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27.05.2013 Views

mano, o semplicemente attaccato all festremita della lingua del primo venuto: per poco che questi vi accenni l fonore e ad ogni istante in pericolo di perdersi per sempre, a meno che l foffeso non se lo riprenda colla forza. Parleremo fra poco delle formalita da compiere per rimetterlo a posto. Per altro questa procedura non puo esser seguita che con pericolo della vita, della liberta, della fortuna e della quiete dello spirito. La condotta di un uomo, fosse pure la piu onorevole e la piu nobile, la sua anima la piu pura e la sua testa la piu eminente, tutto cio non impedira che il suo onore non possa esser perduto non appena piacera ad un individuo qualunque d fingiuriarlo; e, sotto la sola riserva di non aver ancora violato i precetti dell fonore in questione, questo individuo potra essere il piu vile briccone, il bruto piu stupido, uno scioperato, un giocatore, un uomo ingolfato nei debiti, in poche parole un cialtrone nemmeno degno che l faltro lo guardi. E ordinariamente sara ad una creatura di siffatta specie che piacera insultare, perocche come Seneca ha giustamente osservato (De Constantia, 11), quanto piu un uomo e dispregiato e schernito, tanto piu ha la lingua sciolta, ed e contro l fuomo eminente di cui parlammo or ora che un vile briccone, si scagliera di preferenza, perche caratteri opposti si odiano e perche la vista di qualita superiori risveglia di solito una rabbia sorda nell fanima dei tristi; per questo dice Goethe: (W. O. Divan) Perche lagnarti de f tuoi nemici? Potrebbero mai esser tuoi amici, uomini pei quali una natura come la tua e secretamele un eterno rimprovero? Si vede bene quanta riconoscenza tale genia deve al principio dell fonore, principio che la solleva allo stesso livello di coloro i quali le sono infinitamente superiori sotto ogni aspetto. Che un individuo siffatto scagli un fingiuria, vale a dire attribuisca ad un altro qualche brutta qualita; se questi non lava tosto nel sangue l finsulto, questo passera provvisoriamente per un giudizio oggettivamente vero e fondato, per un decreto avente forza di legge; l faffermazione potra anche restare per sempre vera e valevole. In altri termini l finsulto rimane (agli occhi di tutti gli áuomini d fonore â) come l finsultatore (fosse pur l fultimo degli uomini) lo ha detto, perche l finsultato ingoio l faffronto (e questo il áterminus technicus â). Da allora gli áuomini d fonore â lo sprezzeranno profondamente, lo fuggiranno come se avesse la peste; rifiuteranno, per esempio, altamente e pubblicamente

di andare in una societa ove lo si riceve, ecc. Credo poter con certezza far risalire al medio evo l forigine di questo lodevolissimo sentimento. Infatti C. W. de Wachter (Contributo alla storia tedesca particolarmente sul diritto penale, 1845) c finsegna che fino al XV secolo nei processi criminali non spettava al denunciatore provare la reita, ma che toccava all faccusato provare la sua innocenza. Questa prova poteva darsi col giuramento di purgazione, per il quale occorrevano all faccusato i consacramentales che giurassero esser convinti ch fegli fosse incapace d funo spergiuro. Se l faccusato non poteva trovare garanti, o se l faccusatore li ricusava, interveniva il giudizio di Dio che consisteva ordinariamente nel duello. Perocche ál faccusato â diveniva allora un áinsultato â e doveva purgarsi dall finsulto. Ecco 41 dunque l forigine della nozione dell f áinsulto â e di tutta quella procedura che viene praticata, salvo il giuramento, anche oggigiorno fra gli áuomini d fonore. â Tutto questo ci spiega anche la profonda indignazione d fobbligo che commuove gli áuomini d fonore â quando si sentono accusar di menzogna, e cosi pure la sanguinosa vendetta che ne tirano; cio che pare tanto piu strano in quanto che la menzogna e cosa d fogni giorno. In Inghilterra sopra tutto la faccenda si leva all faltezza d funa superstizione fortemente radicata (chiunque minaccia di morte colui che lo accusa di menzogna dovrebbe, in realta, non aver mai mentito in tutta la sua vita). Nei processi criminali del medio evo v fera una procedura ancor piu sommaria, e consisteva nel replicare dell faccusato all faccusatore: áTu hai mentito â, dopo di che si faceva appello immediatamente al giudizio di Dio; da cio deriva nel codice dell fonor cavalleresco l fobbligo di ricorrere senza ritardo alle armi quando si abbia ricevuto l faccusa d faver mentito. Ecco quanto concerne l fingiuria. Ma esiste qualche cosa molto peggiore dell fingiuria, qualche cosa talmente orribile che devo domandar perdono agli áuomini d fonore â d fosare unicamente ricordarla in questo codice dell fonor cavalleresco; non ignoro che solo a pensarvi essi ne avranno i brividi e che i capelli si drizzeranno loro sulla testa, perocche questa cosa e il summum malum, di tutti i mali della terra il piu grande, piu spaventevole della morte e dell feterna dannazione. Puo succedere infatti, horribile dictu, puo succedere che un individuo dia uno schiaffo od una

