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Le strade del Parmigiano-Reggiano - Mantova

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La pianura<br />

lungo il fiume<br />

Acqua e terra, storia e cultura<br />

compongono un mosaico affascinante<br />

La Millenaria di Gonzaga<br />

Nel 1448 Francesco II Gonzaga cavalcava sulla via<br />

di Reggiolo quando fu violentemente sbalzato di sella:<br />

avendo scampato miracolosamente la morte, volle<br />

dimostrare la sua gratitudine alla Vergine dedicandole<br />

un giorno di festa, l’8 settembre, in cui elargiva la possibilità<br />

di commerciare e scambiare beni senza il versamento<br />

di alcuna gabella. Da quella volta in poi tutti<br />

gli anni in concomitanza con la festa <strong>del</strong>la nati-<br />

La geometria verde <strong>del</strong>le campagne d’Oltrepò è solcata dalle vie d’acqua<br />

che scorrono come linfa vitale. La storia di questo territorio è antica ed è<br />

scritta dal perpetuo lavoro <strong>del</strong>l’uomo in lotta con l’acqua: fu nel Medioevo,<br />

ad opera dei bendettini la prima grande opera di bonifica. Muovendosi<br />

lungo argini e canali si scoprono idrovore, botti e grandi impianti che hanno<br />

drasticamente cambiato le sorti di questa pianura. Testimonianze d’arte e<br />

cultura eccezionali arricchiscono l’identità unica <strong>del</strong>l’Oltrepò mantovano:<br />

l’Abbazia benedettina di Polirone, le pievi matildiche e l’originale Premio<br />

di Suzzara sono solo alcuni aspetti <strong>del</strong> suo carattere complesso e affascinante.<br />

Tradizioni enogastronomiche antiche ed eccellenti unite a produzioni<br />

tipiche di qualità fanno di questi luoghi una tappa di grande gusto.<br />

vità di Maria venne organizzata la grande fiera<br />

di merci e divertimenti popolari: si correva il palio,<br />

abbondavano i banchi di mercanti e imbonitori con le<br />

loro mercanzie curiose e il popolo aveva l’opportunità<br />

di alleviare la durezza <strong>del</strong>la vita quotidiana con i numeri<br />

di saltimbanchi e musici. Il volume degli affari trattati<br />

durante la Fiera assunse via via sempre più importanza<br />

per il territorio mantovano, i governanti disciplinarono<br />

lo svolgimento <strong>del</strong>la manifestazione e ancora oggi a<br />

settembre ogni anno l’appuntamento con la Fiera<br />

Millenaria si rinnova, trasformando Gonzaga in un<br />

importante punto di riferimento nei settori <strong>del</strong>l’agricoltura,<br />

<strong>del</strong>la zootecnia e <strong>del</strong>l’agroalimentare, oltre ad arte<br />

e artigianato, spettacoli e gastronomia.<br />

“C’era una volta Gonzaga“ è invece dedicata gli amanti<br />

<strong>del</strong> collezionismo, <strong>del</strong>l’antiquariato e <strong>del</strong> vintage: lungo<br />

le vie <strong>del</strong> centro e all’ombra dei torrioni, che ancora<br />

oggi testimoniano la grandezza dei trascorsi storici dei<br />

Dolce tipico <strong>del</strong>l’Oltrepò mantovano e diffuso anche nella Bassa pianura<br />

modenese, questa torta speciale iniziò a essere preparata già dal XIX<br />

secolo. Di preparazione non semplicissima, la Turta Tajadleina prevede<br />

l’uso <strong>del</strong>le tagliatelle di sfoglia all’uovo, proprio quelle da mangiare al<br />

ragù o in brodo ma in versione dolcificata, in un abbinamento insolito ma<br />

sorprendentemente gustoso con mandorle e burro.<br />

Ingredienti: 300 g di farina bianca, 3 tuorli, 200 g di zucchero, 200 g di<br />

mandorle sbucciate e tritate, 70 g di burro, un bicchierino di liquore secco<br />

Preparazione: impastare la classica sfoglia con farina e tuorli con l’aggiunta<br />

di un cucchiaio raso di zucchero e tagliarla in tagliatelle sottili come<br />

quelle per il brodo. Unire le mandorle con lo zucchero nella tortiera imburrata,<br />

disporre un leggero strato di tagliatelle poi uno di mandorle e zucchero,<br />

distribuendo qua e là qualche fiocchetto di burro e una spruzzatina<br />

di liquore. Continuare così fino all’esaurimento degli ingredienti: dovrebbero<br />

risultare 3 strati di tagliatelle inframmezzati dalle mandorle. Cuocere in<br />

forno a 180° per 40 minuti circa fino quando la torta sarà dorata.<br />

La storia di una terra “a mollo”<br />

e l’Ecomuseo <strong>del</strong>le Bonifiche<br />

Il toponimo Moglia è intriso di acqua…deriva dal tardo<br />

latino molleus che significa melmoso, soggetto a ristagni<br />

di acqua: nel nome c’è la storia di un luogo in cui<br />

l’uomo ha dovuto lottare per conquistarsi la terra su<br />

cui vivere e lavorare. Non stupisce quindi che la peculiarità<br />

geografica di Moglia sia quella di trovarsi alla<br />

confluenza di molti canali di bonifica, gravitanti intorno<br />

al fiume Secchia: grazie al lavoro alacre di generazioni<br />

il comprensorio mogliese è stato oggetto di una bonifica<br />

idraulica ed agricola davvero imponente. Qui la<br />

terra è stata faticosamente strappata alle acque che la<br />

invadevano e resa salubre e produttiva, è stata, in una<br />

parola, bonificata: l’Italia, subito dopo l’Olanda, è lo sta-<br />

Gonzaga, si tiene un’interessante mostra mercato che<br />

richiama ogni volta un gran numero di appassionati.<br />

Il calendario completo su www.ceraunavoltagonzaga.it<br />

oppure Circolo Filatelico, Numismatico ed Hobbistico.<br />

INFO<br />

<strong>Mantova</strong> > Suzzara > Gonzaga<br />

piazza Matteotti, 10 tel. 0376 58729<br />

ceraunavoltagonzaga@libero.it<br />

www.fieramillenaria.it<br />

Sapori d’Oltrepò: la Torta di Tagliatelle<br />

to europeo dove la frazione di terre sottratte all’acqua<br />

tramite bonifica è più vasta.<br />

Nel 1919 iniziano i lavori per il drenaggio <strong>del</strong> comprensorio<br />

mogliese e al responsabile <strong>del</strong> progetto, ingegner<br />

Prampolini, verrà successivamente affidata anche la<br />

bonifica <strong>del</strong>l’Agro Pontino nel Lazio.<br />

I numeri <strong>del</strong>la bonifica Parmigiana-Moglia fanno<br />

pensare: in circa cinque anni vennero realizzati<br />

più di 1300 km di canali, movimentati 10 milioni<br />

di metri cubi di terra, costruiti 150 ponti oltre a<br />

numerose ed imponenti opere idrauliche per il<br />

sollevamento e la captazione <strong>del</strong>le acque, a volte<br />

su manufatti preesistenti risalenti al XVI e XVII secolo.<br />

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oltrepò mantovano

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