Capolavori d'arte di un Palazzo Fiorentino La seconda ... - Babuino
Capolavori d'arte di un Palazzo Fiorentino La seconda ... - Babuino
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<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>Palazzo</strong> <strong>Fiorentino</strong><br />
<strong>La</strong> <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong>a Famiglia Emiliana<br />
Arti e <strong>di</strong>pinti del XIX secolo<br />
Libri antichi, preziosi e strumenti musicali<br />
VENDITA ALL’ASTA<br />
Roma, via dei Greci 2/a<br />
23, 24, 25, 26 marzo 2010<br />
Masterworks by a Family of Florence<br />
Old master paintings and antique furnishing<br />
19th century master paintings and art<br />
Books, jewels and musical instruments<br />
AUCTION SALE<br />
Rome, via dei Greci 2/a<br />
23, 24, 25, 26 March 2010<br />
Asta 85<br />
Auction 85
Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Ven<strong>di</strong>ta<br />
ARREDI E DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO, GIOIELLI, STRUMENTI MUSICALI<br />
1. <strong>La</strong> ven<strong>di</strong>ta all’asta si effettua esclusivamente con pagamenti ai pronti contanti o assegni <strong>di</strong> conto corrente, solo<br />
per i clienti conosciuti.<br />
2. I lotti sono posti in ven<strong>di</strong>ta in locali aperti al pubblico. <strong>La</strong> ven<strong>di</strong>ta inizia soltanto alla presenza <strong>di</strong> almeno<br />
10 concorrenti in sala. Gli oggetti sono aggiu<strong>di</strong>cati al miglior offerente; il Direttore - Ban<strong>di</strong>tore conduce l’asta<br />
partendo dall’offerta che considera adeguata, in f<strong>un</strong>zione del valore del lotto e delle offerte concorrenti.<br />
3. L’esposizione, che precede la ven<strong>di</strong>ta, ha lo scopo <strong>di</strong> far esaminare attentamente lo stato e la qualità degli<br />
oggetti. Dopo l’aggiu<strong>di</strong>cazione non è ammesso alc<strong>un</strong> reclamo, anche se nella compilazione del catalogo si sia<br />
incorsi in qualche errore.<br />
4. Gli oggetti sono aggiu<strong>di</strong>cati esclusivamente dal Direttore - Ban<strong>di</strong>tore, il quale, durante la gara, può variare<br />
l’or<strong>di</strong>ne previsto del Catalogo ed ha facoltà <strong>di</strong> ri<strong>un</strong>ire e <strong>di</strong>videre <strong>di</strong>versi lotti.<br />
5. Qualora sorgano contestazioni, in sede d’asta, circa l’aggiu<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> oggetto, il Direttore - Ban<strong>di</strong>tore<br />
ha la facoltà <strong>di</strong> riprendere l’incanto sulla base dell’offerta fatta in precedenza.<br />
6. L’acquirente corrisponderà <strong>un</strong>a commissione complessiva pari al 22% sul prezzo d’aggiu<strong>di</strong>cazione e senza<br />
maggiorazione dell’IVA (art. 45 legge 21 nov. 2000 n° 342).<br />
7. Gli oggetti aggiu<strong>di</strong>cati dovranno essere pagati non oltre il 20° giorno successivo alla ven<strong>di</strong>ta. In caso <strong>di</strong> mancato<br />
pagamento, l’aggiu<strong>di</strong>catario sarà tenuto al risarcimento a favore della Casa d’Aste, della commissione del 22%<br />
sul prezzo <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione (art. 4), nonché della commissione del 15% sul prezzo <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione che la Casa<br />
d’Aste avrebbe percepito dal proprietario.<br />
8. Il trasporto dei lotti acquistati è a cura e spese dell’acquirente. Qualora l’acquirente non effettuasse il ritiro dei<br />
beni acquistati e pagati (art. 6), deve corrispondere alla Casa d’Aste <strong>un</strong> <strong>di</strong>ritto fisso <strong>di</strong> magazzinaggio a partire dal<br />
20° giorno successivo alla ven<strong>di</strong>ta, stabilito in 20 euro alla settimana per ogni mobile, oggetto o <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> 10 euro, sempre alla settimana per ogni oggetto, <strong>di</strong>pinto o similare.<br />
9. Il catalogo della ven<strong>di</strong>ta all’asta viene compilato con la massima cura e professionalità in conformità degli<br />
standards <strong>di</strong> <strong>di</strong>ligenza e cura richiesti da <strong>un</strong>a Casa d’Aste. In caso <strong>di</strong> contestazioni il compratore verrà rimborsato<br />
solo dopo il riconoscimento in modo definitivo della non autenticità <strong>di</strong> <strong>un</strong> oggetto con sentenza passata<br />
in giu<strong>di</strong>cato. È esclusa ogni e qualsiasi pretesa <strong>di</strong> danni, refusioni, spese od altro, in quanto la Casa d’Aste <strong>Babuino</strong><br />
s.r.l. agisce quale mandataria nel nome <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> depositante – ven<strong>di</strong>tore e non assume nei confronti dei<br />
compratori che la responsabilità giuri<strong>di</strong>ca derivante dalla citata qualità <strong>di</strong> mandataria. Conseguentemente<br />
l’aggiu<strong>di</strong>catario non potrà contestare eventuali errori e/o inesattezze nelle in<strong>di</strong>cazioni contenute nel catalogo stesso<br />
o eventuali <strong>di</strong>fformità tra l’immagine fotografica e quanto oggetto <strong>di</strong> esposizione e <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e la non<br />
corrispondenza tra le caratteristiche in<strong>di</strong>cate in catalogo e quelle dell’oggetto in<strong>di</strong>cato (tecnica <strong>di</strong> esecuzione,<br />
materiali e tecniche <strong>di</strong> realizzazione, anno <strong>di</strong> esecuzione, etc.).<br />
10. Ness<strong>un</strong> rimborso dell’ammontare totale del/dei beni acquistati, potrà avvenire da parte della Casa d’Aste<br />
<strong>Babuino</strong>, in caso <strong>di</strong> risoluzione <strong>di</strong> qualsiasi controversia a favore dell’acquirente, dopo l’avvenuto pagamento del/dei<br />
beni al proprietario – depositante. Altresì la Casa d’aste provvederà alla sospensione del pagamento del/dei beni, al<br />
proprietario – depositante, se la contestazione sarà effettuata prima del 30° giorno successivo alla ven<strong>di</strong>ta all’asta.<br />
11. Per gli oggetti eventualmente sottoposti alla Notifica dello Stato, ai sensi degli articoli 2, 3 e 5 della legge<br />
1/6/1939 n. 1089 e successive mo<strong>di</strong>fiche, gli acquirenti sono tenuti ad osservare tutte le <strong>di</strong>sposizioni legislative<br />
in materia, con relativi oneri a loro esclusivo carico e, ricorrendone i presupposti, sarà applicato il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> cui<br />
al D. Lgs 13.2.2006 n. 118.<br />
12. L’esportazione dal territorio della Repubblica Italiana <strong>di</strong> <strong>un</strong> lotto è soggetta alle norme contenute nel<br />
DL. 29110/99 n. 490 (art. 65 – 72). Il rilascio dei relativi attestati <strong>di</strong> libera circolazione è a carico dell’acquirente.<br />
Il mancato o il ritardato rilascio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a qualsiasi licenza, anche se dovuta a notifiche da parte dello Stato avvenute<br />
dopo l’aggiu<strong>di</strong>cazione, non costituisce causa <strong>di</strong> risoluzione o d’annullamento della ven<strong>di</strong>ta, né giustifica il ritardato<br />
pagamento da parte dell’acquirente dell’ammontare totale dovuto.<br />
13. Il presente regolamento viene pubblicato sul catalogo della ven<strong>di</strong>ta ed è quin<strong>di</strong> considerato accettato per<br />
intero da qualsiasi persona si renda aggiu<strong>di</strong>cataria dei lotti in esso contenuto. L’acquirente, pertanto, si assume<br />
<strong>di</strong> conseguenza la responsabilità giuri<strong>di</strong>ca dell’acquisto stesso.<br />
14. Le presenti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sono regolate dalla legge italiana. Ogni controversia che dovesse sorgere<br />
in relazione all’applicazione, interpretazione, ed esecuzione delle presenti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta è esclusivamente<br />
devoluta al Foro <strong>di</strong> Roma.<br />
Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />
Ven<strong>di</strong>te all’asta per conto terzi<br />
Roma, Via dei Greci 2/a
ANTIQUE AND 19TH CENTURY PAINTINGS AND FURNISHING, JEWELS, MUSICAL INSTRUMENTS<br />
Terms of sale<br />
1. Purchases at the auction can be paid by cash or check only, and only checks from known customers are accepted.<br />
2. The objects are sold in areas open to the public. The sale starts when there are at least 10 bidders in the room.<br />
Objects are sold to the highest bidder. The Auctioneer begins the auction, starting from the first adequate offer,<br />
accor<strong>di</strong>ng to the value of the object and concurrent offered bids.<br />
3. The exhibition that precedes the sale allows for careful examination of the state and quality of the objects. All<br />
sales are final and cannot be contested, even if there is an error in the catalogue listing.<br />
4. Objects are sold exclusively by the Auctioneer, who, during the auction, can vary the order of the objects from<br />
the catalogue listing, and has the authority to change and <strong>di</strong>vide lots.<br />
5. In the event of a <strong>di</strong>spute during the auction, the Auctioneer has the authority to resume bid<strong>di</strong>ng from the<br />
previous offer.<br />
6. The purchaser has to pay a commission of 22% of the price of a sale (hammer price), exclu<strong>di</strong>ng the value of<br />
the IVA (VAT) (art. 45 law 21 nov. 2000 n° 342).<br />
7. Objects have to be paid for within 20 days following the sale. In the case of non-payment, the bidder will have<br />
to pay an ad<strong>di</strong>tional storage fee to the House of Auctions, as well as a 15% commission on the sale price, which<br />
the House of Auctions has to pay to the owner. The ad<strong>di</strong>tional charges do not negate the 22% charge on the sale<br />
price (see number 6).<br />
8. The transport of sold objects is the sole responsibility of the purchaser, inclu<strong>di</strong>ng any transport costs. If the<br />
purchaser does not transport the purchased objects, the purchaser must pay the House of Auctions a fixed storage<br />
fee, starting from the 20 th day after sale. The fee is set at 20 euros per week for every piece of furniture, in<strong>di</strong>vidual<br />
object or large painting; and 10 euros per week for all smaller objects, paintings, etc.<br />
9. The auction catalogue is compiled with maximum care and professionalism, in compliance with the <strong>di</strong>ligence<br />
standards and care requirements of the House of Auctions. In the case of a <strong>di</strong>spute, the purchaser can only be<br />
reimbursed if lack of authenticity of an object is definitively acknowledged. Reimbursements are not given in the<br />
case of damages, returns, etc., as the House of Auctions <strong>Babuino</strong> s.r.l acts in the name of the seller and does not<br />
claim the legal responsibility for the con<strong>di</strong>tion of objects. Consequently, the highest bidder will not be able to<br />
contest any eventual errors and/or inaccuracies between the in<strong>di</strong>cations in the catalogue and the actual objects,<br />
nor can they contest any eventual <strong>di</strong>fference between the photographic image and the exhibited object, nor any<br />
<strong>di</strong>fferences between details described in the catalogue and actual object (i.e. materials and manufacturing<br />
techniques, date of object, etc.).<br />
10. The House of Auctions <strong>Babuino</strong> s.r.l. does not give reimbursements for the total amo<strong>un</strong>t of purchased objects,<br />
in the case a <strong>di</strong>spute is resolved favouring the purchaser, after payment has already been made to the owner.<br />
The House of Auctions will suspend the payment of an object to the owner, if the <strong>di</strong>spute is resolved within 30<br />
days of the auction sale.<br />
11. For objects eventually subject to the investigation by the State, accor<strong>di</strong>ng to articles 2, 3 and 5 of law<br />
1/6/1939 n. 1089 and successive mo<strong>di</strong>fications, the purchasers must observe all of the relevant legislative<br />
regulations, with all burdens falling on the purchaser, legal right stemming from D. Lgs 13.2.2006 n. 118.<br />
12. Exporting goods from the Italian Republic is subject to the norms contained in DL. 29110/99 n. 490<br />
(art. 65 - 72). Obtaining certificates of free circulation to release cargo is the responsibility of the purchaser. <strong>La</strong>ck<br />
of, or a delayed release of, any licence, even if due to notifications from the State occurring after a sale, does not<br />
constitute cancellation of the sale, nor does it justify delayed payment for goods or payment for less than the total<br />
amo<strong>un</strong>t due.<br />
13. The present regulations are published in the sale catalogue and, therefore, are considered accepted by<br />
whoever becomes the highest bidder of an object. The purchaser, therefore, assumes the legal responsibility of all<br />
purchases.<br />
14. The present terms of sale are regulated by Italian law. All controversy that arrive in relation to the application,<br />
interpretation, and execution of the present terms of sale is exclusively deferred to the Court of Rome.<br />
Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />
Auction sales<br />
Rome, Via dei Greci 2/a
Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />
Via dei Greci, 2/a<br />
00187 Roma, Italia<br />
Segreteria e amministrazione<br />
Via Dei Greci 2/a - 00187 Roma<br />
Tel. 0632283800<br />
Fax 0632283215<br />
E-mail: flasi@astebabuino.it<br />
Abbonamento ai cataloghi<br />
Tel 0632283800<br />
E-mail: avelli@astebabuino.it<br />
Informazioni e <strong>di</strong>partimenti<br />
0632283800<br />
E-mail: info@astebabuino.it<br />
Sito internet<br />
www.astebabuino.it<br />
DIPARTIMENTI ARTISTICI<br />
Dipinti antichi<br />
Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />
Federico Lemme - flemme@astebabuino.it<br />
Arre<strong>di</strong> antichi<br />
Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />
Dipinti del XIX secolo<br />
<strong>La</strong>ura Moreschini - lmoreschini@astebabuino.it<br />
Argenti antichi e preziosi<br />
Paolo Leonelli - pleonelli@astebabuino.it<br />
Antiquariato giapponese e arte asiatica<br />
Riccardo Montanari - rmontanari@astebabuino.it<br />
Arte moderna e contemporanea<br />
Arti decorative del XX secolo<br />
Tito Brighi - tbrighi@astebabuino.it<br />
Silvia Zarour - silvia@astebabuino.it<br />
Catalogo a cura <strong>di</strong><br />
Antonio De Crescenzo<br />
Federico Lemme<br />
<strong>La</strong>ura Moreschini<br />
Paolo Leonelli<br />
Grafica<br />
Luigi Piero Bellanca<br />
Fotografie<br />
Paolo Callipari<br />
Mario Trani<br />
Pasquale Mo<strong>di</strong>ca<br />
Stampa<br />
Eurolit - Via Bitetto, 1 - Roma<br />
Casa d’Aste <strong>Babuino</strong> s.r.l.<br />
Via dei Greci, 2/a<br />
00187 Rome, Italy<br />
Office and administration<br />
Via Dei Greci 2/a - 00187 Rome, Italy<br />
Phone +39.0632283800<br />
Fax +39.0632283215<br />
E-mail: flasi@astebabuino.it<br />
Catalogue subscription<br />
Phone +39.0632283800<br />
E-mail: avelli@astebabuino.it<br />
Sales information and departments<br />
Phone +39.0632283800<br />
E-mail: info@astebabuino.it<br />
Web site<br />
www.astebabuino.it<br />
DEPARTMENTS<br />
Old master paintings<br />
Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />
Federico Lemme - flemme@astebabuino.it<br />
Continental furniture and works of art<br />
Antonio De Crescenzo - antonio@astebabuino.it<br />
19th century master paintings<br />
<strong>La</strong>ura Moreschini - lmoreschini@astebabuino.it<br />
Silver-ware and jewels<br />
Paolo Leonelli - pleonelli@astebabuino.it<br />
Japanese antiques and asian art<br />
Riccardo Montanari - rmontanari@astebabuino.it<br />
Modern and contemporary art<br />
20th century decorative arts<br />
Tito Brighi - tbrighi@astebabuino.it<br />
Silvia Zarour - silvia@astebabuino.it<br />
Catalogue e<strong>di</strong>ted by<br />
Antonio De Crescenzo<br />
Federico Lemme<br />
<strong>La</strong>ura Moreschini<br />
Paolo Leonelli<br />
Graphic and design<br />
Luigi Piero Bellanca<br />
Photo<br />
Paolo Callipari<br />
Mario Trani<br />
Pasquale Mo<strong>di</strong>ca<br />
Print<br />
Eurolit - Via Bitetto, 1 - Rome
<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>Palazzo</strong> <strong>Fiorentino</strong><br />
<strong>La</strong> <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong>a Famiglia Emiliana<br />
Arti e <strong>di</strong>pinti del XIX secolo<br />
Libri antichi, preziosi e strumenti musicali<br />
VENDITA ALL’ASTA<br />
Roma, via dei Greci 2/a<br />
PRIMA TORNATA<br />
Martedì 23 marzo ore 15.00<br />
<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> palazzo fiorentino,<br />
la <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong>a villa emiliana,<br />
arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong>pinti antichi da committenze patrizie<br />
dal n. 1 al n. 228<br />
SECONDA TORNATA<br />
Mercoledì 24 marzo ore 15.00<br />
Dipinti e arre<strong>di</strong> del XIX secolo<br />
dal n. 229 al n. 449<br />
TERZA TORNATA<br />
Giovedì 25 marzo ore 15.00<br />
Libri antichi, acquerelli, <strong>di</strong>segni e stampe<br />
dal n. 450 al n. 690<br />
QUARTA TORNATA<br />
Venerdì 26 marzo ore 15.00<br />
Strumenti musicali, gioielli, argenti e oggetti da collezione<br />
dal n. 691 al n. 891<br />
Esposizione<br />
da venerdì 19 a l<strong>un</strong>edì 22 marzo 2010,<br />
orario continuato 10.00 - 20.00<br />
Informazioni<br />
Antonio De Crescenzo<br />
06.32283211 - antonio@astebabuino.it<br />
Federico Lemme<br />
06.32283206 - flemme@astebabuino.it<br />
<strong>La</strong>ura Moreschini<br />
06.32283202 - lmoreschini@astebabuino.it<br />
Offerte scritte e gara telefonica<br />
Fax 0632283215<br />
Scheda a fine catalogo<br />
Con<strong>di</strong>tion report<br />
E-mail: con<strong>di</strong>tion@astebabuino.it<br />
Masterworks by a Family of Florence<br />
Old master paintings and antique furnishing<br />
19th century master paintings and art<br />
Books, jewels and musical instruments<br />
AUCTION SALE<br />
Rome, via dei Greci 2/a (Spagna Square)<br />
FIRST SESSION<br />
Tuesday 23 March, at 3.00 pm<br />
Masterworks by a noble family of Florence,<br />
old master paintings and antique furnishing<br />
from lot 1 to lot 228<br />
SECOND SESSION<br />
Wednesday 24 March, at 3.00 pm<br />
19th century master paintings and furnishing<br />
from lot 229 to lot 449<br />
THIRD SESSION<br />
Thursday 25 March, at 3.00 pm<br />
Books, watercolors, drawings and prints<br />
from lot 450 to lot 690<br />
FOURTH SESSION<br />
Friday 26 March, at 3.00 pm<br />
Musical instruments, jewels, silver-ware and fine art<br />
from lot 691 to lot 891<br />
Exposition<br />
from Friday 19 to Monday 22 March 2010,<br />
from 10:00 am to 8:00 pm<br />
Information<br />
Antonio De Crescenzo<br />
+39.06.32283211 - antonio@astebabuino.it<br />
Federico Lemme<br />
+39.06.32283206 - flemme@astebabuino.it<br />
<strong>La</strong>ura Moreschini<br />
+39.06.32283202 - lmoreschini@astebabuino.it<br />
Absentee and telephone bids<br />
Fax +39.0632283215<br />
Form at the end of catalogue<br />
Con<strong>di</strong>tion report<br />
E-mail: con<strong>di</strong>tion@astebabuino.it
Prima Tornata<br />
Martedì 23 marzo, ore 15,00<br />
<strong>Capolavori</strong> d’arte <strong>di</strong> <strong>un</strong> palazzo fiorentino,<br />
la <strong>seconda</strong> parte degli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong>a villa emiliana,<br />
arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong>pinti antichi da committenze patrizie<br />
dal n. 1 al n. 228<br />
First Session<br />
Tuesday 23 March, at 3.00 pm<br />
Masterworks by a noble family of Florence,<br />
old master paintings and antique furnishing<br />
from lot 1 to lot 228<br />
LEGENDA<br />
Tutti i prezzi <strong>di</strong> stima sono espressi in Euro (e).<br />
Le stime in<strong>di</strong>cate con la sigla M.O. si intendono<br />
al miglior offerente.<br />
All extimation prices are in Euro (e).<br />
All estimates in<strong>di</strong>cated with M.O. refer to free bid<strong>di</strong>ng<br />
as auction starting price.
