28.05.2013 Views

L'INDICE PENALE - Shop - Wolters Kluwer Italia

L'INDICE PENALE - Shop - Wolters Kluwer Italia

L'INDICE PENALE - Shop - Wolters Kluwer Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DIRITTO <strong>PENALE</strong> STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO<br />

385<br />

tesi e di consultare altre fonti al riguardo che gli permettano di meglio capire e<br />

criticare questo lavoro. Comunque, per evidenziare le idee che vogliamo introdurre<br />

al discorso penalistico, ribadiamo allora che ‘‘...il postcolonialismo<br />

assume come primo dato di fatto la situazione di subalternità e la posizione<br />

di subordinazione e di disparità economica che caratterizzano i rapporti delle<br />

nazioni dei tre continenti non occidentali (Africa, Asia, America Latina) con<br />

l’Europa e l’America del Nord’’( 4 ). In questo senso si parlerà di un concetto<br />

colonizzato di «bene giuridico», nel senso di ‘‘sottomesso’’ o ‘‘dipendente’’,<br />

con le particolarità che imprime un contesto post-coloniale( 5 ).<br />

A questo scopo di comparazione giuridica( 6 ) tra la conoscenza giuridica<br />

del c.d. «Terzo Mondo»( 7 ) e quella occidentale, a cui la prima viene in<br />

qualche forma legata, utilizzeremo come esempio il diritto penale colom-<br />

nialismo, Meltelmi, Roma, 2005; Spivak Gayatri Chakravorty, Critica della ragione postcoloniale.<br />

Verso una storia del presente in dissolvenza, Meltelmi, Roma, 2004; Loomba Ania, Colonialismo/Postcolonialismo,<br />

Meltelmi, Roma, 2001; Mellino Miguel (a cura di), Post-orientalismo.<br />

Said e gli studi postcoloniali, Meltelmi, Roma, 2009; Ashcroft Bill, Griffiths Gareth<br />

e Tiffin Helen, Post-Colonial Studies. The key concepts, Routledge, 2000.<br />

( 4 ) Young Robert J. C., Introduzione al postcolonialismo, cit., p. 11.<br />

( 5 ) In questo senso, anche se facciamo diretto riferimento alle realtà che hanno vissuto<br />

una colonizzazione, non è tanto questo che ci interessa, ma le idee che tale contesto permette<br />

evidenziare in conseguenza delle sue più drammatiche condizioni, e che sono applicabili anche<br />

ad altre situazioni di dipendenza o sottomissione che con diverse sfumature si possono<br />

registrare addirittura all’interno dei diversi sistemi giuridici dell’UE (forse non sempre potendo<br />

usare il termine di ‘‘colonizzazione’’, che indica già una fortissima sottomissione).<br />

Ad ogni modo, le riflessioni che si faranno s’indirizzano, per limitare l’oggetto di studio, alla<br />

situazione colombiana sul bene giuridico, come esempio di molte altre realtà.<br />

( 6 ) Riguardo all’importanza e configurazione della comparazione come metodo della<br />

dogmatica v. Donini Massimo, Alla ricerca di un disegno. Scritti sulle riforme penali in <strong>Italia</strong>,<br />

Cedam, Padova, 2003, spec. pp. 27-32; Id., Dogmatica penale e politica criminale a orientamento<br />

costituzionalistico. Conoscenza e controllo critico delle scelte di criminalizzazione,inDei<br />

delitti e delle pene, Edizioni Scientifiche <strong>Italia</strong>ne, Napoli, 1998, pp. 71-72.<br />

( 7 ) In riferimento a questa espressione, afferma Young Robert J. C., Introduzione al<br />

postcolonialismo, cit., p. 25: ‘‘Questo terzo mondo è il mondo postcoloniale. In origine, l’espressione<br />

‘‘terzo mondo’’ fu coniata sul modello del terzo stato della Rivoluzione francese.<br />

Allora il mondo era diviso secondo i due principali sistemi politici, capitalismo e socialismo,<br />

e questi erano rispettivamente il ‘‘primo’’ e il ‘‘secondo’’ mondo. Il terzo mondo era formato<br />

da ciò che vi rimaneva: le nazione ‘‘non allineate’’, le nuove nazioni indipendenti, le ex colonie<br />

dei poteri imperiali’’. Con l’uso del termine, in questo testo, si vuole anche differenziare<br />

la situazione dei Paesi dove la colonizzazione fu vissuta come una forma di dominazione di<br />

territorio e popolazione, da quella dei Paesi dove invece c’è stato un fenomeno di occupazione<br />

del territorio con l’annichilimento delle popolazioni originarie e la stabilizzazione<br />

dei coloni, non tanto nel senso di uno sfruttamento, ma nel senso di una appropriazione,<br />

ossia della costruzione di una vita nei nuovi territori. Consideriamo questi i Paesi che alcuni<br />

chiamano le «Nuove Europe» (cfr. Giardina A., Sabbatucci G. e Vidotto V., Storia dal<br />

1650 al 1900, Laterza, Roma-Bari, 2001, p. 81.), o le «colonie ‘‘bianche’’» (cfr. Barraclough<br />

Geoffrey, Guida alla storia contemporanea, Laterza, 11 ed, Bari, 2009, pp. 77<br />

ss), tra cui è paradigmatico il caso degli Stati Uniti di America.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!