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DIRITTO PENALE STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO
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a (vecchia formulazione) si discuteva della possibilità di somministrare farmaci
emetici a persone sospettate di aver ingerito ovuli di droga( 94 ). L’impiego
a fini processuali di queste tecniche nella prassi tedesca, ai fini dell’accertamento
penale, pur giustificato dalla giurisprudenza (in quanto conformi
ai contenuti del § 81 a StPO( 95 ), e non contrario alla dignità dell’uomo(
96 )), contrasta visibilmente con la censura espressa dalla Corte europea,
con riguardo all’art. 3 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo,
proiettando riverberi interpretativi anche al di fuori degli stretti
confini territoriali tedeschi, così da consentire di ridimensionare ogni possibilità
di interpretazione elusiva dei requisiti della proporzionalità delle
misure e della tutela della dignità e del decoro dell’individuo.
Una conclusione, questa, che appare oramai necessitata anche laddove
si tenga conto, da un lato, delle peculiari circostanze della questione risolta
dalla Corte europea( 97 ) e, dall’altro, del monito vincolante inter partes, di
rinunciare a metodi di somministrazione forzata di farmaci di questo
tipo( 98 ).
6. La tempistica di conservazione dei campioni e dei profili.
Altro aspetto estremamente delicato, sul quale il legislatore italiano è
intervenuto in modo stringente, è quello relativo alla tempistica della tenuta
e conservazione di campioni e profili. L’art. 13 comma 2 della l. 85
del 2009 impone, infatti, a seguito di identificazione di cadavere o di resti
cadaverici, nonché del ritrovamento di persona scomparsa, che sia disposta
d’ufficio la cancellazione dei profili del DNA, acquisiti ai sensi dell’articolo
7 comma 1 lettera c), e la distruzione dei relativi campioni biologici. Per
quanto riguarda i soggetti ristretti nella libertà personale, è disposta d’ufficio
la cancellazione del profilo genetico e la distruzione del campione biologico
quando le operazioni di prelievo sono state compiute in violazione
( 94 ) Una decisione dell’Oberladesgericht Frankfurt a.M. (OLG Frankfurt/M, 11 ottobre
1996, 1 28/96, in Strafverteidiger, 1997, 1647) aveva dichiarato illegittimo questo mezzo
di ricerca della prova. In dottrina K. Rogall, Die Vergabe von Vomitvmitteln als strafprozessuale
Maßname, inNeue Zeitschrift für Strafrecht, 1998, 66 ss., riteneva gli interventi sulla
persona sospettate di trasportare droga nelle proprie viscere ammessi, purché non pregiudizievoli
per la salute della persona.
( 95 ) E.Löwe–W.Rosenberg -D.M.Krause, Die Strafprozeßordnung,cit.,§81a Rn.
52.
( 96 ) BVerfG, 2000, 1, 15 settembre 1999, 2 BvR 2360/95.
( 97 ) Nel caso di specie si trattava di una trasgressione, relativa a sostanza stupefacente
di modica quantità, dalla quale discendeva l’insussistenza dei presupposti per somministrare
forzatamente il farmaco.
( 98 ) S.M.Bausch, Brechmitteleinsatz zur Exkorporation von Betäubungsmitteln, Hamburg,
2007.