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VECCHIE PAGINE, RICORDI E PROSPETTIVE STORICHEI
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per ragioni di giustizia e di sicurezza si trattasse di casi ‘‘che formino oggetto
di Regolamenti speciali’’( 113 ).
Ed era affermazione, questa, davvero tutt’altro che inusuale. Infatti –
sempre a proposito di inosservanza a provvedimenti legalmente dati dall’Autorità
– si riconosceva decisamente all’Autorità municipale la competenza
ad emettere ‘‘tanti altri ordini di svariatissimo genere propri di Autorità
che è a capo dell’Amministrazione pubblica’’( 114 ).
I Regolamenti locali, ad ogni modo, completavano la disciplina ed il
controllo delegato alla normativa di Polizia in materia di attività girovaghe;
sanzionavano anzitutto le irregolarità formali in un sistema di competenza e
di interferenza talvolta veramente complicato. Si ricordi ad esempio la necessità
di richiesta di assenso per l’esercizio dell’occupazione ambulante all’Autorità
locale: ottenuto infatti il certificato di iscrizione nell’apposito registro,
sembrava doveroso inoltrare domanda di visto alla licenza a tutte le
Autorità dei comuni in cui si esercitasse la professione; salvo naturalmente
che l’Autorità la quale aveva rilasciato il certificato non fosse quella del circondario.
Né del resto sfugga, ancora, la stessa soggezione a specifiche disposizioni
di legge comunale emanate, e operanti in svariatissimi settori, attraverso
Regolamenti( 115 ): l’incidenza limitativa sull’attività dei mestieranti girovaghi
avrebbe potuto facilmente giustificarsi. Un esempio concreto: l’intervento
dell’Autorità locale per fronteggiare eventuali interruzioni nel traffico
finiva proprio per condizionare, e penalizzare infine, l’esercizio a una
professione quale quella degli artisti di strada, delegata essenzialmente alla
pubblica piazza e alla pubblica via.
Ma, chiaramente, la facoltà regolamentare dell’Autorità municipale,
superato anche l’imbarazzo di una sua possibile incompatibilità, di una
sua presenza spesso prevaricatrice nei confronti della normativa di Polizia,
se completava comunque, un sistema di disciplina amministrativa, non segnava
certo un sistema di controllo semplificatore, e rassicurante appunto
per il libero esercizio di occupazioni ambulanti( 116 ). Il sistema confermava,
( 113 ) Corte di Cassazione di Roma 17-3-1905, in Repertorio generale de Il Foro italiano,
1905, vol. XXX, col. 1004 ss.
( 114 ) Breve: inesatto parrebbe sostenere che la contravvenzione di cui all’art. 434 c.p.
esista soltanto nei casi di inosservanza a provvedimenti dati per sicurezza e giustizia, l’Autorità
municipale essendo competente ad emettere ‘‘tanti altri ordini di svariatissimo genere
propri di autorità che è a capo dell’amministrazione comunale, e che è impassibile enumerare,per
il sano funzionamento di tutti i servizi pubblici, a prescindere che a questi provvedano
pure regolamenti locali’’. Così Pretore di Grumo Appula 31-1-1903, in Repertorio generale
de Il Foro italiano, 1903, vol. XXVIII, col. 998.
( 115 ) Sul punto, A. Gilardoni, Mestieri girovaghi, cit., p. 54 ss.
( 116 ) In proposito sottolineando il problema più generale, interferenza e compatibilità,
cioè, della potestà regolamentare locale, G. Astengo - G. Sandri, La nuova legge sulla pub-