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STUDI E RASSEGNE<br />

207<br />

plina della responsabilità degli enti il cui catalogo in continuo divenire<br />

pone dei dubbi sul rispetto del basilare principio della certezza del diritto<br />

per la confusione che ne deriva non solo ai destinatari della normativa, ma<br />

paradossalmente allo stesso legislatore. Con la successiva legge 3 agosto<br />

2009, n. 116( 110 )èstata colta l’occasione della ratifica della Convenzione<br />

delle Nazioni Unite contro la corruzione per introdurre nella categoria<br />

dei reati presupposto anche l’art. 377 bis( 111 ). Tralasciando ogni considerazione<br />

sulla coerenza di tale ulteriore inserimento nel sistema del d. lgs.<br />

231/2001, che rende ormai chiara la tendenza a riprodurre per gli enti<br />

una penalizzazione come prima ratio per accreditare un sistema penale all’apparenza<br />

deterrente( 112 ), la conferma di tale confusione si ricava dal<br />

fatto che l’estensione all’art. 377 bis è stata inserita con un art. 25 novies<br />

che riproduce la stessa numerazione prevista per i delitti in materia di violazione<br />

del diritto d’autore( 113 ).<br />

( 110 ) Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite<br />

contro la corruzione, adottata dalla Assemblea generale dell’ONU il 31 ottobre 2003 con<br />

risoluzione n. 58/4, firmata dallo Stato italiano il 9 dicembre 2003, nonché norme di adeguamento<br />

interno e modifiche al codice penale e al codice di procedura penale.<br />

( 111 ) L’art. 377 bis c.p. incrimina l’induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere<br />

dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, inserito dall’art. 20 della legge 1 marzo 2001, n.<br />

63 sul giusto processo. È di tutta evidenza che solo occasionalmente una simile fattispecie<br />

potrà consumarsi nell’interesse o a vantaggio dell’ente. In ogni caso, appare qui difficile ipotizzare<br />

l’adozione e l’efficacia attuazione di un modello organizzativo idoneo a prevenire la<br />

commissione di tale reato. Sulla possibilità di un modello di organizzazione idoneo si veda<br />

Grillo, La teoria economica dell’impresa e la responsabilità della persona giuridica, cit., pagg.<br />

211 ss; Sfameni, Idoneità dei modelli organizzativi e sistema di controllo interno, inSocietà e<br />

modello 231: ma che colpa abbiamo noi?, cit., pagg. 265 ss.<br />

( 112 ) Cfr. Zannotti, Il nuovo diritto penale dell’economia, cit., pag. 67. Secondo l’Autore<br />

negli ultimi interventi sulla categoria dei reati presupposto si registra l’assenza di un’autentica<br />

strategia preventiva, ‘‘con la conseguenza che oggi sembra quasi una clausola di stile<br />

per il legislatore prevedere, per ogni categoria di reati che desta particolare allarme sociale,<br />

anche una responsabilità per enti collettivi: quasi che una nuova legge che non inserisse nelle<br />

disposizioni finali l’estensione della responsabilità anche per gli enti non possa essere considerata<br />

a passo con i tempi’’.<br />

( 113 ) Il disegno di legge presentato in data 30.12.2008 dal Ministro della giustizia Alfano<br />

‘‘Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali [...]. Integrazione<br />

della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche’’, nel testo<br />

approvato dalla Camera dei deputati in data 11.06.2009 (C1415) prevedeva una terza<br />

ipotesi di art. 25 novies riferita alla contravvenzione di cui all’art. 684 c.p., in materia di pubblicazione<br />

arbitraria di atti di un procedimento penale. Nel testo modificato dal Senato in<br />

data 10.06.2010 si ha la rinumerazione dell’articolo che ha esteso la responsabilità degli enti<br />

per la commissione del delitto sub art. 377 bis c.p. che diventa così il 25 decies, nonché la<br />

previsione di un art. 25 undecies, ‘‘Pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale’’,<br />

i cui commi primo e secondo estendono, rispettivamente, la responsabilità dell’ente in<br />

relazione ai reati previsti dagli artt. 617, quarto comma [sic], e 684 c.p. Trasmesso alla Camera,<br />

in data 30.07.2010 è iniziata la seconda lettura: http://nuovo.camera.it/126?action=submit&leg=16&pdl=1415&stralcio=&navette=&cerca=cerca

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