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DIRITTO <strong>PENALE</strong> STRANIERO, COMPARATO, COMUNITARIO<br />

255<br />

da parte dei subordinati (responsabilità da comando), per il cui esame sia<br />

consentito il rinvio all’analisi compiuta in altra sede( 6 ).<br />

1. L’affermazione del principio della responsabilità personale dopo i conflitti<br />

mondiali.<br />

Dopo la I guerra mondiale si modifica quell’atteggiamento per cui i<br />

belligeranti potevano procedere alla repressione delle condotte sanzionate<br />

limitatamente alla durata del conflitto; una volta cessate le ostilità, al fine di<br />

consentire un effettivo e rapido ritorno alla pace si riteneva necessaria l’amnistia<br />

di coloro che si fossero macchiati di eventuali crimini, amnistia generalmente<br />

prevista nei trattati che ponevano fino ad un conflitto. Per la<br />

prima volta, invece, in seguito alla prima guerra mondiale i trattati di pace<br />

si preoccupano di perseguire i colpevoli di determinate violazioni del diritto<br />

dei conflitti armati o del diritto umanitario( 7 ).<br />

Il carattere brutale nella conduzione delle ostilità durante la Prima<br />

guerra mondiale, con l’uso di gas velenosi e armi chimiche, fa sorgere l’esigenza<br />

di reagire a tali crimini contro l’intero genere umano attraverso la diretta<br />

responsabilizzazione degli individui-organi statali, autori di tali crimini,<br />

e, in tal modo, dello Stato nella sua organizzazione, così sancendo l’inizio<br />

dell’elaborazione di una forma di responsabilità individuale che non si sostituisce<br />

ma si aggiunge a quella collettiva( 8 ). La Conferenza Preliminare per la<br />

Pace di Versailles costituì una Commissione (la c.d. Versailles Commission)(<br />

9 ) nel 1919 per stabilire la responsabilità degli autori della guerra e sanzionarli<br />

(International Commission on the Responsibility of the Authors of the<br />

War and on Enforcement of Penalties). In una delle prime raccomandazioni<br />

della Commissione si stabilì che «tutti gli individui che appartengono a paesi<br />

nemici, sono soggetti a responsabilità penale qualora siano stati colpevoli di<br />

offese contro le leggi e le consuetudini di guerra o le leggi di umanità, indipendentemente<br />

da quanto alta sia la posizione che possano avere rivestito,<br />

senza distinzione di rango, inclusi i Capi degli Staff»( 10 ).<br />

L’articolo 227 del Trattato di Versailles del 1919 conteneva un atto di<br />

( 6 ) A.M. Maugeri, op. cit.<br />

( 7 ) Cfr. M. Balboni, Da Norimberga alla Corte penale internazionale, inG.Illuminati<br />

-L.Stortoni -M.Virgilio, Crimini internazionali tra diritto e giustizia, Torino,<br />

2000, p. 4.<br />

( 8 ) Cfr. M.C. Ciciriello, L’aggressione in diritto internazionale - Da ‘‘crimine’’ di Stato<br />

a crimine di individuo, Napoli, 2002, p. 4.<br />

( 9 ) Report of the Commission on the Responsibilities of the Authors of War and Enforcement<br />

of Penalties (1919), Presented to the Preliminary Peace Conference, Versailles, 29<br />

March 1919, in 14 Am. J. Int’l Law, 1920, p. 95.<br />

( 10 ) Ibidem; L.C. Green, War Crimes, Crimes against Humanity and Command Responsibility,<br />

inhttp://www.nwc.navy.mil/press/Review/1997/spring/art2sp97.htm, p. 3; cfr.

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