1 JAN BRUEGHEL IL VECCHIO (e collaboratori)<br />
Bruxelles 1568 - Anversa 1625<br />
ADAMO ED EVA NEL GIARDINO DELL’EDEN<br />
Olio su rame, 49 x 69<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
E 8000-12000<br />
Splen<strong>di</strong>do esempio della cultura fiamminga degli inizi del XVII secolo.<br />
Raffinatissima esecuzione curata nei minimi particolari, come le <strong>di</strong>verse<br />
gradazioni <strong>di</strong> luce che filtra tra le fronde degli alberi, mettendo in risalto<br />
ogni dato naturalistico descritto miniaturisticamente attraverso l’uso delle<br />
lenti, come consuetu<strong>di</strong>ne nell’operare dei maestri nor<strong>di</strong>ci. Questa versione<br />
<strong>di</strong> Adamo ed Eva nel para<strong>di</strong>so terrestre è attribuibile in parte a Jan<br />
Brueghel il vecchio e ad <strong>un</strong> suo valente allievo, il quale ha completato<br />
l’opera inserendo le due piccole figure <strong>di</strong> Adamo ed Eva e gli animali. Il<br />
<strong>di</strong>pinto è, com<strong>un</strong>que, <strong>un</strong>a replica dello stesso soggetto realizzato dal<br />
maestro fiammingo nel 1612 - 1615 e conservato a Roma nella Galleria<br />
Doria Pamphilij. Interessante notare, in tutte e due le versioni, come il<br />
gruppo <strong>di</strong> leoni, posizionati a sinistra e dei leopar<strong>di</strong>, posizionati a destra<br />
ritornino in due opere <strong>di</strong> Rubens realizzate nel 1615 ‘Daniele nella fossa<br />
dei leoni’ e ‘Leopar<strong>di</strong> con satiro e ninfa’. In relazione a ciò è doveroso<br />
p<strong>un</strong>tualizzare che durante gli anni del sodalizio artistico tra i due maestri si<br />
verificava che Rubens possedesse opere del suo collaboratore e che<br />
fornisse a lui degli stu<strong>di</strong>. Questa considerazione grazie anche all’esistenza<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong> foglio, oggi conservato all’Albertina <strong>di</strong> Vienna<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Supporto arcaico <strong>di</strong> spessore. Alc<strong>un</strong>i restauri pittorici nel cielo, vicino al<br />
bordo destro. Due piccole zone <strong>di</strong> restauro ai fianchi della testa del<br />
cavallo, sulla sinistra. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
CORNICE<br />
Cornice olandese in legno ebanizzato e modanato, <strong>di</strong> vecchia<br />
manifattura<br />
1<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
9
2 STATUINA DELLA DEA ISHTAR - ASTARTE<br />
in terracotta beige con tracce <strong>di</strong><br />
colorazione rosata. Caratteristiche<br />
fisiologiche incise, con gran<strong>di</strong> occhi ed<br />
orecchie forate, naso prominente e<br />
braccia aperte. <strong>La</strong> figura è adornata da<br />
<strong>un</strong>a grande collana a rilievo.<br />
Arte Ittita, Siria settentrionale,<br />
1900 - 1750 a.C.<br />
Misure cm. 12,8 x 5 x 3.<br />
Stato <strong>di</strong> conservazione integro.<br />
PROVENIENZA<br />
Galleria A&B Archeologie, Ginevra<br />
Collezione privata romana<br />
E 800-1000<br />
10 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
2<br />
3 URNA CINERARIA DI LIMOGES<br />
in ferro a smalti policromi con<br />
raffigurazione al corpo a scena biblica<br />
su fondo blu. Corpo ad urna con<br />
sportello laterale e cimasa con<br />
merlatura incisa. Alti pie<strong>di</strong> a mensola.<br />
XVI secolo.<br />
Misure cm. 17 x 20 x 10.<br />
Difetti, salti <strong>di</strong> smalto, fondo mancante.<br />
3<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 400-600<br />
4 RARO SPORTELLO<br />
in legno scolpito a bassorilievo,<br />
centrato da scena allegorica dell’Asia<br />
entro cornici a racemi vegetali e fiori.<br />
Fine XV secolo.<br />
Misure cm. 30 x 61.<br />
Felature e mancanze.<br />
In cornice.<br />
E 400-500<br />
4<br />
6
5 ALTORILIEVO IN PIETRA<br />
a sezione rettangolare, scolpito a<br />
figura <strong>di</strong> coniglio entro tralci d’uva,<br />
allegoria della fertilità. Cornice tortile.<br />
Fine XV secolo.<br />
Misure cm. 38 x 62 x 13.<br />
E 1200-1800<br />
6 MICHIEL COXIE (bottega <strong>di</strong>)<br />
Malines 1499 - 1592<br />
ECCE HOMO<br />
Olio su tavola, cm. 32 x 30<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul volto dei soldati<br />
posizionati alla sinistra del Cristo.<br />
Ulteriori p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sugli<br />
incarnati <strong>di</strong> Gesù<br />
CORNICE<br />
Cornice olandese lastronata in ebano,<br />
con bordo interno placcato in<br />
tartaruga, del XVIII secolo<br />
(mancanza sul bordo destro)<br />
E 1500-2000<br />
7 IMPORTANTE ALTORILIEVO CIRCOLARE<br />
in pietra, scolpito in altorilievo a figura<br />
della Vergine col Bimbo in trono, entro<br />
nicchia a volute vegetali e tralci d’uva.<br />
Probabilmente Napoli, XV secolo.<br />
Misure cm. 66 x 66 x 13.<br />
Difetti.<br />
E 3000-4000<br />
7<br />
5<br />
8 MOSAICO<br />
in pietre colorate e oro, raffigurante<br />
figura <strong>di</strong> Santo.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 43 x 38.<br />
In cornice.<br />
E 700-1000<br />
8<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
11
9 ASPERSORIO DA SOSPENSIONE<br />
in bronzo e metallo, con corpo<br />
traforato e arricchito da figure <strong>di</strong><br />
cherubini. Catene anch’esse con figure<br />
<strong>di</strong> cherubini ed elementi a timone.<br />
Roma, XIX secolo.<br />
Misure cm. 68 x 28.<br />
E 150-200<br />
12 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
9<br />
10 CASSAPANCA TOSCANA<br />
interamente in noce in patina. Cofano<br />
rettangolare, fronte e fianchi lisci,<br />
traversati da partiture orizzontali a<br />
bacchette modanate. Pie<strong>di</strong> a mensola<br />
con lobature.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 58 x 160 x 52.<br />
Interno rivestito recentemente in<br />
compensato.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 600-800<br />
11 13<br />
10<br />
11 IMPORTANTE TORSETTO DI CRISTO<br />
in legno e cartapesta, laccata in<br />
policromia. Panneggio <strong>di</strong> bella linea<br />
anch’esso laccato.<br />
Probabilmente Napoli, XVII secolo.<br />
Misure cm. 68 x 16.<br />
E 300-400<br />
14
12 SCUOLA GRECA, XVIII SECOLO<br />
SAN NICOLA<br />
Resti <strong>di</strong> icona a tempera su tavola,<br />
cm. 38 x 27,5<br />
CONDIZIONI<br />
Notevoli mancanze <strong>di</strong> pittura<br />
CORNICE<br />
Cornice coeva e pertinente, in legno<br />
scolpito e laccato, con sezione interna<br />
dentellata e cappello decorato a fiori<br />
in oro, su fondo rosso<br />
E 300-400<br />
13 LUME DA CHIESA<br />
in rame con resti <strong>di</strong> argentatura, a<br />
corpo sbalzato e cesellato a baccelli e<br />
ornati vegetali. Completo <strong>di</strong> catene.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 32 x 27.<br />
E 200-300<br />
12<br />
14 FIGURA DI PRELATO<br />
in legno scolpito e laccato in<br />
policromia. <strong>La</strong> figura è in pie<strong>di</strong> con <strong>un</strong><br />
<strong>di</strong>to alla bocca e il crocifisso nell’altra<br />
mano. Base a terrapieno.<br />
Probabilmente Napoli,<br />
datato ‘16.V. 1729’.<br />
h. cm. 27<br />
E 300-400<br />
15<br />
15 SCULTORE EMILIANO, XVII SECOLO<br />
BUSTO DI PRINCIPE<br />
Scultura in legno policromo,<br />
cm. 69 x 48 x 34<br />
Base laccata a finto marmo<br />
Cadute <strong>di</strong> pittura sul volto ed alla<br />
mano, felature nel basso ed al retro,<br />
tre <strong>di</strong>ta della mano al petto spezzate<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 1500-2200<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
13
14 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
17<br />
19<br />
16 FREGIO RINASCIMENTALE<br />
in marmo bianco statuario con decoro in bassorilievo a teste<br />
<strong>di</strong> meduse e racemi ritorti.<br />
Datato 1500, al centro.<br />
Misure cm. 18 x 134 x 6.<br />
Rottura.<br />
E 800-1200<br />
17 GRANDE PIATTO DI FAENZA<br />
in maiolica, a smalto bianco, con decoro a grottesche,<br />
drappeggi, e ornati. Centrato da decoro a terrazza con<br />
fontana e figure adamitiche. Bordo in giallo.<br />
Non marcato, inizi XX secolo.<br />
Diametro cm. 44.<br />
Restauro alla falda.<br />
E 250-350<br />
18 PITTORE FIORENTINO, XVII SECOLO<br />
SAN GIOVANNI BATTISTA<br />
Olio su tavola, 43 x 34<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Tavola felata nella parte sinistra, piccola felatura in alto a destra.<br />
Numerosi p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sulla superficie pittorica<br />
CORNICE<br />
Cornice ridotta in legno dorato, del XVIII secolo<br />
E 500-700<br />
19 ACQUASANTIERA BAROCCA<br />
in pietra scolpita, con fronte della vasca a tre teste <strong>di</strong><br />
cherubini.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 26 x 40 x 60.<br />
E 800-1200<br />
16
20 CANDELIERE PORTAPALME<br />
SPAGNOLO<br />
in legno a lacca verde e oro, con parte<br />
superiore a balaustro con anse a<br />
foglie. Base intagliata a stemmi con<br />
teste <strong>di</strong> amorini, volute, riccioli e<br />
foglie.<br />
XVII secolo.<br />
h. cm. 60.<br />
E 200-300<br />
21 QUATTRO RARI TORCERI<br />
in ferro battuto e sagomato, con fusto<br />
con nodo a doppio balaustro. Cinque<br />
fiamme con quattro braccia a<br />
ramages, con piatti a <strong>di</strong>sco. Base a tre<br />
pie<strong>di</strong> arcuati.<br />
Italia centrale, XVII secolo.<br />
h. cm. 172.<br />
E 1200-1800<br />
18 20<br />
21<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
15
22 PITTORE VENETO, XVIII SECOLO<br />
TESTA DI APOSTOLO<br />
Olio su tela, cm. 37 x 47,5<br />
Cornice argentata<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nella parte<br />
bassa del <strong>di</strong>pinto<br />
E 1000-1500<br />
16 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
22<br />
23 COPPIA DI TAVOLI NEO-RINASCIMENTALI<br />
interamente in noce, con piani rettangolari con bordo<br />
inciso a palmette. Fascia liscia con bordo inferiore a p<strong>un</strong>ti<br />
e linee. Doppia gamba a lira ad elementi lobati e fogliati,<br />
traverse <strong>di</strong> sostegno che ripetono i motivi delle gambe.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 83 x 210 x 100.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 1500-2500<br />
23<br />
24
24 CANDELIERE BAROCCO<br />
in legno argentato a mecca e scolpito<br />
a foglie ritorte e foglie d’acanto. Base<br />
a triangolo scolpita a riccioli.<br />
Napoli XVII secolo.<br />
h. cm. 105.<br />
E 400-500<br />
23<br />
25 26<br />
25 PIATTO DI URBINO<br />
in maiolica, decorato nel cavetto a<br />
grottesche, cammei, figure adamitiche<br />
e drappeggi, in policromia su fondo<br />
avorio. Falda anch’essa a grottesche<br />
con lesene femminili, teste <strong>di</strong><br />
capricorni, foglie e drappeggi, su<br />
fondo ocra.<br />
Marcato e numerato ‘342 Italy’, sotto<br />
la base, inizi XX secolo.<br />
Diametro cm. 48.<br />
E 200-300<br />
26 COPPIA DI SCULTURE LIGNEE<br />
raffiguranti ‘Dottori della Chiesa’. Vesti<br />
scolpite a fiori, con testa <strong>di</strong> cherubino<br />
al petto. Basi a capitelli ionici, centrate<br />
da cartiglio a stemma.<br />
Probabilmente Roma, XVII secolo.<br />
Misure cm. 34 x 26 x 14.<br />
E 1500-2200<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
17
18 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
27 GIUSEPPE ROMANI (att. a)<br />
Como 1654 - Modena 1727<br />
CRISTO CROCIFISSO CON MARIA MADDALENA<br />
Olio su tela, cm. 207 x 146<br />
Stemma <strong>di</strong> Casata con iscrizione in cartiglio ‘Favente ..’, in basso a destra<br />
Tracce <strong>di</strong> firma probabilmente apocrifa ‘Reni pinxit’, in basso a destra<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 8000-12000<br />
<strong>La</strong> produzione <strong>di</strong> questo artista, ancora ampiamente da scoprire, è<br />
limitata ad alc<strong>un</strong>e opere sia a soggetto sacro che <strong>di</strong> genere, ove affiora<br />
<strong>un</strong>a preponderante matrice lombarda. Nelle poche sue tele a carattere<br />
religioso è evidente l’influenza della pittura <strong>di</strong> area modenese con<br />
riferimento alle opere <strong>di</strong> Francesco Stringa. <strong>La</strong> tela qui presentata, dalle<br />
connotazioni ancora <strong>di</strong> sapore classicista, ma dall’impeto dettato dalla<br />
l<strong>un</strong>ga stagione barocca, trova riscontri formali con la crocifissione a lui<br />
assegnata, custo<strong>di</strong>ta nella parrocchiale <strong>di</strong> Albareto e databile intorno alla<br />
fine del XVII secolo<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente. Cadute <strong>di</strong> pittura a destra del Cristo e nella parte alta.<br />
Sottile linea <strong>di</strong> restauro nel contorno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a gamba del Cristo e tra la<br />
stessa ed il volto della Maddalena. Restauri sulla veste della Maddalena,<br />
accompagnati da cadute <strong>di</strong> pittura. Linea <strong>di</strong> restauro sul bordo destro<br />
Lo stu<strong>di</strong>o critico e l’attribuzione <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>pinto sono stati curati<br />
dal Dott. Federico lemme
27<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
19
28 COPPIA DI PICCOLI LUMI DA CHIESA<br />
in rame con resti <strong>di</strong> argentatura, a<br />
corpo sbalzato a baccelli e campanule,<br />
con applicazioni ad aquile.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 16 x 13.<br />
E 150-200<br />
28 (<strong>un</strong>a <strong>di</strong> <strong>un</strong>a coppia)<br />
20 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
29 COPPIA DI LESENE RINASCIMENTALI<br />
in marmo bianco, scolpite in<br />
bassorilievo a figure silene con<br />
ramages <strong>di</strong> campanule, foglie, spighe<br />
<strong>di</strong> grano e fiammella superiore.<br />
XVI secolo.<br />
Misure cm. 93 x 23 x 8.<br />
E 2000-3000<br />
30<br />
29<br />
30 PITTORE ITALIA SETTENTRIONALE,<br />
PRIMA METÁ XVII SECOLO<br />
SAN FRANCESCO DI PAOLA<br />
Olio su tavola, cm. 97 x 63<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Tavola curvata e <strong>di</strong>minuita. Parte<br />
destra rotta e mal restaurata per linea<br />
verticale. Svelature su volto, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />
restauro addensati principalmente sulla<br />
parte sinistra. Piccola mancanza<br />
all’angolo in basso a sinistra<br />
E 1500-2200<br />
31 PICCOLO SEDILE<br />
interamente in noce, con seduta<br />
ottagonale e fascia liscia ad <strong>un</strong><br />
cassetto. Gambe ad asso <strong>di</strong> coppe con<br />
lobature. Elementi antichi.<br />
E 200-300<br />
31
32 PAIOLO<br />
in rame sbalzato a baccellatura<br />
‘grossa’ al corpo, che si ripete alla<br />
spalla e sulla falda.<br />
Italia centrale, XVII secolo.<br />
Misure cm. 17 x 37.<br />
32<br />
33<br />
E 700-900<br />
33 IMPORTANTE LEGGIO RINASCIMENTALE<br />
interamente in legno <strong>di</strong> noce, in tre corpi. Leggio superiore con sportello su <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />
fianco, mensola lobata e cappello intagliato a volute, roccailles, foglie e riccioli.<br />
Fusto a balaustri con intagli <strong>di</strong> bella esecuzione a baccelli, foglie e ghirlande. Base<br />
<strong>di</strong> linea monumentale con facciate scolpite a stemmi nobiliari fogliati, guarnite ai<br />
lati da cartelle a voluta arricciata, poggianti su doppia fascia scolpita a sequenza<br />
<strong>di</strong> foglie. Pie<strong>di</strong> laterali a figure <strong>di</strong> cani zoomorfi <strong>di</strong> splen<strong>di</strong>do intaglio.<br />
Probabilmente Roma, fine XVI secolo.<br />
Misure cm. 175 x 80 x 40.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 2000-3000<br />
33<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
21
34 PITTORE VENETO, XVII SECOLO<br />
SAN GIROLAMO<br />
Olio su tela, cm. 41,5 x 57<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
E 1000-1500<br />
Il <strong>di</strong>pinto è tratto da <strong>un</strong>’opera <strong>di</strong> Jacopo Palma il Giovane<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo a cera settecentesco. Zone <strong>di</strong> restauro essenzialmente l<strong>un</strong>go il bordo<br />
e l’angolo in alto a sinistra. Piccolo foro non restaurato sopra il panneggio<br />
22 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
35<br />
34<br />
35 PITTORE ITALIANO, XIX SECOLO<br />
SAN GIROLAMO DAL DOMENICHINO<br />
Olio su tela, cm. 50 x 39<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia patrizia romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Alc<strong>un</strong>i piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />
restauro sul volto e sulla spalla<br />
CORNICE<br />
Cornice a guantiera in legno dorato, del XIX<br />
secolo, con etichetta con attribuzione a<br />
Domenico Zampieri<br />
E 1000-1500<br />
36 PITTORE ROMANO, PRIMA METÁ XVII SECOLO<br />
L’ANGELO MUSICANTE APPARE A SAN<br />
FRANCESCO<br />
Olio su lavagna, cm. 22,6 x 19<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
<strong>La</strong>vagna felata centralmente per linea<br />
verticale, bor<strong>di</strong> leggermente scheggiati.<br />
Non si notano restauri <strong>di</strong> spicco<br />
E 600-800<br />
36
37<br />
37 PITTORE FERRARESE, INIZI XVII SECOLO<br />
TOBIA E L’ANGELO<br />
Olio su tavola, cm. 29 x 23,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Tavola in legno dolce. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sulle vesti dell’angelo,<br />
felatura restaurata in basso a sinistra<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno a bolo rosso scolpito a nastro arrotolato e<br />
palmette, del XVII secolo<br />
E 2000-3000<br />
37<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
23
24 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
38 PITTORE SPAGNOLO, XVII SECOLO<br />
PAESAGGIO CON SAN FRANCESCO IN ESTASI<br />
Olio su tela, cm. 216 x 160<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Alc<strong>un</strong>i restauri ossidati nel cielo. Un<br />
p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> restauro sul teschio in basso e sopra il libro, zona <strong>di</strong><br />
restauro nel terrapieno a destra, nelle a<strong>di</strong>acenze <strong>di</strong> <strong>un</strong>a figura<br />
incappucciata. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
CORNICE<br />
Grande cornice S. Rosa, in legno dorato e scolpito, con bordo<br />
esterno modanato e interno scolpito a palmette, del XVII secolo<br />
E 10000-15000<br />
38
38<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
25
39 FIGURA DI CRISTO<br />
in metallo br<strong>un</strong>ito, <strong>di</strong> bel cesello.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 40 x 36.<br />
E 300-400<br />
40 OSTENSORIO ROMANO<br />
in metallo dorato e sbalzato a volute,<br />
foglie, riccioli e teste <strong>di</strong> cherubini.<br />
Cartiglio nel basso. Supporto e base in<br />
legno laccato e dorato.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 42 x 20.<br />
E 250-300<br />
26 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
39<br />
41 COPPIA DI PANCHE DA CHIESA<br />
in noce, con schienali traforati a<br />
cornice lobata e fogliata. Se<strong>di</strong>li<br />
mobili, gambe scolpite a lira, retro<br />
ad inginocchiatoio. Numerate.<br />
Emilia, XVII secolo.<br />
Misure cm. 90 x 112 x 78.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 700-1000<br />
40<br />
42 COPPIA DI PANCHE DA CHIESA<br />
in noce, con schienali traforati a cornice<br />
lobata e fogliata. Se<strong>di</strong>li mobili, gambe<br />
scolpite a lira, retro ad inginocchiatoio.<br />
Numerate.<br />
Emilia XVII secolo.<br />
Misure cm. 88 x 208 x 72<br />
Le panche riportano le seguenti iscrizioni<br />
incise sul piano; ‘VETTOR . D . ZUANNE .<br />
FRANCESCON . Q . VETTOR . GIULIO<br />
FRANCESCON . Q . V . ZZER’. -<br />
‘GEROLAMO FRANCESCHINI Q GIOVANNI’<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 700-1000<br />
41<br />
43
43 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />
VERGINE ORANTE<br />
Olio su tela, cm. 34 x 27,5<br />
Cornice a teca<br />
E 600-800<br />
L’iconografia del <strong>di</strong>pinto è tratta da <strong>un</strong>’opera <strong>di</strong><br />
Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo settecentesco. Due p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro<br />
