marzo 2009 - Scarica il PDF - Eo Ipso
marzo 2009 - Scarica il PDF - Eo Ipso
marzo 2009 - Scarica il PDF - Eo Ipso
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
CONVEGNO<br />
Contro la crisi<br />
artigiani in assise<br />
a pag. 6<br />
<strong>marzo</strong> <strong>2009</strong><br />
MERCATI<br />
Le banche e gli spread<br />
chi tartassa e chi no<br />
a pag. 6<br />
RICONOSCIMENTI<br />
Federcasse e Ministero<br />
certificano la nostra Bcc<br />
a pag. 11<br />
Quanto conta la differenza
Editoriale<br />
DI LIDIO CLEMENTI<br />
Facciamo la nostra parte senza compromessi<br />
«In questo <strong>2009</strong> caratterizzato dall’attesa della crisi, siamo<br />
chiamati ancor di più a svolgere <strong>il</strong> nostro ruolo a sostegno<br />
delle famiglie e dell’economia dei nostri territori. Una cosa<br />
è certa: non ci tireremo indietro». Così concludevo l’editoriale<br />
di due mesi fa, parlando delle tante iniziative in cantiere<br />
sulle quali, come consiglio di amministrazione, abbiamo<br />
cominciato a lavorare dall’autunno scorso, all’indomani<br />
dei venti gelidi della crisi che hanno<br />
cominciato a spazzare anche i nostri territori.<br />
Volevamo, e dovevamo, fare qualcosa<br />
per aiutare i nostri soci, i nostri clienti, <strong>il</strong><br />
nostro territorio. E come avrete già avuto<br />
modo di vedere sui mass media, e potete<br />
approfondire nelle pagine di questo<br />
numero della Voce, la nostra parte la stiamo<br />
facendo, davvero senza compromessi.<br />
A partire dai soci, per i quali come consiglio<br />
di amministrazione abbiamo deciso di non toccare lo<br />
spread dei tassi dei rapporti in essere. Come sapete, negli<br />
ultimi mesi dello scorso anno sono state molte le banche a<br />
ritoccare all’insù gli spread per compensare <strong>il</strong> calo dei tassi<br />
di interesse. Una manovra, questa, accompagnata dalle<br />
richieste di ulteriori garanzie reali alle imprese e agli<br />
imprenditori: non per concedere nuove linee di affidamento,<br />
ma per mantenere in vita quelle esistenti. Noi no. Non<br />
solo non l’abbiamo fatto, ma per i nostri soci abbiamo<br />
messo in campo la risposta decisa e convincente del man-<br />
Quando diciamo<br />
che siamo differenti<br />
parliamo di valori<br />
non di messaggi<br />
consociativi<br />
tenimento dello spread dei rapporti in essere. Anche ai<br />
nostri clienti abbiamo dimostrato con i fatti <strong>il</strong> nostro essere<br />
banca locale, realmente di aiuto al territorio, differente<br />
nella concretezza delle proprie scelte. Così, anche ai clienti,<br />
fino alla fine di questo mese di <strong>marzo</strong> non abbiamo toccato<br />
lo spread dei rapporti in essere e <strong>il</strong> rialzo che diventerà<br />
operativo dal primo di apr<strong>il</strong>e è uno dei più bassi del mercato<br />
bancario.<br />
Infine <strong>il</strong> nostro territorio, che sta risentendo<br />
della crisi. A pagarne <strong>il</strong> prezzo sono<br />
tante famiglie, colpite dal dramma della<br />
cassaintegrazione, ma anche molte imprese<br />
che tentano con fatica di r<strong>il</strong>anciarsi.<br />
Ecco, allora, la decisione di intervenire a<br />
favore di entrambi, con la scelta di anticipare<br />
la cassa integrazione a costo zero,<br />
rimettendo sul territorio parte di quell’ut<strong>il</strong>e<br />
per noi generato dal territorio stesso.<br />
Non mi d<strong>il</strong>ungo oltre, ma sull’operazione della cassa integrazione<br />
voglio chiarire un ultimo, bas<strong>il</strong>are concetto: per<br />
questo intervento non abbiamo fatto distinzione tra nostri<br />
soci e clienti e clienti di altre banche.<br />
Perché quando diciamo che la nostra banca è l’ultima e<br />
unica vera banca autenticamente locale, quando sosteniamo<br />
che siamo un valore per <strong>il</strong> nostro territorio, esprimiamo<br />
concetti di solidarietà, cooperazione, mutuo soccorso. E<br />
non messaggi consociativi.<br />
3
SOMMARIO<br />
6<br />
25<br />
4<br />
L’accordo in favore dei lavoratori<br />
Siglato <strong>il</strong> patto tra la nostra Bcc, gli artigiani e gli industriali<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese per garantire, nel momento di incertezza economica<br />
attuale, la Cassa integrazione ai lavoratori del territorio che si<br />
trovano in difficoltà. La firma porta i nomi dei presidenti di<br />
Confartigianato Altom<strong>il</strong>anese, Edmiro Toniolo, del Gruppo Piccola<br />
Industria Confindustria Altom<strong>il</strong>anese, Eugenio Camera Magni e<br />
del presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi.<br />
Primo piano<br />
La crisi e gli spread<br />
Chi li tocca e chi no<br />
La nostra Bcc “atipica”<br />
Comunicazione<br />
18<br />
COPERTINA<br />
Eventi<br />
Aiutiamoci a crescere<br />
La f<strong>il</strong>osofia<br />
La pubblicità<br />
Le prime tappe<br />
e le seguenti<br />
della stagione lirica<br />
LA VOCE <strong>marzo</strong> <strong>2009</strong><br />
10 La Banca<br />
La nostra Bcc<br />
sale in cattedra:<br />
lezione all’Insubria<br />
11 Riconoscimenti<br />
Federcasse e Ministero<br />
certificano la correttezza<br />
dell’operato della Banca<br />
17 Edicola<br />
I mass media<br />
che hanno parlato<br />
della nostra Banca<br />
22 Celebrazioni<br />
I 50 anni dell’Itis Bernocchi<br />
Mezzo secolo dedicato<br />
alla formazione dei giovani<br />
<strong>marzo</strong> <strong>2009</strong><br />
Anno VI n° 2<br />
Direttore Editoriale: Alberto Morandi<br />
Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Chiara Porta<br />
12<br />
La Voce<br />
28 Concerti<br />
Il b<strong>il</strong>ancio della rassegna<br />
organistica sul territorio<br />
e gli ultimi appuntamenti<br />
30 La mostra<br />
Continua l’esposizione<br />
itinerante del Vispe<br />
negli sportelli della Banca<br />
32 Musica<br />
Il Coro Jub<strong>il</strong>ate di Legnano<br />
apre la seconda serata<br />
al Festival di Sanremo<br />
34 Mondo Soci<br />
Pierino e <strong>il</strong> Lupo torna<br />
a Busto Arsizio; <strong>il</strong> Ccr<br />
tra b<strong>il</strong>ancio e votazioni<br />
Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
Redazione e grafica: <strong>Eo</strong> <strong>Ipso</strong> - Legnano<br />
Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio<br />
Editore: Spinnaker<br />
Registrazione del Tribunale di M<strong>il</strong>ano n°163 del 15-03-2004<br />
Il Panorama<br />
DI LUCA BARNI<br />
Il valore aggiunto<br />
della nostra semplicità<br />
“La resistenza del credito noioso”: così ha recentemente titolato in prima pagina Il Sole 24 Ore, tracciando una differenza<br />
ben precisa tra <strong>il</strong> modo di fare banca in maniera “tradizionale”, in cui si inserisce a pieno titolo la nostra Bcc, rispetto alle<br />
modalità che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’operatività degli istituti di credito di maggiori dimensioni.<br />
Per capire meglio bisogna ripartire da una distinzione fatta alcuni anni fa dal Wall Street Journal, che aveva diviso <strong>il</strong><br />
mondo degli istituti di credito tra banche “glamour” e “boring banks”: letteralmente, banche noiose. Naturalmente <strong>il</strong> quotidiano<br />
Usa inneggiava al primo modello, quello alla moda, aggressivo, votato all’acquisizione di importanti asset (con l’obiettivo<br />
della crescita dimensionale), all’incremento dello shareholder value (cioè <strong>il</strong> valore per gli azionisti), alla massimizzazione<br />
sia del ROE (return of equity, che esprime la redditività netta globale del capitale portato in azienda a titolo di<br />
rischio) sia del Rarorac (Risk adjusted return on risk adjusted capital, che è un altro indice di performance). Banche glamour<br />
fatte soprattutto di acronimi, di indici, di statistiche, di profitti e che, in questi anni, sono state tutte tese ad attivare<br />
quote sempre più crescenti di asset nel merchant banking e nel capital markets, per arrivare a distribuire generosi bonus<br />
e importanti stock option ai top manager particolarmente agguerriti e aggressivi.<br />
Bene: ma chi ha vinto questa sfida tra banche “alla moda” e banche “noiose”?<br />
Il Sole 24 Ore non ha dubbi: di fronte alla crisi che sempre più sta mordendo l’economia globale è proprio <strong>il</strong> modello bollato<br />
come “noioso” a reggere, a creare maggior valore aggiunto.<br />
Un modello nel quale noi ci siamo sempre mossi, distinguendoci per una semplicità di fare banca che, lo sapevamo, giorno<br />
dopo giorno dava valore aggiunto ai nostri soci e ai nostri clienti. E, alla resa dei conti, anche gli analisti e gli osservatori<br />
ci hanno dato ragione.<br />
Del resto, <strong>il</strong> ruolo di una Bcc, della nostra Bcc è semplice: raccogliere risorse da impiegare esclusivamente nel proprio territorio,<br />
consigliare ai clienti investimenti in linea con una misurata e attenta propensione al rischio, vendere solo servizi<br />
che necessitano alla clientela.<br />
E questo ha significato, per venire all’operatività quotidiana, aver operato una raccolta diretta senza aver mai venduto titoli<br />
strutturati e lavorato sulla raccolta indiretta ponendo grande attenzione ai titoli: già nel 2004 <strong>il</strong> nostro consiglio di amministrazione<br />
aveva deliberato di non vendere titoli al di sotto di un determinato rating. Le risorse raccolte sono state impiegate<br />
nel settore che più rappresenta <strong>il</strong> tessuto del nostro territorio, cioè <strong>il</strong> reta<strong>il</strong> (fino a 250m<strong>il</strong>a euro), che a dicembre rappresentava<br />
<strong>il</strong> 36% dei nostri impieghi (percentuale che arriva al 50% se consideriamo gli affidamenti fino a 500m<strong>il</strong>a euro).<br />
E questo significa sostenere quel “capitalismo molecolare” che è la struttura industriale prevalente del nostro territorio, e<br />
di cui noi rappresentiamo <strong>il</strong> corrispondente di riferimento nel mondo finanziario.<br />
In sintesi, nel tempo siamo rimasti fedeli al nostro Dna, subendo a volte critiche per la nostra dimensione e la nostra operatività<br />
limitata al territorio, abbiamo evitato la strada della complessità percorsa da altri Istituti, soprattutto nel campo<br />
della innovazione finanziaria.<br />
E oggi, che tutti ci riconoscono <strong>il</strong> valore aggiunto della nostra semplicità, continueremo con orgoglio a fare banca noiosamente<br />
tradizionale.<br />
5
PRIMO PIANO PRIMO PIANO<br />
Una scelta chiara e precisa. Di<br />
parte. La Banca di Credito<br />
Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate ha scelto di stare dalla parte<br />
dei suoi soci. Come? Non toccando a rial-<br />
6<br />
Spread<br />
chi tartassa e chi no<br />
zo lo spread, ovvero lasciando inalterata<br />
quella quota che, all’interno del tasso di<br />
interesse applicato ai finanziamenti, rappresenta<br />
<strong>il</strong> ricavo dell’istituto di credito.<br />
Una decisione in controtendenza rispetto<br />
a tutte le altre banche. «Abbiamo voluto<br />
confermarci quel porto sicuro dove i<br />
nostri soci, anche con i loro risparmi, possono<br />
sentirsi protetti», spiega <strong>il</strong> presidente<br />
della Bcc, Lidio Clementi. «Un<br />
Lo spread<br />
questo sconosciuto<br />
Negli ultimi mesi è cresciuto sollevando non poche preoccupazioni<br />
e finendo nei titoli dei giornali: ma cos’è lo spread? Il termine,<br />
in inglese, significa osc<strong>il</strong>lazione, estensione. In ambito borsistico,<br />
lo spread ha assunto <strong>il</strong> significato di scarto, nel senso di scarto<br />
tra due quotazioni di un titolo. In campo bancario rappresenta, invece,<br />
la quota che un istituto di credito aggiunge al tasso di interesse<br />
nelle operazioni di prestito. In concreto, è l’indice che, insieme al<br />
tasso Euribor o Eurirs (a seconda se si stipula un mutuo a tasso<br />
