<br />

Olio su tela, cm. 70 x 52<br />

Firmato al retro<br />

Iscrizione ‘Vincenzo Capobianchi / Roma Via Del <strong>Babuino</strong> N° 152.’,<br />

al retro Sigla ‘VCB’ e sigillo in ceralacca, al retro<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata, Bologna<br />

E 1500-2000<br />

Il <strong>di</strong>pinto, tratto da <strong>un</strong>’opera del Guercino, conservata presso la<br />

Galleria Corsini <strong>di</strong> Roma, rientra nella produzione accademica<br />

dell’artista. Egli <strong>di</strong>pinse su commissione in pendant <strong>un</strong>a ‘Vergine che<br />

legge le Sacre Scritture’, tratta da Carlo Maratta. Quest’ultimo<br />

recava le medesime misure e la medesima iscrizione al retro del<br />

<strong>di</strong>pinto qui presentato, ed è oggi conservato in collezione privata<br />

CORNICE<br />

Cornice a guantiera in legno dorato con decori ad ornati vegetali,<br />

del periodo Impero<br />

218 219<br />

219 PITTORE TOSCANO, XVIII SECOLO<br />

MADONNA COL BAMBINO<br />

Olio su tela, cm. 23 x 19<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CORNICE<br />

Cornice in legno dorato e scolpito a foglie<br />

e spiga <strong>di</strong> alloro, del XIX secolo<br />

E 500-700<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

125


220 SEGUACE DI JAN FRANS VAN<br />

BLOEMEN, XVIII SECOLO<br />

PAESAGGIO FLUVIALE CON<br />

CASOLARI E FIGURE<br />

Olio su tela, cm. 61,5 x 76<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente. Restauri sparsi nel<br />

cielo e nella vegetazione, alc<strong>un</strong>e<br />

svelature sui casolari<br />

E 700-1000<br />

126 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

220<br />

223<br />

224<br />

221 RARO TAPPETO KUBA - SHIRWAN<br />

a <strong>di</strong>segno modulare ad uccelli stilizzati<br />

in varie cromie, con piccole ‘S’ a<br />

motivo <strong>seconda</strong>rio <strong>di</strong>sposte su <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

bordo, nel campo centrale a fondo<br />

blu. Bordura principale a foglie <strong>di</strong><br />

quercia su fondo bianco, entro riserve<br />

a rosette su fondo blu.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 143 x 116.<br />

Rapè, abraches e lati corti <strong>di</strong>minuiti.<br />

E 700-1000<br />

222 PITTORE FRANCESE, XVIII SECOLO<br />

RITRATTO DI GENTILUOMO RITRATTO<br />

DI GENTILUOMO<br />

Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela,<br />

cm. 60 x 45<br />

Cornici a lacca rossa<br />

E 400-600<br />

223 PITTORE DELLA RUSSIA CENTRALE,<br />

XIX SECOLO<br />

VITA E ASCENSIONE AL CIELO DEL<br />

PROFETA ELIA<br />

Tempera su tavola, cm. 52,5 x 42,5<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Linee <strong>di</strong> restauro in senso verticale sul<br />

lato destro, aureola dell’angelo<br />

ri<strong>di</strong>pinta<br />

E 800-1000<br />

224 SEGUACE DI ADRIAEN MANGLARD,<br />

XVIII SECOLO<br />

MARE IN TEMPESTA CON<br />

NAUFRAGHI<br />

Olio su tela, cm. 77 x 116<br />

Cornicetta dorata<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />

Rintelo recente. Alc<strong>un</strong>e zone <strong>di</strong> restauro<br />

nel cielo, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nel mare a<br />

sinistra e sulle figure sullo scoglio<br />

E 700-900


225 BEL CREDENZINO TOSCANO<br />

interamente in noce, a piano rettangolare con bordo<br />

modanato. Uno sportello sul fronte con cassetto<br />

superiore e nel basso. <strong>La</strong>terali a profili <strong>di</strong> colonne,<br />

fascia <strong>di</strong> base modanata, piede a mensola.<br />

XVII secolo.<br />

Misure cm. 90 x 72 x 33.<br />

Non si notano rifacimenti <strong>di</strong> spicco.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 700-1000<br />