sull’angolo in alto a sinistra ed <strong>un</strong>o in basso a destra<br />
42<br />
42 44<br />
44 PITTORE SPAGNOLO, XVII SECOLO<br />
RITRATTO DI SANTO ORANTE<br />
Olio su tela cm. 66 x 48<br />
Iscrizione ‘B.F.P. Regalado natural De Valladolid Murio 1440’, in basso<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Restauri sui contorni del viso all’altezza<br />
dell’occhio destro, nel fondo alla stessa altezza e sulla spalla<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno modanato e dorato, del XIX secolo<br />
E 800-1200<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
27
45 MAESTRO DELLA SCUOLA DI GIULIO ROMANO,<br />
PRIMA METÁ XVI SECOLO<br />
BATTAGLIA TRA LAPITI E CENTAURI<br />
Affresco riportato su multistrato, cm. 158 x 192<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione privata Città <strong>di</strong> Castello<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
E 30000-40000<br />
28 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
Questo frammento <strong>di</strong> affresco raffigurante la battaglia tra lapiti e<br />
centauri, <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria potenza e <strong>di</strong>namismo, costituisce <strong>un</strong>a<br />
importante testimonianza, databile agli inizi del quarto decennio del<br />
XVI secolo. Esso è riconducibile ad <strong>un</strong> momento preciso del linguaggio<br />
<strong>di</strong>vulgato da Giulio Romano, nella fase della sua maturità. <strong>La</strong> torsione<br />
dei corpi esasperati nella loro tensione muscolare, l’aggrovigliarsi dei<br />
volumi senza più regole sui limiti spaziali e il descrittivismo dei volti<br />
dalla caratterizzazione grottesca, stabiliscono <strong>un</strong> filo conduttore con<br />
quella gran<strong>di</strong>osa espressione culturale artistica inaugurata tra il terzo e<br />
il quarto decennio del XVI secolo a <strong>Palazzo</strong> Te a Mantova.<br />
Chiamato da Federico II Gonzaga, Giulio Romano lavorò inizialmente<br />
nella Villa Marmirolo, <strong>di</strong>strutta nel 1798, nel <strong>Palazzo</strong> Ducale e in<br />
qualità <strong>di</strong> architetto, decoratore e pittore, nella villa della stessa città. Il<br />
programma decorativo a sfondo storico, mitologico e allegorico,<br />
raggi<strong>un</strong>ge la sua apoteosi nella sala dei giganti ove all’effetto<br />
centrifugo dell’olimpo si contrappone l’implosione vertiginosa <strong>di</strong> tutte<br />
le masse da quelle geologiche a quelle dei corpi. Con gli affreschi<br />
nella <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> Giulio Romano, realizzati poco prima della metà del<br />
XVI secolo, si conclude <strong>un</strong> grande capitolo della pittura del<br />
Rinascimento. Una fase ove gli allievi del grande maestro poterono<br />
<strong>di</strong>stinguersi per le gran<strong>di</strong> capacità. Tra questi ricor<strong>di</strong>amo Fermo<br />
Ghisoni da Caravaggio, Luca da Faenza, Rinaldo e Benedetto Pagni<br />
da Pescia, tutti artisti citati da Giorgio Vasari con parole <strong>di</strong> entusiasmo.<br />
L’affresco, qui presentato, rivela curiose ed interessanti relazioni con <strong>un</strong><br />
<strong>di</strong>segno realizzato da Giulio Romano per la decorazione a fregio della<br />
sala delle aquile a <strong>Palazzo</strong> Te. Esso raffigura la battaglia tra lapiti e<br />
centauri. Il <strong>di</strong>segno, conservato a Chatsworth, collezione Devonshire,<br />
probabilmente è stato utilizzato da <strong>un</strong> allievo <strong>di</strong> Giulio Romano come<br />
modello per la composizione qui esaminata. Le analogie tra l’affresco e<br />
il <strong>di</strong>segno non sono soltanto suggerite dalla costruzione dell’evento,<br />
ma anche da alc<strong>un</strong>i gruppi <strong>di</strong> personaggi, che des<strong>un</strong>ti dal foglio, sono<br />
stati rielaborati o in controparte o inseriti in p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong>fferenti<br />
Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Giulio Romano per la decorazione <strong>di</strong> <strong>Palazzo</strong> Te,<br />
conservato nella Collezione Devonshire, a Chatsworth<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Strappo <strong>di</strong> affresco riportato su multistrato. Evidenti cadute e<br />
mancanze <strong>di</strong> pittura. Bor<strong>di</strong> irregolari con mancanze. Non si notano<br />
restauri <strong>di</strong> spicco sulla pittura<br />
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO<br />
Giorgio Vasari Le Vite, a cura <strong>di</strong> L.Bellosi - A.Rossi,Torino 1986<br />
C. D’Arco Istoria della vita <strong>di</strong> G. Pippi Romano, Mantova 1838<br />
Frederick Hartt, Giulio Romano, New Haven 1958<br />
G.Paccagnini, Il <strong>Palazzo</strong> Ducale <strong>di</strong> Mantova. Torino 1969<br />
Le ricerche e stu<strong>di</strong>o critico sono state effettuate<br />
dal Dott. Federico Lemme
45<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
29
46 PITTORE MANIERISTA, XVI SECOLO<br />
LA SALITA AL CALVARIO<br />
Olio su tavola, cm. 64 x 90<br />
E 1500-2000<br />
L’interessante tavola che presentiamo offre connotazioni compositive<br />
e stilistiche <strong>di</strong> matrice veneta e romana, così da suggerire la mano <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> artista legato, inevitabilmente, agli stilemi raffaelleschi e <strong>di</strong><br />
Sebastiano del Piombo. L’atmosfera suggestiva dell’imbr<strong>un</strong>ire, i<br />
bagliori <strong>di</strong> luce soprattutto sulle vesti, e il carattere realistico delle<br />
figure non sfuggono all’ipotesi <strong>di</strong> <strong>un</strong>a influenza <strong>di</strong> Sebastiano Luciani,<br />
proprio durante la sua permanenza a Roma<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Tavola in due sezioni congi<strong>un</strong>te da tasselli recenti. Felatura tra le due<br />
sezioni non restaurata. Ulteriore felatura in alto sempre per linea<br />
orizzontale congi<strong>un</strong>ta da tasselli recenti. Piccolo restauro sobollito<br />
sotto la mano del Cristo che tiene la croce, restauro, sempre<br />
sobollito, in basso a sinistra<br />
CORNICE<br />
Cornice setecentesca ridotta, in legno dorato e scolpito a volute<br />
vegetali con foglie e riccioli, con bordo interno a palmette<br />
32 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
47 TRAPUNTA<br />
su seta in fili policromi e argento,<br />
raffigurante decorazione floreale con<br />
drappeggi.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 40 x 59.<br />
Cornice dorata a greca.<br />
E 200-300<br />
46
48 LEONARDO ANTONIO OLIVIERI (att. a)<br />
Martina Franca 1689 - Napoli, post 1750<br />
IMMACOLATA CONCEZIONE CON<br />
SANT’ANTONIO DA PADOVA E SAN CAMILLO<br />
DE LELLIS<br />
Olio su tavola circolare, cm. 35,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 2000-2500<br />
Il piccolo <strong>di</strong>pinto religioso, qui presentato, è<br />
probabilmente il modello per <strong>un</strong>a versione<br />
definitiva non rintracciata. L’attribuzione a<br />
Leonardo Olivieri è suggerita da elementi stilistici<br />
e dall’impaginazione della scena che ricorre nelle<br />
opere chiesastiche. Pittore <strong>di</strong> formazione<br />
solimenesca, riflette, nella costruzione e<br />
nell’apparato chiaroscurale, il linguaggio del<br />
maestro. In paragone ricor<strong>di</strong>amo ‘<strong>La</strong> Madonna in<br />
gloria con sante domenicane’ del castello Svevo<br />
<strong>di</strong> Bari, ‘<strong>La</strong> Madonna dei pellegrini’, del 1721<br />
conservato a Materdomini, ‘<strong>La</strong> Vergine con<br />
Bambino e santi’ per la chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio a<br />
Martina Franca del 1736 e ‘L’Immacolata con i<br />
Santi Michele e Gennaro’ del 1733-38<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Alc<strong>un</strong>e zone <strong>di</strong> restauro nella parte inferiore del<br />
<strong>di</strong>pinto<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
M.A. Pavone, Pittori napoletani del primo<br />
settecento, Napoli 1997, fig. 74<br />
V. Vantaggiato, <strong>La</strong> vita e le opere <strong>di</strong> Leonardo<br />
Antonio Olivieri, in ‘Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> storia pugliese in<br />
onore <strong>di</strong> Giuseppe Chiarelli’, Galatina 1980,<br />
pp. 332 - 268<br />
D. Pasculli, Ferrara Ricerche sul Seicento e<br />
Settecento in Puglia, 2, 1982/83<br />
N. Spinosa, Pittura Napoletana del Settecento,<br />
Napoli 1988<br />
Lo stu<strong>di</strong>o critico e l’attribuzione del <strong>di</strong>pinto sono<br />
stati curati dal Dott. Federico Lemme<br />
49 PITTORE ITALIANO, FINE XVIII SECOLO<br />
PAESAGGIO CON SAN GIOVANNI BATTISTA<br />
Olio su tela, cm. 55 x 46<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
In prima tela. Restauri sparsi, due fori non<br />
restaurati sopra il capo ed in basso<br />
E 400-600<br />
48<br />
49<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
33
50 HERMANN VAN SWANEVELT (cerchia <strong>di</strong>)<br />
Worden 1600 - Parigi 1655<br />
PAESAGGIO FLUVIALE CON VIANDANTI CHE ATTRAVERSANO UN PONTE<br />
Olio su tavola, cm. 31 x 40,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Tavola parquettata <strong>di</strong> recente. Felatura traversante la tavola per linea<br />
orizzontale mal restaurata. Alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sulla superficie<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e intagliato a volute vegetali con quadrifogli, foglie<br />
e ghirlanda, del XVII secolo (supporto posteriore recente)<br />
Il <strong>di</strong>pinto è accompagnato da perizia <strong>di</strong> Giacomo Migone che assegna<br />
l’opera ad Hermann Van Swanevelt<br />
E 4000-5000<br />
34 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
51 PITTORE FRANCESE, INIZI XIX SECOLO<br />
PAESAGGIO CON CASCINALE E FIGURE<br />
PAESAGGIO CON FIGURE CHE AVVISTANO UNA VOLPE<br />
Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 16 x 21<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CORNICI<br />
Cornici a guantiera in legno e stucchi dorati a<br />
palmette, del XIX secolo<br />
E 800-1200<br />
51 51<br />
50
52 HANS VAN HAACHEN (att. a)<br />
Colonia 1552 - Praga 1615<br />
SUSANNA ALLA FONTE SORPRESA DAGLI ANZIANI<br />
Olio su rame, cm. 42 x 31,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 3000-4000<br />
52<br />
Dopo essersi formato in Italia soggiornando a Venezia, Firenze e<br />
Roma, ove ebbe modo <strong>di</strong> osservare con attenzione le opere dei<br />
gran<strong>di</strong> maestri del Rinascimento e il linguaggio manierista dei<br />
fiorentini, Van Aachen prese a viaggiare presso le corti del nord<br />
Europa. Chiamato da Gugliemo V° in Baviera, passò<br />
successivamente al servizio dei Fugger ad Augusta ed infine, nel<br />
1592, lo troviamo annoverato tra i pittori pre<strong>di</strong>letti <strong>di</strong> Rodolfo II.<br />
Questo prezioso <strong>di</strong>pinto su rame riflette i vari linguaggi <strong>di</strong> cultura<br />
italiana assorbiti da <strong>un</strong> maestro nor<strong>di</strong>co. Le componenti manieriste<br />
apprese anche dallo Spranger, si fondono con i cromatismi <strong>di</strong><br />
estrazione fiorentina e apporti parmensi, che Van Aachen apprese<br />
dalle opere dello Speckaert<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Restauri pittorici sullo stipite del tempietto alle spalle delle figure, sui<br />
contorni dell’anziano in pie<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Susanna, sul panneggio basso<br />
dell’anziano seduto<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
35
36 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
53
53 VINCENT ADRIAENSZ<br />
Fiandre 1595 - 1675<br />
TRIONFO DI CESARE<br />
BATTAGLIA DI CAVALIERI ROMANI<br />
Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 110 x 142,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />
Rinteli recenti. Nel <strong>di</strong>pinto con il trionfo, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nel cielo e zona<br />
restaurata sulla nuvola a destra. Ulteriori piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro a destra<br />
dell’arco <strong>di</strong> trionfo, restauro materico sul bordo destro. Nel <strong>di</strong>pinto della<br />
battaglia, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi nel cielo, restauro tra i due cavalieri in<br />
<strong>di</strong>sfida a sinistra, zona <strong>di</strong> restauro nel terrapieno a sinistra<br />
CORNICI<br />
Cornici in legno dorato e modanato, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />
E 30000-40000<br />
53<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
37
38 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
55<br />
54 GRAZIOSO ARAZZO AUBOUSSON<br />
tessuto in policromia a paesaggio <strong>di</strong> gusto orientale, con<br />
figure <strong>di</strong> pavone, anatre ed uccelli esotici. Fondo a sinistra<br />
con <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>un</strong> tempio bud<strong>di</strong>sta, mentre centralmente, è<br />
posta l’immagine <strong>di</strong> <strong>un</strong> campanile <strong>di</strong> gusto mesopotamico.<br />
Bordura a racemo floreale <strong>di</strong> bella policromia.<br />
Probabilmente manifattura <strong>di</strong> Bruxelles, fine XVII secolo.<br />
Misure cm. 285 x 380.<br />
Abraches <strong>di</strong>ffuse sulla superficie, alc<strong>un</strong>i piccoli strappi.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata napoletana<br />
E 2000-3000<br />
55 COPPIA DI CANDELIERI<br />
in legno laccato e argentato, con fusto a nodo baccellato<br />
incamiciato a foglie. Base a triangolo con bordo a spiga e<br />
pie<strong>di</strong> arricciati, poggiante su base laccata a finto marmo.<br />
XVIII secolo.<br />
h. cm. 62.<br />
E 250-300<br />
54
56 RARO OROLOGIO DA TAVOLO ROMANO<br />
con cassa placcata in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce e<br />
finiture in bronzo e metallo dorato. Uno<br />
sportello sul fronte con cornice a profili <strong>di</strong><br />
colonne, fascia superiore a traforo<br />
vegetale. Cappello a torretta con presa in<br />
metallo. Pie<strong>di</strong>ni a <strong>di</strong>sco. Macchina con<br />
quadrante a numeri romani e cantonali<br />
arricchiti da applicazioni a racemi vegetali.<br />
Inizi XVIII secolo.<br />
Misure cm. 43 x 30 x 17.<br />
Un pinnacolo mancante, mancanze alla<br />
placcatura, <strong>di</strong>fetti.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana.<br />
E 1000-1500<br />
57 COPPIA DI BUGIE<br />
in bronzo a patina br<strong>un</strong>ita, a figure <strong>di</strong><br />
leoni alati, che sorreggono <strong>un</strong> boccaglio<br />
cesellato con la coda sagomata. Basette<br />
ovali in marmo nero.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 16 x 11,5.<br />
E 200-300<br />
58 BEL CANTERANO ROMANO<br />
interamente lastronato in ebano viola, con piano rettangolare ad angoli a linea<br />
spezzata, filettato in legno <strong>di</strong> bosso. Fronte a quattro cassetti con cornici a bacchette<br />
modanate, angoli a profili <strong>di</strong> colonne. Fiancate centrate da riserva rettangolare. Fascia<br />
<strong>di</strong> base a guantiera con riserve modanate, pie<strong>di</strong> a mensola con lobature.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 110 x 138 x 70.<br />
In patina.<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 3500-4000<br />
56 57<br />
58<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
39
40 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
59 SEBASTIANO RICCI<br />
Bell<strong>un</strong>o 1659 - Venezia 1734<br />
ARCHIMEDE<br />
Olio su tela, cm. 130 x 91<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione Salamon, Milano<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 30000-40000<br />
PUBBLICAZIONI<br />
G. Campori, Raccolta <strong>di</strong> cataloghi ed inventari ine<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> quadri, statue,<br />
<strong>di</strong>segni dal sec. XV al XIX, Modena 1870<br />
J. van Derschau, Sebastiano Ricci, Heidelberg 1922, p. 153<br />
G.M. Pilo, Sebastiano Ricci e la pittura veneziana del settecento, Treviso 1976
59<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
41
42 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
Quest’opera è citata da G. Campori com <strong>di</strong> seguito: ‘Altro quadro in<br />
tela con cornice velata che rappresenta Archimede <strong>di</strong> mano <strong>di</strong><br />
Sebastiano Ricci, comprato per dob. Cinque, lire parmigiane 380’ (G.<br />
Campori 1870, p. 625). Di quest’opera ne parla anche J. Van<br />
Derschan nel 1922, e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> anni G. M. Pilo, che la inserisce<br />
nel corpus pittorico dell’artista (Pilo, 1976, pp. 28 - 31). Pilo solleva<br />
<strong>un</strong> interrogativo <strong>di</strong> datazione, che secondo lo stu<strong>di</strong>oso dovrebbe<br />
oscillare tra il periodo successivo all’appren<strong>di</strong>stato presso Federico<br />
Cervelli e la fase in cui la sua conoscenza si ampliò attraverso le<br />
opere <strong>di</strong> Giovanni Battista <strong>La</strong>ngetti. Indubbiamente in questa<br />
raffigurazione <strong>di</strong> Archimede, ancora influenzata dalla costruzione e<br />
dall’energia barocca, si ravvisa <strong>un</strong>a potenza <strong>di</strong> estrazione langettiana,<br />
se si pensa alle numerose versioni della morte <strong>di</strong> Catone, da<br />
quest’ultimo realizzate<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nei contorni della mano sollevata,<br />
sull’apice del velo, sul capo e sul braccio. Un restauro per linea verticale<br />
vicino al bordo sinistro <strong>di</strong> limitata ampiezza<br />
CORNICE<br />
Cornice settecentesca in legno dorato, con sezione interna piatta<br />
scolpita a racemi fogliati e margherite. Bordo interno a spiga con frutti,<br />
bordo esterno a nastrino arrotolato
60 ALTORILIEVO<br />
in terracotta, raffigurante due putti<br />
che sostengono <strong>un</strong>’architrave. Base a<br />
gra<strong>di</strong>no.<br />
Manifattura probabilmente romana,<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 38 x 32 x 9.<br />
Leggeri <strong>di</strong>fetti.<br />
E 1000-1500<br />
44 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
60<br />
61 STRAORDINARIO TAPPETO TABRIZ<br />
centrato da maestoso medaglione centrale a fondo rosso e azzurro, con <strong>di</strong>segno a tralci<br />
fiori, boteh e fiori. Campo centrale a ricco <strong>di</strong>segno a foresta con leoni ed altri animali in pose<br />
<strong>di</strong> caccia, inseriti in <strong>un</strong>a vegetazione <strong>di</strong> tralci ritorti, boteh, foglie e fiori. Da notare, inseriti<br />
nelle palmette alc<strong>un</strong>i volti antropomorfi. <strong>La</strong>rga bordura con <strong>di</strong>segno a cartigli con boteh, e<br />
tralci fioriti su fondo rosso. Riserve a nastro continuo completano lo splen<strong>di</strong>do <strong>di</strong>segno.<br />
Inizi XX secolo.<br />
Misure cm. 500 x 400.<br />
Buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
E 1500-2000<br />
62<br />
61
62 COPPIA DI SPECCHIERINE<br />
in metallo argentato e sbalzato a volute, roccailles, foglie e<br />
riccioli, con croce sul cappello. Supporto in legno.<br />
Roma, inizi XVIII secolo.<br />
Misure cm. 42 x 34.<br />
E 300-400<br />
63 STEMMA VESCOVILE<br />
in marmo bianco, scolpito in bassorilievo con cartiglio con<br />
figura <strong>di</strong> volpe entro cornici a volute. Superiormente testa <strong>di</strong><br />
amorino con cappello vescovile. Testa grottesca nel basso.<br />
Napoli XVII secolo.<br />
Misure cm. 72 x 58.<br />
E 2000-3000<br />
64 CROCIFISSO<br />
in legno e madreperla, istoriato a rilievo.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 25 x 13.<br />
Cornice in legno dorato, scolpita a foglie, del XVIII secolo<br />
E 200-300<br />
65 COPPIA DI GRANDI SGABELLI ROMANI<br />
interamente in legno dorato e scolpito a roccailles, volute<br />
fogliate, felci e riccioli. Se<strong>di</strong>le rivestito in raso porpora,<br />
gambe arcuate ri<strong>un</strong>ite da crocera, con pie<strong>di</strong> ferini.<br />
Periodo Luigi XIV.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 4000-5000<br />
63<br />
65<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
45