variab<strong>il</strong>e o fisso), consente di determinare <strong>il</strong> tasso di interesse finale<br />
relativo al mutuo e ai finanziamenti di cassa. È quindi indicativo del<br />
guadagno di cui beneficia l’istituto bancario. O, al contrario, del guadagno<br />
dei clienti, visto che lo spread si applica anche al pagamento<br />
degli interessi maturati sui soldi che restano in giacenza sui conti<br />
correnti. Così, pur operando a parità di condizioni (durata ed importo)<br />
e di tasso di partenza (ad esempio l’Euribor), su prestiti e mutui<br />
i diversi istituti di credito possono arrivare a proporre soluzioni differenti,<br />
più o meno vantaggiose per i clienti, semplicemente toccando<br />
di qualche decimo di punto lo spread.<br />
porto dove la sicurezza è determinata<br />
dall’assenza di sorprese e dove è possib<strong>il</strong>e<br />
sentirsi veramente protetti dagli<br />
sbalzi di un sistema economico che sta<br />
vivendo una delle sue pagine più<br />
buie». Non così le altre banche, che<br />
hanno fatto registrare aumenti tra <strong>il</strong> 30<br />
fino a oltre <strong>il</strong> 40 per cento dello spread<br />
solamente negli ultimi sei mesi; ovvero<br />
dall’estate 2008 ad oggi, esattamente<br />
<strong>il</strong> periodo che ha visto l’esplosione<br />
della crisi finanziaria e l’entrata in<br />
vigore delle diverse manovre adottare<br />
per contrastare <strong>il</strong> periodo negativo.<br />
«La nostra Bcc non è andata a cercare<br />
sistemi di autodifesa al rialzo», sottolinea<br />
<strong>il</strong> vicepresidente, Roberto<br />
Scazzosi. «Non smetteremo mai di sottolineare<br />
che siamo differenti, differenti<br />
per forza, come ci ricordano le nostre<br />
campagne pubblicitarie. E questo non<br />
è solo un claim di richiamo, ma è una<br />
f<strong>il</strong>osofia, un sistema di valori che si<br />
concretizza in precise scelte di gestione.<br />
Vogliamo essere vicini al territorio<br />
e questa strada è quella che ci permette<br />
di essere al fianco di famiglie e<br />
imprese in modo concreto, come del<br />
resto abbiamo sempre fatto negli oltre<br />
111 anni della nostra storia». Questa<br />
HANNO DETTO<br />
LIDIO<br />
CLEMENTI<br />
«Abbiamo voluto confermarci<br />
quel porto sicuro<br />
dove i nostri Soci,<br />
anche con i loro risparmi,<br />
possono sentirsi protetti.<br />
Un porto dove<br />
la sicurezza è determinata<br />
dall’assenza di sorprese<br />
e dove è possib<strong>il</strong>e<br />
sentirsi veramente protetti<br />
dagli sbalzi di un sistema<br />
economico che sta vivendo<br />
una delle sue pagine più buie»<br />
IGNAZIO<br />
PARRINELLO<br />
«La banca sta facendo<br />
un grosso sacrificio.<br />
In questo momento<br />
di particolare difficoltà,<br />
<strong>il</strong> consiglio di amministrazione<br />
ha ritenuto però<br />
opportuno non alzare<br />
gli spread per i Soci.<br />
Siamo una banca locale<br />
e siamo attenti alle realtà<br />
che operano sul territorio:<br />
non faremo mancare <strong>il</strong> nostro<br />
sostegno alla clientela»<br />
ROBERTO<br />
SCAZZOSI<br />
«La nostra Bcc non è andata<br />
a cercare sistemi di autodifesa<br />
al rialzo. Non smetterermo mai<br />
di sottolineare che siamo<br />
differenti, differenti per forza,<br />
come ci ricordano le nostre<br />
campagne pubblicitarie.<br />
Questo non è solo un claim<br />
di richiamo, ma è una f<strong>il</strong>osofia,<br />
un sistema di valori<br />
che si concretizza in precise<br />
scelte di gestione. Noi siamo<br />
vicini al territorio»<br />
7
PRIMO PIANO PRIMO PIANO<br />
scelta non è stata semplice. «La banca<br />
sta facendo un grosso sacrificio»,<br />
rimarca <strong>il</strong> vicepresidente vicario,<br />
Ignazio Parrinello. «In questo momento<br />
di particolare difficoltà, <strong>il</strong> consiglio<br />
di amministrazione ha ritenuto però<br />
opportuno non alzare gli spread per i<br />
soci. Siamo una banca locale e siamo<br />
attenti alle realtà che operano sul territorio:<br />
non faremo mancare <strong>il</strong> nostro<br />
sostegno alla clientela».<br />
Le associazioni dei consumatori avevano<br />
messo in guardia: attenzione, in<br />
un momento in cui i tassi di interesse<br />
sono destinati a scendere in maniera<br />
vorticosa, non è detto che la rata dei<br />
mutui possa ridursi di conseguenza.<br />
Quel processo di graduale erosione<br />
degli spread, che è stato innescato<br />
negli ultimi anni grazie anche all’ingresso<br />
di operatori stranieri sul mercato<br />
italiano, si è arrestato. I motivi sono<br />
molteplici, alcuni sono contingenti,<br />
altri invece strutturali. Tra i primi, la<br />
crisi finanziaria occupa sicuramente<br />
un posto di primo piano: a fronte del<br />
pesante momento negativo che sta<br />
interessando <strong>il</strong> sistema creditizio, le<br />
banche diventano fisiologicamente più<br />
caute nel concedere crediti, cercando<br />
di recuperare redditività dove possono<br />
farlo. «La carenza di liquidità e la sfiducia<br />
delle banche, fra loro stesse, da<br />
ottobre in avanti hanno immesso adrenalina<br />
pura nel sistema bancario fino a<br />
costringere governi nazionali ad intervenire»,<br />
spiega <strong>il</strong> direttore commerciale<br />
della Bcc, Adalberto Tomasello.<br />
Inoltre, «un repentino movimento dei<br />
tassi, mai visto nella storia recente, che<br />
ha registrato una discesa dell’Euribor<br />
(ovvero <strong>il</strong> costo del denaro fra gli istituti<br />
di credito) dal 5,226% di ottobre<br />
all’1,939% di metà febbraio, ha inciso<br />
fortemente sulla produttività del sistema<br />
bancario». Ancora, «è aumentata<br />
sensib<strong>il</strong>mente la rischiosità generale<br />
per effetto della crisi economica che sta<br />
incalzando, richiamando l’attenzione<br />
di tutti gli attori del sistema economico<br />
e politico locale, nazionale ed internazionale»,<br />
prosegue Tomasello. Non<br />
ultima, «l’introduzione di una serie di<br />
norme restrittive che, pur avendo<br />
comportato un sensib<strong>il</strong>e miglioramento<br />
di alcune condizioni economiche in<br />
favore della clientela, ha altresì prodotto<br />
una riduzione di una parte di marginalità<br />
su alcuni prodotti bancari»,<br />
afferma <strong>il</strong> direttore commerciale della<br />
8<br />
Bcc. Di qui la difesa delle banche che<br />
hanno aumentato i margini su ciascun<br />
singolo contratto.<br />
«I nostri soci clienti però sono salvaguardati.<br />
Finché la nostra efficienza lo<br />
consentirà, gli spread non verranno<br />
toccati», sottolinea <strong>il</strong> vicedirettore<br />
generale, Feliceangelo Canton. «Ogni<br />
titolare di mutuo o di prestito a tasso<br />
indicizzato, potrà verificare -è <strong>il</strong> caso<br />
di dirlo- “nelle proprie tasche” <strong>il</strong> forte<br />
beneficio della riduzione del costo del<br />
denaro in atto. Beneficio peraltro già<br />
riscontrato parzialmente, ma che troverà<br />
massima applicazione dal prossimo<br />
trimestre». Inoltre, «per le nuove<br />
richieste di mutuo per abitazione principale<br />
abbiamo messo a disposizione<br />
della nostra clientela <strong>il</strong> parametro Bce,<br />
più stab<strong>il</strong>e e influenzato direttamente<br />
solo dai movimenti della politica<br />
monetaria europea. Rimaniamo fortemente<br />
competitivi su un mercato sempre<br />
più diffic<strong>il</strong>e», prosegue <strong>il</strong> vicedirettore<br />
generale. Un parametro che beneficia<br />
di uno spread assolutamente vantaggioso,<br />
rispetto agli altri istituti di<br />
credito, essendo di solo lo 0,25 superiore<br />
a quello stab<strong>il</strong>ito per i mutui a<br />
tasso variab<strong>il</strong>e indicizzati Euribor.<br />
«Sono scelte che <strong>il</strong> consiglio di amministrazione<br />
tutto ha voluto con forza»,<br />
conclude <strong>il</strong> presidente Clementi.<br />
«Abbiamo voluto porre le basi affinché<br />
la nostra Bcc possa crescere insieme a<br />
tutto <strong>il</strong> territorio: quel rapporto<br />
mutualistico che è alla base del Credito<br />
Cooperativo diventa così strumento<br />
per affrontare la crisi e dare un fondamento<br />
solido allo sv<strong>il</strong>uppo».<br />
Dall’Euribor al Bce<br />
ecco i mutui del futuro<br />
Lavorare sullo spread è diventata una necessità per tutte le banche e questa tendenza<br />
è stata in un certo modo rafforzata anche dall’indicizzazione Bce introdotta<br />
con l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto anti-crisi”: secondo <strong>il</strong> testo di<br />
legge, dall’1 gennaio <strong>2009</strong>, un mutuo può essere indicizzato anche al tasso Bce. E<br />
questo ha aperto un nuovo capitolo per gli istituti di credito e gli spread applicati. Il<br />
problema di base è duplice: innanzitutto, <strong>il</strong> costo del denaro fissato a Francoforte (<strong>il</strong><br />
Bce, appunto) non è un valore di mercato; in secondo luogo occorre ricordare che le<br />
banche prendono i soldi a prestito ai tassi indicati dal mercato interbancario<br />
(Euribor). Indicizzare un prestito al tasso Bce, quindi, implica per gli istituti di credito<br />
l’assunzione di un rischio supplementare. L’innalzamento dello spread diventa<br />
perciò inevitab<strong>il</strong>e. Come fa sapere l’Abi: «La banca deve coprirsi dai costi del rischio<br />
dell’intermediazione, che sono maggiori». Se però molti istituti di credito hanno<br />
conteggiato questo rischio alzando anche di un punto e oltre lo spread, la nostra Bcc<br />
si è mantenuta sul livello dello 0,25, tra i più bassi del mercato.<br />
La nostra Bcc schierata<br />
a sostegno dei propri Soci<br />
La netta presa di posizione del Consiglio di Amministrazione:<br />
«Non toccheremo gli spread di tutti i Soci per l’intero <strong>2009</strong>»<br />
della crisi,<br />
cioè settembre dello<br />
«Dall’inizio<br />
scorso anno, fino a oggi<br />
non abbiamo toccato i tassi a nessuno:<br />
né Soci né clienti. Ma la brusca<br />
riduzione dell’Euribor obbliga<br />
anche noi ad intervenire, perché le<br />
proiezioni dimostrano che i margini<br />
per garantire l’operatività della<br />
banca cominciano a essere troppo<br />
risicati. E qui <strong>il</strong> consiglio di amministrazione<br />
ha assunto una posizione<br />
decisa, che condivido: mantenere<br />
al livello più basso possib<strong>il</strong>e l’aumento<br />
dello spread ai clienti e<br />
garantire ai Soci che gli spread non<br />
saranno toccati ancora per tutto <strong>il</strong><br />
<strong>2009</strong>. Così abbiamo fatto, schierandoci<br />
a sostegno dei nostri Soci e<br />
mantenendo ai nostri clienti condizioni<br />
di mercato decisamente più<br />
favorevoli». La sua nomina a direttore<br />
generale è coincisa con la partenza<br />
della crisi che sta sconquas-<br />
sando i mercati. E questo basterebbe<br />
per lamentarsi. Ma così non fa<br />
Luca Barni, che si muove con grande<br />
sicurezza nella rivoluzione<br />
copernicana che tutto <strong>il</strong> mondo del<br />
credito sta vivendo. Per mesi ha<br />
visto le altre banche operare<br />
da subito manovre al<br />
rialzo, presentarsi dagli<br />
imprenditori a chiedere<br />
surplus di garanzie sugli<br />
affidamenti in essere. «Noi<br />
queste cose non le facciamo<br />
-era solito ripetere- fin<br />
quando potremo limeremo<br />
costi e ut<strong>il</strong>i». Una linea<br />
pienamente condivisa con<br />
<strong>il</strong> Consiglio di amministrazione: «A<br />
che serve un ut<strong>il</strong>e elevato? Noi<br />
abbiamo <strong>il</strong> dovere di svolgere al<br />
meglio la nostra missione: ecco a<br />
cosa serve», è la domanda retorica<br />
del presidente, Lidio Clementi. Da<br />
qui la decisione del novembre delle<br />
Luca Barni<br />
scorso anno, nel pieno della crisi:<br />
