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L'INDICE PENALE - Shop - Wolters Kluwer Italia

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SAGGI E OPINIONI<br />

le soluzioni, ad esempio di totale specializzazione nell’attività criminale, un<br />

effetto del genere potrebbe richiedere un aumento ragguardevole di pena.<br />

Un aumento della severità della pena produce effetti conformi alle attese,<br />

ossia la riduzione della frequenza dei delitti, sia nell’ipotesi di avversione<br />

che di indifferenza nei confronti del rischio.<br />

Circa l’effetto di fattori quali l’aumento della ricchezza iniziale o le variazioni<br />

del reddito legale rispetto al tempo dedicato ad attività illecite, non<br />

è sufficiente assumere che possano influire soprattutto in caso soggetti avversi<br />

rispetto al rischio: occorre ipotizzare anche come varia il grado di avversione<br />

al rischio al variare della ricchezza dell’individuo.<br />

Ciò significa, come sottolinea Eide, che un eventuale effetto della povertà<br />

sulla scelta criminale( 36 ), in questo modello, opera attraverso meccanismi<br />

diversi dalla semplice reazione razionale. Infine, ceteris paribus, un<br />

aumento dei rendimenti dell’attività illegale implica un maggior impegno<br />

di tempo nell’attività illegale sia in caso di indifferenza nei confronti del rischio<br />

sia di avversione al rischio.<br />

Il modello di Ehrlich ha aperto la strada anche all’analisi econometrica<br />

dei delitti, in particolare allo studio dei fattori che influenzano i tassi aggregati<br />

di criminalità. Per estendere i risultati dell’analisi microeconomica al<br />

livello macro, ossia per passare dal modello individuale del crimine alla formulazione<br />

di una relazione aggregata suscettibile di stima empirica, è necessario<br />

affrontare preliminarmente almeno due questioni: come aggregare<br />

le funzioni individuali e quali grandezze osservabili far corrispondere alle<br />

variabili utilizzate nello schema teorico.<br />

Sulla questione dell’aggregazione si può osservare subito che se si<br />

ipotizza perfetta omogeneità fra gli individui (nei gusti, nelle opportunità<br />

legali e illegali, nei costi delle sanzioni e nelle regole di decisione), le caratteristiche<br />

della funzione micro possono essere estese tout court, salvo<br />

mutamenti di scala, alla relazione macro. Ma se più realisticamente si riconosce<br />

l’elevata disomogeneità di questi fattori a livello individuale, allora<br />

il compito diventa assai più complesso.<br />

Ehrlich, consapevole di questi problemi, suggerisce di concepire la<br />

funzione di offerta aggregata come la distribuzione cumulata di una funzione<br />

di densità, che mostra come varia fra le persone la soglia minima<br />

del guadagno netto necessaria a propiziare l’entrata nel settore illegale,<br />

nonché la risposta ai guadagni netti di chi già opera in tale settore. La soglia<br />

di ingresso, ovviamente, varierà a seconda delle attitudini dei soggetti rispetto<br />

al rischio e all’entità degli elementi di costo di tipo psicologico<br />

(non inclusi cioè nel guadagno netto monetario).<br />

( 36 ) E. Eide, Economics of Criminal Behavior, The Economic Journal, 1981, pp. 361-<br />

363.<br />

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