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DIRITTO PENALE STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO
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Le implicazioni processuali rinvenibili in studi oramai classici( 150 )e
nelle recenti rivisitazioni della tematica( 151 ) fanno ritenere che le spiegazioni
causali, orientate alla dimostrazione dell’origine di un evento per stabilirne
la rilevanza penale, debbano sottostare al rispetto di alcune rilevanti
condizioni: devono essere cioè applicate in chiave generale ed astratta ed
essere riconosciute universalmente( 152 ); non deve inoltre sussistere un’intrinseca
contraddizione tra le medesime o in raffronto con altre leggi riconosciute;
devono essere sottoposte a verifica, senza riferimenti a criteri
astratti ma con un costante richiamo agli antecedenti considerati rilevanti;
infine, la prova delle leggi causali non può fondarsi sul mero accumulo statistico
relativo alla successione di semplici condizioni causali antecedenti
l’evento, ma deve essere comprovata sperimentalmente. Qualora tutte le
enucleate condizioni sussistano, allora il giudice penale è abilitato a valersene
nel processo a fini probatorio-dimostrativi( 153 ). Per converso, il mancato
rispetto dei criteri sopra delineati dovrebbe indurre il giudice ad assolvere
l’accusato, senza per questo generare critiche né timori di arretramento
della risposta penale, poiché èrassicurante che uno Stato di diritto
tenga in serissima considerazione la presunzione di innocenza.
Il giudice, infatti, soprattutto laddove non possa rifarsi ad un risultato
scientifico generalmente riconosciuto, non potrà fondare il suo verdetto su
una delle contrastanti soluzioni proposte dai periti, in quanto ciò importerebbe
un’eccessiva ‘‘personalizzazione del giudizio’’. In questi casi, cioè, la
facoltà giudiziale di scegliere sulla base del ‘‘libero convincimento’’ fra le
contrastanti soluzioni prospettate, deve piuttosto declinare favorevolmente
a vantaggio dell’importante principio processuale dell’in dubio pro reo,
propendendo di conseguenza per il proscioglimento dell’imputato( 154 ).
Le difficoltà valutative dinnanzi alla prova scientifica si acuiscono in particolare
laddove i giudici si trovino in presenza di eventuali dissidi nelle valutazione
degli esperti. Nel noto caso Contergan ad esempio non trovò conferma,
a causa di ostacoli fattuali e giuridici, la tesi sperimentale secondo cui
l’assunzione della medicina generava danni fisici sui pazienti. In particolare,
alcuni esperti ritennero non sussistere la prova di un collegamento eziologico
tra le menomazioni e l’assunzione del talidomide, mancando una dimostrazione
sistematica, in casi scientificamente provati. Questo difetto non con-
( 150 ) Si segnala anzitutto M. Maiwald, Causalità e diritto penale, trad. it., Milano,
1999, p. 97 ss. I. Puppe, Naturgesetze vor Gericht, inJuristen- Zeitung, 1994, 1147, spec.
sui problemi di prova, 1150.
( 151 ) Cfr., per un’efficace sintesi dei problemi, S. Denicke, Kausalitätsfeststellung im
Strafprozeß, Baden Baden, 1997, 104 ss.
( 152 ) L’espressione letterale tedesca è ‘‘senza confini di tempo e di luogo’’.
( 153 ) S. Denicke, Kausalitätsfeststellung, cit., 104, usa una formulazione correlata all’obbligo:
«muß das Gericht im Strafprozeß überprüfen».
( 154 ) Così M. Maiwald, Causalità, cit., 116.