riflessioni sui primi undici capitoli della genesi - Rocco Li Volsi – Saggi
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Dopo la creazione, dopo il peccato originale, e il male entrato tragicamente nel mondo con la morte di Abele e la dinastia di Caino,<br />
si apre ora la pagina <strong>della</strong> genealogia di Adamo e di Set, fino a Noè e i suoi tre figli. Il testo ci porta in questo modo davanti ad un<br />
altro tragico momento, frutto del peccato: la degenerazione di questa prima umanità, e il diluvio universale decretato da Dio. L’inizio<br />
è però ancora positivo, perché ribadisce il ‘valore’ <strong>della</strong> nascita dell’uomo; e se non viene ripetuto che fu creato ad immagine di Dio<br />
(forse, dopo il peccato originale, riesce difficile ricordarne l’immagine), si torna a dire che fu creato “a somiglianza di Dio”: una<br />
somiglianza da conquistare faticosamente attraverso la storia che sarà, umanamente parlando, più negativa che positiva.<br />
Si ribadisce anche che l’uomo fu creato maschio e femmina, e come tali Dio lo benedisse: ‘L’uomo non separi ciò che Dio ha<br />
unito’, secondo le parole di Gesù.<br />
3 Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set. 4 Dopo aver<br />
generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. 5 L’intera vita di Adamo fu di novecentotrenta<br />
anni; poi morì.<br />
Nel versetto tre torna l’espressione “a sua immagine , a sua somiglianza”, ma essa riguarda Set, e si riferisce ad Adamo. Si<br />
perpetua in questo modo l’originaria ‘immagine e somiglianza’ che Caino aveva profanata e offuscata; e per di più, come abbiamo<br />
visto, con Set “si cominciò a invocare il nome del Signore.”<br />
La vita di Adamo fu di novecentotrenta anni: un tempo ‘interminabile’ in cui egli ebbe modo di prendere profondissima coscienza<br />
<strong>della</strong> caduta dallo stato <strong>primi</strong>tivo, mentre nascite e morti si susseguono, il male avanza sempre più, e il ricordo <strong>della</strong> promessa di Dio<br />
di una vittoria del bene sul male si riduce a una tenuissima favilla di speranza.<br />
6 Set aveva centocinque anni quando generò Enos; 7 dopo aver generato Enos, Set visse ancora ottocentosette anni e<br />
generò figli e figlie. 8 L’intera vita di Set fu di novecentododici anni; poi morì. 9 Enos aveva novanta anni quando generò<br />
Kenan; 10 Enos, dopo aver generato Kenan, visse ancora ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 L’intera vita di<br />
Enos fu di novecentocinque anni; poi morì. 12 Kenan aveva settanta anni quando generò Maalaleèl; 13 Kenan dopo aver<br />
generato Maalaleèl visse ancora ottocentoquaranta anni e generò figli e figlie. 14 L’intera vita di Kenan fu di<br />
novecentodieci anni; poi morì. 15 Maalaleèl aveva sessantacinque anni quando generò Iared; 16 Maalaleèl dopo aver<br />
generato Iared, visse ancora ottocentotrenta anni e generò figli e figlie. 17 L’intera vita di Maalaleèl fu di<br />
ottocentonovantacinque anni; poi morì. 18 Iared aveva centosessantadue anni quando generò Enoch; 19 Iared, dopo aver<br />
generato Enoch, visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. 20 L’intera vita di Iared fu di novecentosessantadue<br />
anni; poi morì. 21 Enoch aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme. 22 Enoch camminò con Dio; dopo aver<br />
generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie. 23 L’intera vita di Enoch fu di<br />
trecentosessantacinque anni. 24 Poi Enoch camminò con Dio e non fu più perché Dio l’aveva preso.<br />
Ci interessa qui mettere in rilievo la figura di Enoch, che “camminò con Dio”, con una vita breve in confronto alle altre. Si ripete<br />
alla fine che egli “camminò con Dio e non fu più perché Dio l’aveva preso.” L’espressione finale certamente non può stare ad indicare<br />