66 STRAORDINARIO ARAZZO DELLA MANIFATTURA DI ANVERSA<br />
con campo centrale raffigurante l’episo<strong>di</strong>o della ‘Resa della città <strong>di</strong> Vindobona<br />
con il tributo all’imperatore Marco Aurelio’. Bordura <strong>di</strong> rara esecuzione, con<br />
ripetute figure della Vergine col Bimbo, figure <strong>di</strong> Sante ed allegorie con amorini,<br />
su <strong>di</strong> <strong>un</strong> ‘tappeto’ <strong>di</strong> ornati vegetali e floreali, ottimamente descritti.<br />
Marca ‘I D’, con mano centrale, della manifattura <strong>di</strong> Anversa, sul bordo blu in<br />
basso a destra.<br />
XVI secolo.<br />
Misure cm. 312 x 397.<br />
Linea <strong>di</strong> restauro datata, nel paesaggio all’angolo in alto a sinistra, per linea<br />
orizzontale, traversante la bordura. Non si notano ulteriori <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> spicco.<br />
L’arazzo è in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
E 40000-50000<br />
Ottima descrizione dell’episo<strong>di</strong>o, dove l’esecuzione, estremamente raffinata del<br />
paesaggio con esatte prospettive, si accompagna alla minuziosa descrizione delle<br />
figure e degli oggetti, il tutto dominato dalla maestosa figura dell’imperatore a<br />
cavallo. In esso è evidente tutta la matrice manierista che accompagna, la grande<br />
pittura nord europea <strong>di</strong> quel tempo<br />
66<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
47
50 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
67 68<br />
69<br />
67 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />
PAESAGGIO CON MINERVA, ERCOLE E ONFALE<br />
Olio su rame, cm. 24 x 19<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi su tutta la superficie pittorica<br />
CORNICE<br />
Cornicetta in legno e stucchi dorati, a decori vegetali,<br />
del XIX secolo<br />
E 400-600<br />
68 PITTORE PARMENSE, PRIMA METÁ XVII SECOLO<br />
LA DEPOSIZIONE DALLA CROCE CON ANGELI<br />
Olio su tela, cm. 26 x 17,5 Cornice dorata<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi essenzialmente<br />
sul cielo<br />
E 1500-2200
69 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />
CRISTO CROCIFISSO CON MARIA, MARIA MADDALENA E<br />
SAN GIOVANNI EVANGELISTA<br />
Olio su tela, cm. 90 x 48<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo ottocento. Zone <strong>di</strong> restauro sulle vesti della<br />
Maddalena e nella parte alta sopra la croce<br />
CORNICE<br />
Cornice romana in legno dorato e modanato, del XVIII secolo<br />
E 1000-1500<br />
70 NICOLA MALINCONICO (att. a)<br />
Napoli 1663 - 1721<br />
VERGINE ADDOLORATA<br />
Olio su tela, cm. 85,5 x 67<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sul panneggio blu<br />
della Vergine. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e scolpito a spighe fogliate, foglie <strong>di</strong><br />
alloro, racemi <strong>di</strong> rose e margherite, del XIX secolo<br />
Attribuzione del <strong>di</strong>pinto proposta dal Dott. Federico Lemme<br />
E 6000-8000<br />
70<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
51
71 FALDISTORIO<br />
in ferro battuto, con pomi superiori in<br />
bronzo dorato a sagoma <strong>di</strong> zucca.<br />
Gambe a gondola a meccanismo<br />
mobile, con pie<strong>di</strong> a ricciolo.<br />
Tappezzeria e cuscino in velluto<br />
porpora.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 92 x 80 x 62.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 800-1200<br />
52 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
71<br />
72<br />
73<br />
72 BELLA COPPIA DI APPLIQUES<br />
in bronzo dorato e cesellato a foglie<br />
d’acanto, fiori e racemi con rose. Cinque<br />
braccia a ramages con boccagli a petali.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 46 x 40 x 24.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana.<br />
E 800-1000<br />
73 FIGURA DI PUTTO SAGITTARIO<br />
in bronzo a cera persa. <strong>La</strong> figura è seduta<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong> cuscino con nappe.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 17 x 10 x 10.<br />
E 200-300<br />
74 RARO E BEL TAPPETO SHIRWAN SURAHANI<br />
con decoro centrale a scudo che<br />
comprende due ottagoni con ganci e due<br />
ottagoni ‘halkali’, <strong>di</strong> sagoma più schiacciata.<br />
Altri ornamenti <strong>seconda</strong>ri come rosette,<br />
‘Occhi <strong>di</strong>vini’, foglie e piccole ‘S’,<br />
completano il <strong>di</strong>segno del campo centrale a<br />
fondo blu. Bordura principale a tralci fogliati<br />
su fondo bianco, con riserva ‘Medacyl’.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 167 x 116.<br />
Alc<strong>un</strong>e abraches, piccolo foro su <strong>di</strong> <strong>un</strong> lato<br />
corto.<br />
E 1000-1500<br />
74
75 SPLENDIDA CONSOLE ROMANA<br />
interamente in legno dorato, scolpita a volute vegetali, roccailles, ghirlande <strong>di</strong><br />
fiori e foglie, riccioli e foglie d’acanto. Eccezionale piano in marmo onice<br />
africano, pertinente e coevo, con bor<strong>di</strong> sagomati e rifiniti in marmo verde<br />
delle Alpi. Fronte convesso centralmente, angoli stondati, fianchi mossi<br />
centralmente concavi. Calandra traforata ad elementi vegetali con ghirlande<br />
cadenti. Gambe a spalla arcuata con pie<strong>di</strong> arricciati ed incamiciati a foglie,<br />
ri<strong>un</strong>ite da crocera con gigli d’acqua, centrata da fregio a roccailles e foglie.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 92 x 158 x 79.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 4000-6000<br />
75 (piano)<br />
75<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
53
76 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />
LA PREDICA DI SAN DOMENICO<br />
Olio su tela, cm. 80 x 61 Cornice dorata<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo a tela <strong>di</strong> sacco tardo settecentesco. Tela<br />
tagliata e mal reintegrata sulla parte destra. Usure<br />
abrasioni e cadute <strong>di</strong> pittura. Restauri al centro<br />
della composizione<br />
E 2000-3000<br />
54 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
77<br />
77 PITTORE VENETO, XVII SECOLO<br />
L’IMMAGINE DI SAN DOMENICO PORTATA A<br />
SORIANO DALLA MADONNA<br />
Olio su tela, cm. 31,5 x 26<br />
Cornice dorata<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi<br />
sull’architettura e sul cielo<br />
E 1200-1800<br />
76
78 FABRIZIO SANTAFEDE (att. a)<br />
Napoli attivo dal 1576 al 1623<br />
SACRA FAMIGLIA CON SANTA MARTIRE<br />
Olio su tela, cm. 126 x 98<br />
Cornice dorata<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
E 5000-7000<br />
78<br />
Pittore <strong>di</strong> formazione manierista. Probabile, negli anni della<br />
giovinezza, la sua collaborazione con il maestro Marco Pino.<br />
Piuttosto cospicua è la sua produzione <strong>di</strong> soggetti sacri <strong>di</strong>sseminati<br />
nei vari luoghi del meri<strong>di</strong>one. Intorno al primo decennio del XVII<br />
secolo il suo stile prende <strong>un</strong>a svolta segnata dal linguaggio <strong>di</strong><br />
Caravaggio e dalla sua <strong>di</strong>ffusione, che nel napoletano ebbe<br />
risonanze prorompenti. <strong>La</strong> tela qui presentata costituisce <strong>un</strong>a<br />
testimonianza <strong>di</strong> questo passaggio dalla cultura tardo<br />
cinquecentesca al metodo caravaggesco, in cui si fa evidente il<br />
graduale allontanamento dalle soluzioni manieriste<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Restauri in corrispondenza del margine<br />
superiore, P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro integrativo sul volto della Vergine.<br />
Ulteriori restauri sotto al petto del bimbo, sulla cintura della<br />
Vergine e sulla palma della santa a sinistra. Restauro materico<br />
all’angolo in basso a sinistra<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
55
79 PITTORE NAPOLETANO, FINE XVII SECOLO<br />
56 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
NOTTURNO CON PASTORI CHE ATTRAVERSANO IL FIUME<br />
NOTTURNO CON PASTORI<br />
Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 23,5 x 54<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />
Rintelo settecentesco. Notevoli accumuli <strong>di</strong> grasso sulla superficie<br />
pittorica. I <strong>di</strong>pinti sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
CORNICI<br />
Cornici in legno dorato e modanato, del XIX secolo<br />
E 5000-7000<br />
80 IGNOTO PITTORE, XIX SECOLO<br />
FIGURA DI SANTA<br />
Olio su cartone cm. 18 x 14<br />
CORNICE<br />
Cornice a guantiera in legno dorato con<br />
decoro a palmette, del periodo Impero<br />
E 150-250<br />
79<br />
79
81 PIER LEONE GHEZZI<br />
Roma 1674 - 1755<br />
RITRATTO DI BARTOLOMEO CAROSI<br />
Olio su tavola ovale, cm. 24 x 19<br />
Iscrizione ‘VEN. BARTOLOMAEUS CAROSI<br />
SENEN. VULGO BRANDANO FATUUS CHRISTI,<br />
( - segue l<strong>un</strong>ga iscrizione in latino - ), Anno<br />
Dom. MDLIV. Aetatis Suae LXVI. Petrus Leo<br />
Ghezzius Pingebat’, 1709’, al retro<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 700-1000<br />
81<br />
Sulla base dell’iscrizione apposta al retro della tavola, questo piccolo ritratto<br />
potrebbe costituire <strong>un</strong>a interessante testimonianza circoscritta al periodo<br />
ancora giovanile del maestro. Probabilmente fu realizzato pochi anni dopo<br />
aver ricevuto il titolo <strong>di</strong> Accademico e <strong>un</strong> anno dopo la nomina <strong>di</strong> pittore<br />
della Camera Apostolica, che ebbe da Papa Clemente XI. L’effige del<br />
personaggio, vissuto tra la fine del XV secolo e parte del XVI secolo,<br />
potrebbe essere stata des<strong>un</strong>ta da <strong>un</strong>a incisione <strong>di</strong> ubicazione ignota, che<br />
ritrae l’eremita in posizione frontale accanto ad <strong>un</strong> tavolo con sopra <strong>un</strong><br />
teschio, <strong>un</strong>a piccola croce ed <strong>un</strong> rosario.<br />
Questo ritratto nella sua semplicità costruttiva rivela com<strong>un</strong>que <strong>un</strong>’alta<br />
qualità <strong>di</strong> esecuzione. Lo sguardo intenso del pre<strong>di</strong>catore è in parte celato<br />
dalla folta ed incolta barba, resa da pennellate brevi e <strong>di</strong>namiche. Anche la<br />
resa del semplice abito rivela <strong>un</strong>a <strong>di</strong>sinvoltura <strong>di</strong>segnativa e pittorica<br />
in<strong>di</strong>viduabile nelle evidenti pieghe e nei chiaroscuri incisivi. Di alta qualità è<br />
anche la posizione delle mani, dalle <strong>di</strong>ta sm<strong>un</strong>te, che poggiano<br />
delicatamente sul teschio, che assieme al crocifisso costituiscono <strong>un</strong><br />
interessante brano <strong>di</strong> memento mori. A paragone si può citare il ‘Ritratto <strong>di</strong><br />
Gian Vincenzo Gravina‘ del Museo <strong>di</strong> Roma, realizzato su <strong>un</strong>a piccola tavola<br />
ovale recante al retro <strong>un</strong>a iscrizione riguardante l’effigiato. Essa ha misure<br />
leggermente più gran<strong>di</strong> rispetto alla tavoletta qui presentata<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e modanato, con bordo interno perlato, del XIX secolo<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
Giuseppe e Pier Leone Ghezzi, (a cura <strong>di</strong> V. Martinelli), Roma 1990<br />
Pier Leone Ghezzi Settecento alla moda, (Cat. Mostra a cura <strong>di</strong> A. Lo Bianco),<br />
Venezia 1999<br />
81<br />
Ricerche e stu<strong>di</strong>o critico curate dal Dott. Federico Lemme<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
57
82 RARO PICCOLO COMÒ ROMANO<br />
lastronato in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce, a fronte concavo a quattro cassetti<br />
con riserve e bor<strong>di</strong> modanati. Angoli a linea spezzata, con cartelle<br />
‘staccate’ a volute ritorte, che si ripetono al fondo. Fascia <strong>di</strong> base a<br />
due livelli con partiture modanate, piede a mensola.<br />
Inizi XVIII secolo.<br />
Misure cm. 88 x 73 x 40.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 800-1200<br />
58 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
83 84<br />
82<br />
83 RARO SCRIGNO<br />
ad urna, interamente in legno rivestito in<br />
pelle incisa in oro a motivi vegetali. Finiture e<br />
maniglie in ferro, interno a doppio fondo<br />
mobile con scomparti, laterale mancante.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 22 x 33 x 16.<br />
E 300-400<br />
84 CROCIFISSO<br />
con Cristo in legno <strong>di</strong> bosso <strong>di</strong> bella scultura.<br />
Croce in legno ebanizzato con base a plinto.<br />
Cristo del XVIII secolo.<br />
Misure cm. 49 x 15 x 7.<br />
E 200-300<br />
85 BEL TAPPETO KAZAK<br />
a tre medaglioni a croce con <strong>di</strong>segni a rombi<br />
<strong>un</strong>cinati e motivi <strong>seconda</strong>ri sempre a rombi e<br />
rosette, nel campo centrale a fondo blu.<br />
Bordura a chele <strong>di</strong> granchio su fondo bianco,<br />
con riserva interna a rosette.<br />
Inizi XX secolo.<br />
Misure cm. 166 x 118.<br />
<strong>La</strong>ti corti leggermente <strong>di</strong>minuiti.<br />
E 800-1200<br />
85
86<br />
86 SPLENDIDA COPPIA DI SCULTURE DI PAGGI PORTACERO<br />
interamente in legno dorato e scolpito. Le figure sono in posa<br />
eretta con al corpo le cornucopie a fusto animato e le vesti <strong>di</strong><br />
ottima volumetria e definizione. Le figure poggiano su basi a<br />
plinto con pie<strong>di</strong> ferini arricchite, ai quattro lati, da rilievi a teste<br />
<strong>di</strong> cherubini.<br />
Probabilmente Venezia, fine XVII secolo.<br />
Misure cm. 94 x 40.<br />
Non si notano <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> spicco.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 4000-6000<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
59
60 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
87 PROSPERO FONTANA<br />
Bologna 1512 - 1597<br />
VENERE E ADONE<br />
Olio su tavola, cm. 228 x 163<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
E 60000-80000
87<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
61
62 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
L’iconografia del <strong>di</strong>pinto, resa magistralmente, riguarda<br />
l’episo<strong>di</strong>o classico in cui Venere tenta <strong>di</strong> persuadere Adone<br />
a non affrontare il fatale cinghiale. Infatti, nel <strong>di</strong>pinto la<br />
‘Tragica caccia’ è rappresentata in lontananza dalle figure<br />
degli uomini e degli animali posti sul fondo, in alto a<br />
sinistra della composizione. Questa rappresentazione della<br />
vicenda rende l’opera, pervasa dalla bellezza estetica della<br />
relazione, con <strong>un</strong>’introspezione e compostezza <strong>di</strong> tipica<br />
matrice manierista, esaltata dal confronto con la<br />
drammaticità dell’evento possibile. Quest’ultimo è<br />
perfettamente accompagnato dell’elemento naturale, dal<br />
quale la coppia ne è circondata, ma dal quale non risulta<br />
mai sopraffatta. Questa qualità narrativa è sicuramente<br />
propria <strong>di</strong> altre opere del maestro bolognese, e ci convince<br />
assolutamente dell’autografia dell’esecuzione dell’opera.<br />
Come nella relazione, dalla proprietà a noi consegnata,<br />
realizzata dal Prof. Alessandro Marabottini, il manierismo<br />
aulico ‘alla francese’, della scuola <strong>di</strong> Fointainebleau, che<br />
pervade questa splen<strong>di</strong>da opera, è completato dalle<br />
influenze dalla cultura padano - emiliana (dal Primaticcio a<br />
Niccolò dell’Abate) e tosco - romana (dal Vasari al<br />
Doceno), fuse insieme in <strong>un</strong>a realizzazione che interpreta<br />
perfettamente il gusto ‘cortese’ delle opere della <strong>seconda</strong><br />
metà del ‘500. Al proposito, l’opera tocca, in alc<strong>un</strong>i<br />
stilemi, le maniere del Vasari, con il quale, infatti, collaborò<br />
insieme alla bottega alla realizzazione della decorazione <strong>di</strong><br />
<strong>Palazzo</strong> Vecchio a Firenze. Il probabile periodo <strong>di</strong><br />
datazione dell’opera è tra il 1553-55, periodo del ciclo<br />
degli affreschi <strong>di</strong> Villa Giulia a Roma e il 1565, periodo del<br />
ciclo degli affreschi <strong>di</strong> <strong>Palazzo</strong> Vitelli nella Basilica <strong>di</strong> S.<br />
Egi<strong>di</strong>o a città <strong>di</strong> Castello<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Tavola in sei elementi verticali, con raccor<strong>di</strong> rinforzati da<br />
tasselli posti recentemente. Tre barre <strong>di</strong> sostegno<br />
orizzontali al retro, rinforzate da piccoli tasselli anch’essi<br />
posti <strong>di</strong> recente. Alc<strong>un</strong>i piccoli restauri pittorici sulla parte<br />
alta dell’albero, principalmente sulla parte sinistra, vicino<br />
al serpente. Ulteriori restauri a sinistra della testa <strong>di</strong><br />
Venere, sul volto e sul braccio <strong>di</strong> Adone, sul panneggio <strong>di</strong><br />
Venere a sinistra, sulla gamba a destra <strong>di</strong> Venere e quella<br />
a sinistra <strong>di</strong> Adone<br />
CORNICE<br />
Cornice <strong>di</strong> protezione in legno tinto a mogano <strong>di</strong><br />
manifattura recente
64 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
89<br />
88<br />
91
88 BEL TAPPETO KAZAK BORDJALU<br />
a triplice medaglione romboidale<br />
<strong>un</strong>cinato, con motivi <strong>seconda</strong>ri a piccole<br />
‘S’, piccole rosette e simbologie<br />
geometriche, nel campo centrale a fondo<br />
blu. Bordura a stelle su fondo bianco,<br />
riserve a triangoli ‘continui’, in blu e rosso.<br />
Inizi XX secolo.<br />
Misure cm. 172 x 120.<br />
Buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
E 800-1200<br />
89 TRONO ROMANO<br />
interamente in noce, con tappezzeria in<br />
cuoio. Alto schienale merlato, braccioli<br />
dritti, con montanti, gambe e traverse a<br />
rocchetto. Gambe posteriori anch’esse<br />
dritte.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 140 x 75 x 70.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1000-1500<br />
90 BELLA COPPIA DI PICCOLI CANDELIERI<br />
in bronzo a patina br<strong>un</strong>ita. Fusto a<br />
rocchetti e balaustro, base a triangolo con<br />
pie<strong>di</strong> caprini.<br />
Toscana, XVIII secolo.<br />
h. cm. 27.<br />
E 300-400<br />
91 PICCOLA COMMODE ROMANA<br />
interamente in noce chiara e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />
noce, con piano a bor<strong>di</strong> ondulati. Fronte<br />
centralmente convesso a due gran<strong>di</strong><br />
cassetti, con angoli stondati. Fiancate con<br />
riserve rettangolari in ebano rosa. Gambe<br />
arcuate con desinenze palmate.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 90 x 110 x 54.<br />
PROVENIENZA<br />
Illustre famiglia romana<br />
E 3000-4000<br />
92 PITTORE ROMANO, FINE XVII SECOLO<br />
SAN FRANCESCO ASSISTITO DAGLI ANGELI<br />
Olio su tela, cm. 44 x 34,5<br />
E 3000-4000<br />
L’opera, <strong>di</strong> area romana, databile tra gli anni ottanta e i primi anni novanta<br />
del XVII secolo, si può inserire all’interno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a cultura volta alla visione<br />
arca<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> ogni realtà. Il soggetto religioso è narrato su <strong>un</strong> piccolo supporto<br />
come fosse <strong>un</strong>a scena <strong>di</strong> genere campestre. Il santo, circondato da <strong>un</strong>a<br />
atmosfera più bucolica che anacoretica, viene assistito da due angeli<br />
fanciulli durante la fase dell’estasi. Tutto è raccontato con toni misurati, con<br />
estrema dolcezza e leggerezza <strong>di</strong> movimenti. Probabilmente i riferimenti più<br />
consoni per questa piccola raffigurazione sono le ambientazioni care a<br />
Filippo <strong>La</strong>uri. Pertanto si possono ricordare la serie <strong>di</strong> soggetti mitologici<br />
ambientati in paesaggi bucolici realizzati dal <strong>La</strong>uri. Più consono al <strong>di</strong>pinto<br />
qui presentato è ‘L’apparizione dell’angelo a San Francesco’, <strong>di</strong> cui si<br />
conoscono due versioni; <strong>un</strong>a ubicata alla Galleria Corsini <strong>di</strong> Roma ed<br />
<strong>un</strong>’altra in collezione privata. Tra questa iconografia e quella del <strong>di</strong>pinto del<br />
<strong>La</strong>uri alla Corsini, le analogie paesistiche sono marcatamente evidenti. Così<br />
anche la posizione abbandonata del santo, il trasporto mistico e il leggero<br />
movimento increspato dell’abito dorato, indossato dall’angelo musicante<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo ottocentesco. Alc<strong>un</strong>i restauri pittorici nella parte bassa del<br />
<strong>di</strong>pinto<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e modanato, del XVIII secolo<br />
92<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
65
66 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
93 FRANCESCO SOLIMENA (bottega <strong>di</strong>)<br />
Canale <strong>di</strong> Serino 1657 - Barra 1747<br />
L’ANGELO APPARE AD AGAR ED ISMAELE<br />
Olio su tela, cm. 134 x 181<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione Principi Imperiale, Taranto<br />
Collezione patrizia salentina<br />
E 8000-12000<br />
PUBBLICAZIONI<br />
Lucio Galante, App<strong>un</strong>ti su pittori meri<strong>di</strong>onali, in Annali dell’Università <strong>di</strong> Lecce,<br />
vol. VI, (1971 - 1973), pp. 381 - 383<br />
Opera assegnata a Francesco Solimena da Lucio Galante il quale colloca il<br />
<strong>di</strong>pinto nel periodo in cui Solimena realizzò le tele <strong>di</strong> S. Maria Donnalbina.<br />
Il Galante vi legge <strong>un</strong> recupero della luminosità <strong>di</strong> stampo pretiano e propone<br />
<strong>un</strong>a datazione tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo. <strong>La</strong> costruzione<br />
dell’evento biblico è ben armoniosa, in particolare la figura <strong>di</strong> Agar rivela <strong>un</strong><br />
<strong>di</strong>segno morbido e dal tratto sicuro. Anche la sua struttura, nelle volumetrie<br />
delle forme, è ben costruita. Altrettanto non si può affermare sull’angelo che<br />
rivela <strong>un</strong>a fattura più accademica, come sono accademici anche le soluzioni<br />
dei panneggi. Proprio per queste <strong>di</strong>screpanze, preferiamo assegnare questo<br />
<strong>di</strong>pinto, com<strong>un</strong>que molto interessante, alla bottega del maestro<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo a bava ottocentesco. Tela in due sezioni congi<strong>un</strong>te per linea<br />
orizzontale. Parte finale delle gambe dell’angelo ossidate, figura <strong>di</strong> Ismaele<br />
<strong>di</strong>steso, anch’essa quasi interamente ossidata. Alc<strong>un</strong>i minuti p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro<br />
sulla linea me<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> congi<strong>un</strong>zione della tela<br />
CORNICE<br />
Cornice seicentesca in legno <strong>di</strong> castagno modanato (leggere mancanze ai bor<strong>di</strong>)
93<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
67
68 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
94<br />
95<br />
94 PITTORE NAPOLETANO, XVII SECOLO<br />
PAESAGGIO CON VIANDANTI A<br />
CAVALLO<br />
Olio su tela, cm. 50 x 75<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro<br />
sparsi sul cielo e nella zona inferiore.<br />
Qualche piccola caduta <strong>di</strong> colore<br />
situata sotto il ponticello e in<br />
corrispondenza dell’angolo inferiore<br />
sinistro<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e modanato,<br />
del XVIII secolo<br />
E 800-1200<br />
95 COPPIA DI PICCOLI ALARI<br />
in metallo argentato e sbalzato a<br />
volute, foglie, campanule e roccailles.<br />
Supporto e base in legno laccato e<br />
dorato.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 27 x 30.<br />
E 250-350<br />
96 97
96 COPPIA DI COMODINI EMILIANI<br />
impiallacciati in ebano viola e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> tuja, con filettature<br />
in bosso. Fronte mosso a due cassetti, calandra merlata,<br />
gambe arcuate.<br />
Alc<strong>un</strong>i elementi antichi.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 400-600<br />
97 SCULTORE ITALIANO, XVIII SECOLO<br />
FIGURA DELLA VERGINE<br />
Scultura in legno <strong>di</strong> bosso, cm. 88 x 29 x 18<br />
Mancanze alla base, spalla restaurata<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1500-2000<br />
98 PIATTO MASSONICO<br />
in maiolica a smalto avorio, con stemmi e iscrizioni, in ocra.<br />
Falda a bordo mosso.<br />
Non marcato, probabilmente Italia meri<strong>di</strong>onale, XIX secolo.<br />
Misure cm. 45 x 35.<br />
Felature.<br />
E 80-120<br />
99 BELLA COMMODE NAPOLETANA<br />
a sagoma bombata, interamente placcata in bois de rose, con<br />
filettature e intarsi in ebano viola e bosso. Fronte a due cassetti<br />
centrati da intarsio a rosa dei venti, che si ripete sulle fiancate.<br />
Calandra merlata centralmente, gambe a sciabola con scarpette in<br />
metallo br<strong>un</strong>ito. Piano in marmo giallo <strong>di</strong> Verona.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 96 x 140 x 68.<br />
Fodere posteriori del XIX secolo.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 7000-10000<br />
98<br />
99<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
69
70 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
100<br />
100 PITTORE SENESE, XVII SECOLO<br />
SANTAROSA DA LIMA<br />
Olio su tela, cm. 61 x 51<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Restauri sotto l’occhio<br />
destro, sulla bocca e fianco della guancia a<br />
sinistra e sulle mani<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno a lacca tigrata <strong>di</strong> vecchia<br />
manifattura, con fregio superiore a foglie <strong>di</strong><br />
alloro del XVIII secolo<br />
E 1000-1500<br />
101 PITTORE NAPOLETANO, INIZI XIX SECOLO<br />
SAN GIUSEPPE ADORA IL BAMBINO<br />
Olio su vetro ovale, cm. 32 x 25<br />
In cornice<br />
E 400-600<br />
101 102
102 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />
VERGINE CON IL BAMBINO<br />
Olio su tela, cm. 59 x 49<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Restauri sparsi in più p<strong>un</strong>ti<br />
della superficie<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e modanato del XVIII secolo<br />
E 600-800<br />
103 PITTORE OLANDESE, XVII SECOLO<br />
PAESAGGIO CON SOSTA DI CAVALIERI<br />
Olio su tela, cm. 32,5 x 43,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Prima tela in due sezioni congi<strong>un</strong>te. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sulla<br />
montagnola <strong>di</strong> fondo, sui cavalli a sinistra ed in basso nel<br />
terrapieno<br />
CORNICE<br />
Cornice <strong>di</strong> stile Luigi XV, in legno dorato e intagliato a<br />
volute vegetali<br />
E 1500-2200<br />
103<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
71
104 PITTORE OLANDESE, XIX SECOLO<br />
INTERNO DI LOCANDA CON SCENA DI CORTEGGIAMENTO<br />
Olio su tela ovale, cm. 37 x 30,5<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo ottocentesco. P<strong>un</strong>to <strong>di</strong> restauro sulla figura maschile<br />
CORNICE<br />
Cornice a guantiera in legno dorato, del XIX secolo<br />
E 500-700<br />
72 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
104<br />
105<br />
105 DAVID TENIERS (seguace <strong>di</strong>)<br />
Anversa 1610 - Bruxelles 1690<br />
SCENA DI GENERE IN LOCANDA<br />
Olio su tela, cm. 23 x 28<br />
Cornice ebanizzata<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo ottocentesco. Accumuli <strong>di</strong><br />
grasso sulla superficie pittorica. Il <strong>di</strong>pinto è in<br />
ottimo stato <strong>di</strong> conservazione<br />
E 600-800<br />
106 PITTORE TEDESCO, XVIII SECOLO<br />
INTERNO FAMILIARE CON FUMATORI<br />
Olio su tela, cm. 91 x 75<br />
Attribuzione a ‘Christien Wilhem-Ernst<br />
Dietrich’, al retro<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno e stucchi dorati con ricami<br />
vegetali agli angoli, del XIX secolo<br />
E 1000-1500<br />
106
107 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, XVII SECOLO<br />
SOSTA DI SOLDATI CON TAMBURINO RECANTE UNA LETTERA<br />
Olio su tela, cm. 109 x 157 In cornice<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia Veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco in due sezioni. Restauro evidente al centro<br />
della parte alta. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul soldato in basso a sinistra, sulle<br />
vesti dell’Ufficiale in pie<strong>di</strong> al centro e sull’altra figura <strong>di</strong> soldato a<br />
destra in basso<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato a sezione piatta, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />
E 4000-5000<br />
107<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
73
74 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
109<br />
110<br />
108 COPPIA DI FIGURE ALLEGORICHE<br />
DELLA LETTERATURA E DEL TEATRO<br />
in porcellana a smalti policromi. Le allegorie sono<br />
rappresentate da figure femminili in posa con il libro, <strong>un</strong><br />
cartiglio e la maschera. Basi a terrapieno.<br />
Marcate Sax in blu, al retro della base.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
h. cm. 24 e cm. 23.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 700-900<br />
109 PICCOLO LAMPADARIO<br />
in metallo con elementi a volute contornati da filari <strong>di</strong><br />
palline in vetro. Quattro braccia anch’esse a volute,<br />
pendenti a filari e piccole gocce in vetro molato.<br />
Inizi XIX secolo.<br />
Misure cm. 62 x 60.<br />
E 300-400<br />
110 PICCOLA GALLERIA BAKU<br />
con tipico <strong>di</strong>segno a medaglioni a stella ‘continui’,<br />
<strong>di</strong>sposti verticalmente sia nel campo centrale a fondo<br />
rosso, che sulla bordura a fondo bianco. Motivi<br />
<strong>seconda</strong>ri a rosette completano il <strong>di</strong>segno.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 278 x 112.<br />
Abraches evidenti.<br />
E 400-500<br />
108
111 BELLA PENDOLA DA TAVOLO<br />
con mobile impiallacciato in ebano viola, con riserve in<br />
ebano rosa filettate in acero. Corpo bombato con<br />
torretta superiore, guarnito da applicazioni in bronzo<br />
dorato a balaustro fogliato, foglie ritorte e teste <strong>di</strong><br />
amorini. Macchina con quadrante a smalto bianco con<br />
numeri romani e arabi, sottolineato da traforo in bronzo<br />
a racemo fogliato e fiorato. Pie<strong>di</strong> a plinto con drappeggio<br />
e riccioli.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 78 x 40 x 19.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1000-1500<br />
112 BELLA RIBALTA LOMBARDO VENETA<br />
interamente in noce, in due corpi. Parte superiore ad<br />
urna, con alzata sul cappello ad angoli stondati ad <strong>un</strong><br />
cassetto. Corpo mosso con interno a cinque cassetti e<br />
vano a giorno. Parte inferiore, anch’essa <strong>di</strong> sagoma<br />
bombata, a tre cassetti sul fronte con gambe a sciabola<br />
con desinenze a piccole foglie.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 124 x 123 x 98.<br />
Trasformazioni all’interno, fodere posteriori non<br />
pertinenti.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 5000-7000<br />
111 111<br />
112<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
75
QUATTRO STRAORDINARIE OPERE<br />
DI JAN BRUEGEL IL GIOVANE E HENDRIK VAN BALEN
78 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
113 JAN BRUEGHEL IL GIOVANE<br />
Anversa 1601 - 1678<br />
e<br />
HENDRIK VAN BALEN<br />
Anversa 1575 - 1632<br />
LE QUATTRO STAGIONI<br />
Quattro <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 80 x 106,5<br />
PROVENIENZA<br />
Gia collezione privata, Germania occidentale<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
Stima a richiesta<br />
113
Queste quattro allegorie delle stagioni sono<br />
accompagnate da <strong>un</strong>a perizia della dott.ssa Marina<br />
Marinelli, la quale le assegna ai due importanti maestri<br />
fiamminghi, Jan Brueghel il giovane e Hendrik Van Balen.<br />
<strong>La</strong> stu<strong>di</strong>osa ritiene che i <strong>di</strong>pinti derivano da prototipi <strong>di</strong> Jan<br />
Brueghel il vecchio, eseguiti nel 1616 e conservati presso il<br />
Neues Schloss <strong>di</strong> Bayreuth. Inoltre queste quattro allegorie<br />
si <strong>di</strong>fferenziano dai prototipi del padre <strong>di</strong> Breughel il<br />
giovane per il formato e per <strong>un</strong>a <strong>di</strong>fferente collocazione<br />
dei personaggi. È da p<strong>un</strong>tualizzare che anche Brueghel il<br />
giovane aveva <strong>di</strong>pinto autonomamente, sempre in<br />
collaborazione con Hendrik Van Balen, soggetti allegorici e<br />
paesaggi, con particolare attenzione descrittiva verso il<br />
dato naturalistico. Tematiche, queste, molto richieste al<br />
tempo, dall’aristocrazia e dalla borghesia locale e italiana.<br />
A conferma <strong>di</strong> ciò è doveroso citare la splen<strong>di</strong>da collezione<br />
<strong>di</strong> soggetti allegorici sui quattro elementi <strong>di</strong> Jan Brueghel il<br />
vecchio e Hendrik Van Balen, oggi conservati presso la<br />
Galleria Doria Pamphilij <strong>di</strong> Roma.<br />
Dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Brueghel il giovane, risulta che nel 1627 e nel 1628 il<br />
pittore aveva realizzato alc<strong>un</strong>e stagioni, tra queste ‘L’allegoria<br />
dell’estate’ e della ‘Virtù’, in collaborazione con Hendrik Van Balen.<br />
Queste sono oggi rispettivamente custo<strong>di</strong>te a Los Angeles al Paul<br />
Getty Museum, e all’Ermitage. Inoltre nel periodo antecedente alla<br />
sua collaborazione con il Van Balen, sempre Brueghel il giovane<br />
aveva soggiornato alc<strong>un</strong>i anni in Italia, spostandosi tra Milano,<br />
Roma e Palermo e solo nel 1625 ritorna ad Anversa. Del periodo<br />
italiano dovrebbe risultare <strong>un</strong> bellissimo ‘Para<strong>di</strong>so terrestre’ datato<br />
al 1620, custo<strong>di</strong>to a Berlino alla Gemaldegalerie. In virtù <strong>di</strong> questi<br />
dati cronologici a riguardo degli spostamenti del pittore e delle sue<br />
collaborazioni con il maestro <strong>di</strong> figure, appare sconcertante la<br />
datazione MDCXVI (1616), che compare su <strong>un</strong>a delle pagine<br />
dell’almanacco raffigurato a terra in primo piano nell’allegoria<br />
dell’inverno, qui presentata. Tale anno corrisponderebbe alla<br />
datazione delle allegorie <strong>di</strong>pinte da Jan Bruegel il vecchio ed anche<br />
alla cronologia relativa alla collaborazione del maestro con Hendrik<br />
Van Balen. Quin<strong>di</strong> ciò potrebbe aprire <strong>un</strong>a ipotesi attributiva delle<br />
opere qui presentate alla mano <strong>di</strong> Jan Breughel il Vecchio<br />
113<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
79
80 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
113
CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />
Rinteli novecenteschi in tutte le tele. Nel <strong>di</strong>pinto<br />
dell’Inverno, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nel cielo a sinistra.<br />
Restauri sulla cesta sopra la testa della donna più a<br />
sinistra e nei contorni del volto <strong>di</strong> quella al suo fianco.<br />
Due piccole linee orizzontali <strong>di</strong> restauro sopra e sotto<br />
i pappagalli alla colonna, sulla gonna della donna <strong>di</strong><br />
fronte alla colonna ed in basso a destra nei contorni<br />
del brano <strong>di</strong> natura morta. Nel <strong>di</strong>pinto della<br />
Primavera, alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nella parte alta<br />
degli alberi. Piccoli restauri fra le figure delle due<br />
donne al centro della composizione, a destra della<br />
donna con la cesta sulla testa ed, in basso a sinistra,<br />
nei contorni degli amorini. Nel <strong>di</strong>pinto dell’Estate,<br />
zona <strong>di</strong> restauro quasi ossidata sull’angolo in alto a<br />
sinistra del cielo. Ulteriori p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro ossidati in<br />
basso a sinistra nel terrapieno. P<strong>un</strong>ti restauro fra le<br />
fronde degli alberi al centro, e nei contorni delle<br />
gruppo <strong>di</strong> figure vicino al bordo destro. Nel <strong>di</strong>pinto<br />
dell’Aut<strong>un</strong>no, alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro in alto a sinistra<br />
sulle fronde degli alberi. Restauri sul braccio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />
delle donne sul circolo <strong>di</strong> tre donne sedute verso<br />
sinistra, sulla cesta sopra la testa della donna al centro<br />
del <strong>di</strong>pinto ed, in basso a destra, nel terrapieno fra le<br />
figure dei putti. I quattro <strong>di</strong>pinti, in considerazione della<br />
loro epoca, sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
CORNICI<br />
Cornici novecentesche in legno laccato a finta ra<strong>di</strong>ca con<br />
bor<strong>di</strong> in oro<br />
113<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
81
82 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
114<br />
115<br />
116<br />
117<br />
114 MODELLO DI TRUMEAU<br />
MARCHIGIANO<br />
in legno a lacca verde e oro. Parte<br />
superiore a due sportelli con specchi e<br />
cimasa sagomata. Parte inferiore a<br />
ribalta e due cassetti. Pie<strong>di</strong> ferini in<br />
bronzo dorato.<br />
Inizi XIX secolo.<br />
Misure cm. 48 x 23 x 13.<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 600-800<br />
115 TAPPETO SHIRWAN LESGHI<br />
a tre medaglioni a croce, con motivi<br />
<strong>seconda</strong>ri ad artigli d’aquila, nel<br />
campo centrale a fondo grigio.<br />
Bordura con sequenza ad ‘S’, su fondo<br />
azzurro.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 181 x 110.<br />
E 400-500<br />
116 BELLA FIAMMINGA<br />
in porcellana ‘pasta dura’, con decoro<br />
a smalto giallo e rosso a figura <strong>di</strong><br />
serpente, ornati vegetali. Cavetto<br />
decorato a figure <strong>di</strong> uccellini.<br />
Marcata Meissen, fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 61 x 30.<br />
E 200-300<br />
117 PICCOLA COMMODE ROMANA<br />
interamente impiallacciata in acero<br />
con bor<strong>di</strong> e riserve in ebano viola.<br />
Fronte mosso, convesso centralmente,<br />
a due cassetti piccoli e due gran<strong>di</strong>, con<br />
riserve rettangolari. Fiancate mosse,<br />
calandra <strong>di</strong> bella merlatura. Piccole<br />
gambe arcuate.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 88 x 105 x 55.<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 3000-4000<br />
118 CORNICE SALVATOR ROSA<br />
in legno dorato e modanato, con<br />
bor<strong>di</strong> a palmette.<br />
XVIII secolo.<br />
Luce cm. 57 x 45.<br />
E 500-700
119<br />
119 SPLENDIDA SPECCHIERA ROMANA<br />
interamente in legno dorato, con cornice<br />
interna modanata e ricchi fregi scolpiti a<br />
roccailles, volute arricciate, foglie d’acanto,<br />
foglie, fiori ed esili racemi rampicanti.<br />
Maestoso fregio al cappello centrato da<br />
ulteriore specchio, con cimasa spiovente.<br />
Bordo interno <strong>di</strong> bella baccellatura, pie<strong>di</strong> a<br />
riccioli con foglie poggianti su plinti scolpiti.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 180 x 116.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 2500-3000<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
83
84 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
120<br />
120 SPECCHIERINA VENEZIANA<br />
con cornice in legno dorato e due<br />
braccia nel basso in ferro battuto,<br />
sagomate a ramages con ciuffi <strong>di</strong><br />
foglie e fiori. Vetro decorato a volute<br />
vegetali e foglie.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 48 x 29.<br />
E 300-400<br />
121
121 ARAZZO SAVONNERIE FRANCESE<br />
con maestoso medaglione centrale circolare con decoro a<br />
gran<strong>di</strong> fiori e foglie su fondo giallo, nel campo centrale<br />
‘vuoto’ a fondo senape. I decori floreali si ripetono ai<br />
cantonali del campo centrale. Bordura a volute vegetali<br />
ritorte con margherite e cornucopie, su fondo marrone.<br />
Riserve in giallo e arancio.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 480 x 410.<br />
Alc<strong>un</strong>e scucitura al bordo del medaglione centrale ed ai<br />
margini della bordura. Abraches <strong>di</strong>ffuse su <strong>di</strong> <strong>un</strong> angolo<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
E 1500-2200<br />
122 SPLENDIDO SALOTTO FRANCESE<br />
in legno dorato e scolpito a roccailles, foglie d’acanto, volute vegetali<br />
arricciate con fon<strong>di</strong> a reticolo. Alti schienali merlati, braccioli a pomi<br />
arricciati, montanti sagomati, gambe arcuate con desinenze anch’esse<br />
arricciate. Bella tappezzeria ad arazzo Aubousson decorato a foresta <strong>di</strong><br />
fiori con fon<strong>di</strong> a paesaggi con vedute <strong>di</strong> città in lontananza. Composto<br />
da <strong>di</strong>vano e due poltrone.<br />
Periodo Luigi XV.<br />
Misure <strong>di</strong>vano cm. 113 x 200 x 60.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione palazzo <strong>di</strong> famiglia fiorentina<br />
E 4000-6000<br />
122<br />
122 (dettaglio)<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
85
86 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
124<br />
123 IGNOTO PITTORE, XIX SECOLO<br />
INNALZAMENTO DELLA CROCE<br />
Trittico ad olio su tavola, cm. 67 x 51 e cm. 67 x 25<br />
Stu<strong>di</strong>o accademico tardo ottocentesco des<strong>un</strong>to dal trittico <strong>di</strong>pinto<br />
da Rubens nel 1610, per la Cattedrale <strong>di</strong> Anversa<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CORNICE<br />
Cornice ottocentesca a trittico, in legno e stucchi dorati con<br />
ricami a racemi vegetali e fiori agli angoli<br />
E 500-700<br />
124 PITTORE SPAGNOLO, XVIII SECOLO<br />
RITRATTO DI GIOVINETTA<br />
Olio su tela, cm. 64 x 47<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente. Restauri nel fondo in alto e a sinistra del volto.<br />
Piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul mento, sul braccio e nel basso<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato a sezione piatta incisa a motivi ‘astratti’,<br />
con bor<strong>di</strong> a foglie <strong>di</strong> lauro, p<strong>un</strong>ti e linee, del XVIII secolo<br />
E 1000-1500<br />
123
125 PETER LELY (bottega <strong>di</strong>)<br />
Soest 1618 - Londra 1680<br />
RITRATTO DI LORD<br />
Olio su tela, cm. 123 x 99<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 8000-12000<br />
Alla morte <strong>di</strong> Anton Van Dyck, avvenuta a Londra nel 1641, il<br />
pittore Peter Lely si trasferì nella città reale <strong>di</strong>venendo ben presto<br />
ritrattista affermato presso le varie corti. Lords inglesi, alti ufficiali e<br />
dame avevano l’interesse <strong>di</strong> richiedere al pittore <strong>un</strong> ritratto con<br />
sfarzose vesti e in incantevole giar<strong>di</strong>ni adornati da fontane e<br />
sculture. <strong>La</strong> fama toccò ben presto il successo, la sua ritrattistica era<br />
richiesta anche da Cosimo III dè Me<strong>di</strong>ci, il quale creò nella <strong>di</strong>mora <strong>di</strong><br />
famiglia <strong>un</strong>a galleria <strong>di</strong> ritratti <strong>di</strong> alti ufficiali. L’Inghilterra ebbe ben<br />
presto <strong>un</strong> largo seguito <strong>di</strong> pittori sia <strong>di</strong> bottega, che <strong>di</strong> seguaci,<br />
fortemente legati allo stile del maestro. Il ritratto qui presentato,<br />
raffigurante <strong>un</strong> anonimo Lord inglese, costituisce <strong>un</strong> interessante<br />
testimonianza delle opere del pittore e della sua bottega<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sulla spalla. Restauro sulle<br />
<strong>di</strong>ta della mano in basso a sinistra, linea <strong>di</strong> restauro obliqua nel<br />
fondo a sinistra della stessa<br />
CORNICE<br />
Cornice inglese in legno dorato e scolpito a foglie, volute e<br />
roccailles, del XVIII secolo<br />
125<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
87
88 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
127<br />
128<br />
129<br />
126 SCULTORE ITALIA CENTRALE,<br />
FINE XVII SECOLO<br />
PROFILO DELLA VERGINE<br />
Altorilievo ovale in marmo bianco,<br />
cm. 56 x 40<br />
Leggeri <strong>di</strong>fetti<br />
E 1500-2000<br />
127 STEMMA BAROCCO<br />
in pietra, scolpito in altorilievo a<br />
cartiglio con iscrizione ‘QUISQUE<br />
PATITUR QUOD FECIT’. Figura <strong>di</strong><br />
cherubino sopra il cartiglio.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 34 x 64 x 13.<br />
E 800-1200<br />
128 BELLA COPPIA DI VASI DI SAVONA<br />
in maiolica a smalto bianco e blu,<br />
decorati a paesaggi con scene <strong>di</strong><br />
battaglie ed episo<strong>di</strong> mitologici, al retro.<br />
Anse a serpentelli sottolineate da teste<br />
grottesche che si ripetono alla base.<br />
Datati 1747 al collo.<br />
Misure cm. 40 x 37 x 27.<br />
Leggeri <strong>di</strong>fetti e mancanze.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 2000-3000<br />
126
129 BELLA COPPIA DI ORCI<br />
in maiolica a smalto bianco blu e<br />
giallo, con decori al corpo ad ornati<br />
vegetali e stemma <strong>di</strong> casata con<br />
sigla ‘G.T.’ sul fronte. Iscrizione<br />
‘.ACQ.aFD.CARD.STEIL’ e<br />
‘ACQ.aFD.RUTA.CAP’. Ansa a<br />
nastro, filettatura in giallo alla base.<br />
Probabilmente Napoli, datati 1625<br />
al retro.<br />
Misure cm. 35 x 28 x 28.<br />
Difetti, <strong>un</strong> orcio notevolmente<br />
felato alla base.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana.<br />
E 3000-4000<br />
130 PIATTO DI CASTELLI<br />
in maiolica, centrato da tondo a<br />
testa <strong>di</strong> santa, con decori a<br />
grottesche e ornati vegetali, su<br />
fon<strong>di</strong> blu ed ocra.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Diametro cm. 19.<br />
Rotture.<br />
E 80-120<br />
130 131<br />
131 COPPIA DI POTICHES DI SAVONA<br />
in maiolica smaltata in bianco e blu e<br />
decorate a paesaggi con scene<br />
mitologiche. Anse a foglia d’acanto,<br />
coperchi decorati a fiori con foglie<br />
intrecciate in rilievo al pomo.<br />
Marca dell’impiccato con data 1726,<br />
al retro<br />
Misure cm. 45 x 23 x 20.<br />
Restauri, cadute <strong>di</strong> smalto, mancanze<br />
ad <strong>un</strong> coperchio.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 350-450<br />
132 PIATTO IN MAIOLICA<br />
a smalto verde e marrone a motivi astratti,<br />
con bordo a fazzoletto.<br />
Probabilmente Italia meri<strong>di</strong>onale, inizi XIX secolo.<br />
Diametro cm. 32.<br />
Difetti al bordo.<br />
E 80-120<br />
133 BELLA COPPIA DI BROCCHE VENEZIANE<br />
a smalto blu berrettino, con decoro al corpo<br />
a racemi fogliati ed iscrizioni‘.AQ.D.PULEGIO.’<br />
e ‘.AQ.D.SCABIOSA.’. Anse a serpentelli.<br />
Datate 1614 al retro.<br />
Misure cm. 29 x 24 x 26.<br />
Difetti <strong>di</strong> cottura, mancanze alla base ed al<br />
collo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a brocca.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana.<br />
E 2000-3000<br />
133<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
89
90 DIPINTI E ARREDI ANTICHI
134<br />
134 CAREL VAN FALENS<br />
Anversa 1683 - Parigi 1733<br />
PAESAGGIO CON TORRENTE CON SOSTA DI GITANI<br />
Olio su tela, cm. 73 x 109<br />
Firmato in basso a sinistra, sotto al carro<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Restauri sul carro a destra e nelle<br />
sue a<strong>di</strong>acenze, sulle figure della gitana in pie<strong>di</strong> vicino al<br />
fuoco e sulle figure alla sua destra. Ulteriori restauri nel<br />
terrapieno a destra<br />
CORNICE<br />
Cornice <strong>di</strong> linea Luigi XV, in legno dorato e scolpito a<br />
racemi vegetali, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />
E 6000-8000<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
91
92 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
135<br />
135 NICOLAES BERCHEM (seguace <strong>di</strong>)<br />
Haarlem 1620 - Amsterdam 1683<br />
PAESAGGIO FLUVIALE CON VIANDANTI E<br />
PESCATORI<br />
Olio su tela, cm. 71 x 60<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo ottocentesco. Piccolo p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />
restauro sulle fronde degli alberi a sinistra e<br />
sul terrapieno al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> questi<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato a doppia<br />
modanatura, del XVII secolo<br />
E 2000-3000<br />
136 PITTORE ITALIANO, INIZI XIX SECOLO<br />
PAESAGGIO CON CITTÁ E TOMBA ROMANA<br />
Acquerello su carta, cm. 13 x 17<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno e stucchi dorati, con rose a<br />
rilievo agli angoli, del XIX secolo<br />
E 300-400<br />
136 137
137 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />
VERGINE CHE LEGGE LE SACRE SCRITTURE<br />
Olio su tela, cm. 68 x 55<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
In prima tela. Alc<strong>un</strong>i tagli non restaurati<br />
sulla superficie pittorica<br />
E 300-400<br />
138 HUBERT ROBERT (cerchia <strong>di</strong>)<br />
Parigi 1733 - 1808<br />
SCORCIO ARCHEOLOGICO CON FIGURE<br />
Olio su tela, cm. 39 x 50,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 4000-6000<br />
Gli anni che Hubert Robert trascorse in Italia furono non solo significativi per il proprio<br />
arricchimento culturale e professionale, ma <strong>di</strong>edero vita ad <strong>un</strong>a scuola <strong>di</strong> valenti pittori,<br />
cimentati principalmente nella realizzazione <strong>di</strong> scorci con rovine antiche, giar<strong>di</strong>ni ed<br />
episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, attraverso eleganza <strong>di</strong> forme e tocco pittorico. Questa<br />
veduta, che è completa nella sua costruzione, può essere inserita in tale cultura<br />
espressa dai tanti pittori viaggiatori francesi. Vi si può notare l’amore verso l’antico<br />
sviluppato attraverso <strong>un</strong>a visione realistica e al contempo i<strong>di</strong>lliaca; le figure che<br />
perfettamente si integrano nel contesto archeologico sono quasi <strong>un</strong>a rievocazione,<br />
leggermente più leziosa, delle presenze umane tratte dal gusto delle opere del Pannini<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo a cera novecentesco. Restauri sulle finestre del palazzo a sinistra e, a destra,<br />
sulla parte alta del caseggiato<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e scolpito a volute vegetali, roccailles e foglie, del XVIII secolo<br />
138<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
93
139 COPPIA DI CANDELIERI DA TERRA<br />
in legno argentato a mecca su bolo<br />
rosso. Fusto a tortiglione, piatto<br />
circolare, base a rocchio con zoccolo<br />
quadrato.<br />
XVIII secolo.<br />
h. cm. 90.<br />
E 150-220<br />
140 TAPPETO KAZAK LORI-PAMPAK<br />
ANTICO<br />
con emblemi stilizzati <strong>un</strong>cinati su<br />
scu<strong>di</strong> entro ottagoni, dei quali due a<br />
fondo bianco ed il centrale a fondo<br />
blu. Motivi <strong>seconda</strong>ri a piccole ‘S’,<br />
poligoni <strong>un</strong>cinati e simbologie, nel<br />
campo centrale a fondo rosso.<br />
Bordura a foglie <strong>di</strong> quercia con<br />
riserve ‘Medacyl’.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 288 x 176.<br />
Usure e abraches.<br />
E 800-1200<br />
94 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
141 RARO OROLOGIO DA TAVOLO<br />
con cassa in palissandro ad <strong>un</strong>o sportello<br />
sul fronte con vetri, con cornice a profili<br />
<strong>di</strong> colonne. Cappello a torretta con presa<br />
in bronzo dorato. Pie<strong>di</strong> felini anch’essi in<br />
bronzo dorato. Macchina con quadrante<br />
a numeri romani.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 38 x 27 x 17<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 1800-2500<br />
140<br />
141<br />
142 BEL TRUMEAU NAPOLETANO<br />
interamente impiallacciato in ebano viola<br />
e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce con riserve e filettaure in<br />
bois de rose. Parte superiore a due<br />
sportelli con specchi a volta e cappello a<br />
timpano, con cornici gra<strong>di</strong>nate a<br />
guantiera, centrato da ulteriore specchio<br />
a cartiglio. Interno della parte superiore a<br />
quattro ripiani con mensole merlate,<br />
sportello centrale e cinque cassetti nel<br />
basso. Parte inferiore a ribalta con<br />
interno a vani a giorno, anch’essi con<br />
mensole merlate e tre cassetti. Fronte<br />
esterno lineare, a tre cassetti. Cornice <strong>di</strong><br />
base gra<strong>di</strong>nata, pie<strong>di</strong> a mensola.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 268 x 126 x 66.<br />
Alc<strong>un</strong>e fodere del retro leggermente<br />
posteriori, alc<strong>un</strong>e fodere dei cassetti<br />
interni anch’esse posteriori, pie<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
manifattura recente<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata napoletana<br />
E 4000-6000<br />
142
142
143 GIUSEPPE NICOLA NASINI<br />
Castel del Piano 1657 - Siena 1736<br />
L’ELEMOSINA DI SAN TOMMASO DI VILLANOVA<br />
Olio su tela, cm. 346 x 234<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 18000-25000<br />
Il <strong>di</strong>segno relativo al <strong>di</strong>pinto,<br />
conservato alla Courtauld Gallery <strong>di</strong> Londra<br />
143 (dettaglio della cornice)<br />
96 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
<strong>La</strong> formazione <strong>di</strong> Giuseppe Nicola Nasini è da ricondurre alla prima<br />
esperienza paterna a cui seguì l’importante soggiorno romano al<br />
seguito <strong>di</strong> Ciro Ferri. Tra i suoi capolavori romani, realizzati durante<br />
il XVIII secolo, ricor<strong>di</strong>amo la pala della ‘Madonna in trono con San<br />
Carlo e San Filippo’, del 1707, ubicata nella chiesa dei Re Magi al<br />
Collegio <strong>di</strong> Propaganda Fide e il ‘Battesimo <strong>di</strong> Cristo’ con<br />
‘L’Immacolata concezione’, entrambe del 1716, collocate nella<br />
cappella del Battistero della chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo in Lucina. In<br />
queste opere sopravvivono gli stilemi della grande cultura romana<br />
del ‘600, della cultura cortonesca e marattesca, tutte fuse in <strong>un</strong><br />
<strong>un</strong>ico linguaggio <strong>di</strong> grande energia tardo barocca.<br />
Nel 1679 ottenne il secondo premio all’Accademia <strong>di</strong> San Luca,<br />
che segnò l’inizio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> altri premi <strong>di</strong> pittura e scultura<br />
conseguiti nel corso degli anni. I soggiorni a Siena e Venezia, se<br />
pur brevi, ebbero, com<strong>un</strong>que, nel Nasini, <strong>un</strong> ruolo importante<br />
nell’arricchimento del suo linguaggio. Lo sguardo attento verso la<br />
pittura veneta del XVI secolo e il probabile contatto con J. Carl<br />
Loth (come sostiene il biografo Moucke), sono confermate da<br />
questo grande <strong>di</strong>pinto raffigurante ‘L’elemosina <strong>di</strong> San Tommaso<br />
da Villanova’, opera ove, alla costruzione barocca <strong>di</strong> impronta<br />
romana con volumetrie cortonesche, si aggi<strong>un</strong>gono drammatiche<br />
pose e suggestive cromie <strong>di</strong> ispirazione veneta. A conferma della<br />
soluzione attributiva per questo grande <strong>di</strong>pinto al Nasini, si può<br />
citare l’esistenza <strong>di</strong> <strong>un</strong> suo <strong>di</strong>segno conservato alla Courtauld<br />
Gallery <strong>di</strong> Londra. Questo, pur recando <strong>un</strong> soggetto <strong>di</strong>verso,<br />
mostra in basso sulla sinistra in primo piano <strong>un</strong>a donna con ampi<br />
panneggi avente accanto <strong>un</strong> bambino. Risulta evidente l’analogia<br />
stilistica e compositiva tra questo gruppo e la figura femminile con<br />
bambino rappresentati in primo piano a destra nel <strong>di</strong>pinto in<br />
questione<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
In prima tela. Tagli rattoppati e mal restaurati sulla parte bassa<br />
vicino al bordo. Ulteriore taglio ad ‘L’, rattoppato, in alto a sinistro<br />
vicino alle teste dei cherubini. Alc<strong>un</strong>i piccoli fori nella parte alta del<br />
cielo, cadute <strong>di</strong> colore sui volti <strong>di</strong> due figure sempre nella parte<br />
destra. Il <strong>di</strong>pinto è in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
CORNICE<br />
Grande cornice S. Rosa seicentesca, in legno ebanizzato con bor<strong>di</strong><br />
in legno dorato a palmette, nastrino arrotolato e baccellatura.<br />
Tagli su tutti i lati senza riduzioni, probabilmente eseguiti per<br />
favorirne la mobilità<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
G. Casale, Giuseppe Nicola Nasini pittore senese: opere<br />
conservate a Roma, in Annuario dell’Istituto <strong>di</strong> Storia dell’arte<br />
Università la Sapienza, Nuova serie 1, Roma 1981-82, pp. 43 - 52<br />
Lo stu<strong>di</strong>o critico e l’attribuzione <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>pinto sono stati curati<br />
dal Dott. Federico Lemme
143<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
97
144 SCUOLA RUSSA, XIX SECOLO<br />
SAN NICOLA BENEDICENTE<br />
Tempera su tavola, cm. 31,5 x 37<br />
Reeza in metallo dorato e sbalzato con<br />
iscrizione in cartiglio<br />
CONDIZIONI<br />
Svelature sul viso. Difetti alla reeza<br />
E 500-700<br />
98 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
144<br />
145<br />
146<br />
148<br />
145 ADAM PYNACKER (cerchia <strong>di</strong>)<br />
Pynacker 1622 - Amsterdam 1673<br />
PAESAGGIO CON ROVINE E PASTORI<br />
Olio su tela, cm. 43,5 x 57,5<br />
Cornice in ra<strong>di</strong>ca<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo a cera novecentesco. Tagli con<br />
restauri ossidati nella parte destra del<br />
<strong>di</strong>pinto e su tutta la parte inferiore.<br />
Ulteriori restauri sul cielo<br />
E 1500-2000<br />
146 SEGUACE DI SEBASTIANO CONCA,<br />
XVIII SECOLO<br />
LA VERGINE DEL ROSARIO, SAN<br />
DOMENICO DI GUZMAN E SANTA<br />
CATERINA<br />
Seppia su carta, cm. 25,2 x 17<br />
E 700-900<br />
Probabile variante tratta da <strong>un</strong>a<br />
composizione <strong>di</strong>pinta da Sebastiano<br />
Conca nel 1714, ubicata nella chiesa<br />
romana <strong>di</strong> San Clemente<br />
147 SCULTORE TEDESCO, XVII SECOLO<br />
SCENA DI INTERNO RINASCIMENTALE<br />
Altorilievo in avorio, cm. 10 x 8<br />
Cornicetta in legno modanato<br />
E 200-300<br />
148 PITTORE ITALIANO, XVII SECOLO<br />
SAN PIETRO<br />
Olio su tavola, cm. 41,5 x 31,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Ingenti restauri sul fondo e sul volto.<br />
Ulteriori p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi<br />
sull’abito. Cadute <strong>di</strong> colore e<br />
sollevamento della pittura<br />
E 700-1000
149 PITTORE ROMANO, XVIII SECOLO<br />
CASCATE DI TIVOLI CON TEMPIO DELLA SIBILLA E BAGNANTI<br />
Olio su tela, cm. 67 x 93<br />
Firma ‘<strong>La</strong>llemand’, probabilmente apocrifa, in basso a sinistra<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo tardo ottocentesco. Bordo superiore con restauri materici<br />
male eseguiti. P<strong>un</strong>ti e zone <strong>di</strong> restauro sparse sul promontorio a<br />
destra e sulla sinistra nella vegetazione<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato a sezione piatta con bor<strong>di</strong> a palmette e<br />
perlatura, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />
E 8000-12000<br />
150 JAN FRANS VAN BLOEMEN (att. a)<br />
Anversa 1662 - Roma 1749<br />
STUDI DI PAESAGGI CON FIGURE<br />
Seppia e acquerello grigio su carta, cm. 25,5 x 39<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> caseggiati a seppia su carta azzurra, al retro<br />
CONDIZIONI<br />
Mancanze sul bordo superiore e inferiore<br />
E 300-400<br />
149<br />
150<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
99
100 DIPINTI E ARREDI ANTICHI
151 FRANCESCO SIMONINI<br />
Parma 1686 - 1753<br />
DOPO LA BATTAGLIA<br />
Olio su tela, cm. 125 x 222<br />
Iscrizione ‘Simonini fece 1755’, al retro<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia patrizia romana<br />
E 8000-12000<br />
151<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Cadute <strong>di</strong> pittura sparse,<br />
alc<strong>un</strong>e mal restaurate. Alc<strong>un</strong>i restauri pittorici<br />
nel basso, sul terrapieno. Sobolliture sulle<br />
montagne <strong>di</strong> fondo, nel cielo e nei contorni del<br />
castello<br />
CORNICE<br />
Grande cornice settecentesca in legno dorato e<br />
modanato<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
101
102 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
152<br />
153<br />
152 RARO TAVOLO ROMANO<br />
interamente lastronato in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />
noce, con piano circolare. Fascia del piano a<br />
guantiera filettata a bacchette dorate. Tre<br />
gambe animate <strong>di</strong> bella linea, con apici scolpiti<br />
a teste grottesche dorate, affiancate da intagli<br />
a riccioli. Pie<strong>di</strong> caprini anch’essi <strong>di</strong> bell’intaglio.<br />
Due prol<strong>un</strong>ghe laterali al piano postume.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 82 x 114.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1800-2500<br />
152 (dettaglio)<br />
154
153 RARO TAPPETO SUMAKH AD AQUILE<br />
con <strong>di</strong>segno a triplo medaglione con artigli, con il<br />
centrale a fondo bianco. Motivi <strong>seconda</strong>ri a rosette<br />
e motivi simbolici, nel campo centrale a fondo<br />
rosso. Bordura principale a tipico motivo a doppia<br />
‘S’ su fondo bianco, entro riserve ‘Medacyl’.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 175 x 135.<br />
Restauro traversante <strong>un</strong> medaglione.<br />
E 500-600<br />
154 BEL CANDELIERE DA TERRA<br />
interamente in legno dorato e intagliato a volute<br />
vegetali, riccioli, foglie e roccailles. Fusto con nodo<br />
triangolare e balaustro, base a plinto con pie<strong>di</strong><br />
arricciati. Completo <strong>di</strong> zoccolo a fianchi concavi.<br />
Probabilmente Roma, XVIII secolo.<br />
h. cm. 155.<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 300-400<br />
155 PICCOLA CONSOLE ROMANA<br />
in legno dorato e scolpito a roccailles, volute vegetali, foglie e riccioli.<br />
Splen<strong>di</strong>do piano, pertinente e coevo, in marmo verde africano, centrato<br />
da intarsio a rombo. Bor<strong>di</strong> del piano sagomati, con fronte convesso<br />
centralmente e fianchi lobati. Fascia del piano traforata ad ornati<br />
vegetali, gambe arcuate scolpite a foglie rampicanti, con apici arricciati<br />
al retro e desinenze incamiciate a foglie. Crocera a volute vegetali<br />
contrarie, centrata da fregio a petali ritorti.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 89 x 128 x 68.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 1500-2000<br />
155<br />
155 (piano)<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
103
156 PITTORE GENOVESE, XVIII SECOLO<br />
PAESAGGIO INVERNALE CON VILLAGGIO<br />
Olio su tela, cm. 22 x 29,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
104 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sulla supeficie<br />
pittorica<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato, della fine del XVIII secolo<br />
E 500-700<br />
156<br />
157 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />
PAESAGGIO CON SCENA ROMANA<br />
PAESAGGIO CON PASTORE<br />
Due matite su carta, cm. 61 x 97 e cm. 67 x 94<br />
Fogli liberi<br />
CONDIZIONI DEI DISEGNI<br />
Gore <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, rotture e mancanze<br />
M.O.<br />
158 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />
PAESAGGIO CON ELIA E L’ANGELO<br />
Matita su carta, cm. 100 x 81<br />
Foglio libero<br />
E 200-300<br />
159 PITTORE ROMANO, XIX SECOLO<br />
PAESAGGIO ROMANO CON PASTORI<br />
Matita su carta, cm. 50 x 67<br />
Foglio libero<br />
E 150-200<br />
158 159
160 LORENZO MASUCCI (?)<br />
Attivo a Roma nel XVIII secolo<br />
AUTORITRATTO<br />
Olio su tela, cm. 63 x 49<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 2500-3500<br />
Il <strong>di</strong>segno dell’autoritratto <strong>di</strong> Lorenzo<br />
Masucci, conservato al Kupferstichkabinett<br />
Staatliche Museen <strong>di</strong> Berlino<br />
160<br />
Al Kupferstichkabinett Staatliche Museen <strong>di</strong> Berlino è conservato <strong>un</strong><br />
foglio pubblicato dalla Prof.ssa Debenedetti (E. Debenedetti, Roma<br />
1997, fig. 30), come autoritratto <strong>di</strong> Lorenzo Masucci. Questo in virtù<br />
dell’iscrizione ‘Lorenzo Masucci Pittore figlio <strong>di</strong> Agostino Masucci’,<br />
posta sotto il <strong>di</strong>segno. Complessivamente le analogie fisiognomiche<br />
con il ritratto qui presentato, suggeriscono la medesima identità del<br />
personaggio. E’ probabile com<strong>un</strong>que che tra il <strong>di</strong>pinto e il <strong>di</strong>segno ci<br />
siano alc<strong>un</strong>i anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza. Tale supposizione è suggerita dall’età<br />
più avanzata e dalla maggiore virilità <strong>di</strong> sguardo che emerge nel<br />
nostro <strong>di</strong>pinto, rispetto al piglio <strong>di</strong>sincantato che mostra il <strong>di</strong>segno<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Leggeri restauri sul contorno del volto e della<br />
spalla in secondo piano. Svelature sulla tempia e sulla spalla in primo<br />
piano<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato scolpita a foglie, con bordo interno perlato,<br />
del XVIII secolo<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
Stu<strong>di</strong> sul Settecento Romano, quaderni <strong>di</strong>retti da E. Debenedetti,<br />
Roma 1997<br />
Attribuzione del <strong>di</strong>pinto realizzata dal Dott. Federico Lemme<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
105
161 BELLA CONSOLE VENEZIANA<br />
in ciliegio, con piano a fronte<br />
convesso, fianchi mossi e angoli<br />
lobati. Fronte ad <strong>un</strong> cassetto,<br />
calandra a tripla merlatura. Gambe<br />
arcuate ed animate con desinenze<br />
caprine.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 80 x 130 x 55.<br />
Non si notano rifacimenti <strong>di</strong> spicco.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1500-2000<br />
106 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
162 BEL TAPPETO MAHAL<br />
con <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> influenza<br />
‘Ferahan’, dominato centralmente<br />
da rosone floreale a fondo blu<br />
con motivi <strong>seconda</strong>ri a tralci,<br />
boteh ed herati, nel campo<br />
centrale a fondo rosso. Tipica<br />
bordura ad herati su fondo blu.<br />
Metà XX secolo.<br />
Misure cm. 395 x 290.<br />
E 1000-1500<br />
161<br />
162 163<br />
163 OROLOGIO A TORRE INGLESE<br />
con mobile in legno a lacca verde e oro, <strong>di</strong>pinto<br />
a paesaggi cinesi con case e figure e decori<br />
vegetali. Fusto a parallelepipedo, ad <strong>un</strong>o<br />
sportello sul fronte. Parte superiore con cassa<br />
mobile ad <strong>un</strong>o sportello con vetro a due<br />
colonne laterali, cappello con torretta, affiancata<br />
da pinnacoli <strong>di</strong> bell’intaglio. Piede a mensola.<br />
Macchina con quadrante firmato ‘Edward<br />
Moore, Oxford’.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 225 x 52 x 27.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 2000-3000
164 PARAMENTO ECCLESIASTICO<br />
in raso trap<strong>un</strong>tato a fili d’oro e<br />
argento a motivi vegetali.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 80 x 67.<br />
Difetti.<br />
E 2000-3000<br />
165 TAVOLO DA SALOTTO<br />
con piano rettangolare in marmo<br />
africano. Base in noce tornito a<br />
rocchetti.<br />
Elementi antichi.<br />
Misure cm. 50 x 75 x 42.<br />
E 200-300<br />
166 PIATTINO DI MONTELUPO<br />
in maiolica, decorato nel cavetto a<br />
grottesche ed ornati vegetali. Bordo<br />
lobato a smalto blu, giallo e verde.<br />
XIX secolo.<br />
Diametro cm. 17.<br />
E 150-200<br />
166<br />
167 BELLA RIBALTA NAPOLETANA<br />
lastronata in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce,<br />
con filettature e intarsi a rosa dei venti<br />
in bois de rose. Parte superiore ad<br />
urna con ribalta e interno a cinque<br />
cassetti e vano centrale a giorno.<br />
Fronte esterno convesso centralmente<br />
a tre cassetti, angoli a linea spezzata<br />
con cartelle sagomate. Alti pie<strong>di</strong> a<br />
mensola.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 123 x 130 x 60.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 3000-4000<br />
167<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
107
108 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
168 CRISTOFANO ALLORI (seguace <strong>di</strong>)<br />
Firenze 1577 - 1621<br />
RITRATTO DI GIOVINETTO<br />
Olio su cartoncino ovale, cm. 22 x 17<br />
Cornice dorata<br />
E 250-350<br />
169<br />
169<br />
169 PITTORE LOMBARDO, XVIII SECOLO<br />
GIOVANE PITOCCO CON UCCELLINO<br />
GIOVINETTA CON CESTA DI UCCELLI<br />
Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela, cm. 49,5 x 62<br />
In cornice<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 4000-6000<br />
Questi due piacevoli ritratti <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>nelli, <strong>di</strong><br />
certa area lombarda, sono accompagnati da<br />
simpatici elementi naturalistici che assurgono<br />
a piccoli brani <strong>di</strong> natura morta. Il retaggio<br />
culturale potrebbe essere suggerito dalle<br />
tematiche e dallo stile <strong>di</strong> Giacomo Ceruti.<br />
Difatti il realismo che traspare dalla intensa<br />
espressività dei due fanciulli e la costruzione<br />
ritrattistica trovano analogie con alc<strong>un</strong>e tra le<br />
opere famose del maestro lombardo.<br />
Tra queste ricor<strong>di</strong>amo il ‘Ragazzo con cesta <strong>di</strong><br />
pesci’ della Galleria Palatina <strong>di</strong> Firenze, il<br />
‘Ritratto <strong>di</strong> bambino con cane’ e il ‘Ritratto <strong>di</strong><br />
bambina con gatto’, entrambi della collezione<br />
Mathiesen <strong>di</strong> Londra e i due ‘Ritratti <strong>di</strong><br />
fanciulli’, ubicati al Museum Ulster <strong>di</strong> Belfast<br />
CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />
Rinteli recenti. P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sul volto, sul<br />
cappello e sulla giacca del ragazzo, linee <strong>di</strong><br />
restauro attorno agli occhi della fanciulla<br />
168
170 JEAN RAOUX (att. a)<br />
Montpellier 1637 - Parigi 1734<br />
CONCERTO GALANTE<br />
Olio su tela, cm. 105 x 85<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Restauri sul petto della donna ed in<br />
basso all’angolo destro<br />
CORNICE<br />
Cornice a guantiera in legno dorato, decorata a foglie e<br />
palmette, del XIX secolo<br />
E 2500-3500<br />
170<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
109
110 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
171<br />
172 (piano)<br />
172<br />
171 GRAZIOSO OROLOGIO DA TAVOLO FRANCESE<br />
in marmo bianco e bronzo dorato. Cassa del<br />
quadrante affiancata da montanti cesellati a<br />
colli <strong>di</strong> rapaci con pendenti, poggianti su<br />
colonnine in marmo grigio con applicazioni a<br />
piccoli balaustri. Cappello a navicella con<br />
pendenti a nappe e cesto <strong>di</strong> frutti. Fusto a<br />
colonnina, poggiante su basetta con<br />
applicazioni al fronte a margherite e volute<br />
vegetali.<br />
Quadrante a smalto bianco, firmato ‘Meuron<br />
a Paris’.<br />
Periodo Luigi XVI.<br />
Misure cm. 34 x 21 x 9.<br />
Basetta in legno dorato.<br />
Difetti.<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 1200-1800<br />
173
172 BEL CASSETTONE EMILIANO<br />
interamente lastronato in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce e ciliegio, con<br />
filettature ed intarsi in bosso ed ebano viola. Piano<br />
rettangolare con riserva centrata da doppia rosa dei venti che<br />
si ripete a spicchio sugli angoli. Fronte a due cassetti superiori<br />
e due cassetti gran<strong>di</strong>, ripartiti da rettangoli a due finti cassetti<br />
e piccolo finto cassetto segreto centrale. Gambe ad obelisco.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 110 x 137 x 60.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 2000-2500<br />
173 ASPERSORIO DA SOSPENSIONE<br />
in bronzo, con corpo piriforme, traforato ad ornati vegetali.<br />
Catene a bastoncino con sfere, montante superiore a figura <strong>di</strong><br />
cherubino con cornucopia.<br />
Roma XIX secolo.<br />
Misure cm. 78 x 13.<br />
E 200-300<br />
174 PIATTO DI DERUTA<br />
in maiolica con decoro floreale a smalto giallo, blu e verde.<br />
XX secolo.<br />
Diametro cm. 21.<br />
E 50-70<br />
175 PIATTO FRANCESE<br />
in maiolica a smalto bianco, con decoro floreale nel cavetto.<br />
Bordo lobato lumeggiato in blu.<br />
Marca e data 1782 al retro.<br />
Diametro cm. 25.<br />
E 80-120<br />
176 SPLENDIDA COPPIA DI CONSOLES ROMANE<br />
interamente in legno dorato, con rari piani rettangolari,<br />
pertinenti e coevi, in marmo giallo <strong>di</strong> Siena. Fascia del fronte<br />
e dei fianchi rudentata centrata da intaglio a margherita, che<br />
si ripete agli angoli. Gambe coniche rudentate, con apici e<br />
desinenze a bulbo incamiciate a foglie <strong>di</strong> alloro.<br />
Periodo Luigi XVI.<br />
Misure cm. 112 x 90 x 56.<br />
Un piano <strong>di</strong> marmo rotto, <strong>di</strong>fetti alle placcature con<br />
mancanze agli angoli ed ai lati corti.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 4000-6000<br />
176<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
111
112 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
177<br />
178<br />
177 FRANCESCO TREVISANI (att. a)<br />
Capo<strong>di</strong>stria 1656 - Roma 1746<br />
SAN BARTOLOMEO<br />
Olio su carta ovale applicata su tavola,<br />
cm. 28 x 39<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1500-2200<br />
Questo <strong>di</strong>pinto è databile intorno al 1738,<br />
anno in cui Trevisani iniziò a lavorare per il<br />
grande tondo raffigurante ‘Dio caccia Adamo<br />
ed Eva dal para<strong>di</strong>so terrestre’, nella Basilica<br />
romana <strong>di</strong> Santa Maria degli angeli e dei<br />
martiri. Tale datazione è suggerita dalle<br />
affinità stilistiche con la figura del Creatore<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Carta applicata su tavoletta ottocentesca.<br />
Piccola mancanza al bordo destro, accumuli <strong>di</strong><br />
grasso sulla superficie pittorica<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e modanato, con<br />
cantonali incisi a foglie, del XVIII secolo<br />
Attribuzione del <strong>di</strong>pinto proposta<br />
dal Dott. Federico Lemme<br />
178 PITTORE ITALIA SETTENTRIONALE, XVIII SECOLO<br />
COMPOSIZIONE ALLEGORICA CON VERGINE<br />
COL BAMBINO E PECORELLE<br />
Olio su tela, cm. 131 x 97<br />
Stemma <strong>di</strong> Casata sui dorsi <strong>di</strong> tutte le pecore<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Restauri per linea<br />
obliqua ai fianchi delle gambe del Bimbo,<br />
traversante la testa della pecora sinistra.<br />
Ulteriore restauro sotto la pancia della pecora<br />
sempre a sinistra e, a destra, nel terrapieno<br />
CORNICE<br />
Cornice coeva in legno modanato e dorato<br />
sul bolo rosso<br />
E 3000-4000
179 CARLO MARATTI (ambito <strong>di</strong>)<br />
Camerano 1625 - Roma 1713<br />
SACRA FAMIGLIA CON GLORIA DI ANGELI<br />
Olio su rame, cm. 33,5 x 24<br />
Cornice dorata<br />
PROVENIENZA<br />
Già collezione nobile famiglia veneziana<br />
Collezione patrizia salentina<br />
E 2500-3500<br />
179<br />
Il delizioso rame, assegnabile ad <strong>un</strong> pittore<br />
romano dell’ambito <strong>di</strong> Carlo Maratti, è tratto da<br />
<strong>un</strong>a pala che fu commissionata nel 1675 al<br />
maestro per l’altare maggiore della chiesa <strong>di</strong> San<br />
Giovani dei Fiorentini. Questo <strong>di</strong>pinto oggi è<br />
conservato a <strong>Palazzo</strong> Pitti<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Piccole cadute <strong>di</strong> colore sparse essenzialmente sul<br />
manto della Vergine e nella parte alta<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
113
114 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
180<br />
180 COLLEZIONE DI CAMMEI IN CERALACCA<br />
in basso e altorilievo, raffiguranti teste<br />
classiche, imperatori, guerrieri, fa<strong>un</strong>i, vestali<br />
ed iconologie classiche. Cornici dei cammei<br />
in stucco dorato. Raccolte in quattro<br />
pannelli a varie figurazioni.<br />
Roma, fine XVIII secolo.<br />
Misure ingombri, cm. 57 x 67, cm. 67 x 53,<br />
cm. 60 x 65.<br />
Cornici coeve in legno ebanizzato e<br />
placcato in tartaruga.<br />
Difetti alle cornici, <strong>un</strong> cammeo mancante.<br />
E 4000-5000<br />
181 RIBALTA<br />
interamente lastronata in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />
noce, con interno a cinque cassetti e vano<br />
con ai lati due nicchie porta porcellane e<br />
partiture a cartelle lobate. Fronte esterno a<br />
due cassetti piccoli e tre gran<strong>di</strong>, laterali a<br />
profili rudentati. Fascia <strong>di</strong> base modanata,<br />
pie<strong>di</strong> a mensola.<br />
Italia centrale, XVIII secolo.<br />
Misure cm. 120 x 118 x 55.<br />
Fodere posteriori recenti, alc<strong>un</strong>e fodere dei<br />
cassetti interni postume.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 1800-2500<br />
181 182
182 BEL TAPPETO MALAYER ANTICO<br />
con <strong>di</strong>segno a medaglione centrale<br />
romboidale striato e doppio artiglio<br />
d’aquila alle estremità, nel campo<br />
centrale a fondo rosso. Cornice del<br />
campo e cantonali ad ornati<br />
geometrici e herati, bordura principale<br />
a fiori e motivi simbolici tipici, su<br />
fondo blu notte.<br />
Inizi XX secolo.<br />
Misure cm. 200 x 142.<br />
Ottimo stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
E 800-1200<br />
183<br />
183 BELLA FIGURA DI DONNA CON FIORI<br />
in bronzo dorato e cesellato. <strong>La</strong> figura<br />
è in posa eretta con vesti ricamate a<br />
fiori e corone alle mani. Base a<br />
colonna in malachite con pie<strong>di</strong> ferini in<br />
bronzo cesellato a volute fogliate.<br />
Probabilmente Francia, inizi XIX secolo.<br />
Misure cm. 33 x 12,5 x 12,5.<br />
PROVENIENZA<br />
Famiglia romana<br />
E 800-1200<br />
184 GRAZIOSA COPPIA DI PICCOLE<br />
CONSOLES<br />
interamente in legno dorato e scolpito<br />
a volute vegetali arricciate, roccailles,<br />
foglie e campanule. Fronte convesso<br />
centralmente con fascia traforata <strong>di</strong><br />
bella linea. Angoli a linea spezzata,<br />
gambe arcuate a doppia voluta con<br />
desinenze incamiciate. Piani in marmo<br />
africano, con doppio bordo in<br />
broccatello filettato in marmo nero.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 90 x 110 x 98.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 7000-9000<br />
184 (piano)<br />
184<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
115
116 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
185<br />
185 SPLENDIDO OROLOGIO DA TAVOLO<br />
interamente placcato in tartaruga con finiture in bronzo<br />
dorato. Uno sportello sul fronte e finestre laterali con vetri e<br />
cornici modanate. Cappello a doppia torretta con presa e<br />
pinnacoli in bronzo br<strong>un</strong>ito, sottolineato da fascia traforata ad<br />
ornati vegetali. Fascia <strong>di</strong> base a guantiera, piccoli pie<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sco.<br />
Macchina con quadrante in bronzo inciso e firmato ‘Marco<br />
Mustica Fecit Panormi’.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 51 x 35 x 20.<br />
Mancanze alla placcatura, <strong>di</strong>fetti.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana.<br />
E 4000-6000<br />
186 PICCOLA SCRIVANIA LOMBARDA<br />
impiallacciata in noce e ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce, con filettature e<br />
riserve in bois de rose e bosso. Piano superiore rettangolare<br />
centrato da intarsio a riserve ovali, fronte a cinque cassetti<br />
con pianetto scrittoio scorrevole. Gambe ad obelisco con<br />
apici a plinto e desinenze a palline.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 82 x 120 x 64.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 2000-2500<br />
186<br />
187
187 RARA COPPIA DI SEDIE<br />
in legno dorato, con cornice dello schienale scolpita a<br />
perlatura. Se<strong>di</strong>le circolare <strong>di</strong> medesima cornice, gambe<br />
arcuate e baccellate con desinenze arricciate.<br />
Probabilmente Napoli, XVIII secolo.<br />
E 500-700<br />
188 MANIERA DI CARLO CIGNANI, XIX SECOLO<br />
PAESAGGIO CON PUTTI O ALLEGORIA DELL’AUTUNNO<br />
PAESAGGIO CON PUTTI O ALLEGORIA DELLA PRIMAVERA<br />
Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti su tavola, cm. 19 x 38,5<br />
PROVENINZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEI DIPINTI<br />
Tavole leggermente curvate. Scarsi e piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />
restauro sulle superfici pittoriche<br />
CORNICI<br />
Cornici a guantiera in legno dorato con ricami vegetali<br />
agli angoli, del XIX secolo<br />
E 700-900<br />
189 BELLA COPPIA DI PICCOLE COMMODES PIEMONTESI<br />
intermente impiallacciate a marqueteries romboidali, in ebano viola<br />
ed ebano rosa. Fronte a due cassetti a riserve rettangolari, con angoli<br />
leggermente profilati. Gambe ad obelisco, con apici e scarpette con<br />
desinenze a palline, in bronzo dorato. Bocchette e maniglie anch’esse<br />
in bronzo dorato e cesellato. Piani in braccia rossa <strong>di</strong> Francia.<br />
Periodo Luigi XVI.<br />
Misure cm. 89 x 112 x 53.<br />
Ottimo stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 12000-18000<br />
188<br />
,189<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
117
118 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
190<br />
191<br />
190 RARO TAVOLINO A CAPRETTA<br />
da colazione campestre, interamente in<br />
noce, con piano rettangolare a due cassetti<br />
sul fronte. Gambe mobili a capretta ad<br />
elementi dritti, sostenute da due traverse in<br />
ferro battuto, anch’esse mobili.<br />
Probabilmente Roma, Città del Vaticano,<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 63 x 86 x 54.<br />
PROVENIENZA<br />
Nobile famiglia romana<br />
E 1000-1500<br />
191 PICCOLA TABACCHIERA<br />
in legno <strong>di</strong> bosso scolpita sul coperchio a<br />
scena <strong>di</strong> interno e trionfo d’arme al retro.<br />
Probabilmente Francia, fine XVII secolo.<br />
Misure cm. 2,5 X 8,5 X 4.<br />
E 80-120<br />
192 192<br />
192 CANTERANO BRESCIANO<br />
interamente in noce, con piano rettangolare<br />
ad angoli a linea spezzata. Quattro cassetti<br />
sul fronte a doppia riserva bugnata a<br />
cartiglio. Cassetto superiore a scrittoio con<br />
tre cassetti interni intarsiati in bosso a filari <strong>di</strong><br />
campanule. Angoli con riserve filettate,<br />
anch’esse in bosso. Pie<strong>di</strong> a plinto.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 112 x 142 x 59.<br />
Alc<strong>un</strong>e fodere posteriori recenti, due cassetti<br />
in basso sverniciati.<br />
E 2500-3500
193 PIETRO ANGELETTI (att. a)<br />
Bologna 1737 - Roma 1798<br />
RITRATTO DEL CARDINALE MARCO ANTONIO MARCOLINI (?)<br />
Olio su tela, cm. 46 x 37<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 3000-4000<br />
Probabilmente realizzato nel 1777, anno in cui Marco Antonio<br />
Marcolini ricevette la porpora car<strong>di</strong>nalizia. Il personaggio<br />
nacque nel 1721, nel 1777 aveva cinquantasei anni e quin<strong>di</strong><br />
considerando la fisionomia del ritratto, l’età dovrebbe<br />
corrispondere. In relazione al personaggio, è noto <strong>un</strong> ritratto a<br />
tre quarti realizzato da Sebastiano Ceccarini e oggi conservato<br />
nel Museo del Barocco Romano al <strong>Palazzo</strong> Chigi in Ariccia.<br />
Benchè la fisionomia del car<strong>di</strong>nale, nel ritratto del Ceccarini,<br />
appaia molto più in carne, l’espressione rivela com<strong>un</strong>que delle<br />
affinità con il personaggio effigiato nell’opera qui presentata.<br />
Per quanto concerne l’aspetto stilistico, il ductus pittorico non<br />
trova rispondenze con quello del maestro <strong>di</strong> Fano. Anche se il<br />
nostro ritratto mostrerebbe analogie costruttive con qualche<br />
suo ritratto a mezzo busto come il ‘Ritratto <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>nale’ ad<br />
olio su tela <strong>di</strong> cm. 55 x 51, passato nel mercato antiquario<br />
193<br />
internazionale nel 1978 ed oggi <strong>di</strong> ubicazione ignota. Nel<br />
ritratto qui presentato, il ductus pittorico dagli effetti smaltati e i<br />
raffinati passaggi cromatici, come si evince sia negli incarnati e<br />
sia nel raso dell’abito, suggerisce analogie con lo stile<br />
ritrattistico del pittore Pietro Angeletti, noto soprattutto per le<br />
imprese decorative realizzate in <strong>Palazzo</strong> Doria Pamphilj, <strong>Palazzo</strong><br />
Borghese, nella palazzina <strong>di</strong> villa Borghese e in <strong>un</strong> ambiente <strong>di</strong><br />
<strong>Palazzo</strong> Ruspoli, a Roma. <strong>La</strong> finezza <strong>di</strong>segnativa e cromatica del<br />
maestro si esalta anche nei pochi ritratti emersi. Tra questi<br />
ricor<strong>di</strong>amo le due versioni <strong>di</strong> Papa Pio VI, conservate<br />
rispettivamente nella collezione Sir Brinsley Ford e nel Museo<br />
del Barocco Romano al <strong>Palazzo</strong> Chigi, Ariccia. Il nostro ritratto<br />
trova rispondenze stilistiche e <strong>di</strong> impostazione in particolar<br />
modo con l’effige <strong>di</strong> Pio VI al Museo <strong>di</strong> Ariccia. Ciò si può<br />
evincere attraverso il medesimo descrittivismo delle fibre dei<br />
capelli, dall’ombreggiatura della barba appena rasa e dalla cura<br />
dei particolari che impreziosiscono l’abito. È da notare, inoltre al<br />
riguardo, la croce tempestata da pietre preziose, legata ad <strong>un</strong>a<br />
fine catena in oro<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo novecentesco. Alc<strong>un</strong>i piccoli p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sotto il<br />
mento<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno ebanizzato e dorato, scolpita a baccelli e<br />
nastrino arrotolato, <strong>di</strong> vecchia manifattura<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
119
194<br />
120 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
195<br />
197<br />
194 CANDELABRO DA TERRA<br />
<strong>di</strong> gusto rinascimentale, in ferro battuto, a cinque<br />
braccia sagomate a volute arricciate. Fusto tortile,<br />
base a quattro pie<strong>di</strong> che ripetono i motivi delle<br />
braccia.<br />
Fine XIX secolo.<br />
h. cm. 188.<br />
E 300-400<br />
195 PICCOLA GALLERIA KAZAK BORDJALU<br />
a rombi <strong>un</strong>cinati policromi con motivi <strong>seconda</strong>ri a<br />
triangoli, nel campo centrale a fondo rosso. Bordura<br />
a croci con p<strong>un</strong>te <strong>di</strong> frecce su fondo bianco, entro<br />
riserva a ‘Negozio <strong>di</strong> barbiere’ e ‘Medacyl’.<br />
Inizi XX secolo.<br />
Misure cm. 258 x 100.<br />
Buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
E 500-700<br />
196 ALTORILIEVO OVALE<br />
in stucco raffigurante ‘Crocifissione con santi e<br />
cavaliere’.<br />
Cornice ebanizzata.<br />
XX secolo.<br />
Misure cm. 29 x 21.<br />
E 150-220<br />
197 TAVOLO DA PARETE<br />
interamente in noce, con piano a fronte convesso e<br />
fianchi mossi. Fascia liscia, gambe coniche a<br />
rocchetti. Traverse anch’esse a rocchetto, centrate da<br />
pinnacolo a sfera. Pie<strong>di</strong> conici.<br />
Italia centrale, XVIII secolo.<br />
Misure cm. 80 x 118 x 62.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 700-900<br />
198 BASETTA ARALDICA<br />
in metallo dorato e traforato ad ornati vegetali con<br />
stemma <strong>di</strong> casata con torre. Pie<strong>di</strong> arricciati e fogliati.<br />
Probabilmente Napoli, XVIII secolo.<br />
Misure cm. 15 x 26 x 22.<br />
E 100-150
199 CANDELIERE DA TERRA<br />
<strong>di</strong> gusto Luigi XVI, in legno a lacca<br />
verde, <strong>di</strong>pinto a ghirlande fiorate con<br />
fiocchetti. Fusto a colonna, base<br />
circolare a plinto.<br />
XIX secolo.<br />
h. cm. 145.<br />
E 250-350<br />
200 BELLA CORNICE SALVATOR ROSA<br />
interamente in legno ebanizzato e<br />
modanato, con interno guarnito da<br />
bacchetta tortile dorata. Bor<strong>di</strong> a<br />
palmette anch’essi dorati.<br />
XVII secolo.<br />
Luce cm. 60 x 50.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione villa <strong>di</strong> famiglia emiliana<br />
E 1000-1500<br />
201 CAPPELLO DI CIBORIO<br />
in legno a lacca crema e oro, con<br />
fregio scolpito dello Spirito Santo.<br />
Bor<strong>di</strong> a tralci <strong>di</strong> vite.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 62 x 40.<br />
E 100-150<br />
202 COPPIA DI VETRINE<br />
<strong>di</strong> stile rinascimentale, interamente in<br />
noce, con parte superiore a vetrina ad<br />
<strong>un</strong>o sportello centrato da intaglio a<br />
testa <strong>di</strong> religiosa. Profili a colonna<br />
laterali, cartelle scolpite a corpi <strong>di</strong><br />
ippocampi, ai lati del fondo. Gambe<br />
anteriori e montanti a sagoma <strong>di</strong><br />
colonne, con parte superiore<br />
rudentata. Parte inferiore a giorno con<br />
cassetto a fronte baccellato. Piano<br />
inferiore a mensola, poggiante su<br />
pie<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sco.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 200 x 93 x 45.<br />
E 1000-1500<br />
199 200<br />
202<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
121
203 MADIA EMILIANA<br />
interamente in noce chiara con<br />
filettature in bosso. Piano con sportello<br />
mobile e fronte con abattant e due<br />
piccoli cassetti laterali, sottolineati da<br />
fregi a volute. Parte inferiore a cassetto<br />
e due sportelli nel basso, pie<strong>di</strong> a<br />
mensola con volute arricciate.<br />
Fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 81 x 141 x 67.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 800-1000<br />
122 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
203<br />
204<br />
205<br />
204 PITTORE ROMANO, XVII SECOLO<br />
IL RATTO DI PROSERPINA<br />
Olio su tela, cm. 33,5 x 43,5<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo ottocentesco. Fitti e numerosi<br />
p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi sull’intera<br />
superficie pittorica<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e modanato,<br />
del XVIII secolo<br />
E 800-1200<br />
205 SCUOLA RUSSA, XIX SECOLO<br />
MADONNA DELLE GROTTE CON I<br />
SANTI MONACI ANTONIO E TEODOSIO<br />
Tempera su tavola, cm. 36 x 28,5<br />
E 700-900<br />
I Santi Monaci Antonio e Teodosio,<br />
furono i fondatori del Monastero della<br />
Madonna delle grotte <strong>di</strong> Kiev<br />
206 BELLA CORNICE SALVATOR ROSA<br />
in legno dorato e intagliato con<br />
sezione interna a nastrino ritorto e<br />
bor<strong>di</strong> a palmette e baccelli.<br />
Inizi XVIII secolo.<br />
Luce cm. 70 x 88.<br />
E 800-1200<br />
206
207 ALESSIO DE MARCHIS (cerchia <strong>di</strong>)<br />
Napoli 1684 - Perugia 1752<br />
VEDUTA COSTIERA CON PESCATORI<br />
Olio su tela, cm. 73,5 x 100<br />
In cornice<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo a cera novecentesco.<br />
Cadute <strong>di</strong> colore, taglio per linea<br />
orizzontale vicino al bordo inferiore,<br />
ulteriori piccoli tagli nella parte bassa.<br />
P<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro sparsi.<br />
E 2000-3000<br />
208 VASETTO FRANCESE<br />
in maiolica a smalto bianco con<br />
decoro a racemi girati e stemma <strong>di</strong><br />
casata.<br />
Marca Louvain, sotto la base.<br />
XIX secolo.<br />
h. cm. 19.<br />
Notevoli <strong>di</strong>fetti<br />
M.O.<br />
209 LUME DA CHIESA<br />
in metallo argentato e vetro giallo, con<br />
elementi a corone sbalzate e traforate<br />
a stelle e ornati.<br />
XVIII secolo.<br />
Misure cm. 50 x 24.<br />
Vetro recente.<br />
M.O.<br />
210 PICCOLO CAPITELLO DA GIARDINO<br />
in pietra scolpita.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 26 x 26 x 26.<br />
Ricoperto <strong>di</strong> muschio.<br />
E 300-400<br />
211 FRAMMENTO DI CAPITELLO IONICO<br />
in marmo bianco scolpito.<br />
XVI secolo.<br />
Misure cm. 18 x 60 x 40.<br />
E 800-1200<br />
207<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
123
212 RARA GALLERIA SHIRAZ ANTICA<br />
con <strong>di</strong>segno ‘continuo’, a bande<br />
trasversali spezzate a ‘negozio <strong>di</strong><br />
barbiere’, e motivi <strong>seconda</strong>ri ad artigli,<br />
nel campo centrale. Bordura a tralci e<br />
motivi simbolici a gancio su fondo nero.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 285 x 114.<br />
Abraches, <strong>di</strong>fetti e mancanze ai lati corti.<br />
E 300-400<br />
213 COPPIA DI SCRANNI<br />
<strong>di</strong> stile rinascimento, in legno tinto a<br />
noce con schienali scolpiti a stemma,<br />
volute e testa <strong>di</strong> grifone. Gambe ad<br />
asso <strong>di</strong> coppe <strong>di</strong> medesimo intaglio,<br />
con pie<strong>di</strong> a nespole.<br />
Fine XIX secolo.<br />
E 150-200<br />
214 PICCOLA RIBALTA<br />
placcata in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce con<br />
filettature in bois de rose e bosso.<br />
Interno con vani a giorno e cassetto,<br />
fronte e sterno a due cassetti. Angoli<br />
stondati, pie<strong>di</strong> a mensola.<br />
Fine XIX secolo.<br />
Misure cm. 102 x 90 x 40.<br />
E 800-1200<br />
124 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
212<br />
215 DUE PIATTINI IN MAIOLICA<br />
a smalto bianco con decori in blu e<br />
policromia.<br />
Probabilmente Delft, XVIII secolo.<br />
Diametro cm. 16.<br />
Difetti e mancanze.<br />
E 100-150<br />
216 PIATTO FRANCESE<br />
in maiolica a smalto bianco e blu, con<br />
decoro nel cavetto a cesta <strong>di</strong> fiori ed a<br />
nastro continuo, alla falda.<br />
Non marcato, probabilmente<br />
Moustiers, fine XVIII secolo.<br />
Misure cm. 39 x 28.<br />
Felatura evidente.<br />
E 80-100<br />
217 TAVOLINO DA GIOCO<br />
in ra<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> noce e ulivo, con filettature<br />
in ebano viola. Piano rettangolare a<br />
libretto, <strong>un</strong> cassetto al retro, gambe ad<br />
obelisco.<br />
Italia centrale, inizi XIX secolo.<br />
Misure chiuso, cm. 80 x 60 x 40.<br />
E 400-500<br />
214 217
218 VINCENZO CAPOBIANCHI<br />
Roma 1836 - 1928<br />
ECCE HOMO<br />
Olio su tela, cm. 70 x 52<br />
Firmato al retro<br />
Iscrizione ‘Vincenzo Capobianchi / Roma Via Del <strong>Babuino</strong> N° 152.’,<br />
al retro Sigla ‘VCB’ e sigillo in ceralacca, al retro<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata, Bologna<br />
E 1500-2000<br />
Il <strong>di</strong>pinto, tratto da <strong>un</strong>’opera del Guercino, conservata presso la<br />
Galleria Corsini <strong>di</strong> Roma, rientra nella produzione accademica<br />
dell’artista. Egli <strong>di</strong>pinse su commissione in pendant <strong>un</strong>a ‘Vergine che<br />
legge le Sacre Scritture’, tratta da Carlo Maratta. Quest’ultimo<br />
recava le medesime misure e la medesima iscrizione al retro del<br />
<strong>di</strong>pinto qui presentato, ed è oggi conservato in collezione privata<br />
CORNICE<br />
Cornice a guantiera in legno dorato con decori ad ornati vegetali,<br />
del periodo Impero<br />
218 219<br />
219 PITTORE TOSCANO, XVIII SECOLO<br />
MADONNA COL BAMBINO<br />
Olio su tela, cm. 23 x 19<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CORNICE<br />
Cornice in legno dorato e scolpito a foglie<br />
e spiga <strong>di</strong> alloro, del XIX secolo<br />
E 500-700<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
125
220 SEGUACE DI JAN FRANS VAN<br />
BLOEMEN, XVIII SECOLO<br />
PAESAGGIO FLUVIALE CON<br />
CASOLARI E FIGURE<br />
Olio su tela, cm. 61,5 x 76<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente. Restauri sparsi nel<br />
cielo e nella vegetazione, alc<strong>un</strong>e<br />
svelature sui casolari<br />
E 700-1000<br />
126 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
220<br />
223<br />
224<br />
221 RARO TAPPETO KUBA - SHIRWAN<br />
a <strong>di</strong>segno modulare ad uccelli stilizzati<br />
in varie cromie, con piccole ‘S’ a<br />
motivo <strong>seconda</strong>rio <strong>di</strong>sposte su <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />
bordo, nel campo centrale a fondo<br />
blu. Bordura principale a foglie <strong>di</strong><br />
quercia su fondo bianco, entro riserve<br />
a rosette su fondo blu.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 143 x 116.<br />
Rapè, abraches e lati corti <strong>di</strong>minuiti.<br />
E 700-1000<br />
222 PITTORE FRANCESE, XVIII SECOLO<br />
RITRATTO DI GENTILUOMO RITRATTO<br />
DI GENTILUOMO<br />
Coppia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ad olio su tela,<br />
cm. 60 x 45<br />
Cornici a lacca rossa<br />
E 400-600<br />
223 PITTORE DELLA RUSSIA CENTRALE,<br />
XIX SECOLO<br />
VITA E ASCENSIONE AL CIELO DEL<br />
PROFETA ELIA<br />
Tempera su tavola, cm. 52,5 x 42,5<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Linee <strong>di</strong> restauro in senso verticale sul<br />
lato destro, aureola dell’angelo<br />
ri<strong>di</strong>pinta<br />
E 800-1000<br />
224 SEGUACE DI ADRIAEN MANGLARD,<br />
XVIII SECOLO<br />
MARE IN TEMPESTA CON<br />
NAUFRAGHI<br />
Olio su tela, cm. 77 x 116<br />
Cornicetta dorata<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
CONDIZIONI DEL DIPINTO<br />
Rintelo recente. Alc<strong>un</strong>e zone <strong>di</strong> restauro<br />
nel cielo, p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> restauro nel mare a<br />
sinistra e sulle figure sullo scoglio<br />
E 700-900
225 BEL CREDENZINO TOSCANO<br />
interamente in noce, a piano rettangolare con bordo<br />
modanato. Uno sportello sul fronte con cassetto<br />
superiore e nel basso. <strong>La</strong>terali a profili <strong>di</strong> colonne,<br />
fascia <strong>di</strong> base modanata, piede a mensola.<br />
XVII secolo.<br />
Misure cm. 90 x 72 x 33.<br />
Non si notano rifacimenti <strong>di</strong> spicco.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 700-1000<br />
226 TAPPETO SHIRWAN MIGNON<br />
a due medaglioni a croce, comprensivi <strong>di</strong> piccoli<br />
medaglioni <strong>di</strong> influenza ‘Lesghi’, nel campo centrale a<br />
fondo nero. Doppia bordura a nastro continuo, con<br />
decori a petali e tralci fiorati su fondo bianco e grigio.<br />
XIX secolo.<br />
Misure cm. 82 x 66.<br />
<strong>La</strong>ti corti notevolmente <strong>di</strong>minuiti con mancanze.<br />
E 250-300<br />
221<br />
226<br />
225<br />
R O M A , 2 3 M A R Z O 2 0 1 0<br />
127
227 QUATTRO SEDIE<br />
in legno a lacca verde, <strong>di</strong>pinte a foglie<br />
e campanule. Schienale a ringhiera<br />
con elementi fogliati, gambe a<br />
obelisco con nervature.<br />
Probabilmente Napoli, fine XIX secolo.<br />
PROVENIENZA<br />
Collezione privata romana<br />
E 400-600<br />
228 RARO TAPPETO SARUK<br />
con splen<strong>di</strong>do medaglione a stella con<br />
tralci fogliati, fiori e boteh e medesimi<br />
<strong>di</strong>segni <strong>seconda</strong>ri, nel campo centrale<br />
a fondo crema. Bordura anch’essa a<br />
fiori e foglie su fondo blu.<br />
Inizi XX secolo.<br />
Misure cm. 192 x 122.<br />
E 1000-1500<br />
FINE DELLA PRIMA TORNATA<br />
128 DIPINTI E ARREDI ANTICHI<br />
227<br />
228
INDICE DEGLI ARTISTI<br />
VINCENT ADRIAENSZ 53<br />
CRISTOFANO ALLORI (seguace <strong>di</strong>) 168<br />
PIETRO ANGELETTI (att. a) 193<br />
NICOLAES BERCHEM (seguace <strong>di</strong>) 135<br />
JAN BRUEGHEL IL GIOVANE 113<br />
JAN BRUEGHEL IL VECCHIO (e collaboratori) 1<br />
VINCENZO CAPOBIANCHI 218<br />
MICHIEL COXIE (bottega <strong>di</strong>) 6<br />
ALESSIO DE MARCHIS (cerchia <strong>di</strong>) 207<br />
PROSPERO FONTANA 87<br />
PIER LEONE GHEZZI 81<br />
PETER LELY (bottega <strong>di</strong>) 125<br />
NICOLA MALINCONICO (att. a) 70<br />
CARLO MARATTI (ambito <strong>di</strong>) 179<br />
LORENZO MASUCCI (?) 160<br />
GIUSEPPE NICOLA NASINI 143<br />
LEONARDO ANTONIO OLIVIERI (att. a) 48<br />
ADAM PYNACKER (cerchia <strong>di</strong>) 145<br />
JEAN RAOUX 170<br />
SEBASTIANO RICCI (att. a) 59<br />
HUBERT ROBERT (cerchia <strong>di</strong>) 138<br />
GIUSEPPE ROMANI (att. a) 27<br />
FABRIZIO SANTAFEDE (att. a) 78<br />
FRANCESCO SIMONINI 151<br />
FRANCESCO SOLIMENA (bottega <strong>di</strong>) 93<br />
DAVID TENIERS (seguace <strong>di</strong>) 105<br />
FRANCESCO TREVISANI (att. a) 177<br />
HENDRIK VAN BALEN 113<br />
JAN FRANS VAN BLOEMEN (att. a) 150<br />
CAREL VAN FALENS 134<br />
HANS VAN HAACHEN (att. a) 52<br />
HERMANN VAN SWANEVELT (cerchia <strong>di</strong>) 50