Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia
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marcata) o calcando la Linea maggiormente, o riempiendo <strong>di</strong><br />
gli spa/i fra l'ima e l'altra, Becondochè egli raol <strong>di</strong>mostrare I<br />
senza <strong>di</strong> qualche fascia , o la presenza collo ) zero,<br />
la presenza o assenza delle fascie ) solo nel caso in cui qnesta<br />
tavola, utilissima per tale classazione , non sia a <strong>di</strong>sposizione<br />
dello stu<strong>di</strong>oso. Però, apponendosi al vero, egli crede Bcorg<br />
nel sistema del Colbcau , una<br />
lacuna, alla quale pone rime<strong>di</strong>o<br />
con molta accuratezza. Lo sviluppo maggiore o minore delle<br />
fascie, la <strong>di</strong>stanza più o men grande delle medesime, non sono<br />
essi forse caratteri importantissimi, in tale classazione, e che non<br />
possono per conseguenza esser trascurati? E perciò egli aggiunge<br />
un'altra tavola modellata sul sistema medesimo della prima, della<br />
quale servesi per stabilire altrettanti casi <strong>di</strong> sviluppo delle fa-<br />
scie e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze fra esse , in ciascheduna varietà contenuta<br />
nella tavola del signor Colbeau: ovvero altrettante sud<strong>di</strong>visioni<br />
o sottovarietà , delle varietà medesime raccolte in numero <strong>di</strong><br />
89 nella tavola già descritta. Questa seconda tavola del signor<br />
Sauveur è <strong>di</strong>visa in quattro parti. La prima, <strong>di</strong>mostra i <strong>di</strong>versi<br />
casi <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong>stanza delle tre fascie superiori della conchi-<br />
glia, la seconda, fa il medesimo ufficio per le ultime due fascie,<br />
le altre due parti stabiliscono la <strong>di</strong>stanza esistente fra la terza e<br />
la quarta fascia della conchiglia, ossia fra l'ultima delle tre su-<br />
periori, e la prima delle due inferiori. Tutte queste particolarità<br />
sono contrassegnate con opportune lettere o cifre. — In conse-<br />
guenza volendo descrivere una varietà qualunque <strong>di</strong> H<strong>di</strong>c nemo-<br />
ralis è d'uopo in prima stabilire il numero e la posizione delle<br />
fascie (l. a tavola), in<strong>di</strong> il loro sviluppo (l. a e 2. a parte della 2. a<br />
tavola), finalmente la <strong>di</strong>stanza fra la terza e la quarta fascia (3. a e<br />
4. a parte della medesima), venendosene a descrivere così il complesso<br />
con la riunione delle cifre o lettere che corrispondono alle singole<br />
respettive parti delle due tavole, e componendosi così una formula<br />
clie può servire <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione a ciascuno che imprenda a stu<strong>di</strong>arla.<br />
Conoscendo a pieno la importanza pratica <strong>di</strong> questo sistema,<br />
facciamo voti perchè il signor Sauveur <strong>di</strong>ffonda la sua memoria il<br />
più possibile, onde sia a generale Consapevolezza, e sembraci non<br />
poter chiuder meglio questo nostro cenno che colle parole medesi-<br />
me, colle quali i signori Roffiaen e Timmermans terminarono il