Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia
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— 35 -<br />
neto. Erronea è tale asserzione, poiché quel mollusco renne rii<br />
che nel<br />
<<br />
trato, una ventina (ranni or sono, hiiil.o 1 1 • I Lombardo<br />
Veneto, come mi accingo a provarle.<br />
Lo Spinelli lo trovò, sebbene rum, sul monte della MaAAaUmp.<br />
presso Brescia, e l'enumerò nel suo e Catalogo dei Molluschi terrestri<br />
e fluviali della, provincia, bresciana .- Brescia 1851, alla p. 9, Botto<br />
il nome <strong>di</strong> Helìx Leqpol<strong>di</strong>cma Charpentier.<br />
Frequente invece ^o incontrarono presso Verona il De B<br />
ed il Martinati, come appare dal loro « Catalogo dei Molluschi terre-<br />
stri e fluviatili delle provincie Venete » Verona 1855, in cui viene<br />
in<strong>di</strong>cato, alla pag. 50, col nome <strong>di</strong> Ilélix olivetorum Gmelin.<br />
Io pure lo raccolsi nelle dette località, e nelle « Notizie malacosta-<br />
tiche sul Trentino « Pavia 1851 e 1852, p. 84, accennava alla pro-<br />
babilità, clie V H. olivetorum, Gmel. var. Leopól<strong>di</strong>ana Charp., dai<br />
territori <strong>di</strong> Brescia e <strong>di</strong> Verona, sia ascesa, insieme ad altre specie,<br />
per breve tratto nelle valli trentine delle Sarche e dell 1<br />
A<strong>di</strong>ge. Di<br />
più, rinvenni il mollusco in questione anco a Mantova, probabil-<br />
mente trasportatovi giù dalle limitrofe terre bresciane e veronesi,<br />
si come in<strong>di</strong>cava alla pag. 13 dell' « Essai d'une <strong>di</strong>stribution oro-<br />
géographique cles Mollusques terrestres dans la Lombar<strong>di</strong>e ». To-<br />
rino 1857, e segnava nella prima delle annesse carte oro-geografiche.<br />
Vi faceva pure osservare, che gli esemplari lombar<strong>di</strong> non<br />
sono maggiori <strong>di</strong> quelli del vero Zonites olivetorum <strong>di</strong> Francia.<br />
Finalmente, il De Mortillet, nella Memoria : « Etude sur les Zo-<br />
nites de l'Italie septentrionale »<br />
, Milano 1862, alle pag. 3 e 4,<br />
mentre conferma l'esistenza del Zonites Leopol<strong>di</strong>anus presso Brescia<br />
e Verona, <strong>di</strong>chiara potersi ritenere accidentale la sua presenza sopra<br />
una sì piccola estensione lungo le Alpi, e doversi considerare<br />
l' Apennino qual vera sua patria, come lo prova lo sviluppo che vi<br />
prende, mentre nel Lombardo-Veneto, come si <strong>di</strong>sse, non giunge a<br />
gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni.<br />
Credo che la presente rettificazione al citato articolo del De Mar-<br />
tens possa interessare i lettori del suo perio<strong>di</strong>co, massime gli stra-<br />
nieri, e quin<strong>di</strong> a Lei la invio, perchè, ove ne convenga, la pubblichi<br />
nel medesimo.<br />
Colgo quest' incontro per segnarmi, con <strong>di</strong>stinta stima<br />
Suo DevotissìmQ<br />
Parma, Maggio 1868.<br />
—<br />
Strobel,