«Finché potremo non toccheremo<br />
gli spread». Ma <strong>il</strong> momento delle<br />
scelte obbligate arriva sempre: così,<br />
dal prossimo primo apr<strong>il</strong>e, anche ai<br />
clienti della Bcc di Busto Garolfo<br />
verranno ritoccati gli<br />
spread dei rapporti in<br />
essere. «Abbiamo contenuto<br />
<strong>il</strong> ritocco allo stretto<br />
necessario», spiega <strong>il</strong><br />
direttore generale. Risultato:<br />
un ritocco tra i più<br />
bassi tra quelli che <strong>il</strong> resto<br />
del sistema bancario ha<br />
già fatto da mesi. E per i<br />
Soci? In linea con la<br />
domanda «a che serve un ut<strong>il</strong>e elevato?»<br />
la scelta di non toccare gli<br />
spread per tutto <strong>il</strong> <strong>2009</strong>. «Perché <strong>il</strong><br />
nostro Socio va sostenuto, specie in<br />
un momento come quello attuale di<br />
mercato», chiosano all’unisono <strong>il</strong><br />
direttore generale e <strong>il</strong> presidente.<br />
9
Un “prof” molto speciale<br />
Per un giorno docente di economia.<br />
La Banca di Credito<br />
Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate <strong>il</strong> 19 gennaio è intervenuta<br />
al ciclo di incontri “Le radici della<br />
crisi finanziaria e le vie d’uscita possib<strong>il</strong>i”,<br />
organizzato dal Creares, <strong>il</strong><br />
Centro di Ricerche su etica negli<br />
Affari e Responsab<strong>il</strong>ità sociale<br />
dell’Università dell’Insubria. Al<br />
Dipartimento di Economia di Varese è<br />
salito in cattedra <strong>il</strong> direttore generale<br />
Luca Barni. A lui è stato affidato <strong>il</strong><br />
compito di <strong>il</strong>lustrare “la risposta delle<br />
Bcc alla crisi finanziaria”, come recitava<br />
<strong>il</strong> titolo dell’incontro, perché «le<br />
banche locali hanno <strong>il</strong> contatto con <strong>il</strong><br />
territorio e con le imprese», ha detto <strong>il</strong><br />
vicedirettore di Creares, Cristiana<br />
Schena. La risposta delle Bcc parte<br />
«dal capire cos’è <strong>il</strong> Credito<br />
Cooperativo; quali sono i suoi fondamenti,<br />
i suoi valori e la sua organizzazione»,<br />
ha spiegato Barni. «Siamo la<br />
PRESS BOX<br />
10<br />
sola banca locale del territorio: riusciamo<br />
a capire come la crisi si riflette<br />
sui comportamenti dei nostri clienti,<br />
delle imprese e delle famiglie». Il quadro<br />
attuale registra un atteggiamento<br />
di attendismo. Come ha descritto <strong>il</strong><br />
direttore della Bcc: «C’è una richiesta<br />
minore di credito sia per quanto<br />
riguarda la gestione aziendale, sia per<br />
gli investimenti. L’economia dell’Alto<br />
M<strong>il</strong>anese e del Varesotto è però sana.<br />
La fortuna della zona in cui operiamo<br />
è nella diversità della produzione:<br />
non esiste un unico settore trainante,<br />
come invece avviene in altre aree<br />
della Lombardia».<br />
Secondo Barni l’attuale momento di<br />
difficoltà «è nato come crisi finanziaria,<br />
ma si è riverberato sul sistema<br />
diventando una crisi di sistema: si è<br />
rotto quel processo dove <strong>il</strong> debito<br />
sostiene <strong>il</strong> consumo». Le soluzioni di<br />
ingegneria finanziaria hanno portato<br />
ad annullare la percezione del rischio,<br />
l’eccessivo sostegno del consumo con<br />
<strong>il</strong> debito e un sistema finanziario che<br />
si è autoreferenziato. «La finanza non<br />
è andata al servizio dell’economia<br />
reale e questo ha portato alla crisi dell’intero<br />
sistema», ha ricordato <strong>il</strong> direttore.<br />
La Bcc trova nei suoi valori fondanti<br />
la risposta alla crisi. «Restiamo<br />
fortemente ancorati ai valori di<br />
mutualismo e responsab<strong>il</strong>ità sociale,<br />
che sono all’origine del Credito<br />
Cooperativo», ha proseguito Barni.<br />
Innanzitutto, la solidità dell’istituto:<br />
«Il patrimonio viene usato come leva<br />
per far crescere la banca. Originiamo<br />
rischio per gestirlo e non per distribuirlo,<br />
senza andare a debito sull’intero<br />
sistema».<br />
Primario è <strong>il</strong> forte legame con <strong>il</strong> territorio.<br />
Ha concluso Barni: «Investiamo<br />
<strong>il</strong> denaro là dove lo raccogliamo. La<br />
nostra redditività va a sostenere <strong>il</strong><br />
patrimonio, quindi a rafforzare le<br />
aziende».<br />
Nelle immagini due momenti della lezione tenuta dal nostro direttore<br />
generale Luca Barni agli studenti di Economia dell’Università Insubria.<br />
Vig<strong>il</strong>anza cooperativa:<br />
disco verde all’operato<br />
della nostra Bcc<br />
La nostra Bcc ha tutte le carte e le<br />
procedure in regola con le norme<br />
previste dal decreto legislativo 220<br />
del 2002 e <strong>il</strong> successivo decreto attuativo<br />
ministeriale del 22 dicembre 2005. In particolare:<br />
«La democrazia interna è garantita<br />
e salvaguardata, l’operatività prevalente<br />
con i soci è conforme alla normativa,<br />
lo scambio mutualistico è effettivamente<br />
attuato». Parola di Federcasse e di<br />
Ministero alle Attività Produttive. Nei<br />
mesi scorsi, infatti, si è svolta l’ispezione ai<br />
sensi della cosiddetta legge sulla<br />
“Vig<strong>il</strong>anza cooperativa” che, emanata nel<br />
2002 e normata nel 2005, è diventata operativa<br />
solo a far data dallo scorso anno. La<br />
legge prevede che ogni due anni le cooperative<br />
siano oggetto di ispezione da<br />
parte di “revisori” del ministero, che<br />
hanno due scopi principali. In primo<br />
luogo, fornire agli organi di direzione e di<br />
amministrazione degli enti suggerimenti<br />
e consigli per migliorare la gestione ed <strong>il</strong><br />
livello di democrazia interna, al fine di<br />
promuovere la reale partecipazione dei<br />
Soci alla vita sociale. Il secondo obiettivo è<br />
quello di accertare, anche attraverso una<br />
verifica della gestione amministrativocontab<strong>il</strong>e,<br />
la natura mutualistica dell’ente,<br />
verificando l’effettività della<br />
base sociale, la partecipazione dei soci<br />
alla vita sociale e allo scambio mutualistico<br />
con l’ente, la qualità di tale partecipazione,<br />
l’assenza di scopi di lucro<br />
dell’ente, nei limiti previsti dalla legislazione<br />
vigente, e la legittimazione<br />
dell’ente a beneficiare delle agevolazioni<br />
fiscali, previdenziali e di altra<br />
natura. Nel 2008, dunque, sono<br />
cominciate le ispezioni nelle varie Bcc<br />
ATTESTATO<br />
FEDERCASSE<br />
e MINISTERO<br />
ATTIVITÀ PRODUTTIVE<br />
certificano<br />
la correttezza<br />
di attività prevalente,<br />
mutualismo, regole<br />
di democrazia interna<br />
e funzionamento<br />
degli organi sociali<br />
condotte, per conto del ministero, dal<br />
“Servizio revisione ispettiva e revisione<br />
cooperativa” delle varie<br />
Federazioni. A Busto Garolfo, a giugno,<br />
per quasi un mese, ha operato<br />
Luca Giovannelli, della Federazione<br />
Lombarda della Bcc, che ha visionato e<br />
controllato lo statuto (per accertare lo<br />
scambio mutualistico), <strong>il</strong> regolamento<br />
elettorale (per verificare <strong>il</strong> rispetto<br />
della democrazia interna e <strong>il</strong> corretto<br />
iter per <strong>il</strong> rinnovo delle cariche sociali),<br />
i libri sociali, <strong>il</strong> piano strategico, i<br />
b<strong>il</strong>anci, i soci e la loro composizione, le<br />
deleghe e l’operatività prevalente. Il<br />
risultato, validato dal Ministero alle<br />
Attività Produttive, è stato di promozione<br />
a pieni voti per la nostra Bcc e,<br />
nei giorni scorsi, è stata consegnata al<br />
presidente l’attestato di revisione.<br />
11
COPERTINA<br />
Quando una banca fa la differenza<br />
12<br />
IL PUNTO<br />
Arriva sempre un momento in<br />
cui ognuno è chiamato a fare la<br />
propria parte, e questo è <strong>il</strong><br />
momento della difficoltà, quando<br />
<strong>il</strong> si salvi chi può spesso la vince<br />
sui legami di solidarietà e aiuto<br />
reciproco cui sempre dovrebbero<br />
essere improntati i rapporti<br />
umani. Per questa crisi che c’è,<br />
che morde con grande forza e fa<br />
davvero male a tanta gente, ai<br />
dipendenti delle imprese come<br />
agli imprenditori, bisognava fare<br />
qualcosa. Ed ecco che la Bcc è<br />
andata dai suoi interlocutori priv<strong>il</strong>egiati,<br />
Confindustria e<br />
Confartigianato locali, per condividere<br />
un intervento cui stava<br />
lavorando da settimane e che -<br />
come si è concordato - sarebbe<br />
stato davvero d’aiuto. Anticipo<br />
della cassa integrazione al 10 di<br />
ogni mese per un massimo mens<strong>il</strong>e<br />
di 900 euro e per un massimo<br />
di 7 mesi: un accordo semplice<br />
nella sua esposizione, perché<br />
per fronteggiare questa crisi non<br />
servono bizantinismi di sorta,<br />
ma soltanto chiarezza e buona<br />
volontà. Se la Bcc dice intervento<br />
a costo zero, a costo zero è,<br />
senza sorprese, clausole invisib<strong>il</strong>i,<br />
<strong>il</strong>lusioni che precipitano in<br />
delusioni. Un aiuto ai lavoratori<br />
e alle imprese, perché non si<br />
cammina mai su una gamba<br />
sola; al massimo si zoppica. Se<br />
di aiuto e di sostegno alla ripresa<br />
e alle famiglie si parla, aiuto<br />
vero deve essere. Per questa iniziativa<br />
sulla cassa la banca<br />
riporta indietro le lancette di 20<br />
o 30 anni rispetto alla tecnologia;<br />
operazioni a mano per<br />
intendersi, perché atipiche, che i<br />
dipendenti hanno accettato di<br />
buon grado. Anche questo è<br />
essere differenti.<br />
Firmato l’accordo con artigiani e industriali sull’anticipo<br />
della Cig a tasso zero. Clementi: «Se<br />
vogliamo parlare di aiuti alle famiglie, allora che<br />
siano veri aiuti». Camera Magni (industriali): «Le<br />
banche di grandi dimensioni riducono l’erogazione».<br />
Toniolo (artigiani): «Una risposta forte»<br />
Due cifre prima di ogni discorso: 2<br />
m<strong>il</strong>ioni 520 m<strong>il</strong>a euro e 0. La prima<br />
sta per <strong>il</strong> fondo di solidarietà<br />
costituito dalla Bcc per anticipare la Cassa<br />
integrazione guadagni straordinaria<br />
nell’Altom<strong>il</strong>anese, la seconda per indicare<br />
oneri e costi per lavoratori e imprese che<br />
aderiranno all’iniziativa. Da una parte le<br />
risorse, dall’altra lo spirito dell’iniziativa<br />
siglata <strong>il</strong> 25 febbraio dalla Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate con Confindustria e<br />
Confartigianato Alto M<strong>il</strong>anese. Da una<br />
parte la liquidità, dall’altra <strong>il</strong> quid che fa la<br />
banca differente: «Se di aiuto e di sostegno<br />
alla ripresa e alle famiglie stiamo parlando,<br />
aiuto vero deve essere – esordisce <strong>il</strong><br />
presidente Lidio Clementi -, quindi per<br />
noi della Bcc è naturale intendere l’intervento<br />
senza costi, oneri, tassi o che altro a<br />
carico del lavoratore o delle imprese. Per<br />
intenderci, senza neppure l’imposta da<br />
bollo: la paghiamo noi». Così è cominciato<br />
<strong>il</strong> <strong>2009</strong> in Bcc, lavorando a un’iniziativa<br />
che guardasse negli occhi la<br />
realtà. E chi vuole misurarsi con la<br />
realtà oggi deve misurarsi con la crisi e<br />
i suoi effetti, sui lavoratori e le imprese.<br />
«Le aziende sempre più si trovano<br />
ad affrontare conti economici con margini<br />
in calo e situazioni di cassa non<br />
idonee a sostenerne l’operatività – ha<br />
spiegato Eugenio Camera Magni, presidente<br />
del Gruppo Piccola Industria<br />
Confindustria Alto M<strong>il</strong>anese-. E questo<br />
perché le banche, principalmente quelle<br />
