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DIRITTO PENALE STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO
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piano comune deve includere la consumazione di un crimine( 414 ). Nel caso
Lubanga si precisa che lo scopo perseguito con il piano comune può anche
non essere criminale, ma comportare il rischio che la sua realizzazione integri
un crimine( 415 ).
Il secondo elemento oggettivo è rappresentato dal contributo essenziale
realizzato da ciascun coautore, in maniera coordinata con gli altri
agenti, che deve risultare nella consumazione degli elementi oggettivi del
crimine( 416 ); più persone esercitano un controllo congiunto sul crimine,
nell’ipotesi in cui ciascuno svolga un compito in base al piano comune,
la cui mancata esecuzione rappresenta un ostacolo alla consumazione del
crimine( 417 ).
Si precisa espressamente che mentre in dottrina alcuni autori ritengono
che la natura essenziale del contributo presuppone che esso intervenga
nella fase dell’esecuzione del crimine, nello Statuto non è prevista
una limitazione di questo tipo( 418 ); potrebbe trattarsi anche di una mera
attività di programmazione o di atti preparatori( 419 ), purché, però, si potrebbe
sottolineare, tale attività «risulti nella commissione degli elementi
oggettivi del crimine».
Fornire armi e munizioni, esercitare il potere di spostare le truppe
prima arruolate e addestrate nei campi di battaglia, coordinare e monitorare
l’attività delle truppe, può costituire un contributo che deve essere
considerato essenziale indipendentemente dal momento in cui viene realizzato
(prima o durante la fase di esecuzione dei crimini)( 420 ).
Sotto il profilo soggettivo, precisato che lo Statuto non ammette forme
di responsabilità oggettiva (strict liability), si richiedono tre elementi per
considerare un soggetto coautore: il sospettato deve a) soddisfare l’elemento
soggettivo dei crimini realizzati, in particolare deve agire con intent
e knowledge come richiesto all’art. 30 dello Statuto (nonché con l’eventuale
dolus specialis o con l’ulteriore elemento soggettivo richiesto per il tipo di
crimine realizzato( 421 )); b) essere consapevole e accettare che la realizza-
( 414 ) ICC, Katanga et Ngudjolo Chui, cit., par. 524.
( 415 ) ICC, Lubanga Dyil, cit., par. 344-361; ICC, Katanga et Ngudjolo Chui, cit., par.
522-526.
( 416 ) ICC, Lubanga Dyil, cit., par. 346, si veda par. 398 in cui si specifica che il suo
ruolo essenziale di coordinamento generale del piano, gli forniva il potere di ostacolare la
realizzazione dello stesso rifiutando di apportare il suo contributo; ICC, Katanga et Ngudjolo
Chui, cit., par. 524; ICC, Bemba Gombo, cit., par. 350.
( 417 ) ICC, Lubanga Dyil, cit., par. 347.
( 418 ) ICC, Lubanga Dyil, cit., par. 348, che cita C. Roxin, Täterschaft und Tatherrschaft,
cit., pp. 294-299; ICC, Katanga et Ngudjolo Chui, cit., par. 526.
( 419 ) C. Meloni, I primi passi, cit., p. 887, parla di atti preparatori.
( 420 ) ICC, Katanga et Ngudjolo Chui, cit., par. 526.
( 421 ) ICC, Katanga et Ngudjolo Chui, cit., par. 527; cfr. G. Werle, Individual Criminal