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DIRITTO PENALE STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO
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sul tema sono provenute dalle nostre sezioni unite( 167 ) e dal successivo recepimento
normativo del parametro del ragionevole dubbio nell’ambito
dell’art. 533 c.p.p., ad opera della l. 20 febbraio 2006, n. 46( 168 ).
Può così affermarsi che nel nostro Paese il dibattito sulla prova
scientifica, soprattutto atipica, ha risentito fortemente delle suggestioni
culturali legate al Daubert-test e della necessità, secondo taluni interpreti,
che il giudice già nella fase di ammissione della prova scientifica (intesa
come prova atipica) agisca in virtù del ruolo da gatekeeper, ovverossia
controlli da subito l’affidabilità dello strumento probatorio( 169 ); altri
autori ritengono invece che il ruolo del giudice venga massimamente in
evidenza nella fase di formazione della prova, con l’esplicazione del contraddittorio,
ai fini della valutazione della scientificità delmezzonondisciplinato
dalla legge( 170 ).
Una tipologia di problemi, questa, con differenziazioni tra la fase di
del poligrafo (o ‘‘macchina della verità’’). Ammonisce però dai rischi del criterio proposto, se
isolatamente considerato, O. Dominioni, In tema di nuova prova scientifica, cit., 1064.
( 167 ) Cfr. Cass. sez.un., 10 luglio 2002, Franzese, in Riv. pen., 2002, 885. Per una ricca
ed attualizzata lettura del problema F. Viganò, Riflessioni sulla c.d. causalità omissiva in materia
di responsabilità medica, inRiv. it. dir. proc. pen., 2009, 1679 ss. Sul punto anche G.
Fiandaca, Riflessioni problematiche fra causalità e imputazione obiettiva, in Ind. pen.,
2006, 945; O. Di Giovine, Il concetto scientifico e il concetto giuridico di probabilità: il grado
di certezza da raggiungere nel giudizio sul fatto, inAa.Vv., La prova scientifica nel processo
penale, a cura di L. De Cataldo Neuburger, Padova, 2007, 157 ss.
( 168 ) Sul parametro, cfr. F. Caprioli, L’accertamento della responsabilità penale ‘‘oltre
ogni ragionevole dubbio’’, inRiv. it. dir. e proc. pen., 2009, 51 ss.; D. Carponi Schittar, Al
di là del ragionevole dubbio e oltre. Un tentativo di chiarimento sui principi, Milano, 2008, 25
ss.; G. Di chiara, Il canto delle sirene. Processo penale e modernità scientifico-tecnologica:
prova dichiarativa e diagnostica della verità, inCriminalia, 2007, 19; P. Ferrua, Epistemologia
scientifica ed epistemologia giudiziaria: differenze, analogie, interrelazioni, inAa.Vv., La
prova scientifica, cit., 16 ss.; N. Fusaro, Delitti e condanne: prova scientifica e ragionevole
dubbio, inOsservatorio del processo penale diretto da A. Gaito, n.4/5 2009, V ss.; V. Garofoli,
Dalla non considerazione di colpevolezza all’oltre ogni ragionevole dubbio, inDir. pen.
proc., 2010, 1029 ss.; S. Lorusso, Sub art. 533 c.p.p. in Codice di procedura penale commentato,
a cura di A. Giarda, G. Spangher, Milano, 2010, 6720 ss.; A. Manna, I Rapporti tra
sapere scientifico e sapere giudiziario, inCass. pen., 2009, 3633.
( 169 ) O. Dominioni, La prova penale scientifica, cit., 68 ss.; Id., In tema di nuova prova
scientifica, cit., 1062 s. V., però, sul punto, G. Ubertis, La prova scientifica e la Nottola di
Minerva, inAa.Vv., La prova scientifica, cit., spec. 87, secondo cui «è l’impegno della futura
valutazione a incidere sulla disciplina del provvedimento ammissivo», ed in questa fase assume
rilievo il parametro di rilevanza/idoneità del mezzo o della fonte di prova da cui inferire
proposizioni in grado di confermare o smentire l’affermazione probatoria, integrante il futuro
specifico mezzo di prova.
( 170 ) Cfr., per un’ampia ricostruzione del dibattito italiano, S. Lorusso, La prova scientifica,
inAa.Vv., La prova penale, I, Torino, 2008, 326, ove si ribadisce l’importanza della «neutralità
metodologica dell’organo giudicante prima della pronuncia finale»; P. Tonini, Progresso
tecnologico, prova scientifica e contraddittorio,inAa.Vv., La prova scientifica nel processo penale,
cit., 74, sottolinea l’assoluta centralità del momento dell’esame incrociato degli esperti.