la morte naturale, ma propriamente una ‘assunzione in cielo’. In questo modo, nei tre periodi <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> salvezza, tre<br />
risulteranno le persone assunte in cielo vive, con il loro corpo, a rappresentare tre generazioni diversamente segnate: quella prima del<br />
patto di Dio con il popolo eletto; quella <strong>della</strong> dichiarazione del patto; quella del compimento del patto. Le altre due persone sono<br />
Elia, 37 e Maria, madre di Gesù.<br />
Che Enoch porti lo stesso nome del figlio di Caino è in qualche modo tanto più significativo in quanto, mentre quest’ultimo dà il<br />
nome ad una città e si radica sulla terra, il primo al contrario ascende al cielo. Egli è il primo abitatore umano entrato nel Regno di<br />
Dio con anima e corpo, che si è staccato completamente dalla terra.<br />
25 Matusalemme aveva centottantasette anni quando generò Lamech; 26 Matusalemme, dopo aver generato Lamech, visse<br />
ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie. 27 L’intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni;<br />
poi morì. 28 Lamech aveva centottantadue anni quando generò un figlio 29 e lo chiamò Noè, dicendo: «Costui ci consolerà<br />
del nostro lavoro e <strong>della</strong> fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto». 30 Lamech, dopo aver<br />
generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 31 L’intera vita di Lamech fu di<br />
settecentosettantasette anni; poi morì. 32 Noè aveva cinquecento anni quando generò Sem, Cam e Iafet.<br />
Quest’ultima parte <strong>della</strong> genealogia di Adamo vede il più longevo dei patriarchi: Matusalemme, la cui morte dà forse il segnale del<br />
diluvio universale, poiché le due date coincidono.<br />
A noi non interessa il realismo o meno di queste durate, perché quello che conta è vedere se esse hanno importanza per una<br />
ricostruzione cronologica di tutta la storia riportata dall’Antico Testamento. Ora, questa ricostruzione è possibile perché vi sono nel<br />
complesso dei testi biblici abbastanza rimandi cronologici, anche se incerta rimane la lezione dei vari codici. 38<br />
Un altro problema che si presenta a partire da questa genealogia è dato dalla presenza nella Bibbia di serie di personaggi in<br />
numero di dodici, con un legame molto vario al numero tredici. Presento alcuni casi che si possono trovare facilmente, ma che non<br />
pretendono di esaurirne il quadro. 39<br />
37<br />
“1 Poi, volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. 2 Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a<br />
Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Scesero fino a Betel. […] 11 Mentre camminavano conversando, ecco un carro di<br />
fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12 Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo<br />
cocchiere». E non lo vide più.” 2 Re.<br />
38<br />
I miei vecchi conti mi portano a fissare in 4004 gli anni che vanno dalla nascita di Adamo a quella di Gesù.<br />
39<br />
I patriarchi anteriori al diluvio (comprendendo Dio secondo l’indicazione del Vangelo di Luca): 1. Dio, 2. Adamo, [3. Caino], 4. Abele, 5. Set, 6. Enosh, 7.<br />
Kenan, 8. Mahalaleel, 9. Jared, 10. Henoch, 11. Matushalakh, 12. Lamech, 13. Noè. Genesi 5.<br />
I patriarchi posteriori al diluvio: 1. Sem, 2. Arfakhshad, 3. Shalakh, 4. Eber, 5. Peleg, 6. Reu, 7. Sherug, 8. Nakhor, 9. Terakh, 10. Abramo, 11. Isacco, [12. Esaù],<br />
13. Giacobbe. Genesi 11, 10-32; 21, 1-7; 25, 19-26.<br />
I figli di Giacobbe: 1. Ruben, 2. Simeone, 3. Levi, 4. Giuda, 5. Issachar, 6. Zabulon, 7. Giuseppe, 8. Beniamino, 9. Dan, 10. Neftali, 11. Gad, 12. Asher, [13.<br />
Dina]. Genesi 29, 31-35; ecc.<br />
Le tribù storiche: 1. Ruben, 2. Simeone, [3. Levi] 4. Giuda, 5. Issachar, 6. Zabulon, [7. Giuseppe], 8. Efraim, 9. Manasse, 10. Beniamin, 11. Dan, 12. Asher, 13.<br />
Gad, 14. Neftali. Numeri 1, 5-15.<br />
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