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Ferdinando Fabbri - Provincia di Rimini

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I TEMPI DI VITA Tra lavoro e organizzazione citta<strong>di</strong>na. Atti del convegno<br />

Due ore in cui le donne si scapicollano a casa, in ore <strong>di</strong> traffico abbastanza intenso, e<br />

questo impone delle riflessioni anche dal punto <strong>di</strong> vista delle infrastrutture, rete viaria,<br />

trasporti.<br />

Inoltre, la pausa non risolve il problema del tempo <strong>di</strong> cura dei figli che escono da scuola<br />

a orari <strong>di</strong>versi.<br />

Cos’è venuto fuori? Che la loro esigenza principale non era <strong>di</strong> avere un prolungamento<br />

dell’orario del nido, era <strong>di</strong> avere più tempo. Quelle due ore, alla fine, sono due ore<br />

comunque andate, chiedono invece <strong>di</strong> avere più tempo, per sé, per i figli, il marito,<br />

magari un’ora in più per andare in palestra la sera.<br />

Allora l’idea su cui stiamo lavorando adesso, perché adesso bisogna tradurre questo in<br />

un nostro progetto, l’idea è: se si abbatte la pausa, <strong>di</strong> due ore, <strong>di</strong> cui un’ora è passata<br />

avanti e in<strong>di</strong>etro a correre per la strada, se la riduciamo ad un’ora, ciò consente <strong>di</strong> uscire<br />

un’ora prima la sera, e <strong>di</strong> avere davanti, quin<strong>di</strong>, un tempo più lungo a <strong>di</strong>sposizione.<br />

E questa è la proposta cui alla fine si è arrivati.<br />

Ci sono stati <strong>di</strong>versi incontri, sono stati incontri fuori orario <strong>di</strong> lavoro, dopo una giornata<br />

<strong>di</strong> lavoro, alle 17.00, uscite dalla fabbrica, si sono riunite, si riunivano per ragionare<br />

<strong>di</strong> queste cose.<br />

E guardate che in un momento dove è sempre più <strong>di</strong>fficile creare momenti <strong>di</strong> incontro, il<br />

fatto che, in una situazione così complicata, dopo otto ore <strong>di</strong> fabbrica, si siano riunite per<br />

ragionare <strong>di</strong> questo, <strong>di</strong>mostra quanto si siano appassionate alla cosa, ma perché?<br />

E’ semplice, perché era il loro bisogno primario, era quello che sentivano in quel<br />

momento come una priorità, una necessità molto forte, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>sposte anche a spendersi<br />

per affrontarlo.<br />

Vado velocemente alla conclusione.<br />

Adesso qual è il problema? Il problema non è ridurre un’ora <strong>di</strong> pausa nell’organizzazione<br />

del lavoro delle imprese, per le imprese non cambia niente, per l’azienda, riteniamo<br />

non sarà un problema accogliere la nostra richiesta, il problema è che, a quel punto ci<br />

vuole una mensa. Le lavoratrici e i lavoratori, non andando a casa per la pausa hanno<br />

bisogno <strong>di</strong> una mensa, e qui debbono entrare in campo le istituzioni, vanno create le<br />

con<strong>di</strong>zioni, magari attraverso un rapporto con privati, per realizzare in quell’area produttiva<br />

una mensa.<br />

È chiaro che questo va realizzato cercando in primo luogo il consenso della maggioranza<br />

dei lavoratori, poi creando le necessarie convergenze tra pubblico e privato per<br />

realizzare il progetto.<br />

Per <strong>di</strong>re, insomma, che ora si sta ragionando su come dare gambe a questo progetto.<br />

Noi naturalmente abbiamo fatto tutti i percorsi. Sia i risultati dei questionari, sia la proposta<br />

che ha prodotto il laboratorio, sono stati oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione nelle assemblee.<br />

C’è stato il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti i lavoratori e la stragrande maggioranza <strong>di</strong> quei lavoratori<br />

e lavoratrici alla fine hanno con<strong>di</strong>viso la necessità del cambiamento, e questo non<br />

era scontato, perché comunque ci sono delle abitu<strong>di</strong>ni consolidate, un’organizzazione<br />

della tua vita in un certo modo. Il cambiamento non è mai semplice.<br />

Alla fine il percorso è stato positivo ed è stato con<strong>di</strong>viso anche da chi non aveva partecipato<br />

<strong>di</strong>rettamente ai laboratori.<br />

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