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L’INDICE <strong>PENALE</strong>, 1/2011<br />

deterrente, la probabilità di una sanzione non deve diminuire proporzionalmente<br />

all’aumentare dell’entità della sanzione. Questo implica sicuramente<br />

che i costi dell’imposizione sono più elevati rispetto a quanto si poteva<br />

prevedere. Solamente quando il risparmio nei costi di enforcement è<br />

sufficientemente rilevante, è socialmente auspicabile l’aumento dell’entità<br />

delle sanzioni detentive.<br />

Polinsky e Shavell ipotizzano inoltre che un individuo, nella vigenza di<br />

un regime di responsabilità oggettiva, in cui paga sempre per il danno che<br />

ha causato, a prescindere dalla sussistenza dell’elemento soggettivo, commetterà<br />

l’atto criminale solamente se il guadagno che da tale atto ne deriva<br />

ecceda la somma della sanzione attesa o della disutilità attesa derivante<br />

dalla detenzione( 57 ), pertanto, il livello di deterrenza appropriata richiede<br />

che la sanzione attesa uguagli almeno il danno atteso.<br />

Nella vigenza di un regime di responsabilità colpevole, invece, l’autore<br />

di un atto dannoso è ritenuto responsabile se è stato almeno negligente,<br />

cioè se il suo livello di prevenzione è stato inferiore ad un livello chiamato<br />

di prevenzione dovuta che il sistema statale impone.<br />

Pertanto se l’individuo adotta un livello di diligenza almeno uguale o<br />

maggiore al livello socialmente ottimale di prevenzione, egli tenderà a commettere<br />

l’atto dannoso poiché non potrà essere ritenuto negligente; se invece<br />

adotterà un livello di diligenza inferiore al livello ottimale di prevenzione<br />

egli commetterà l’atto se e solo se il suo guadagno sarà comunque<br />

maggiore rispetto alla probabilità di essere scoperto, maggiore cioè della<br />

sanzione attesa e della disutilità attesa derivante dalla detenzione.<br />

Il modo più economico per ottenere l’obbedienza alla norma in un sistema<br />

standard di responsabilità colpevole è quello di imporre il livello<br />

massimo di sanzioni e accompagnarlo al livello minimo di probabilità di detenzione<br />

idoneo a dissuadere chi intenda delinquere. Un sistema di responsabilità<br />

colpevole detiene un vantaggio rispetto al sistema oggettivo: può<br />

comportare un minore costo negli investimenti di enforcement rispetto al<br />

costo del sistema di responsabilità oggettiva. Specificatamente, poiché le<br />

sanzioni non sono imposte per la mera relazione oggettiva tra condotta<br />

ed evento, ma vi è una notevole rilevanza della componente colposa o dolosa<br />

dell’individuo, risulta opportuno applicare sanzioni più elevate, che<br />

permettono di applicare una probabilità relativamente bassa di pena detentiva.<br />

Passando dalla dimensione individuale alla dimensione sociale Polinsky<br />

e Shavell costruiscono un modello in cui la funzione del benessere<br />

sociale si assume uguale alla somma delle singole funzioni di utilità indivi-<br />

( 57 ) M. Polinsky e S. Shavell, The Optimal Use of Fines and Imprisonment, Journal<br />

of Public Economics, 1984, vol. 84, pp. 89-99.

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