Le strade del Parmigiano-Reggiano - Mantova
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oltrepò mantovano<br />
Il metodo elaborato dall’ingegner Prampolini prevedeva<br />
la separazione <strong>del</strong>le acque alte da quelle basse<br />
per evitare che i canali provenienti dai territori più alti<br />
potessero riversare le loro acque nei territori più bassi.<br />
Pertanto due distinti collettori scaricano in Secchia, in<br />
località Mondine le prime e a San Siro di San Benedetto<br />
le seconde: la differenza tra le canalizzazioni si nota<br />
perché i collettori <strong>del</strong>le acque alte hanno le sponde<br />
protette dagli argini. Una fitta rete di canali che si incrociano<br />
grazie ad idrovore e botti, fabbricati mediante<br />
i quali i canali <strong>del</strong>le acque basse sottopassano quelli<br />
<strong>del</strong>le acque alte, i grandi impianti idrovori belli da vedere,<br />
gli effetti disastrosi <strong>del</strong>le piene… il connubio tra<br />
uomo, terra, acqua e storia è un mondo affascinante<br />
che oggi si può percorrere e scoprire dal vivo grazie al<br />
Museo <strong>del</strong>le Bonifiche, un progetto che valorizza<br />
il territorio e l’opera <strong>del</strong>l’uomo.<br />
A differenza dei musei tradizionali, che portano dentro<br />
ciò che sta o stava fuori, qui lo spazio aperto di un<br />
intero territorio si fa museo.<br />
14 km di percorsi ciclopedonali sugli argini dei<br />
canali e <strong>del</strong> fiume Secchia, quattro aree di sosta e di<br />
orientamento, pannelli didattici e informativi, una sede<br />
fissa in piazza <strong>del</strong>la Libertà per conservare la storia<br />
<strong>del</strong>le bonifiche e <strong>del</strong> territorio mogliese, un’area attrezzata<br />
per la sosta di camper nel piazzale <strong>del</strong> Centro<br />
Sportivo Comunale.<br />
Tutto questo è il Museo, un’opera che inserisce Moglia<br />
nel percorso ciclopedonale Eurovelo 7, rete di collegamento<br />
nazionale e continentale di interesse storico-<br />
naturalistico dedicata a chi cerca la natura, il silenzio,<br />
la lentezza.<br />
Il percorso en plein air sugli argini <strong>del</strong>la bonifica Parmigiana-Moglia<br />
e <strong>del</strong> fiume Secchia non permette da<br />
solo una comprensione adeguata dei mutamenti che il<br />
territorio ha conosciuto nel corso <strong>del</strong> tempo: nell’edificio<br />
di Piazza <strong>del</strong>la Libertà sono stati raccolti documenti,<br />
testimonianze, immagini e mappe per trasmettere<br />
l’importanza vitale <strong>del</strong>le opere di bonifica nella storia e<br />
nella cultura di questa terra.<br />
INFO<br />
<strong>Mantova</strong> > San Benedetto Po > Moglia<br />
L’opuscolo “Moglia percorso <strong>del</strong>le bonifiche”<br />
è scaricabile dal sito <strong>del</strong> Comune di Moglia<br />
www.comune.moglia.mn.it tel. 0376.511411<br />
Ecomuseo <strong>del</strong>le bonifiche<br />
P.zza <strong>del</strong>la Libertà, 7 tel. 0376.511411<br />
Dolcezza ardente: la mostarda<br />
Un composto chiamato mustum ardens a base di<br />
piccanti semi di senape e mosto di vino, che serviva<br />
per conservare la frutta, prodotto<br />
altamente deperibile. Siamo nel<br />
1300, anno in cui per la prima<br />
volta si attesta l’esistenza<br />
di questa preparazione<br />
alimentare di lusso,<br />
presente sulla tavola<br />
dei signori di <strong>Mantova</strong>,<br />
i Gonzaga.<br />
Veniva preparata<br />
dai farmacisti di<br />
corte, gli speziali,<br />
e poi conservata<br />
nei tipici albarelli<br />
di coccio, particolari<br />
vasi di piccola<br />
e media dimensione.<br />
Verso il XVII secolo l’uso<br />
di zucchero e senape si fa<br />
più popolare e la mostarda<br />
inizia a diffondersi nelle<br />
famiglie contadine fino a diventare<br />
uno dei fondamentali <strong>del</strong>la tradizione<br />
gastronomica mantovana. Una confettura di frutta<br />
Un’Americana a <strong>Mantova</strong><br />
Appartenente alla famiglia <strong>del</strong>le cucurbitacee e originaria<br />
<strong>del</strong>l’America centrale, la zucca trova nel territorio<br />
mantovano un luogo d’elezione. E’ una pianta rustica e<br />
resistente, si adatta bene al caldo ma necessita di molta<br />
acqua durante la crescita, è da sempre considerata il<br />
“suino” dei poveri per le sue virtù nutrizionali e<br />
per l’uso che si fa di ogni sua parte. Non si butta via<br />
niente, come per il maiale: anche fiori, foglie e semi sono<br />
commestibili. La sua polpa dolce e pastosa è ricca di vitamine<br />
e nutrienti ed è presente in moltissime preparazioni<br />
tipiche mantovane: oltre ai celeberrimi tortelli la si trova<br />
negli gnocchi, nei risotti, in zuppe, insalate, alla griglia e<br />
anche nella preparazione dei dessert. Esistono tantissime<br />
varietà di zucche diverse, nel mantovano le coltivazioni<br />
più diffuse riguardano le qualità <strong>Mantova</strong>na (buccia verde-grigio,<br />
schiacciata alle estremità), Piacentina e Berretta<br />
di <strong>Mantova</strong> (tonde, di polpa ottima), Marina di Chioggia<br />
(perfetta per l’uso in cucina, di polpa dolce e saporita),<br />
e poi l’Americana, la Turbante, la Delica, l’Ungherese…<br />
piccante, connubio coinvolgente di sapori inconsueti,<br />
tradizionalmente è preparata con mele o pere acerbe<br />
(mele campanine o cotogne) affettate sottili<br />
e lasciate riposare per 24 ore coperte<br />
di zucchero. Il liquido che risulta<br />
viene fatto bollire, nuovamente<br />
versato sulla frutta<br />
e lasciato riposare: così<br />
per tre volte. Si fa poi<br />
bollire lungamente la<br />
frutta con lo sciroppo<br />
ottenuto in precedenza,aggiungendo<br />
sei gocce<br />
di senape liquida<br />
per ogni chilo di<br />
composto: si lascia<br />
riposare per poi confezionare<br />
la confettura<br />
“ardente” in vasetti<br />
ermetici. Oltre a dare<br />
carattere e unicità a preparazioni<br />
tipiche mantovane<br />
come i tortelli di zucca, la mostarda<br />
accompagna bolliti e arrosti e si sposa<br />
magnificamente con il <strong>Parmigiano</strong>-<strong>Reggiano</strong>.<br />
oltrepò mantovano