Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia
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Molluschi del lembo orientale del Piemonte, in 24 generi, 102 spe-<br />
cie, 12 varietà, 19 mutazioni. Dopo il qual catalogo fa seguire<br />
alcune osservazioni geografico-fisiche, per le quali viene <strong>di</strong>mostrato<br />
che la Pianura è la parte più povera in ispecie terrestri, e V Alpe<br />
la più ricca, nel mentrechè in ispecie acquatiche, sì cefali che ace-<br />
fali, la pianura e l'Alpe ne abbondano, in proporzione dell'Appen-<br />
nino che ne <strong>di</strong>fetta. In seguito ad alcune riflessioni <strong>di</strong> Geografia<br />
Malacologica, egli viene ezian<strong>di</strong>o a concludere cbe nel mentre che<br />
le specie rinvenute fino allora nel Piemonte (sempre nella sua parte<br />
orientale) non sommavano pel suo catalogo che a 102, potevano<br />
facilmente ascendere con più accurate indagini fino a 154, delle<br />
quali 100 terrestri e 50 acquatiche. Ma il Prof. Strobel per quanto<br />
porti il vanto, nello aver per il primo reso conto della fauna, fino<br />
allora sconosciuta, <strong>di</strong> tale regione, non ebbe in mira che <strong>di</strong> illu-<br />
strarne la parte orientale, non fu che nel 1861 che per la rima-<br />
nente porzione fu pubblicato un nuovo catalogo sotto il titolo <strong>di</strong>:<br />
Molluques tebrestres vivants cu Piemont — del Prof. Ab. Giu-<br />
1 seppe Stabile ( ).<br />
Il Professore Stabile <strong>di</strong>resse infatti le sue osservazioni, i suoi<br />
stu<strong>di</strong>, <strong>di</strong> preferenza alla parte occidentale del Piemonte, e potè ag-<br />
giungere così al numero <strong>di</strong> quelle notate dal Professore Strobel<br />
oltre 42 specie, fra le quali alcune nuove.<br />
Ma una domanda ci permettiamo in<strong>di</strong>rizzargli. Per quale ragione,<br />
nel mentrechè egli inaugura il suo libro colla frase: « La Malaco-<br />
logie terrestre et fluviatile du Piémont, a été, jusqu'ici, presque<br />
tout à fait negligé » egli si limita poi al solo stu<strong>di</strong>o delle specie<br />
terrestri? Mancherà forse <strong>di</strong> importanza quello delle specie <strong>di</strong><br />
acqua dolce? E noi che applau<strong>di</strong>amo con tutto interesse agli avanzamenti<br />
della scienza , che salutiamo con entusiasmo , ogni buon<br />
lavoro che relativo ai nostri stu<strong>di</strong> si pubblica, non possiamo che<br />
far voti perchè questa lacuna sia da lui stesso estinta, la qual cosa<br />
ci rallegrerà ancor più, se, trattandosi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o essenzialmente<br />
Italiano, vorrà esserci pòrta nel nostro medesimo i<strong>di</strong>oma.<br />
Sono cinque le specie proprie del Piemonte, e delle quali fa men-<br />
zione questo catalogo; <strong>di</strong> queste, tre (Clausilia <strong>di</strong>oclon, alpina, e<br />
Thomasiana) sono esclusive della regione cispadana ; una ( Pupa<br />
Mortilleti) abita oltre questa stessa parte, anche la regione traspa-<br />
(') Un Volume <strong>di</strong> Ut pagina in 8.°, e due Tavole^ delle quali una colorita.<br />
f-<br />
Milano 4864.