di grandi dimensioni, stanno riducendo<br />
l’erogazione di finanziamenti e,<br />
al contempo, stanno praticando un<br />
netto rialzo degli spread». In questa<br />
situazione di crisi produttiva e finanziaria<br />
si colloca l’accordo per anticipare<br />
la Cigs, pensato per i dipendenti<br />
delle micro e piccole imprese con<br />
meno di cinquanta dipendenti attive in<br />
provincia di M<strong>il</strong>ano nel territorio di<br />
competenza della Bcc di Busto Garolfo<br />
e Buguggiate e aderenti alle associazioni<br />
territoriali di Confindustria e<br />
Confartigianato. L’intesa sottoscritta<br />
fra le parti prevede la costituzione, da<br />
parte della nostra Bcc, di un fondo di<br />
solidarietà rotativo, valido per tutto <strong>il</strong><br />
<strong>2009</strong>, di 2 m<strong>il</strong>ioni 520m<strong>il</strong>a euro. Ai<br />
lavoratori sarà anticipata, <strong>il</strong> 10 di ogni<br />
mese, la quota dovuta da parte<br />
dell’Inps, in proporzione alle ore di<br />
cassa integrazione effettuate nel mese<br />
precedente sino a un massimo mens<strong>il</strong>e<br />
di 900 euro. Ogni lavoratore potrà<br />
godere dell’agevolazione per un massimo<br />
di sette mesi e, comunque, sino<br />
all’avvio del pagamento diretto da<br />
parte dell’Inps. Tradotto in numeri, in<br />
caso di ut<strong>il</strong>izzo complessivo del<br />
COPERTINA<br />
Siglato lo scorso 25 febbraio, l’accordo prevede<br />
zero costi per la banca e interessi zero per i lavoratori.<br />
Soddisfatto <strong>il</strong> mondo economicoimprendtoriale<br />
del territorio. In questa pagina,<br />
due immagini della conferenza stampa congiunta<br />
che si è svolta nella sede della nostra Bcc a<br />
Busto Garolfo. Nella foto qui sopra, si riconoscono,<br />
da sinistra, Luca Barni, direttore generale<br />
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto<br />
Scazzosi, vicepresidente della banca, Lidio<br />
Clementi, preisdente della Bcc, Edmiro Toniolo,<br />
presidente di Confartigianato Altom<strong>il</strong>anese,<br />
Eugenio Camera Magni, presidente del Gruppo<br />
Piccola e Media Industria Confindustria<br />
Altom<strong>il</strong>anese e Alberto Duvia, direttore generale<br />
di Confindustria Altom<strong>il</strong>anese.<br />
13
COPERTINA COPERTINA<br />
HANNO DETTO<br />
14<br />
ALBERTO<br />
DUVIA<br />
«Non siamo di fronte<br />
a deindustrializzazione;<br />
ci sono realtà che presidiano<br />
in modo eccellente <strong>il</strong> mercato.<br />
Forse questa crisi potrà operare<br />
una selezione fra le banche,<br />
imporre una distinzione<br />
fra le attività di rischio e di credito.<br />
Siamo riconoscenti alla Bcc<br />
per questo accordo: ammortizzatori<br />
sociali che non intervengono<br />
“a fine mese” non rispondono<br />
alle esigenze dei lavoratori<br />
e delle imprese»<br />
LUCA<br />
BARNI<br />
«Quando abbiamo tradotto<br />
in pratica la decisione<br />
della presidenza abbiamo<br />
fronteggiato difficoltà notevoli<br />
perché <strong>il</strong> sistema non supportava<br />
le operazioni; abbiamo dovuto<br />
inventarci come procedere.<br />
Torniamo indietro di anni,<br />
perché queste operazioni<br />
saranno fatte a mano<br />
in quanto assolutamente atipiche.<br />
È bello che i dipendenti abbiano<br />
accettato; è segno di solidarietà»<br />
Qui sopra altre due immagini della presentazione dell’accordo sulla Cassa integrazione siglato dalla<br />
nostra Bcc con gli artigiani e gli indutriali dell’Altom<strong>il</strong>anese. Qui sopra, <strong>il</strong> presidente Lidio Clementi<br />
mentre r<strong>il</strong>ascia un’intervista a Rete 55. Nella pagina a fianco, alcune immagini di lavoro.<br />
plafond, i lavoratori che accederanno<br />
al sostegno osc<strong>il</strong>leranno tra 800 e 1.600<br />
in relazione alla durata dell’erogazione<br />
e dei tempi entro i quali arriverà <strong>il</strong><br />
pagamento. «Quando a gennaio la presidenza<br />
ha voluto questa operazione<br />
ho aderito immediatamente -ricorda <strong>il</strong><br />
direttore generale Luca Barni-; poi, nel<br />
momento in cui ho dovuto tradurre in<br />
termini aziendali la decisione, mi sono<br />
tremate le gambe. Il sistema non supportava<br />
questa operazione e ci siamo<br />
dovuti inventare tutto. Infatti tutto<br />
sarà eseguito a mano, a riprova che<br />
non di un’operazione strettamente<br />
bancaria si tratta, ma di qualcosa di<br />
diverso, qualcosa di più; di un vero e<br />
proprio servizio. E a questo la struttura<br />
ha aderito con convinzione; un ulteriore<br />
segno di solidarietà in un<br />
momento in cui se ne avverte veramente<br />
grande bisogno». Parola d’ordine<br />
anticrisi, andare oltre gli schemi,<br />
quindi, «se pensiamo che le intese esistenti<br />
da tempo con le grandi banche<br />
coprono gli anticipi della cassa soltan-<br />
to per quelle aziende che hanno avviato<br />
procedure fallimentari o concorsuali<br />
-nota <strong>il</strong> vicepresidente della Bcc<br />
Roberto Scazzosi-. Noi abbiamo voluto<br />
fare qualcosa di differente, noi abbiamo<br />
pensato a quelle aziende che stanno<br />
lottando per farcela, realtà per cui<br />
non è troppo tardi e per le quali non<br />
c’erano aiuti». Si agisce su un punto<br />
nevralgico della crisi che stringe tante<br />
imprese: la carenza di liquidità.<br />
L’azienda, in momenti grami come<br />
quelli scanditi dalla cassa integrazione,<br />
è di fronte a un bivio: anticipare l’aiuto<br />
che dovrebbe arrivare dallo Stato o tentare<br />
<strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio. L’aut aut, inevitab<strong>il</strong>mente,<br />
sacrifica qualcosa. «Ma poter<br />
disporre di un aiuto realmente a costo<br />
zero, sia per <strong>il</strong> dipendente che lo riceve<br />
sia per l’azienda che attraversa un<br />
momento diffic<strong>il</strong>e di liquidità sono<br />
certo potrà contribuire al r<strong>il</strong>ancio del<br />
nostro sistema economico -afferma <strong>il</strong><br />
presidente di Confartigianato Alto<br />
M<strong>il</strong>anese, Edmiro Toniolo-. Questo<br />
accordo è una risposta forte, immedia-<br />
ta e concreta; per questo abbiamo<br />
accolto da subito la proposta e la<br />
disponib<strong>il</strong>ità della Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate che, mettendo a<br />
disposizione del sistema Altom<strong>il</strong>anese<br />
questo plafond, dimostra, una volta di<br />
più, quale sia <strong>il</strong> reale valore di una<br />
banca locale per <strong>il</strong> suo territorio».<br />
Concretamente per accedere ai benefici<br />
contenuti in questo accordo si deve<br />
aprire un contro corrente in Bcc, senza<br />
alcun tipo di costo, né di apertura, né<br />
di gestione, né di chiusura, si firma <strong>il</strong><br />
rid con cui si impegna l’Inps a versare<br />
in Bcc <strong>il</strong> corrispettivo della Cassa.<br />
Quando dall’Inps arriveranno i soldi<br />
la Bcc tratterrà quanto anticipato,<br />
naturalmente senza interessi; a quel<br />
punto <strong>il</strong> lavoratore potrà chiudere,<br />
sempre senza costi, <strong>il</strong> conto corrente.<br />
«È un’operazione atipica, esattamente<br />
come atipica, nel panorama delle banche,<br />
è la Bcc -commenta <strong>il</strong> presidente<br />
Lidio Clementi-. Siamo l’unica e ultima<br />
banca autenticamente locale<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese e del Varesotto, un<br />
territorio cui siamo legati da un rapporto<br />
forte e diretto. A fine anno, stendendo<br />
<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio, non stacchiamo<br />
cedole di dividendi: <strong>il</strong> nostro ut<strong>il</strong>e va<br />
in parte a patrimonio e in parte torna<br />
sul territorio per sostenerne lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
economico, sociale e culturale. Nel<br />
2008 abbiamo restituito al territorio un<br />
m<strong>il</strong>ione e mezzo dell’ut<strong>il</strong>e; quest’anno,<br />
in questa congiuntura, non potevamo<br />
astenerci dal fare la nostra parte, dall’intervenire<br />
a sostegno del nostro territorio,<br />
dei lavoratori, delle famiglie e<br />
delle imprese, soggetti cui servono<br />
fiducia, risposte rapide, concrete e coerenti».<br />
A questa concretezza, a questa<br />
coerenza la Bcc è avvezza da oltre 110<br />
anni; risponde con gli strumenti in suo<br />
possesso e con la sensib<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong><br />
sociale che è stampata a chiare lettere<br />
nel suo statuto alla situazione di crisi;<br />
non manda segnali alla concorrenza,<br />
segue e approfondisce una linea di<br />
lunga data; risponde con i fatti a una<br />
congiuntura non fac<strong>il</strong>e. Una congiuntura<br />
che limita le risorse e alza i rischi<br />
di dispersione di quel capitale umano<br />
che, specie nelle piccole e medie<br />
imprese, è rappresentato dalla professionalità<br />
dei lavoratori. «Questo territorio<br />
ha sempre avuto le risorse per<br />
fronteggiare le crisi che si sono presentate<br />
negli anni -ha concluso <strong>il</strong> direttore<br />
di Confindustria Alto M<strong>il</strong>anese,<br />
Alberto Duvia-; non siamo di fronte a<br />
un fenomeno di deindustrializzazione,<br />
ci sono infatti molte realtà che presidiano<br />
egregiamente <strong>il</strong> mercato. Forse<br />
questo momento potrà servire a selezionare<br />
le banche, a imporre una<br />
distinzione fra attività di rischio e di<br />
credito. Siamo riconoscenti alla Bcc<br />
per questo accordo; mi preme però<br />
sottolineare la responsab<strong>il</strong>ità in altre e<br />
più alte sfere: ammortizzatori sociali<br />
che non intervengono a fine mese non<br />
rispondono alle esigenze dei lavoratori<br />
e delle imprese e non ammortizzano<br />
le tensioni sociali». A ognuno la sua<br />
parte quindi, i soggetti dell’accordo,<br />
ognuno uscendo dagli schemi, hanno<br />
fatto la loro, hanno fatto, in quella<br />
dimensione locale che loro compete,<br />
semplicemente sistema.<br />
HANNO DETTO<br />
LIDIO<br />
CLEMENTI<br />
«Arriva sempre un momento<br />
in cui ognuno è chiamato<br />
a fare la propria parte,<br />
e questo è <strong>il</strong> vero motivo<br />
per cui abbiamo deciso<br />
di effettuare questo intervento.<br />
È un’operazione atipica,<br />
come atipica è la nostra banca.<br />
Siamo l’unica banca locale<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese e del Varesotto<br />
e restituiamo parte dell’ut<strong>il</strong>e<br />
al territorio, per sostenerne<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo economico,<br />
sociale e culturale»<br />
EUGENIO<br />
CAMERA MAGNI<br />
«Le aziende si trovano<br />
a fronteggiare conti economici<br />
con margini in calo e situazioni<br />
di cassa non idonee a sostenerne<br />
l’operatività. Questo perché<br />
le banche, specie quelle di grandi<br />
dimensioni, riducono l’erogazione<br />
di finanziamenti e, al contempo,<br />
operano un forte rialzo degli<br />
spread. L’iniziativa rappresenta<br />
un aiuto concreto per lavoratori<br />
e imprese, soprattutto<br />
quelle che stanno ristrutturando»<br />
EDMIRO<br />
TONIOLO<br />
«Questo accordo è una risposta<br />
forte, immediata e concreta<br />
che <strong>il</strong> sistema Altom<strong>il</strong>anese dà<br />
alle imprese e ai lavoratori.<br />
Abbiamo accolto subito la proposta<br />
della Bcc che, mettendo<br />
a disposizione questo plafond,<br />
dimostra una volta di più quale sia<br />
<strong>il</strong> valore di una banca locale<br />
per <strong>il</strong> suo territorio. Disporre di un<br />
aiuto a costo zero per dipendente<br />
e impresa potrà contribuire<br />
al r<strong>il</strong>ancio del nostro sistema»<br />
15
PRIMO PIANO EDICOLA<br />
... e a Varese ci stanno pensando<br />
A Varese si guarda<br />
con attenzione<br />
alle mosse messe<br />
