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VECCHIE PAGINE, RICORDI E PROSPETTIVE STORICHEI<br />

521<br />

Vecchie pagine, ricordi e prospettive storiche<br />

L’ESERCIZIO DI MESTIERI GIROVAGHI<br />

NELLA LEGISLAZIONE DI FINE OTTOCENTO<br />

Sommario: 1. Accezione e caratteri dei mestieri girovaghi. Mestieri girovaghi e vagabondaggio:<br />

una incerta labile distinzione. Attività girovaghe e vagabondaggio come situazioni<br />

prodromiche al delitto. – 2. Istanze punitive e disciplina amministrativa di polizia<br />

nel controllo del vagabondaggio e delle professioni girovaghe. Le anomalie del provedimento<br />

ammonitivo, e l’ambiguo confine tra iniziative di polizia e giustizia penale. – 3. Il<br />

tentativo di formalizzare in una fattispecie penale vagabondaggio e attività affini al vagabondaggio.<br />

Il silenzio sulle ragioni del vagabondare, e la facile ascrizione dei vagabondi<br />

e dei mestieranti vagabondi alle ‘‘classi pericolose per la società’’. – 4. L’obbligo<br />

di iscrizione nell’apposito registro secondo quanto stabilito nell’art. 72 l.p.s. del 1889<br />

per i mestieranti girovaghi. Discordi opinioni sulla valenza tassativa o meramente espositiva<br />

della disposizione stessa. Inclusioni ed esclusioni: i riflessi sui limiti di libertà per<br />

l’esercizio di mestieri girovaghi. – 5. Controllo preventivo – repressivo di polizia sul lavoro<br />

ambulante. Si ripropone l’anomalia del provvedimento ammonitivo, e l’ambiguo<br />

rapporto fra pena e misura di polizia. – 6. La diffidenza verso occupazioni lavorative<br />

non stabili. L’invasivo burocratico controllo sul mestiere girovago e la costante attenzione<br />

per la tutela dell’ordine pubblico. – 7. I mestieri girovaghi tra prevenzione e repressione,<br />

tra legge di polizia, regolamenti locali e codice penale liberale. Intervento repressivo,<br />

inattualità di misure irragionevoli e sproporzionate per i girovaghi ‘‘molestatori<br />

dell’ordine sociale’’. – 8. Il caso dei burattinai: gestori di un comico innocente pericolo<br />

di disordine sociale. L’assenza di una strategia del dissenso nella raffinatezza scenica del<br />

teatro di marionette. – 9. Il ruolo privilegiato dell’ipotesi contravvenzionale nella repressione<br />

dell’illecito esercizio di professione girovaghe. – 10. Le cadenze concrete della vicenda<br />

punitiva. Mutazione del mestiere girovago nel vizio della mendicità. – 11. Schiamazzi<br />

e clamori degli artisti di strada: una politica di tolleranza o una rigorosa tutela<br />

della quiete pubblica e privata? – 12. Consuetudine, costumi sociali, lingua, castigatezza<br />

e rispetto delle buone norme del vivere civile nella quotidianità del lavoro ambulante. Il<br />

pericolo di un’eventuale scadimento verso modalità di condotta offensive della pubblica<br />

decenza. – 13. Dislocazione di competenze, poteri locali, zelo burocratico nella disciplina<br />

delle occupazioni vagabonde. La duttile scelta di misure preventivo-repressive<br />

di polizia; e la conferma di un sistema penale permeabile all’iniziativa di polizia.<br />

1. Accezione e caratteri dei mestieri girovaghi. Mestieri girovaghi e vagabondaggio:<br />

una incerta labile distinzione. Attività girovaghe e vagabondaggio<br />

come situazioni prodromiche al delitto.<br />

Dei mestieri girovaghi può adottarsi la più acquisita definizione: tali<br />

appunto dovevano considerarsi quando non esercitati, di norma, in sede

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