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Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia

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— 14 —<br />

alla medesima relative. L' autore del suaccennato articolo confronta<br />

saggiamente la fauna malacologica toscana con quella del rimanente<br />

<strong>di</strong> Italia e non rista <strong>di</strong> offrirla al paragone <strong>di</strong> quella germanica.<br />

Osserva infatti come molte forme vi siano o riprodotte o rappresentate<br />

da specie affini, ma non tace la sua sorpresa nel non<br />

riscontrare accennate nel catalogo <strong>di</strong> Issel varie specie appartenenti<br />

al Nord dell'Italia od alla Germania medesima. Due osservazioni<br />

piace a noi fare in tal proposito. La prima; che è d'uopo essere<br />

indulgenti all' Issel per queste lacune, poiché poco spazio <strong>di</strong> tempo<br />

concedette al suo soggiorno in Toscana: secondariamente bisogna<br />

avvertire che varie fra quelle specie mentovate dal Martens come<br />

mancanti in Toscana, furono ivi rinvenute <strong>di</strong> poi. Così VHelix ser-<br />

pentina, è notata solamente nel detto catalogo trovarsi in Pisa;<br />

ma non è <strong>di</strong>fficile raccoglierla entro Livorno, fin sulle mura urbane,<br />

ed il Conchiliologo signor Jago trova spesso sulle mura<br />

esterne della sua abitazione esemplari aventi un colore più cupo e<br />

<strong>di</strong> maggior lucidezza <strong>di</strong> quelli del pisano. Oltre a ciò varie altre<br />

specie dobbiam sempre notare , fra le quali appunto l' Helix<br />

fruticum incarnata, la Limnaea peregra, ed altre molte. Non<br />

sappiamo comprendere come il signor Martens si meravigli non<br />

trovare fra le altre, accennata V Helix hortensis. Almen per ciò<br />

che ne sappiam noi, detta Helix non è propria della fauna italia-<br />

na, e sostiene la nostra opinione un dotto articolo che dal Professor<br />

signor P. Strobel è stato pubblicato nel suo Giornale <strong>di</strong> Ma-<br />

lacologia , anno I , relativamente « alla non esistenza dell' Helix<br />

hortensis al <strong>di</strong> qua delle Alpi ». Noi abbiamo raccolto più volte<br />

un numero considerevole <strong>di</strong> esemplari dell'//, nemoralis nel bosco<br />

<strong>di</strong> S. Rossore presso Pisa. In detto bosco questa specie prende un<br />

aspetto più piccolo del tipo e massimamente in alcuni esemplari,<br />

ricorda facilmente alcuni caratteri dell' II. hortensis: ma pur sem-<br />

pre un attento esame ci fa persuasi che <strong>di</strong> questa specie, almeno<br />

qui, non v'ha sentore alcuno. Dell'i/, obvolula furono raccolti più<br />

volte magnifici esemplari nel Lucchese , e in minor quantità sulle<br />

colline pisane. Della sua affine VHelix angygira non fu raccolto mai<br />

verun esemplare. Della Physa hypnorum fu trovata una graziosa<br />

varietà. — Ben si appone il Martens nel giu<strong>di</strong>car la Bythinia Savia-<br />

na come sinonimo della Bythinia thermalis <strong>di</strong> Linneo che infatti la<br />

<strong>di</strong>sse in thermis pisanis. — Di questo errore però, bisogna confes-<br />

sare, che l' Issel si accorse pochi dì dopo la pubblicazione del suo<br />

catalogo. Non nascon<strong>di</strong>amo che tanto noi, come il signor Issel,

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