in cantiere nella zona<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese<br />
Barni: «Ci preme<br />
un intervento sociale<br />
senza logiche normali<br />
di operazioni bancarie»<br />
16<br />
«Un solo<br />
territorio, <strong>il</strong> nostro,<br />
un solo comportamento, lo<br />
st<strong>il</strong>e Bcc: avremmo voluto<br />
che anche a Varese valesse <strong>il</strong> protocollo<br />
approvato nell’Altom<strong>il</strong>anese. Ma i nostri<br />
partner ci hanno indirizzato verso <strong>il</strong><br />
tavolo della Camera di Commercio».<br />
Luca Barni, direttore generale della Bcc<br />
di Busto Garolfo e Buguggiate, nel firmare<br />
<strong>il</strong> “Protocollo d’intesa per <strong>il</strong> sostegno<br />
ai lavoratori e alle imprese nelle<br />
situazioni di crisi”, martedì 24 febbraio,<br />
alla Camera di Commercio di Varese, ha<br />
sottolineato ancora una volta la differenza<br />
della nostra banca. «A gennaio abbiamo<br />
deciso di intervenire su tutto <strong>il</strong> territorio<br />
di nostra competenza per aiutare<br />
lavoratori e imprese -continua <strong>il</strong> direttore-.<br />
Abbiamo proposto <strong>il</strong> nostro percorso<br />
direttamente alle associazioni di categoria.<br />
Contestualmente la Camera di<br />
Commercio ha dato <strong>il</strong> via alle consultazioni<br />
che hanno dato vita al protocollo<br />
firmato. Un protocollo cui abbiamo aderito<br />
perché a costo zero e perché non<br />
fissa tassi di interesse da applicare, ma<br />
parla di un tasso massimo pari<br />
all’Euribor. Questo significa che la Bcc<br />
può mantenere fede al suo proposito iniziale;<br />
garantire le anticipazioni ai dipendenti<br />
a costo zero, ma anche a tasso zero.<br />
Senza quest’ultima condizione non<br />
avremmo sottoscritto l’accordo, che per<br />
essere un aiuto reale a chi versa in condizioni<br />
di difficoltà non può, secondo<br />
noi, applicare alcun tasso. Questo è quello<br />
che ci preme: che un intervento sociale<br />
lo sia in toto, senza lasciare alcuno<br />
spazio alla normale logica di un’operazione<br />
bancaria». La facoltà di muoversi<br />
fino al tasso Euribor, quindi anche di<br />
azzerarlo, ha fatto sì che la Bcc entrasse<br />
anche in questa partita, che però aveva<br />
impostato diversamente, e su cui ancora<br />
si sta impegnando per volgerla nei termini<br />
più convenienti per chi versa in<br />
una situazione di crisi. L’iniziativa è<br />
stata promossa dalla Camera di<br />
Commercio di Varese in collaborazione<br />
con i sindacati Cg<strong>il</strong>-Cisl-U<strong>il</strong>, le banche<br />
e le associazioni di categoria del<br />
territorio provinciale.<br />
17
COMUNICAZIONE<br />
18<br />
AIUTIAMOCI<br />
A CRESCERE<br />
Solidarietà, mutuo soccorso:<br />
dal 1897 “carta canta”<br />
per la nostra Bcc<br />
L’impegno a essere vicina<br />
al territorio, la volontà<br />
di essere protagonisti<br />
Scacco alla crisi. Ci vuole una<br />
banca differente per parlare di<br />
crescita oggi. Guardatevi in giro;<br />
al massimo qualche rassicurazione,<br />
una passata di vernice sul grigio<br />
diventato, nel giro di qualche mese, <strong>il</strong><br />
colore dominante degli orizzonti economici<br />
<strong>2009</strong> e 2010. La nostra Bcc no;<br />
perfettamente consapevole delle difficoltà,<br />
r<strong>il</strong>ancia sulla parola tabù,<br />
tagliata dal vocabolario come gli<br />
investimenti dal budget: crescita.<br />
“Aiutiamoci a crescere”, lo slogan<br />
delle campagna pubblicitaria <strong>2009</strong>, è<br />
coerente con <strong>il</strong> modo di fare banca a<br />
Busto Garolfo, Buguggiate e f<strong>il</strong>iali,<br />
perché crescere è verbo che la Bcc<br />
declina soltanto al plurale. Si crea crescita,<br />
si crea ricchezza sempre e soltanto<br />
insieme, non ad appannaggio di<br />
pochi, né tantomeno a scapito di<br />
qualcuno. Oggi sembra che questa<br />
lezione sia stata compresa, ma la Bcc,<br />
questa etica, l’ha scritta nello statuto.<br />
Solidarietà, mutuo soccorso: carta<br />
canta dal 1897, non da quando i<br />
mostri della finanza sono stati finalmente<br />
sbattuti in prima pagina. Ed<br />
ecco spiegato perché la parola crescita,<br />
punto focale della campagna pubblicitaria<br />
targata Bcc, non suona come<br />
provocazione, ma si intona a una<br />
linea di lungo corso, che ha priv<strong>il</strong>egiato<br />
la concretezza rispetto alla<br />
fumosità, l’economia reale al cospetto<br />
della finanza che fluttuava a molti<br />
metri da terra, <strong>il</strong> territorio alla dimensione<br />
puramente virtuale dove si<br />
creano ricchezze fittizie. Se da qualche<br />
mese gli altri hanno scoperto <strong>il</strong><br />
rovescio della medaglia, la Bcc, con<br />
forza, ha ribadito quanto ha sempre<br />
fatto. E, questa volta, ha voluto servirsi<br />
di un buon impianto di amplificazione;<br />
una campagna pubblicitaria<br />
lunga un anno e lungo la direttrice<br />
della crescita. Va detto: non una crescita<br />
fine a se stessa, di pure cifre,<br />
un’astrazione contab<strong>il</strong>e senza riscontri<br />
nella vita delle imprese e delle<br />
famiglie, che è quella cui la Bcc ha<br />
sempre prestato attenzione,<br />
anche perché altre non ne<br />
conosce. Pensa in grande<br />
e Primo conto, ossia<br />
libretto di risparmio<br />
per i piccoli da 0 a 14<br />
anni e conto corrente<br />
per i ragazzi da 14 ai 18,<br />
sono i due prodotti proposti<br />
e pubblicizzati per<br />
un <strong>2009</strong> che la Bcc vive<br />
come tempo in cui pianificare<br />
e costruire <strong>il</strong><br />
futuro, piuttosto che<br />
come attesa fiduciosa<br />
che la tempesta, prima o poi,<br />
possa passare. Crescita vera,<br />
dunque, sv<strong>il</strong>uppo armonico<br />
perché graduale, scandito<br />
giorno per giorno, proprio<br />
come per l’individuo<br />
- nei primi anni di<br />
vita per i piccolissimi<br />
e nel momento<br />
sovente critico,<br />
e comunque<br />
decisivo, dell’adolescenza<br />
per i ragazzi.<br />
Una crescita<br />
naturale, quin-<br />
di, senza scorciatoie che accelerino un<br />
processo in cui la fretta è sempre cattiva<br />
consigliera. Tempo al tempo dunque,<br />
perché una cultura, quella del<br />
risparmio, deve diventare patrimonio<br />
fin dalla giovane età, deve crescere e<br />
sv<strong>il</strong>upparsi in parallelo all’individuo.<br />
Ma anche una crescita che non può<br />
essere tale in assenza di un disegno<br />
ben preciso, di una strategia attentamente<br />
pianificata; ecco perché lo slogan<br />
si accompagna ai sei pezzi della<br />
scacchiera, gli elementi del gioco più<br />
affascinante e complesso. Gioco<br />
diventato, nei secoli, un serbatoio<br />
pressoché inesaurib<strong>il</strong>e di simboli, gli<br />
scacchi suggeriscono una gamma di<br />
significati dall’ampiezza inesplorata<br />
ogni volta che si prova ad accostarli.<br />
Cosa risulta dalla sovrapposizione fra<br />
l’immaginario scacchistico e l’operato<br />
della Bcc? Innanzitutto <strong>il</strong> gioco di<br />
squadra; ognuno impegnato a dare <strong>il</strong><br />
meglio nelle proprie mansioni<br />
a servizio di un<br />
disegno comune.<br />
Quindi la strategia;<br />
una visione d’insieme<br />
che non può trascurare<br />
nulla e nessuno<br />
senza perdere<br />
qualcosa. Poi la scacchiera,<br />
qui <strong>il</strong> territorio,<br />
l’humus economico e<br />
sociale in cui la Bcc<br />
agisce di concerto<br />
con gli altri attori,<br />
“orgogliosa di essere<br />
la tua Banca locale”. E ancora<br />
la gerarchia tra i pezzi<br />
della scacchiera, dal pedone<br />
al re, scala ascendente<br />
che, se da un lato suggerisce<br />
la crescita,<br />
dall’altro rimanda<br />
alle specificità di<br />
ognuno; nel<br />
gioco i movimenticoncessi<br />
ai singolielementi,<br />
nella vita<br />
del nostro<br />
territorio i<br />
LA CAMPAGNA<br />
IN NUMERI<br />
322.444<br />
I LETTORI RAGGIUNTI<br />
OGNI SETTIMANA<br />
18<br />
LE SETTIMANE<br />
DI PRESENZA SULLA<br />
CARTA STAMPATA<br />
116<br />
LE USCITE SULLA<br />
CARTA STAMPATA<br />
7<br />
I MESI DI PERMANENZA<br />
SU2SITI WEB
COMUNICAZIONE<br />
diversi ruoli ricoperti da associazioni<br />
di categoria, banche, imprese, famiglie.<br />
Le prime uscite di questa campagna<br />
sono della fine del 2008; un lancio a<br />
preparare la strada, ad annunciare <strong>il</strong><br />
leit motiv dell’anno in arrivo.<br />
Un percorso in quattro tappe che è<br />
andato in progressione, proprio come<br />
la politica della Bcc. Mai <strong>il</strong> passo più<br />
lungo della gamba: due pezzi evidenziati<br />
alla volta e gli altri appena sagomati<br />
con i punti da congiungere proprio<br />
come accade nei giochi passatempo.<br />
Dalla coppia pedone-alfiere a<br />
cavallo torre, sino alla coppia sovrana,<br />
regina e re, per completare con la<br />
visione d’insieme, perché ogni elemento<br />
ha esistenza autonoma, ma<br />
acquista la pienezza del suo senso soltanto<br />
in una dimensione corale.<br />
Campagna con agganci forti alla<br />
realtà come ai simboli, quindi, ma<br />
anche battage che ha <strong>il</strong> fiato per copri-<br />
re un anno intero. Per la prima volta<br />
nella sua storia la nostra banca ha<br />
orchestrato una strategia di così<br />
ampio respiro srotolando un f<strong>il</strong> rouge<br />
che si dipanerà attraverso tutte le<br />
testate diffuse nell’Altom<strong>il</strong>anese e nel<br />
Varesotto: dalle cartacee al web, perché<br />
se <strong>il</strong> medium è <strong>il</strong> messaggio non è<br />
possib<strong>il</strong>e trascurare alcun mezzo per<br />
veicolare <strong>il</strong> Bcc pensiero. Con un<br />
calendario di uscite programmate<br />
sino a settembre “Aiutiamoci a crescere”,<br />
comunicherà con i lettori dei<br />
quotidiani Prealpina e Provincia, con<br />
le due edizioni del Giorno, dei settimanali<br />
Giornale dell’Altom<strong>il</strong>anese e<br />
Città Oggi, coi mens<strong>il</strong>i Varese Mese e<br />
Città Oggi Mese, quindi con i siti<br />
Varesenews e Città Oggi web.<br />
Qualche dettaglio: 18 le uscite sulle<br />
testate cartacee, 7 i mesi in cui <strong>il</strong> banner<br />
con i prodotti targati Bcc saranno<br />
presenti su due fra i siti di informa-<br />
zione più cliccati del territorio. Fra<br />
Altom<strong>il</strong>anese e Varesotto i contatti<br />
saranno di 322m<strong>il</strong>a 444 persone; e<br />
quasi la metà di queste, in media,<br />
vedranno la campagna 6 volte la settimana.<br />
Senza dimenticare la particolarità<br />
del web, e la tendenza a tornare<br />
più volte in un giorno sullo stesso<br />
sito. Nulla è lasciato al caso: non sarà<br />
superfluo sottolineare che la collocazione<br />
della pubblicità risponde sempre<br />
a una precisa strategia di posizionamento.<br />
Basti pensare all’accoglienza<br />
che “Aiutiamoci a crescere” ha trovato<br />
nella pagina economica della<br />
Prealpina, dove si concentrano le<br />
attenzioni di tanti addetti ai lavori e<br />
dove, abitualmente, le inserzioni non<br />
sono di casa. Un posto al sole, quindi,<br />
fortemente voluto proprio perché la<br />
Bcc sa bene cosa significa essere dove<br />
serve: 112 anni sul territorio serviranno<br />
a qualcosa.<br />
PRESS BOX<br />
COMUNICAZIONE
CELEBRAZIONI CELEBRAZIONI<br />
Bernocchi, onore del territorio<br />
L’istituto tecnico, fondato nel 1949, compie 50 anni. Mezzo secolo dedicato alla formazione<br />
professionale delle giovani generazioni. Una scuola, una storia, un futuro: la nostra Bcc a<br />
fianco delle celebrazioni per ricordare quanto è stato fatto e prepararsi alle sfide di domani<br />
Rappresenta mezzo secolo di<br />
storia dell’Alto M<strong>il</strong>anese <strong>il</strong><br />
compleanno dell’Istituto tecnico<br />
statale “Antonio Bernocchi” di<br />
Legnano. Nel <strong>2009</strong>, infatti, l’Itis compie<br />
i suoi primi 50 anni e la Banca di<br />
Credito Cooperativo di Busto Garolfo<br />
e Buguggiate ha voluto essere al suo<br />
fianco come main sponsor del lungo<br />
calendario di iniziative. Un regalo<br />
dovuto, perché, come motiva <strong>il</strong> presidente<br />
della Bcc, Lidio Clementi, «l’Itis<br />
Bernocchi ha segnato e continua a<br />
segnare lo sv<strong>il</strong>uppo di questo territorio.<br />
Siamo, così, vicini ai giovani che<br />
hanno voglia di imparare, perché<br />
nelle loro mani affidiamo <strong>il</strong> nostro<br />
futuro».<br />
Nato come sede distaccata dell’Itis<br />
Feltrinelli di M<strong>il</strong>ano, <strong>il</strong> Bernocchi di<br />
22<br />
Legnano è stato riconosciuto autonomo<br />
<strong>il</strong> 20 agosto del 1959. Dalle sue<br />
sezioni, diurna e serale (quest’ultima<br />
attiva fino al 1995), sono usciti<br />
migliaia di diplomati, che con la loro<br />
attività professionale sono stati in<br />
grado di distinguersi nei settori che<br />
hanno caratterizzato le attività produttive<br />
del Legnanese e dell’Alto<br />
M<strong>il</strong>anese. Dall’anno scolastico<br />
2004/05, l’Itis ha ampliato la propria<br />
offerta didattica aggiungendo i corsi<br />
di studio liceo Scientifico Tecnologico<br />
e Perito informatico (progetto<br />
Abacus) agli indirizzi consolidati in<br />
Meccanica, Elettronica e Automazione<br />
ed Elettrotecnica e Telecomunicazioni.<br />
«Abbiamo seguito la storia<br />
industriale di Legnano e del<br />
Legnanese cercando sempre di<br />
rispondere ai bisogni del territorio»,<br />
spiega <strong>il</strong> dirigente scolastico,<br />
Giacomo Rinciari. «È diffic<strong>il</strong>e sopravvivere<br />
istituzionalmente mezzo secolo<br />
se non si dà un prodotto adeguato<br />
al territorio. E l’Itis Bernocchi ce l’ha<br />
fatta, affermandosi come scuola conosciuta<br />
e riconosciuta. Purtroppo non<br />
riusciamo a far fronte a tutte le richieste<br />
che ci arrivano dalle aziende. Solo<br />
trovando una sinergia con le realtà<br />
sociali sarà possib<strong>il</strong>e dare al territorio<br />
ciò che gli serve per continuare sulla<br />
strada dello sv<strong>il</strong>uppo». È all’interno<br />
di questo legame, che la scuola ha<br />
saputo instaurare con <strong>il</strong> mondo economico,<br />
che si inserisce la Bcc. «Una<br />
realtà che ci è molto vicina, non solamente<br />
con la sponsorizzazione per le<br />
cerimonie dei 50 anni, ma anche con<br />
le borse di studio -continua Rinciari-<br />
Non posso che esprimere un sentito<br />
ringraziamento».<br />
E <strong>il</strong> territorio è stato chiamato ad<br />
entrare a far parte del Comitato<br />
d’Onore per i festeggiamenti di questo<br />
importante traguardo. Oltre alla<br />
Bcc, con <strong>il</strong> presidente Clementi, istituzioni,<br />
mondo della cultura e mondo<br />
economico, associazioni industriali e<br />
artigiane hanno infatti presenziato, <strong>il</strong><br />
17 gennaio scorso, nella sede dell’istituto<br />
in via Diaz a Legnano, quando si<br />
sono aperte ufficialmente le cerimonie<br />
per i dieci lustri della scuola.<br />
«L’Itis Bernocchi è una realtà importante<br />
per la formazione dei nostri giovani<br />
e per tutto <strong>il</strong> territorio: nella sua<br />
storia è stato fautore e promotore di<br />
quello sv<strong>il</strong>uppo che ha fatto dell'Alto<br />
M<strong>il</strong>anese una delle prime aree industriali.<br />
Come banca locale non potevamo<br />
sottrarci al dare valore a questa<br />
scuola», ha detto <strong>il</strong> presidente della<br />
Bcc, Clementi, ponendo l’accento sul<br />
ruolo di formazione delle nuove<br />
generazioni che la scuola legnanese ha<br />
svolto nel suo mezzo secolo. Un ruolo<br />
che deve essere ancora più forte oggi.<br />
«L’interesse e la voglia dei giovani di<br />
uscire da questa fase di crisi c’è -ha<br />
osservato l’assessore alle Politiche giovan<strong>il</strong>i<br />
del Comune di Legnano, Renzo<br />
Brignoli-. Vogliamo che questa scuola<br />
possa continuare nella sua opera di formazione<br />
e permetta ad altri giovani di<br />
usufruire dell’esperienza dei suoi<br />
docenti e dell’apporto che realtà del<br />
territorio, come la Bcc e le associazioni<br />
imprenditoriali, sono in grado di<br />
In apertura, <strong>il</strong> nostro presidente Lidio Clementi<br />
con <strong>il</strong> preside del Bernocchi Giacomo Rinciari<br />
(seduto). In questa pagina, <strong>il</strong> comitato d’onore,<br />
composto, tra gli altri, da Edmiro Toniolo<br />
(Confartigianato Altom<strong>il</strong>anese) e Giorgio Merletti<br />
(Unione Artigiani di Varese). Sotto, gli studenti<br />
del Bernocchi durante l’incontro con gli ex studenti<br />
e, foto a destra, Giancarlo Restelli, docente<br />
dell’Itis durante la serata dedicata alla Shoah.<br />
23
CELEBRAZIONI<br />
dare». Accanto alla formazione tecnica,<br />
<strong>il</strong> Bernocchi ha voluto essere anche<br />
promotore di cultura. I primi due<br />
incontri inseriti nel programma per <strong>il</strong><br />
Cinquantesimo hanno infatti affrontato<br />
due temi di attualità: in occasione<br />
del Giorno della Memoria, <strong>il</strong> 27 gennaio,<br />
Giancarlo Restelli, docente<br />
dell’Itis legnanese, ha tenuto una partecipata<br />
conferenza dal titolo<br />
“Omosessuali, zingari, disab<strong>il</strong>i e testimoni<br />
di Geova nel Lager nazisti”. Il 26<br />
febbraio, invece, è stato affrontato <strong>il</strong><br />
tema delle mafie: protagonista, Jole<br />
Garuti, già presidente del Circolo<br />
Società Civ<strong>il</strong>e di M<strong>il</strong>ano e referente per<br />
la Lombardia dell’associazione Libera<br />
di don Luigi Ciotti. Il calendario proseguirà<br />
con mostre, incontri e appunta-<br />
menti culturali. In alto Jole Garuti durante <strong>il</strong> suo intervento al Leone da Perego sul tema della mafia e <strong>il</strong> calendario.<br />
24<br />
LE ALTRE INIZIATIVE<br />
Da apr<strong>il</strong>e a giugno <strong>2009</strong><br />
“Giovani da 50 anni!”<br />
Mostra negli spazi dell’Istituto Bernocchi<br />
15 maggio <strong>2009</strong><br />
Caratteri dello sv<strong>il</strong>uppo industriale<br />
a Legnano tra passato e presente<br />
Palazzo Leone da Perego<br />
Legnano - ore 21<br />
E poi ancora Rita borsellino, Moni Ovadia,<br />
conferenze storiche, concerti e tante altre<br />
iniziative per tutto <strong>il</strong> <strong>2009</strong><br />
Festa in musica per dire «tanti auguri»<br />
Èstata una serata molto particolare<br />
quella di sabato 31 gennaio: in<br />
occasione del Cinquantesimo di fondazione<br />
dell’Itis Bernocchi, la bas<strong>il</strong>ica<br />
di San Magno a Legnano ha infatti<br />
ospitato un concerto polifonico del<br />
Coro Jub<strong>il</strong>ate. Una festa in musica, che<br />
ha sancito <strong>il</strong> profondo radicamento<br />
della scuola superiore legnanese nella<br />
vita cittadina. L’evento che, come tutto<br />
<strong>il</strong> programma per i 50 anni del<br />
Bernocchi, è stato sponsorizzato dalla<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, ha<br />
visto la presenza di un pubblico particolarmente<br />
numeroso. Molte sono<br />
state le persone che non hanno voluto<br />
mancare all’esibizione del premiato<br />
Coro Jub<strong>il</strong>ate: diretto dal maestro<br />
Paolo Alli, anima e motore della realtà<br />
musicale fin dalla sua costituzione nel<br />
1975, <strong>il</strong> Coro ha proposto composizioni<br />
polifoniche sacre e profane, prese<br />
dal suo ampio repertorio che spazia<br />
dal Quattrocento ai giorni nostri, raccogliendo<br />
applausi e festeggiando così<br />
una scuola che ha fatto della formazione<br />
dei giovani <strong>il</strong> suo punto d’onore in<br />
mezzo secolo di storia.<br />
Nelle immagini <strong>il</strong> concerto per i 50 anni del Bernocchi nella bas<strong>il</strong>ica di San Magno a Legnano.<br />
Lirica, la stagione prende <strong>il</strong> via<br />
Cinque appuntamenti con le sinfonie delicate dell’opera attraverso le performance<br />
dell’orchestra e del coro Amadeus. Tutto esaurito nelle prime due tappe della rassegna<br />
che si sono svolte a Legnano e Cassano Magnago. Clementi: «La nostra Bcc ha fatto centro»<br />
Comincia con un acuto la stagione<br />
lirico sinfonica della Bcc: due successi<br />
da tutto esaurito con tanto di<br />
bis per le prime tappe della rassegna<br />
musicale che la nostra banca, insieme con<br />
orchestra e coro Amadeus, sta portando<br />
sulterritorio.Dueconcertiunidentico successo:<br />
30 gennaio parrocchia del<br />
Santissimo Redentore a Legnano e 20 febbraio<br />
teatro auditorio Cassano Magnago.<br />
«Siamo soltanto a due concerti sui cinque<br />
programmati, ma mi sento di dire che la<br />
Bcc ha fatto ancora centro -commenta <strong>il</strong><br />
presidente della Bcc di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate Lidio Clementi-. La partecipazione<br />
e<strong>il</strong>gradimentoespressodal pubblico<br />
sono la prova più tangib<strong>il</strong>e della<br />
bontàdellasceltafatta.Dopo<strong>il</strong>grande successo<br />
incontrato dalla rassegna organistica<br />
abbiamo ancora una volta visto giusto: in<br />
occasione del primo concerto, tenutosi in<br />
occasione della Candelora, la chiesa del<br />
EVENTI<br />
25
EVENTI<br />
Santissimo Redentore era gremita; per<br />
l’evento di Cassano Magnago i biglietti<br />
sono andati esauriti con grande anticipo.<br />
La scelta della Bcc ha pagato, <strong>il</strong><br />
territorio ha risposto al meglio; puntare<br />
sulla musica è stata una mossa vincente».<br />
Dall’intuizione al risultato,<br />
naturalmente, c’è di mezzo la bravura<br />
degli esecutori, e come per la stagione<br />
organistica la Bcc ha scelto la professionalità<br />
dell’orchestra e del coro<br />
Amadeus; decisione che, oltre che una<br />
garanzia per la qualità dell’esecuzione,<br />
rappresenta l’ennesima riprova della<br />
politica della nostra banca, l’investi-<br />
26<br />
I SOLISTI/1<br />
NATALIA<br />
TARASEVICH<br />
Soprano, nata in Ucraina ha studiato<br />
canto all’Accademia musicale<br />
di Kiev. Si è diplomata nel 1998<br />
al concorso internazionale a S.<br />
Hertogenboch e nel 2000 al concorso<br />
internazionale D’Alcamo di<br />
Palermo. Nel 2003 ha vinto <strong>il</strong><br />
Premio speciale al concorso internazionale<br />
Caleydos di Palermo ed<br />
è risultata vincitrice del concorso<br />
internazionale “E. Caruso” per la<br />
parte di Santuzza nella Cavalleria<br />
rusticana di Mascagni.<br />
PAATA<br />
SVANIDTZE<br />
Tenore, ha iniziato gli studi di<br />
canto al Conservatorio di San<br />
Pietroburgo; si è diplomato al<br />
Conservatorio di Tiblisi. In Italia ha<br />
vinto due importanti concorsi: nel<br />
1992 l’Enrico Caruso, nel 1995 <strong>il</strong><br />
Giuseppe di Stefano. Ha preso<br />
parte a numerosi concerti e a<br />
opere nel Teatro Statale del<br />
Conservatorio di San Pietroburgo<br />
e nel Teatro Nazionale dell’Opera<br />
di Tiblisi. Dal 1992 è membro dell’associazione<br />
Museo E. Caruso.<br />
mento sulle risorse del territorio.<br />
Orchestra e coro Amadeus sono infatti<br />
composti da elementi giovani che gravitano<br />
nei comuni dell’Altom<strong>il</strong>anese e<br />
del Varesotto; un patrimonio di capacità<br />
cui è doveroso offrire la possib<strong>il</strong>ità<br />
di esprimersi. «Esibirsi in concerti<br />
come quelli di Legnano e Cassano<br />
Magnago è appagante per un musicista<br />
-afferma Enrico Raimondi, organista<br />
dell’Amadeus-: pubblico partecipe,<br />
entusiasta, con richieste di bis non alla<br />
fine, come è prassi, ma al termine di un<br />
