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422<br />

L’INDICE <strong>PENALE</strong>, 1/2011<br />

se la Corte stessa lo tratta come un caso eccezionale. Simili argomenti si<br />

presentavano già, comunque, nelle sentenze C-587 del 1992 (sulla tortura,<br />

anche quella effettuata dai privati cittadini) e C-133 del 1994 (sulla penalizzazione<br />

dell’aborto).<br />

Merita di essere evidenziata una sentenza pronunciata solo due mesi<br />

dopo quella sull’arricchimento illecito, dove la Corte fa veramente applicazione<br />

pratica del concetto nel giudizio di costituzionalità delle leggi,<br />

quando si dichiara come illegittima una fattispecie, e pertanto la si fa sparire<br />

dall’ordinamento. Si tratta della sentenza C-430 del 12 settembre 1996,<br />

che elimina l’articolo 7 della legge 228 del 1995, il quale configurava come<br />

contravvenzione il porto ingiustificato di grimaldelli e chiavi maestre<br />

(mentre nella stessa sentenza si considera legittima la norma che punisce<br />

a titolo contravvenzionale il porto ingiustificato di scopolamina, ex art. 8<br />

della legge citata), argomentando che tale condotta non rappresenta un pericolo<br />

per il bene giuridico presuntivamente protetto (la proprietà), perché<br />

tale pericolo è solo uno fra i molti risultati a cui può ipoteticamente dar<br />

luogo la condotta, e considerando che ‘‘nelle fattispecie di pericolo deve<br />

considerarsi la maggiore o minore vicinanza della condotta pericolosa al<br />

bene giuridico protetto. Quando il pericolo è remoto, il bene non si trova<br />

minacciato in modo concreto, e quello che si punisce veramente è la mera<br />

disubbidienza o violazione formale della legge con la realizzazione di una<br />

condotta in sé innocua’’.<br />

Per quanto riguarda la Corte Suprema di Giustizia, possiamo fare<br />

menzione della sentenza del 16 giugno 1981, dove si esige l’accertamento<br />

della lesione o messa in pericolo dell’interesse tutelato, o di quella del 3<br />

giugno 1998( 144 ), dove si usa il concetto di bene giuridico per classificare<br />

le fattispecie in reati di pericolo o di lesione.<br />

4.3.2. Possibile apertura a certi influssi del diritto penale tedesco.<br />

Orbene, ci sono anche sentenze che si allontanano dell’idea del bene<br />

giuridico per avvicinarsi alla ‘‘teoria dei reati di infrazione del dovere’’ di<br />

Jakobs e i suoi seguaci( 145 ); tesi molto in voga in un settore della dottrina<br />

ridico protetto da questa norma è, prima di tutto, la morale sociale, bene giuridico oggetto di<br />

espressa tutela costituzionale’’. Ciriticamente ne fa menzione Barbosa Castillo Gerardo e<br />

Gómez Pavajeau Carlos, Bien jurídico y derechos fundamentales, cit., pp. 74-75.<br />

( 144 ) Sentenza richiamata da Gómez López Jesús Orlando, Teoría del delito, cit., p.<br />

223.<br />

( 145 ) Al riguardo Torres Tópaga William F., Autoría en los delitos de infracción de<br />

deber, inDerecho Penal y Criminología, n. 77, Universidad Externado de Colombia, Bogotá,<br />

2005, p. 79. Sull’introduzione in Colombia della teoria dei reati d’infrazione di doveri da una<br />

prospettiva critica, v. per tutti Arias Holguín Diana Patricia e Sotomayor Acosta Juan

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