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GIURISPRUDENZA COMMENTATA<br />

239<br />

stenuto, nello specifico relativamente al patteggiamento allargato, che ‘‘comportando<br />

una serie di effetti tipici della condanna, implica un ‘‘accertamento del fatto-reato e<br />

della penale responsabilità dell’imputato’’( 6 ).<br />

Prescindendo in questa sede dall’analizzare nel dettaglio gli elementi dell’accertamento<br />

giudiziale del reato e della responsabilità dell’imputato, tornando alla ricerca di<br />

una risposta al quesito posto ab initio, per quanto prima facie il disposto normativo appaia<br />

lineare, in realtà non è così chiaro e scontato, visto che, proprio il dato testuale<br />

dell’art. 445, comma 1 bis c.p.p., in virtù del quale ‘‘salve diverse disposizioni di legge,<br />

la sentenza è equiparata a una pronuncia di condanna’’, ha acutizzato ed amplificato<br />

l’interrogativo ed i dubbi iniziali sottostanti. Il dictat, com’è ovvio che sia, ha creato<br />

non pochi problemi di ordine interpretativo, non solo rispetto al concetto di ‘‘equiparazione’’(<br />

7 ), ma congiuntamente all’inciso ‘‘diverse disposizioni di legge’’.<br />

Infatti, dottrina e giurisprudenza hanno cercato di fornire un’adeguata risposta<br />

alla domanda in questione, al centro di diatribe, aventi ad oggetto non solo l’aspetto<br />

più squisitamente processuale, ma anche, e soprattutto, quello di ordine sostanziale( 8 ).<br />

Tra le numerose pronunce, anche antitetiche, in alcune è dato di leggere come alla sentenza<br />

da patteggiamento venga riconosciuta natura di sentenza di condanna( 9 ), salvo<br />

che per determinati effetti espressamente previsti, ed altre in cui, al contrario, viene rimarcato<br />

il principio per cui la sentenza in oggetto non abbia natura di sentenza di condanna.<br />

A tal contrasto giurisprudenziale, ha fatto seguito l’intervento della stessa Corte di<br />

Cassazione a Sezioni Unite, la quale s’espresse sostenendo che ‘‘la sentenza emessa all’esito<br />

della procedura di applicazione della pena su richiesta delle parti prevista dagli<br />

artt. 444 e seguenti cod. proc. pen. non ha natura di sentenza di condanna’’, vieppiù,<br />

sancendo che ‘‘in essa non può essere identificato il presupposto al quale l’art. 168,<br />

comma primo, n. 1, cod. pen. riconnette la revoca della sospensione condizionale della<br />

pena. Ne consegue che all’applicazione della pena ‘‘patteggiata’’ non può conseguire<br />

l’effetto della revoca della sospensione condizionale precedentemente concessa, che<br />

ha come presupposto imprescindibile una sentenza di condanna, e cioè una decisione<br />

pronunciata in esito a un giudizio, con piena cognizione del reato e della pena’’( 10 ).<br />

getto, non può propriamente e specificamente qualificarsi come una sentenza di condanna<br />

vera e propria, essendo a questa equiparata per ‘‘ogni aspetto che riguardi l’irrogazione ed<br />

esecuzione della pena, ma non quando viene in rilievo sotto il profilo dell’accertamento della<br />

responsabilità, che è estraneo alla sua struttura, non essendo tale pronuncia qualificabile come<br />

sentenza di condanna’’, in Riv. Pen., 2006, 1, 120.<br />

( 6 ) Cass. Pen. Sez. III n. 12296 del 09/02/2005, Foro <strong>Italia</strong>no, 2006, 1, 2, 17.<br />

( 7 ) Cass. Pen. Sez IV n. 12207 del 01/12/2004, in Riv. Pen., 2006, 7/8, 839; Cass. Pen.<br />

Sez. II n. 528 del 15/11/2005 (dep. 10/01/06) in Riv. Pen., 2006, 12, 1338; Cass. Pen. Sez.<br />

IV n. 2863 del 23/11/2005 in Arch. Nuova Proc. Pen., 2007, 1, 95; Cass. Pen. Sez. II n. 2288<br />

del 21/12//2005 in Riv. Pen., 2006, 12, 1366; Cass. Pen. Sez. II n. 40813 del 18/10/2005 in<br />

Arch. Nuova Proc. Pen., 2007, 1, 96<br />

( 8 ) Per tutti, R. Li Vecchi, Il patteggiamento e la natura giuridica della sentenza: è di<br />

condanna? È proprio questo l’amletico dilemma!, inRiv. Pen. 12/2006, 1285 e ss.<br />

( 9 ) Cass. Pen., Sez. V n. 16499 del 02/03/2006, in Riv. Pen., 2007, 5, 557.<br />

( 10 ) SS.UU. n. 11 del 08/05/1996 (dep. 04/06/1996), O. Cedrangolo, Effetti della<br />

sentenza di patteggiamento e revoca della sospensione condizionale della pena, inCass. Pen.,<br />

1996, 3579 e ss.

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