brano. In particolare <strong>il</strong> pubblico è stato<br />
trascinato dall’aria di Figaro del<br />
Barbiere e dal Libiamo de La Traviata;<br />
un obiettivo, dunque, quello che ci eravamo<br />
prefissi, che è stato centrato. Un<br />
grazie enorme alla Bcc che crede con<br />
forza al progetto e alla necessità di<br />
divulgare la musica al di fuori dei templi<br />
consacrati. Organizzare una rassegna<br />
come questa è meritorio, un investimento<br />
in un bene primario come la<br />
cultura».<br />
LE TAPPE DELLA STAGIONE<br />
27 <strong>marzo</strong> <strong>2009</strong> - ore 21<br />
Castellanza - Teatro di via Dante<br />
Invito all’Opera<br />
24 apr<strong>il</strong>e <strong>2009</strong> - ore 21<br />
Castano Primo - Teatro Paccagnini<br />
Concerto per l’Italia<br />
8 maggio <strong>2009</strong> - ore 21<br />
Busto Arsizio - Chiesa di S. Edoardo<br />
Concerto dell’Ascensione<br />
Nella pagina di apertura, <strong>il</strong> concerto di Legnano che si è svolto nella chiesa del Santo Redentore nel quartiere<br />
Legnarello. Tanti applausi e successo di pubblico per la prima tappa della rassegna lirica. Risultato<br />
che si è ripetuto anche nel secondo appuntamento a Cassano Magnago come testimoniano le immagini<br />
in queste pagine. Sotto, <strong>il</strong> pubblico presente nel teatro Auditorium di Cassano. A sinistra, l’ingresso degli<br />
spettatori e, qui sopra, <strong>il</strong> nostro presidente Lidio Clementi in mezzo alla moglie Michelina e al direttore<br />
della f<strong>il</strong>iale di Somma Lombardo, Maurizio Fortina. Nei box a lato pagina, i solisti che accompagnano <strong>il</strong><br />
coro e l’orchestra Amadeus durante gli spettacoli. Nel box qui sopra, le restanti tappe della rassegna.<br />
I SOLISTI/2<br />
EVENTI<br />
KAORU<br />
SAITO<br />
Soprano, è nata a Tokyo,<br />
dove ha conseguito <strong>il</strong> diploma<br />
nell’Accademia di musica<br />
Musashino. Dal 1997 risiede in<br />
Italia , dove si sta perfezioanndo<br />
con <strong>il</strong> Maestro Margherita<br />
Guglielmi. Si è esibita come soprano<br />
solista alla Civic Hall di Tokyo,<br />
come corista al Teatro alla Scala di<br />
M<strong>il</strong>ano. È componente del coro<br />
sinfonico Verdi di M<strong>il</strong>ano. Con<br />
Claudio Abbado ha partecipato al<br />
Barbiere di Siviglia nel ruolo di<br />
Rosina e al Flauto Magico<br />
CORRADO<br />
CAPPITTA<br />
Baritono, è nato a Catania; nel<br />
1991 è entrato a far parte della<br />
Cappella musicale del Duomo. A<br />
vent’anni ha iniziato lo studio del<br />
canto lirico, per cui, nel 1997, si è<br />
diplomato al Conservatorio di Vibo<br />
Valentia. Nella stagione1998/99 è<br />
entrato nel coro dell’Opera di<br />
Roma. Nel 2002 vince primo premio<br />
e premio speciale al concorso<br />
Leoncavallo. Nel febbraio 2008 ha<br />
interpretato Rigoletto al Gavazzeni<br />
di Seriate.<br />
EDOARDO<br />
FRANCESCONI<br />
Tenore, ha studiato canto lirico<br />
sotto la guida del Maestro<br />
D.Rocca. Il debutto è avvenuto in<br />
qualità di interprete di arie sacre e<br />
solista in opere come Dido and<br />
Aeneas e Don Chisciotte.<br />
Collabora con l’Opera Rinata a<br />
Torino nel ruolo di Gastone nella<br />
Traviata di Verdi. Ha partecipato<br />
all’Opera da tre soldi di Bertolt<br />
Brecht e al Signor Bruschino di<br />
Gioacchino Rossini. Collabora con<br />
<strong>il</strong> Gruppo da Camera Caronte.<br />
27
CONCERTI<br />
Concerti d’organo, applausi dal territorio<br />
Con <strong>il</strong> concerto del 31 gennaio<br />
nella chiesa parrocchiale San<br />
Giulio a Castellanza (nelle<br />
foto), si è chiusa la rassegna “Concerti<br />
d’Organo”, proprio nel giorno dedicato<br />
al santo cui è intitolata la bas<strong>il</strong>ica<br />
e che protegge la città. Un successo di<br />
pubblico per <strong>il</strong> gran finale, tutto giocato<br />
sul repertorio di Mozart: alcune<br />
sonate da chiesa nella prima parte,<br />
mentre la messa dell’Incoronazione<br />
28<br />
2000<br />
2000<br />
ha dominato la seconda. I cittadini<br />
hanno dimostrato di apprezzare <strong>il</strong><br />
programma, già proposto a V<strong>il</strong>la<br />
Cortese e Busto Arsizio (diversa invece<br />
la scaletta a Samarate e<br />
Vanzaghello, che presentava i concerti<br />
per organo di Haendel e <strong>il</strong> Gloria di<br />
Vivaldi). Un calendario di appuntamenti<br />
inaugurato a maggio dello<br />
scorso anno a V<strong>il</strong>la Cortese, e che ha<br />
portato l’ensemble Amadeus a misu-<br />
rarsi con i grandi strumenti a canne, a<br />
metà tra la liuteria e l’architettura. «La<br />
carta vincente è stata l’idea di abbinare<br />
<strong>il</strong> timbro dell’organo a quello dell’orchestra».<br />
Sono le parole di Enrico<br />
Raimondi, organista nelle cinque date<br />
in agenda, a incorniciare la prima rassegna<br />
musicale curata dalla nostra<br />
Bcc. «In questo modo -prosegue- si è<br />
proposta una serie di concerti che, se<br />
affidati alla sola voce dell’organo,<br />
Sant’Agnese sulle note di Rossini<br />
momento di altissima musica». Con<br />
queste parole Gerardo Locurcio, assessore<br />
«Un<br />
alla Cultura del comune di Somma<br />
Lombardo, ha definito la “Petite Messe Solennelle” di<br />
Gioacchino Rossini, eseguita <strong>il</strong> 18 gennaio dal coro e<br />
orchestra “Amadeus”, in occasione del tradizionale concerto<br />
di Sant’Agnese. L’evento ha preso vita nella bas<strong>il</strong>ica<br />
del piccolo comune del Varesotto, su iniziativa dell’assessorato,<br />
della Parrocchia di Sant'Agnese e dalla pro<br />
loco di Somma Lombardo, con <strong>il</strong> patrocinio della nostra<br />
Bcc. La Petite Messe Solennelle, che ha visto la luce nel<br />
1863 -cinque anni prima della morte del compositore-, è<br />
considerata un capolavoro. Non solo nell’ambito dell’opera<br />
di Gioacchino Rossini, ma anche nel contesto più<br />
ampio della musica sacra del XIX secolo. «È un modo<br />
eccezionale di proseguire con le proposte di musica classica<br />
a Somma -ha proseguito Locurcio-, dopo lo splendido<br />
appuntamento con <strong>il</strong> concerto di Capodanno. E<br />
anche per <strong>il</strong> concerto di Sant'Agnese desidero ringraziare<br />
la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate». Un appuntamento cui <strong>il</strong> presidente Lidio<br />
Clementi non ha voluto mancare, e che ha definito «un<br />
altro tassello nel mosaico delle iniziative di sostegno alla<br />
cultura nel territorio promosse dalla nostra banca».<br />
sarebbero stati molto meno godib<strong>il</strong>i e<br />
fruib<strong>il</strong>i». Duplice <strong>il</strong> risultato ottenuto:<br />
proporre alle persone un repertorio<br />
interessante ma rivolto a tutte le orecchie,<br />
e valorizzare le potenzialità dei<br />
grandi protagonisti di queste kermesse,<br />
gli organi. «È stato un piacere far<br />
“cantare” questi strumenti -riprende<br />
Raimondi-. Nel nostro territorio<br />
abbiamo delle vere e proprie opere<br />
d’arte, che con iniziative come questa<br />
possono essere fruite al meglio». «È la<br />
prima volta che ci occupiamo di una<br />
rassegna così strutturata -riprende <strong>il</strong><br />
presidente Lidio Clementi-, e <strong>il</strong> fatto<br />
che l’apprezzamento sia stato così<br />
alto testimonia <strong>il</strong> fatto che siamo riusciti<br />
a sposare programmi di grande<br />
livello con serate piacevoli per tutti.<br />
Facendo scoprire agli abitanti dei<br />
nostri comuni i tesori nascosti nelle<br />
chiese del loro territorio».<br />
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
2000A 2001 2001A 2002 2002A 2003 2003A 2004 2004A 2005<br />
2005A 2006 2006A 2007 2007A<br />
CONCERTI<br />
29
MOSTRA<br />
EVENTI CONTINUA L’EPOSIZIONE ITINERANTE VOLUTA DAL CDA DELLE FOTOGRAFIE DI CAIELLI<br />
Senza sosta <strong>il</strong> tour della mostra sul Vispe<br />
Bodio Lomnago, Castano Primo,<br />
San Giorgio su Legnano. E poi<br />
ancora Samarate, Castellanza,<br />
Dairago. Questi gli sportelli “toccati”<br />
nei mesi di febbraio e <strong>marzo</strong> dalla<br />
mostra itinerante del Vispe, voluta<br />
fortemente dal Consiglio di<br />
Amministrazione della nostra Bcc<br />
per presentare <strong>il</strong> progetto<br />
“Facciamolo insieme” che ha permesso,<br />
grazie al cuore dei cittadini e<br />
all’attenzione della nostra Banca, di<br />
realizzare <strong>il</strong> nuovo reparto di pediatria<br />
a Mutoyi, in Burundi (Africa),<br />
che darà possib<strong>il</strong>ità di sopravvivenza<br />
ai bambini del Paese martoriato da<br />
denutrizione, povertà e guerra civ<strong>il</strong>e.<br />
«La situazione in Burundi è grave -è <strong>il</strong><br />
commento del nostro presidente<br />
30<br />
Lidio Clementi-. A Mutoyi, dove<br />
abbiamo deciso di intervenire, è insostenib<strong>il</strong>e.<br />
Con la costruzione dell’ala<br />
di pediatria abbiamo voluto dare ai<br />
bambini una nuova e importante speranza<br />
di vita e di salute. E la mostra<br />
che abbiamo organizzato all’interno<br />
degli sportelli della nostra Banca<br />
vuole essere la testimonianza diretta<br />
di quanto è stato fatto con i fondi raccolti<br />
durante la campagna<br />
Facciamolo insieme».<br />
Sono stati 200m<strong>il</strong>a gli euro raccolti<br />
(100m<strong>il</strong>a raccolti sul territorio e raddoppiati<br />
dalla nostra Bcc) che hanno<br />
dato la possib<strong>il</strong>ità ai missionari del<br />
Vispe (Volontari italiani per la solidarietà<br />
ai Paesi Emergenti) di terminare<br />
i lavori nell’ala pediatrica dell’ospe-<br />
dale cittadino. I lavori,<br />
la quotidianità, i sorrisi<br />
dei bambini sono stati<br />
fotografati da Francesco<br />
Caielli, giornalista<br />
classe 1976, che si è<br />
recato in Burundi per<br />
“registrare” le condizioni<br />
di vita del Paese e<br />
l’andamento dei lavori<br />
al nosocomio. Gli sportelli<br />
della nostra Bcc,<br />
dunque, diventano<br />
delle esposizioni che<br />
permettono ai Soci e<br />
clienti che si recano in<br />
banca per le operazioni quotidiane di<br />
avvicinarsi al Paese di Mutoyi e<br />
osservare, con gli occhi attenti della<br />
macchina fotografica di Caielli, i<br />
lavori che procedono grazie al<br />
«cuore grande della nostra gente»,<br />
come ama ricordare Mario Pozzi,<br />
nostro consigliere di amministrazione,<br />
che ha proposto e sostenuto con<br />
forza tutta l’operazione “Facciamolo<br />
insieme”.<br />
«Non mi stancherò mai di ringraziare<br />
-conclude Marzio Pozzi-, a nome<br />
di tutta la Banca, quei cittadini che<br />
durante la raccolta fondi hanno<br />
messo mano al portafogli e donato<br />
quanto potevano. Quel piccolo gesto,<br />
oggi, sta dando risultati incredib<strong>il</strong>i,<br />
che aiuteranno tantissimi bambini ad<br />
avere un domani migliore».<br />
PRESS BOX<br />
LE TAPPE DELLA MOSTRA<br />
Luogo dal al<br />
Somma Lombardo 9-mar 20-mar<br />
V<strong>il</strong>la Cortese 10-mar 23-mar<br />
Olcella 11-mar 24-mar<br />
Cassano Magnago 23-mar 3-apr<br />
Canegrate 24-mar 6-apr<br />
Parabiago 25-mar 7-apr<br />
Busto Arsizio 6-apr 17-apr<br />
Legnano 6-apr 17-apr<br />
MOSTRA<br />
Dai una mano<br />
anche tu<br />
Fai la tua donazione<br />
allo sportello:<br />
conto corrente<br />
n° 22608/07<br />
(operazione gratuita)<br />
Nella pagina accanto, un’immagine della mostra itinerante del progetto “Facciamolo insieme” che ha<br />
portato alla realizzazione della nuova ala di pediatria all’ospedale di Mutoyi, in Burundi. Sotto, due bimbi<br />
africani posano per la macchina fotografica di Francesco Caielli che si è recato a Mutoyi a registrare i<br />
lavori all’ospedale e le condizioni di vita e salute della popolazione locale. In questa pagina, un’altra<br />
veduta della mostra e una fase dei lavori al nosocomio.<br />
31
SANREMO<br />
MUSICA LA FORMAZIONE LEGNANESE APRE LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE<br />
Dopo l’oro del Colle, <strong>il</strong> palco di Sanremo<br />
Mozart e i Pink Floyd, <strong>il</strong><br />
Confutatis del Requiem e<br />
Another brick in the wall, <strong>il</strong><br />
coro Jub<strong>il</strong>ate e Sanremo. Insieme si<br />
può. Se ne sono accorti i m<strong>il</strong>ioni di<br />
spettatori che, in apertura della seconda<br />
serata del Festival, sono stati testimoni<br />
dell’azzeccatissimo medley<br />
sacro-profano immaginato da Bruno<br />
Santori. Per l’edizione <strong>2009</strong> <strong>il</strong> direttore<br />
musicale della kermesse canora ha<br />
voluto infrangere la tradizione: mai<br />
un coro polifonico era salito sul palco<br />
dell’Ariston; mai, prima del 18 febbraio,<br />
un coro che spazia dal gregoriano<br />
a John Lennon aveva intrecciato,<br />
senza soluzione di continuità, <strong>il</strong><br />
testamento musicale del genio salisburghese<br />
e <strong>il</strong> brano più popolare del<br />
quartetto Waters, G<strong>il</strong>mour, Wright e<br />
Mason. L’onore è spettato ai 46 ele-<br />
32<br />
menti del coro Jub<strong>il</strong>ate, creatura tutta<br />
legnanese che sul territorio ha mosso<br />
i primi passi e che <strong>il</strong> nome del territorio<br />
ha portato con sé attraverso i tanti<br />
concorsi internazionali collezionati<br />
lungo i quasi 35 anni di carriera e fin<br />
sotto i riflettori dell’evento mediatico<br />
più discusso dagli italiani. «Un motivo<br />
d’orgoglio e di enorme soddisfazione<br />
per i tanti volontari che da anni<br />
coltivano la passione per <strong>il</strong> canto -dice<br />
Patrizia Alli, la responsab<strong>il</strong>e organizzativa<br />
del coro Jub<strong>il</strong>ate-; è <strong>il</strong> coronamento<br />
di un impegno di lunghissimo<br />
corso al servizio del bello, un valore<br />
che noi comunichiamo attraverso la<br />
musica corale». Accanto al doveroso<br />
ringraziamento per <strong>il</strong> maestro Bruno<br />
Santori, che ha scelto lo Jub<strong>il</strong>ate per<br />
uno dei palchi più ambiti, Patrizia Alli<br />
rivolge un grazie anche alla nostra<br />
Bcc. «Da tre anni la Bcc è parte fondamentale<br />
nella manifestazione di<br />
punta proposta dall’associazione<br />
musicale Jub<strong>il</strong>ate, <strong>il</strong> festival corale<br />
internazionale “la Fabbrica del<br />
Canto”. Sono certa che la Banca e <strong>il</strong><br />
presidente Lidio Clementi saranno<br />
soddisfatti nel sapere che per l’edizione<br />
<strong>2009</strong> la Fabbrica diventerà manifestazione<br />
regionale, con 140 concerti in<br />
tutte le province della Lombardia,<br />
quindi con una visib<strong>il</strong>ità di gran<br />
lunga potenziata rispetto a quella già<br />
notevole degli ultimi anni. Clementi<br />
aveva compreso perfettamente, dal<br />
primo concerto del festival cui aveva<br />
assistito, quale complessità avesse la<br />
macchina organizzativa e quali potenzialità<br />
racchiudesse; i risultati ci<br />
hanno dato ragione». Un impegno<br />
che si è guadagnato <strong>il</strong> riconoscimento<br />
dal colle più alto; alla vig<strong>il</strong>ia di<br />
Sanremo <strong>il</strong> Presidente della<br />
Repubblica ha insignito l’associazione<br />
Jub<strong>il</strong>ate della medaglia d’oro quale<br />
Premio di rappresentanza. Il migliore<br />
degli auspici alla vig<strong>il</strong>ia del Festival,<br />
che si è poi rivelato un successo per <strong>il</strong><br />
coro diretto dal maestro Paolo Alli. «A<br />
Sanremo abbiamo provato sabato 14,<br />
poi siamo tornati <strong>il</strong> giorno dell’esibizione<br />
-racconta la corista Paola<br />
Colombo-; è stata un’esperienza<br />
diversa da tutte quelle vissute con lo<br />
Jub<strong>il</strong>ate, anche nei tanti concorsi fatti<br />
SANREMO<br />
Per la prima volta nella storia del Festival della canzone<br />
italiana, un coro polifonico è salito sul palco del<br />
Teatro Ariston di Sanremo. Direttamente da Legnano,<br />
<strong>il</strong> Coro Jub<strong>il</strong>ate ha aperto la seconda serata della kermesse<br />
musicale presentando due brani agli antipodi:<br />
una rivisitazione di Mozart e una dei Pink Floyd.<br />
Segno della capacità poliedrica della formazione che,<br />
come testimoniano le immagini in queste pagine, ha<br />
dimostrato di essere all’altezza dei palchi più importanti<br />
della musica. In questa pagina, <strong>il</strong> presentatore<br />
Paolo Bonolis scherza con i componenti del coro. Qui<br />
sopra, due momenti dell’esibizione della formazione<br />
legnanese e, qui a fianco, foto di gruppo all’ingresso<br />
del Teatro Ariston al momento dell’arrivo a Sanremo.<br />
Alla vig<strong>il</strong>ia dell’esibizione a Sanremo, <strong>il</strong> presidente<br />
della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha insignito<br />
l’associazione Jub<strong>il</strong>ate della medaglia d’oro di rappresentanza.<br />
Un vanto nazionale che ha preceduto la<br />
perfomance straordinaria sul palco dell’Ariston.<br />
Successo anche sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della critica che si è<br />
definita «entusiasta» dell’esibizione. Un vanto anche<br />
per la nostra Bcc che si è schierata a favore della cultura<br />
musicale di qualità.<br />
in Europa. Qui avevamo puntati<br />
addosso gli occhi di m<strong>il</strong>ioni di spettatori,<br />
ci esibivamo in un contesto unico<br />
e su una partitura per noi insolita.<br />
Inizialmente la proposta ci è parsa<br />
estranea, poi l’abbiamo accolta: è un<br />
errore alzare barriere nella musica».<br />
33
MONDO SOCI<br />
Prokofiev fa visita a Busto Arsizio<br />
Non c’è <strong>il</strong> due senza <strong>il</strong> tre,<br />
recita un vecchio adagio.<br />
E «Pierino e <strong>il</strong> Lupo», la favola<br />
musicale di Sergej Prokofiev,<br />
dopo le tappe di Somma<br />
Lombardo (23 ottobre 2008) e<br />
Samarate (8 novembre 2008),<br />
torna a calcare i palcoscenici<br />
del territorio. Il 20 <strong>marzo</strong>, al<br />
teatro San Giovanni Bosco di<br />
Busto Arsizio (via Bergamo, 2),<br />
la voce narrante di Dan<strong>il</strong>o<br />
Lamperti e la musica dell’orchestra<br />
Microkosmos (direttore<br />
Fabio Gallazzi) porteranno per<br />
la terza volta nel Varesotto la<br />
bella opera del Maestro russo.<br />
Come nelle precedenti edizioni,<br />
la nostra Bcc sarà a fianco<br />
della manifestazione. «Come<br />
Prokofiev ha scritto e musicato<br />
l’opera perché la musica fosse più accessib<strong>il</strong>e<br />
ai bambini -è <strong>il</strong> commento del<br />
nostro presidente, Lidio Clementianche<br />
la nostra Bcc è attenta e premurosa<br />
nei confronti della crescita culturale<br />
delle giovani generazioni». Scritta e<br />
composta nel 1936, da allora «Pierino e<br />
<strong>il</strong> Lupo» è stata rappresentata in tutti i<br />
Solidarietà e tanta partecipazione per<br />
l’associazione Ccr della nostra Bcc.<br />
Sergio Rondanini, presidente uscente del<br />
sodalizio (a <strong>marzo</strong>, si veda box a fianco, si<br />
terranno le elezioni per <strong>il</strong> rinnovo delle<br />
cariche), è più che soddisfatto delle ultime<br />
iniziative messe in cantiere. Su tutte, come<br />
sottolinea, la «visita a Genova e al cimitero<br />
di Stagliano che, dopo la “prima” del mese<br />
di settembre, è stata replicata perché le<br />
adesioni di partecipazione sono state davvero<br />
moltissime». Il 17 gennaio scorso,<br />
infatti, <strong>il</strong> Ccr ha offerto nuovamente la<br />
visita nella piacevole località del Levante<br />
Ligure, Nervi, assieme alla Città della<br />
Lanterna e al cimitero monumentale di<br />
Staglieno, la maggiore necropoli di<br />
Genova, considerata un vero e proprio<br />
museo a cielo aperto. Tra le altre iniziative<br />
messe in cantiere, meritevole di segnalazione<br />
lo spettacolo del 6 febbraio al teatro<br />
La Scala di M<strong>il</strong>ano, dove è andato in scena<br />
<strong>il</strong> concerto del mezzosoprano Veronica<br />
34<br />
teatri del mondo, raggiungendo m<strong>il</strong>ioni<br />
di bambini e appassionandoli sia al teatro<br />
sia alla musica. Dopo i successi di<br />
Somma Lombardo e Samarate, dove la<br />
favola ha letteralmente fatto <strong>il</strong> tutto<br />
esaurito, <strong>il</strong> lavoro di Prokofiev arriva a<br />
Busto Arsizio. L’ingresso è libero e lo<br />
spettacolo inizia alle 21.<br />
Ccr, Rondanini: «Soddisfazione assoluta»<br />
Simeoni, accompagnata dal Coro del teatro<br />
diretto da Bruno Casoni. «Allo spettacolo<br />
hanno partecipato 115 persone -spiega<br />
Rondanini-; un numero davvero eccezionale<br />
se si considera <strong>il</strong> valore solidale<br />
della manifestazione. L’intero ricavato<br />
della serata, infatti, è stato devoluto alla<br />
Lega italiana per la lotta contro i tumori.<br />
L’associazione Ccr, e con lei tutta la nostra<br />
Bcc, hanno dimostrato ancora una volta di<br />
essere attenti ai temi sociali e alla crescita<br />
della ricerca in un campo tanto delicato<br />
quale quello oncologico». Già nel 2007, <strong>il</strong><br />
Circolo culturale ricreativo della nostra<br />
Bcc aveva aderito “in massa”, aggiudicandosi<br />
la palma di “gruppo più numeroso”<br />
partecipante alla serata benefica.<br />
CCR AL VOTO<br />
22 <strong>marzo</strong> <strong>2009</strong><br />
Busto Garolfo - salone Don Besana<br />
ore 10 - rinnovo cariche associative<br />
LIONS E BCC<br />
PER IL SOCIALE<br />
I Lions di Busto Arsizio e la<br />
nostra Bcc impegnati per la<br />
solidarietà. Lo scorso 22 gennaio,<br />
al teatro Sociale di Busto<br />
Arsizio, è andata in scena una<br />
“Serata benefica all'insegna<br />
della musica”, con l’esibizione<br />
del baritono Demetrio<br />
Colaci. La manifestazione,<br />
promossa dal Lions Club<br />
Busto Arsizio Europa<br />
Cisalpino, con <strong>il</strong> patrocinio<br />
dell’amministrazione comunale<br />
di Busto Arsizio, è stata<br />
realizzata anche grazie all’intervento<br />
della nostra Bcc. Lo<br />
spettacolo è stato <strong>il</strong> primo<br />
passo di una serie di iniziative<br />
volute dai Lions bustocchi per<br />
tutto <strong>il</strong> <strong>2009</strong> a sostegno di<br />
alcune realtà sociali della<br />
città. «La nostra banca è da<br />
sempre al fianco di chi vuole<br />
sostenere i più deboli -ha<br />
detto Lidio Clementi, presidente<br />
della nostra Bcc- e<br />
anche in questa occasione ha<br />
risposto all’appello».<br />
Demetrio Colaci, apprezzato<br />
interprete di esecuzioni concertistiche<br />
sinfoniche e operistiche<br />
e docente di canto al<br />
conservatorio Giuseppe Verdi<br />
di M<strong>il</strong>ano, è anche componente<br />
della Consulta nazionale<br />
per l’alta formazione artistica<br />
e musicale. Il recital lirico ha<br />
visto in scena anche la soprano<br />
Irina Kapanadze e <strong>il</strong> pianista<br />
Luigi Di Bella.<br />
AIUTIAMOCI<br />
A CRESCERE<br />
w w w . b c c b a n c a 1 8 9 7 . i t<br />
Pensa ingrande<br />
per i tuoipiccoli<br />
...Ai nostri sportelli, i clienti<br />
premium sono le nostre<br />
famiglie e i nostri figli...<br />
Per i piccoli da 0 a 14 anni è nato “Pensa in grande”, <strong>il</strong> libretto di risparmio<br />
a zero spese e zero costi di bolli (li paghiamo noi) a versamento libero.<br />
...e dai 14 anni, c’è “Primo conto”
AIUTIAMOCI<br />
A CRESCERE<br />
w w w . b c c b a n c a 1 8 9 7 . i t<br />
L’Altom<strong>il</strong>anese e <strong>il</strong> Varesotto sono la nostra casa, qui prendiamo tutte le nostre<br />
decisioni e camminiamo fianco a fianco con le imprese e le famiglie...<br />
orgogliosi di essere la tua banca locale.<br />
www.eoipso.it