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DIRITTO <strong>PENALE</strong> STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO<br />

4.2. L’introduzione del concetto di bene giuridico.<br />

413<br />

In conformità a quanto detto prima, inizialmente in Colombia ‘‘arrivano’’<br />

le idee della scuola classica italiana sulla protezione dei diritti soggettivi<br />

da parte del diritto penale, per poi, man mano che s’imponeva l’idea<br />

del bene giuridico in <strong>Italia</strong> e da lì in Spagna, ‘‘arrivare’’ anche questa<br />

idea( 112 ). Com’è stato menzionato, i penalisti e operatori del diritto penale<br />

si servivano sia della dottrina spagnola che di quella italiana, e anche – allora<br />

in misura minore – di quella tedesca, specie quella tradotta( 113 ).<br />

Sappiamo, tuttavia, che né il codice penale del 1837, né quelli del 1873<br />

e del 1890 facevano riferimento al concetto di bene giuridico, anche se<br />

quest’ultimo accenna alla ‘‘nocività’’ del comportamento( 114 ). Anche il codice<br />

penale del 1936 non comprendeva l’espressione bene giuridico, ma<br />

tale concetto era già utilizzato in Colombia, come dimostra il fatto, riportato<br />

da Luis Carlos Pérez( 115 ), che la commissione redattrice menzionava<br />

Barrera Helena Patricia, Desarrollo del pensamiento jurídico colombiano: perspectiva histórica<br />

del derecho penal en Colombia, inDiálogos de saberes, n. 24, Universidad Libre, Bogotá,<br />

2006, p. 100, i quali la collegano all’anno di pubblicazione dell’opera di Bernardo Gaitán<br />

Mahecha: Curso de derecho penal general, considerato il precursore dell’introduzione degli<br />

orientamenti del diritto penale tedesco in Colombia. Concorda con l’indicazione di tale data<br />

Velásquez Velásquez Fernando, Manual de derecho penal, cit., p. 206, che denomina questo<br />

orientamento «tedescofilo» ‘‘fase della dogmatica giuridicopenale’’, includendo fra gli<br />

autori che ne fanno parte: B. Gaitán Mahecha, A. Reyes Echandía, L.C. Pérez, L. E. Romero<br />

Soto, S. T. Ruiz, F. Estrada Vélez, E. Páez Polo, J. Rozo Rozo, J. Fernández Carrasquilla, N.<br />

Agudelo Betancur, Y. Reyes Alvarado. Ugualmente, a p. 207, afferma Velásquez: ‘‘Certamente,<br />

deve evidenziarsi che durante l’ultimo decennio del XX secolo e gli inizi del XXI secolo,<br />

case di studio bogotane, come l’Universidad Externado de Colombia, hanno fomentato<br />

la discussione e hanno dato luogo – anche se in modo acritico – alla diffusione delle nuove<br />

correnti funzionaliste, cosa che, senza dubbio, ossigena molto il dibattito’’.<br />

( 112 ) All’epoca, cioè alla fine della prima metà del Novecento, la dottrina penale colombiana<br />

non era composta da un gruppo di penalisti molto numerosi, come può cogliersi<br />

dal fatto che c’era un’alfabetizzazione solo del 40% (Gaitán Bohórquez Julio César, De<br />

documento, de historia, de derecho..., cit., p. 223), nell’ambito della quale la percentuale di chi<br />

aveva accesso agli studi superiori era infima, obbediva in gran parte a una tradizione di marcata<br />

esclusione e stratificazione sociale. Sui criteri escludenti dell’università durante la colonia<br />

ma anche, almeno, nei primi due decenni dopo l’indipendenza, v. Silva Olarte Renan,<br />

Estructuración y disolución de un sistema de reclutamiento de elites: el caso de Santafé de Bogotá,<br />

en Nueva Granada, inBoletín Cultural y Bibliográfico, n. 32, Banco de la República,<br />

Bogotá, 1993 (anche in: www.lablaa.org).<br />

( 113 ) Allora la traduzione di un’opera faceva sì che essa acquistasse una notorietà che<br />

altrimenti era impensabile; ancora oggi, però – nonostante l’incremento degli studi delle lingue<br />

straniere che pur rimangono bassi comparatisticamente ma soprattutto in termini di bisogni<br />

e di opportunità di accesso generale a questa conoscenza – tali traduzioni hanno molta<br />

importanza nella diffusione di idee previamente selezionate dai traduttori e dagli editori.<br />

( 114 ) Bernate Ochoa Francisco, El código penal colombiano de 1890, cit., pp. 542-544.<br />

( 115 ) Pérez Luis Carlos, Derecho penal, partes general y especial, Tomo I, 2 ed, Temis,<br />

Bogotá, 1987, pp. 215, 220.

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