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"Vi sono, o Ananda, degli esseri che, superato il dominio dello spazio infinito, "" infinito è vinnana "", vivono nel dominio del vinnana infinito. Questa è la sesta stazione di vinnana." "Vi sono, o Ananda, degli esseri che, superato il dominio del vinnana infinito, "" non vi è alcunché "", vivono nel dominio del non vi è alcunché. Questa è la settima stazione di vinnana." Vi è l'ayatana degli esseri inconsci, e l'ayatana degli esseri non consci né inconsci: questi due. 34. Dunque, o Ananda, forse colui che è intento a giocare nella prima stazione di vinnana, con corpo non semplice, coscienza non semplice, cioè qualche uomo e qualche dio, forse che questa situazione realizza, forse che di questa 170 realizza il sorgere, di questa realizza il tramontare, di questa realizza la sazietà, di questa realizza il disgusto, da questa "realizza la salvezza? ""." " ""No di certo, o signore ""." o Dunque, o Ananda, vi sono degli esseri aventi corpo non semplice e coscienza semplice, cioè gli dèi del coro di Brahma che sono alla loro prima esistenza. Questa è la seconda stazione di vinnana. Dunque, o Ananda, vi sono degli esseri che hanno corpo semplice e coscienza non semplice: gli dèi Abhassara. Questa è la terza stazione di vinnana. Dunque, o Ananda, vi sono degli esseri che hanno corpo semplice e coscienza semplice: gli dèi Subhakinna. Questa la quarta stazione di vinnana. Vi sono, o Ananda, degli esseri che hanno totalmente sorpassate le coscienze formali, che col tramontare delle coscienze dovute a reazioni sensorie, distolta la mente dalle "coscienze non semplici, ""infinito è lo spazio"", vivono nel" dominio dello spazio infinito. Questa è la quinta stazione di vinnana. Dunque, o Ananda, vi sono degli esseri che, superato il "dominio dello spazio infinito, "" infinito è vinnana "", vivono" nel dominio del vinnana infinito. Questa è la sesta stazione di vinnana. Dunque, o Ananda, forse colui che è intento a giocare "nella settima stazione di vinnana "" non vi è alcunché "", forse" "che questa situazione realizza; forse che di questa realizza" ` il sorgere, di questa realizza il tramontare, di questa realizza la sazietà, di questa realizza il disgusto, da questa realizza "la salvezza? ""." No di certo, o signore . Dunque, o Ananda, forse colui che è nell'ayatana degli esseri inconsci, forse che questa situazione realizza, forse che di questa realizza il sorgere, di questa realizza il tramontare, di questa realizza la sazietà, di questa realizza il disgusto, da questa realizza la salvezza? . No di certo, o signore .
Dunque, o Ananda, forse colui che è nell'ayatana degli esseri non consci, né inconsci, forse che questa situazione realizza, forse che di questa realizza il sorgere, di questa realizza il tramontare, di questa realizza la sazietà, di questa realizza il disgusto, da questa realizza la salvezza? . " ""No di certo, o signore ""." Invece, o Ananda, un monaco riconoscendo secondo realtà delle sette stazioni di vinnana, e dei due ayatana il sorgere, il tramontare, la sazietà, il disgusto e la salvezza, è libero da ogni attaccamento. 35. Otto, o Ananda, sono le liberazioni. Quali otto? Formale vede le forme. Questa è la prima liberazione. Internamente una coscienza non formale, vede esteriormente le forme. Questa è la seconda liberazione. Ë intento alla bellezza. Questa è la terza liberazione. "Col superamento totale delle coscienze formali, col tra montare delle coscienze dovute a reazioni sensorie, distolta la mente dalle coscienze non semplici, "" infinito è lo spazio"", il dominio dello spazio infinito raggiunto, dimora. Questa è la quarta liberazione." "Col superamento totale dello spazio infinito, "" infinito vinnana "", il dominio dell'infinito vinnana raggiunto, dimora. Questa è la quinta liberazione." 