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Ferdinando Fabbri - Provincia di Rimini

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<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong><br />

Assessorato alle Pari Opportunità<br />

Consigliera <strong>di</strong> Parità<br />

Oggi ci troviamo nella situazione in cui una donna che decide <strong>di</strong> mettere al mondo un<br />

figlio, successivamente alla sua nascita, reinserirsi nel mondo del lavoro, non è più in<br />

grado <strong>di</strong> farlo, perché risulta non lavoratrice, quin<strong>di</strong> in fondo a questa graduatoria.<br />

Negli ultimi anni la normativa regionale, e mi riferisco alla Legge 1 del 2000, ha dato la<br />

possibilità <strong>di</strong> creare forme nuove e tipologie nuove <strong>di</strong> servizi per la prima infanzia: ni<strong>di</strong> a<br />

tempo parziale, sezioni primavera, spazi bambini - genitori, già anche funzionanti nella<br />

nostra <strong>Provincia</strong>, una risposta a richieste molteplici, bisogni <strong>di</strong>versificati, flessibilità <strong>di</strong><br />

tempo, spazi e luoghi per la famiglia, che ha agevolato e sostenuto le famiglie nel compito<br />

<strong>di</strong> crescita e cura dei figli, ma non ha risolto tutti i problemi <strong>di</strong> cui si parlava precedentemente,<br />

quali liste <strong>di</strong> attesa infinite e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reinserimento nel mondo del lavoro.<br />

La Finanziaria 2002, all’articolo 70, <strong>di</strong>sponeva in materia <strong>di</strong> asili nido, prevedeva la possibilità<br />

<strong>di</strong> creare ni<strong>di</strong> aziendali.<br />

Io ritengo che sia una possibilità da sfruttare, una strada che vale la pena esplorare e<br />

percorrere, se non ci <strong>di</strong>mentichiamo del termine che tante volte ho ripetuto nella mia<br />

relazione e anche nelle relazioni che mi hanno preceduto, che è la qualità.<br />

Le esigenze delle imprese devono conciliarsi con le esigenze delle persone che ci lavorano,<br />

delle famiglie e dei figli.<br />

I vari attori, l’impresa, la famiglia, le istituzioni, il sindacato, devono trovarsi a <strong>di</strong>scutere<br />

intorno ad un tavolo per rispondere al meglio alle esigenze <strong>di</strong> tutti.<br />

Voglio precisare che questa possibilità non vuole essere una contrapposizione o un’alternativa<br />

alle istituzioni pubbliche per l’infanzia già esistenti.<br />

Siamo certamente orgogliosi nel riconoscere che i ni<strong>di</strong> in Italia e più precisamente nelle<br />

poche Regioni d’Italia, funzionano e aggiungo: funzionano egregiamente.<br />

Purtroppo non riescono a rispondere, come già vi <strong>di</strong>cevo prima, alle richieste delle famiglie.<br />

La finalità dei ni<strong>di</strong> aziendali deve integrare le liste <strong>di</strong> attesa, mantenendo la stessa qualità<br />

elevata del pubblico, con gli stessi requisiti, le stesse finalità già previste nella delibera<br />

regionale 1390 del 2000.<br />

La finalità è quella <strong>di</strong> dare risposte mantenendo un’elevata qualità ed i requisiti previsti<br />

che riguardano soprattutto la sicurezza, l’igiene, la funzionalità, spazi idonei ed arre<strong>di</strong><br />

idonei.<br />

Per quanto riguarda la modalità <strong>di</strong> organizzazione e gestione, va in<strong>di</strong>viduato come in<strong>di</strong>spensabile<br />

il progetto pedagogico educativo, da affidare ad un coor<strong>di</strong>natore per garantire<br />

lo sviluppo armonico del bambino nel rispetto dei tempi e dei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento,<br />

crescita e rapporti relazionali.<br />

Per garantire questo, va salvaguardato un rapporto numerico adulto/bambino adeguato<br />

a seconda dell’età del gruppo, un limite <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> permanenza del bambino nella struttura,<br />

orario <strong>di</strong> apertura del servizio e personale qualificato.<br />

La famiglia deve partecipare con modalità idonee alla vita del nido, serate tematiche,<br />

gruppi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulle tematiche dell’infanzia e gestione sociale.<br />

Per non rischiare l’isolamento <strong>di</strong> tutte queste componenti, è necessario il confronto, il<br />

<strong>di</strong>alogo, lo scambio, che è fattibile solo se chi ha elaborato il progetto pedagogico rimane<br />

presente a coor<strong>di</strong>nare e seguire l’organizzazione complessiva del servizio.<br />

Le modalità ed i tempi vanno pianificati con i referenti.<br />

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