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DIRITTO PENALE STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO
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mettere gli esiti dell’intero accertamento processuale dovrebbe però de lege
ferenda compiersi con la presenza del difensore durante l’espletamento del
sopralluogo, con formalità analoghe a quelle dettate per l’accertamento tecnico
irripetibile del p.m. Nella previsione dell’art. 349 comma 2 bis c.p.p. i
prelievi identificativi seguono ai tradizionali rilievi fotografici, dattiloscopici,
anche se non emerge una stretta residualità dei primi rispetto ai secondi.
La polizia giudiziaria nel nostro paese può dunque raccogliere il materiale
biologico da cose o luoghi, mentre il prelievo di questo materiale su
persone sarà possibile solo ove quest’ultime vi acconsentano.
Sul fronte tedesco non si registrano analoghe limitazioni ai fini identificativi,
potendo le similari attività per lo più essere ricondotte nell’ambito
della descritta sfera dei provvedimenti d’urgenza, adottabili dal pubblico
ministero o dai suoi ausiliari. Nella discussione tedesca più recente sulla tematica
si registra invece una tendenza al rafforzamento del ruolo del difensore,
a causa dell’eccessivo peso della fase investigativa rispetto al processo
principale, il che in qualche modo conferma come anche in altri paesi siano
ampiamente avvertite preoccupazioni per le innegabili ripercussioni che indagini
così invasive possono esercitare sull’accertamento finale. Si tratta comunque
di esigenze di riequilibrio e di contemperamento, riferibili al processo
penale nella sua generalità( 76 ).
In merito all’acquisizione del reperto biologico, la recente scelta italiana
ha modulato la disciplina sui rilievi e accertamenti urgenti effettuabili
dalla polizia giudiziaria, cui fa seguito la tipizzazione del profilo genetico a
mezzo di accertamento tecnico, consulenza tecnica o perizia (art. 10 l. n. 85
del 2009). Nel nostro panorama giurisprudenziale, peraltro, si era già affermata
una differenza fra il prelievo del campione, inteso quale attività di raccolta
o acquisizione di dati, e l’accertamento tecnico consequenziale che induce
ad una valutazione critica e a uno studio dei medesimi( 77 ), mentre il
concetto di irripetibilità dell’accertamento con le conseguenti ripercussioni
reato e le successive analisi dei polimorfismi del DNA, per l’individuazione del profilo genetico
e per eventuali confronti, sono utilizzabili se non sia stato possibile osservare, in quanto
l’indagine preliminare si svolgeva contro ignoti, le garanzie di partecipazione difensiva previste
per gli accertamenti tecnici irripetibili compiuti dal p.m».
( 76 ) Una visione degli ultimi interventi novellistici del sistema è offerta da G. P. Pierini,
Le recenti riforme del processo penale tedesco, inDir.pen.proc., 2010, 497 ss. Per una
recente ed efficacissima critica sul tramonto della cultura giuridica tedesca e sugli scompensi
che gli interventi legislativi hanno apportato alla trama originaria del codice di rito, sino a
renderlo addirittura un ‘‘caos normativo assoluto’’, cfr., B. Schünemann, Ein deutsches Requiem
des Gesetzgebers des liberalen Reechtsstaatts, inZeitschrift für Rechtspolitik, 2009, 104
ss.
( 77 ) Ex plurimis, Cass. sez.I, 13 novembre 2007, Pannone, in C.E.D. Cass., 239101; Secondo
Cass., sez. I, 2 febbraio 2005, Candela, in C.E.D. Cass., rv. 233448, in tema di perizia
o di accertamenti tecnici irripetibili, il prelievo del DNA della persona indagata attraverso il
sequestro di oggetti contenenti residui organici alla stessa attribuibili non è qualificabile qua-