171 "Col totale superamento del dominio dell'infinito vinnana ""non vi è alcunché"", il dominio del ""non vi è alcunché"" raggiunto, dimora. Questa è la sesta liberazione." "Col totale superamento del dominio del "" non vi è alcunché"" il dominio della non coscienza né incoscienza raggiunto, dimora. Questa è la settima liberazione." Col totale superamento del dominio della non coscienza né incoscienza, la distruzione di coscienza ed esperienza raggiunta, dimora. Questa è l'ottava liberazione. Queste, o Ananda le otto liberazioni. "30. Dunque, o Ananda, un monaco, queste otto liberazioni, ordinatamente raggiunge, inversamente raggiunge, e l'una voluta e l'altra voluta raggiunge e ne esce. E coll'estinzione degli asava, privo di asava, colla mente libera, libero da sensazioni, da opinioni, da sé raggiunta nella Dottrina la sapienza e la potenza, dimora. Costui, o Ananda, si chiama un monaco d'ambo le parti libero, e di questa liberazione d'ambo le parti, o Ananda, non vi è altra liberazione d'ambo le parti più alta e più perfetta ""." Così disse il Sublime. Contento il venerabile Ananda si rallegrò alla parola del Sublime. MAHA NIDANA SUTTANTA FINE (Traduzione di Eugenio Frola) JANAVASBHAASUTTANTA (LO SPIRITO JANAVASABHA) Così ho sentito:
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Dunque, o Ananda, forse colui che è nell'ayatana degli esseri non consci, né inconsci, forse che<br />
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questa realizza<br />
la sazietà, di questa realizza il disgusto, da questa realizza la salvezza? .<br />
" ""No di certo, o signore ""."<br />
Invece, o Ananda, un monaco riconoscendo secondo realtà delle sette stazioni di vinnana, e dei<br />
due ayatana<br />
il sorgere, il tramontare, la sazietà, il disgusto e la salvezza, è libero da ogni attaccamento.<br />
35. Otto, o Ananda, sono le liberazioni. Quali otto? Formale vede le forme. Questa è la prima<br />
liberazione.<br />
Internamente una coscienza non formale, vede esteriormente le forme. Questa è la seconda<br />
liberazione.<br />
Ë intento alla bellezza. Questa è la terza liberazione.<br />
"Col superamento totale delle coscienze formali, col tra montare delle coscienze dovute a<br />
reazioni sensorie,<br />
distolta la mente dalle coscienze non semplici, "" infinito è lo spazio"", il dominio dello spazio<br />
infinito<br />
raggiunto, dimora. Questa è la quarta liberazione."<br />
"Col superamento totale dello spazio infinito, "" infinito vinnana "", il dominio dell'infinito<br />
vinnana<br />
raggiunto, dimora. Questa è la quinta liberazione."<br />
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"Col totale superamento del dominio dell'infinito vinnana ""non vi è alcunché"", il dominio del<br />
""non vi è<br />
alcunché"" raggiunto, dimora. Questa è la sesta liberazione."<br />
"Col totale superamento del dominio del "" non vi è alcunché"" il dominio della non coscienza<br />
né<br />
incoscienza raggiunto, dimora. Questa è la settima liberazione."<br />
Col totale superamento del dominio della non coscienza né incoscienza, la distruzione di<br />
coscienza ed<br />
esperienza raggiunta, dimora. Questa è l'ottava liberazione. Queste, o Ananda le otto<br />
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"30. Dunque, o Ananda, un monaco, queste otto liberazioni, ordinatamente raggiunge,<br />
inversamente<br />
raggiunge, e l'una voluta e l'altra voluta raggiunge e ne esce. E coll'estinzione degli asava,<br />
privo di asava,<br />
colla mente libera, libero da sensazioni, da opinioni, da sé raggiunta nella Dottrina la sapienza<br />
e la potenza,<br />
dimora. Costui, o Ananda, si chiama un monaco d'ambo le parti libero, e di questa liberazione<br />
d'ambo le<br />
parti, o Ananda, non vi è altra liberazione d'ambo le parti più alta e più perfetta ""."<br />
Così disse il Sublime. Contento il venerabile Ananda si rallegrò alla parola del Sublime.<br />
MAHA NIDANA SUTTANTA<br />
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(Traduzione di Eugenio Frola)<br />
JANAVASBHAASUTTANTA<br />
(LO SPIRITO JANAVASABHA)<br />
Così ho sentito: