Ferdinando Fabbri - Provincia di Rimini
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<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong><br />
Assessorato alle Pari Opportunità<br />
Consigliera <strong>di</strong> Parità<br />
È significativo, non è significativo?<br />
Vi rimando questa domanda, qui la valutazione può essere effettivamente positiva o<br />
negativa, perché si tratta <strong>di</strong> interventi piu’ personalizzati.<br />
Io credo che sia assolutamente significativo il fatto che questi interventi si facciano e<br />
vengano conosciuti perché si rompa la <strong>di</strong>ffidenza e l’in<strong>di</strong>fferenza. E soprattutto oggi<br />
sarebbe molto significativo che i sindacati si convincessero e convincessero - adopero<br />
questa parola - i datori <strong>di</strong> lavoro, i <strong>di</strong>rigenti, le associazioni datoriali a formalizzare le<br />
misure spesso informali, perché se una cosa è informale può essere revocata. Non<br />
<strong>di</strong>venta un vantaggio, non <strong>di</strong>venta cultura <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> un territorio. Certo ci sono i problemi<br />
rganizzativi e della produzione, dei picchi <strong>di</strong> produzione eccetera, ma penso che<br />
abbiamo molto bisogno, in questo momento, <strong>di</strong> avere delle buone prassi che siano<br />
conosciute, che possano essere esportate e trasportate. Che si faccia un po’ <strong>di</strong> massa<br />
critica, uscendo dal caso sperimentale ed eccezionale. Avere degli accor<strong>di</strong> sindacali <strong>di</strong><br />
questa natura nelle piccole imprese è positivo, perchè va in questa <strong>di</strong>rezione.<br />
Poi ci sono le imprese dei servizi, e parlando <strong>di</strong> piccole imprese naturalmente i servizi<br />
sono <strong>di</strong>ffusissimi, è talmente ampio l’arco delle tipologie che non le sto neanche a citare.<br />
Qui è più facile trovare delle misure <strong>di</strong> conciliazione che si basino sulla “flessibilità<br />
amica”: per esempio nel campo della ristorazione, delle pulizie, dei servizi alla persona<br />
come quelli <strong>di</strong> parrucchiera o estetista, talvolta gli stu<strong>di</strong> professionali, ecc. In questi casi<br />
si tratta quasi sempre <strong>di</strong> trovare sistemi <strong>di</strong> funzionamento del servizio, <strong>di</strong> apertura del<br />
negozio, che accolgano le esigenze anche temporanee delle singole persone <strong>di</strong> fare<br />
orari <strong>di</strong> lavoro particolari. Naturalmente anche nei casi da noi in<strong>di</strong>viduati si tratta quasi<br />
esclusivamente <strong>di</strong> situazioni informali, <strong>di</strong> un clima <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione dei problemi altrui.<br />
Terzo elemento da segnalare sono quelle imprese che nascono - e qui si tratta <strong>di</strong> imprese<br />
autonome nelle quali c’è un segno femminile forte - come un progetto <strong>di</strong> impresa che<br />
vogliono dare alla loro organizzazione del lavoro un’impronta <strong>di</strong> particolare flessibilità,<br />
ritroviamo sempre questa parola, una flessibilità amica e positiva, dove la conciliazione<br />
fa parte dello stesso progetto <strong>di</strong> impresa. Donne che accanto al lavoro considerano<br />
altrettanto essenziale organizzarsi in modo da “potercela fare” con un certo equilibrio<br />
fra i bisogni dell’impresa e i compiti familiari e personali. Cio’vuol <strong>di</strong>re, ad esempio,<br />
concordare gli orari con le <strong>di</strong>pendenti, avere a rotazione nella settimana dei pomeriggi<br />
liberi. Accettare il part-time, questo mi sembra del tutto ovvio; allungare eventualmente,<br />
anche se è un servizio rivolto ai bambini, fino alle ore 20.00, ma con turni favorevoli<br />
alle operatrici, un atteggiamento <strong>di</strong> mutualità reciproca pe fare scambi <strong>di</strong> orari.<br />
Nell’organizzazione interna bisogna trovare quella formula che consente o mezze giornate<br />
libere, perché ci sono problemi familiari <strong>di</strong> bambini, o fare delle turnazioni in maniera<br />
tale che la giornata non sia tutta impegnata, ma ci sia la possibilità <strong>di</strong> mettersi d’accordo<br />
e assolvere ai propri impegni <strong>di</strong> cura. Naturalmente questo è un modello molto<br />
particolare, dove non tutto l’investimento fatto e’, come si <strong>di</strong>ce, sul profitto <strong>di</strong> impresa<br />
ma si dà spazio ad altri valori.<br />
Ho presente lo Stu<strong>di</strong>o dentistico Molinari che ha alcuni pomeriggi liberi, poi un altro stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> carattere estetico, tutti nascono con l’idea che il lavoro non deve essere un’occupazione<br />
totale durante la giornata. Ho presente anche il servizio educativo che cerca<br />
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