226 TAPPETO SHIRWAN MIGNON<br />

a due medaglioni a croce, comprensivi <strong>di</strong> piccoli<br />

medaglioni <strong>di</strong> influenza ‘Lesghi’, nel campo centrale a<br />

fondo nero. Doppia bordura a nastro continuo, con<br />

decori a petali e tralci fiorati su fondo bianco e grigio.<br />

XIX secolo.<br />

Misure cm. 82 x 66.<br />

<strong>La</strong>ti corti notevolmente <strong>di</strong>minuiti con mancanze.<br />

E 250-300<br />

221<br />

226<br />

225<br />

R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />

127


227 QUATTRO SEDIE<br />

in legno a lacca verde, <strong>di</strong>pinte a foglie<br />

e campanule. Schienale a ringhiera<br />

con elementi fogliati, gambe a<br />

obelisco con nervature.<br />

Probabilmente Napoli, fine XIX secolo.<br />

PROVENIENZA<br />

Collezione privata romana<br />

E 400-600<br />

228 RARO TAPPETO SARUK<br />

con splen<strong>di</strong>do medaglione a stella con<br />

tralci fogliati, fiori e boteh e medesimi<br />

<strong>di</strong>segni <strong>seconda</strong>ri, nel campo centrale<br />

a fondo crema. Bordura anch’essa a<br />

fiori e foglie su fondo blu.<br />

Inizi XX secolo.<br />

Misure cm. 192 x 122.<br />

E 1000-1500<br />

FINE DELLA PRIMA TORNATA<br />

128 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />

227<br />

228


INDICE DEGLI ARTISTI<br />

VINCENT ADRIAENSZ 53<br />

CRISTOFANO ALLORI (seguace <strong>di</strong>) 168<br />

PIETRO ANGELETTI (att. a) 193<br />

NICOLAES BERCHEM (seguace <strong>di</strong>) 135<br />

JAN BRUEGHEL IL GIOVANE 113<br />

JAN BRUEGHEL IL VECCHIO (e collaboratori) 1<br />

VINCENZO CAPOBIANCHI 218<br />

MICHIEL COXIE (bottega <strong>di</strong>) 6<br />

ALESSIO DE MARCHIS (cerchia <strong>di</strong>) 207<br />

PROSPERO FONTANA 87<br />

PIER LEONE GHEZZI 81<br />

PETER LELY (bottega <strong>di</strong>) 125<br />

NICOLA MALINCONICO (att. a) 70<br />

CARLO MARATTI (ambito <strong>di</strong>) 179<br />

LORENZO MASUCCI (?) 160<br />

GIUSEPPE NICOLA NASINI 143<br />

LEONARDO ANTONIO OLIVIERI (att. a) 48<br />

ADAM PYNACKER (cerchia <strong>di</strong>) 145<br />

JEAN RAOUX 170<br />

SEBASTIANO RICCI (att. a) 59<br />

HUBERT ROBERT (cerchia <strong>di</strong>) 138<br />

GIUSEPPE ROMANI (att. a) 27<br />

FABRIZIO SANTAFEDE (att. a) 78<br />

FRANCESCO SIMONINI 151<br />

FRANCESCO SOLIMENA (bottega <strong>di</strong>) 93<br />

DAVID TENIERS (seguace <strong>di</strong>) 105<br />

FRANCESCO TREVISANI (att. a) 177<br />

HENDRIK VAN BALEN 113<br />

JAN FRANS VAN BLOEMEN (att. a) 150<br />

CAREL VAN FALENS 134<br />

HANS VAN HAACHEN (att. a) 52<br />

HERMANN VAN SWANEVELT (cerchia <strong>di</strong>) 50

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!