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Bullettino malacologico italiano - Società Italiana di Malacologia

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giri sono nel numero <strong>di</strong> 5 1 ;2, alquanto convessi e <strong>di</strong>visi da suture<br />

ben segnate, l' ultimo è ampio e rigonfio e supera i due terzi della<br />

altitu<strong>di</strong>ne totale. L'apertura è oblonga, la cominella è semplice,<br />

obliqua e un poco torta, il peristoma è semplice e molto sottile.<br />

La conchiglia sopradescritta ha qualche analogia colla Pkys.a<br />

Taslei: Bourg. (*) della Bretagna, e colla Pliysa fontinalis: Drap.<br />

Dalla prima si <strong>di</strong>stingue facilmente perchè è più allungata, meno<br />

rigonfia e più grande, e perchè la sua apertura è più stretta e su-<br />

pera in altezza i due terzi dell' altitu<strong>di</strong>ne totale; dalla seconda <strong>di</strong>ffe-<br />

risce per avere l 1<br />

apice meno ottuso, la spira notevolmente più ele-<br />

vata e T ultimo giro meno rigonfio ; l' apertura offre inoltre forma<br />

<strong>di</strong>versa e altezza minore.<br />

Abit. Pisa, in un fosso poco <strong>di</strong>stante dalla Porta a Lucca.<br />

(Estratto dal Catalogo dei Molluschi raccolti nella Provincia <strong>di</strong><br />

Pisa. — A. Issel. — Milano 1866).<br />

NOTA<br />

Per quanto l'Issel abbia descritto questa specie da qualche tempo<br />

nel suo catalogo dei Molluschi raccolti nella Provincia <strong>di</strong> Pisa,<br />

pure noi la presentiamo or come nuova, riportandone la descri-<br />

zione, perchè insieme ne offriamo il relativo <strong>di</strong>segno che, almeno<br />

per quello che è a nostra cognizione, non fu mai pubblicato. Per<br />

il corso <strong>di</strong> vari anni noi siamo stati testimoni della comparsa <strong>di</strong><br />

questa specie, ed avendo da ciò tratto argomento per alcune nostre<br />

osservazioni, giu<strong>di</strong>chiamo non debba riuscire <strong>di</strong>spiacevole ai con-<br />

chiliologi il leggerne qui il resultato.<br />

È meritevole <strong>di</strong> attenzione in primo luogo come la specie non<br />

siasi presentata che in limite <strong>di</strong> spazio assai ristretto, non oltre-<br />

passando forse i 20 a 30 metri in lunghezza. E nonostante il fosso<br />

che ne è il domicilio non presenta colà alcuna <strong>di</strong>fferenza, né nella<br />

profon<strong>di</strong>tà, né nelle specie delle piante che vi soggiornano, né in<br />

altra cosa alcuna che possa ragionevolmente dar luogo a dubbio<br />

plausibile. Oltreaceiò per il tempo <strong>di</strong> due anni consecutivi, fino cioè<br />

a tutto il 1866, la specie comparve per brevissimo numero <strong>di</strong> giorni,<br />

forse un mese, fra il cader dello Aprile ed i primi <strong>di</strong> Maggio, nel-<br />

l' ultimo anno poi in quantità notevolissima, sì che la superficie<br />

dell'acqua, poteva <strong>di</strong>rsene tapezzata. Nel 1867 la Physa pisana,<br />

(») I. R. Bourguignat. - Malacol. tèrr. et fliwiat. de la Bretagne 4860, p. 70.

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