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essendo riconducibili ad una nozione formale di autore (realizzazione degli
elementi costitutivi del reato), comportano un disvalore tale da poter essere
considerate forme di autorìa o di coautorìa, piuttosto che forme di mera
complicità, provvedendo ad una loro opportuna descrizione e alla previsione
di circostanze del reato che adempino alla loro primaria funzione
di determinazione legale della pena, attraverso una migliore descrizione legale
dell’illecito penale e del disvalore complessivo del fatto( 369 ); ad
esempio in tale direzione il legislatore tedesco ha espressamente previsto
nella Gesetz zu der Einführung des Völkerstrafgesetzbuches (approvata il
26 giugno 2002) che il superiore che volontariamente omette di prevenire
i crimini dei subordinati, nella consapevolezza della loro consumazione, è
equiparato all’autore del reato e subisce il medesimo trattamento punitivo.
7.1. La coautorìa.
DIRITTO PENALE STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO
L’art. 25 (3)(a) prevede la coautorìa attraverso la formula «jointly with
another»; si tratta di un’autonoma forma di partecipazione al reato rispetto
alla mera complicità, la cui determinazione dipende chiaramente dalla nozione
di autore accolta. In base alla concezione formale di autore rientra in
tale categoria la condotta di chi pone in essere l’azione tipica insieme ad
altri( 370 ), ponendo in essere tutti gli elementi del fatto tipico( 371 ), o partecipa
alla consumazione di un fatto insieme ad un altro soggetto in base ad
una divisione dei compiti (in questi casi la rilevanza penale del contributo
deriva dalla sua diretta riconducibilità al modello legale, e non è necessario
il ricorso al criterio di tipizzazione causale o altro criterio di tipizzazione)(
372 ); in base alla nozione teleologicamente orientata di autore si fa
( 369 ) Così M. Romano, Pre-Art. 59, inCommentario sistematico del codice penale, cit.,
p. 632. Cfr. C. Pedrazzi, Il concorso di persone, cit., p. 113 ss. il quale propone di ammettere
che lo stesso soggetto può essere autore, ai fini della individualizzazione della pena, e
concorrente accessorio, ai fini della qualificazione della sua condotta: punibile in maggiore
misura ma solo dopo l’inizio della esecuzione altrui (p. 120); autore è «il soggetto la cui orma
si ritrova, sopra le altre evidente, nell’opera comune» (p. 116). Cfr. G. Insolera, Concorso
di persone nel reato, inDig. disc. pen., II, Torino, 1988, p. 92, il quale ritiene che nell’ambito
di una riforma sul concorso spetta ad un «corredo di circostanze aggravanti» il compito di
inquadrare le ipotesi di leadership, ovvero quelle di chi si avvalga, nel senso di un utilizzo
strumentale, di soggetti incapaci, minori, o sottoposti alla propria autorità, direzione o vigilanza.
( 370 ) G. Grasso, Art. 110 c.p., cit., p. 161.
( 371 ) Per cui tutti realizzano gli stessi atti e agiscono con la medesima mens rea, cfr. per
tale ristretta nozione di coautorìa A.Cassese, International Criminal Law, cit., p. 181.
( 372 ) Coautore è il compartecipe che realizza il reato insieme ad altri sia nell’ipotesi in
cui l’azione di ciascuno dei concorrenti sia non solo conforme al modello legale, ma sufficiente
a realizzare da sola la fattispecie astratta, sia nel caso in cui l’azione di ciascuno dei con-