mano, o semplicemente attaccato all festremita della lingua del primo venuto: per poco che<br />

questi vi accenni l fonore e ad ogni istante in pericolo di perdersi per sempre, a meno che<br />

l foffeso non se lo riprenda colla forza. Parleremo fra poco delle formalita da compiere per<br />

rimetterlo a posto. Per altro questa procedura non puo esser seguita che con pericolo della<br />

vita, della liberta, della fortuna e della quiete dello spirito. La condotta di un uomo, fosse<br />

pure la piu onorevole e la piu nobile, la sua anima la piu pura e la sua testa la piu eminente,<br />

tutto cio non impedira che il suo onore non possa esser perduto non appena piacera ad un<br />

individuo qualunque d fingiuriarlo; e, sotto la sola riserva di non aver ancora violato i<br />

precetti dell fonore in questione, questo individuo potra essere il piu vile briccone, il bruto<br />

piu stupido, uno scioperato, un giocatore, un uomo ingolfato nei debiti, in poche parole un<br />

cialtrone nemmeno degno che l faltro lo guardi. E ordinariamente sara ad una creatura di<br />

siffatta specie che piacera insultare, perocche come Seneca ha giustamente osservato (De<br />

Constantia, 11), quanto piu un uomo e dispregiato e schernito, tanto piu ha la lingua<br />

sciolta, ed e contro l fuomo eminente di cui parlammo or ora che un vile briccone, si<br />

scagliera di preferenza, perche caratteri opposti si odiano e perche la vista di qualita<br />

superiori risveglia di solito una rabbia sorda nell fanima dei tristi; per questo dice Goethe:<br />

(W. O. Divan) Perche lagnarti de f tuoi nemici? Potrebbero mai esser tuoi amici, uomini<br />

pei quali una natura come la tua e secretamele un eterno rimprovero?<br />

Si vede bene quanta riconoscenza tale genia deve al principio dell fonore, principio<br />

che la solleva allo stesso livello di coloro i quali le sono infinitamente superiori sotto ogni<br />

aspetto. Che un individuo siffatto scagli un fingiuria, vale a dire attribuisca ad un altro<br />

qualche brutta qualita; se questi non lava tosto nel sangue l finsulto, questo passera<br />

provvisoriamente per un giudizio oggettivamente vero e fondato, per un decreto avente<br />

forza di legge; l faffermazione potra anche restare per sempre vera e valevole. In altri<br />

termini l finsulto rimane (agli occhi di tutti gli áuomini d fonore â) come l finsultatore (fosse<br />

pur l fultimo degli uomini) lo ha detto, perche l finsultato ingoio l faffronto (e questo il<br />

áterminus technicus â). Da allora gli áuomini d fonore â lo sprezzeranno profondamente, lo<br />

fuggiranno come se avesse la peste; rifiuteranno, per esempio, altamente e pubblicamente

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