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Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia

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mità degli amboni, le natiche, sono mi poco ricurve reno In<br />

parte anteriore, sempre decorticate, per quanto non profondamente,<br />

apparendo in esse un bel colore «li madreperla. Il ligamento è<br />

grosso ed allungato, e dove esso termina, l'orina un angolo ben<br />

marcato. La superficie della conchiglia è liscia nella parte agli<br />

amboni più prossima, ma mano mano che si <strong>di</strong>scende rei<br />

basso si trova più scabra e fortem mte Btriata. E «li mi color rerde<br />

cupo tendente all' olivastro, sempre più foci oell' ime parti. lì<br />

solcata elegantemente da fascie Bcure orizzontali, regolari e conti-<br />

nue. Nella parte interna è munita del più superbo colon- nmr^iri-<br />

taceo, iridescente, che rammenta quello <strong>di</strong> varie specie straniere <strong>di</strong><br />

Unto. I denti car<strong>di</strong>nali sono grossi, elevati e striati: i laterali lun-<br />

ghi elevati e robusti. L'impressione pulleale è ben marcata, l' im-<br />

pressione muscolare, profonda.<br />

Lunghezza Mill. 80 a 85<br />

Altezza » 40 a 45<br />

Spessezza » 18 a 25<br />

All'Est della città <strong>di</strong> Lucca infra amenissimc colline, sparse<br />

delle ville più eleganti, superbe per lussureggiante vegetazione,<br />

per bellissimi vigneti ed oliveti, presso ad un piccolo bosco è un<br />

laghetto <strong>di</strong> cui non conosco il nome, per quante indagini non ab-<br />

bia mancato <strong>di</strong> fare a tal' uopo. È ad un miglio toscano circa <strong>di</strong>-<br />

stante dal villaggio <strong>di</strong> San Quirico, che il forestiere riconoscerebbe<br />

a prima vista per le molte fabbriche <strong>di</strong> mattoni, special profes-<br />

sione dei suoi abitanti. Ivi è V Unio Lawleyianus, <strong>di</strong>scretamente<br />

comune.<br />

Da vario tempo io teneva alcuni esemplari <strong>di</strong> questa specie nella<br />

mia collezione, che aveano fermato me, non solo per la strana<br />

forma che posseggono, ma pur vari Malacologhi che a varie ri-<br />

prese visitarono la mia raccolta. Ma pur nonostante spaventato<br />

dalla responsabilità, <strong>di</strong>rei quasi, <strong>di</strong> una saggia determinazione, fui<br />

sempre restìo a pubblicarla come nuova. Chi lo ignora, per poco<br />

che abbia cognizione <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong>, che il genere Unio è fra gli<br />

altri uno dei più scabrosi e <strong>di</strong>fficili a stu<strong>di</strong>are? Ohi non sa che<br />

spesso la medesima specie passando da un fiume ad un altro, da<br />

un qualunque fosso, da un lago, da uno stagno ad uno <strong>di</strong>verso.<br />

non prende forme <strong>di</strong>versissime e per nulla alle prime relative? Ohi<br />

tuttociò per prova conosce, saprà bone a ragione perdonare la mi.!

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