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sensazione indifferente. In quel momento in cui ottenendola percepisci sensazione dolorosa, in quel momento non percepisci sensazione piacevole, né percepisci sensazione indifferente. In quel momento in cui ottenendola percepisci sensazione indifferente, in quel momento non percepisci sensazione piacevole, né percepisci sensazione dolorosa." "29. La sensazione piacevole, o Ananda, è impermanente, condizionata, originata da precedenti, soggetta al decadere, soggetta al trapassare, soggetta allo svanire, soggetta alla distruzione. La sensazione dolorosa, o Ananda, è impermanente, condizionata, originata da precedenti, soggetta al decadere, soggetta al trapassare, soggetta allo svanire, soggetta alla distruzione. La sensazione indifferente, o Ananda, è impermanente, condizionata, originata da precedenti, soggetta al decadere, soggetta al trapassare, soggetta allo svanire, soggetta alla distruzione. Allora a colui che sperimenta sensazione piacevole dovrebbe essere: "" questa è l'anima "", ma collo sparire della sensazione piacevole così dovrebbe essere: "" a me sparì l'anima"". A colui che sperimenta sensazione dolorosa dovrebbe essere: "" questa è l'anima "", ma collo sparire della sensazione dolorosa così dovrebbe essere: ""a me spari l'anima"". A colui che sperimenta sensazione indifferente dovrebbe essere: "" questa è l'anima "", ma collo sparire della sensazione indifferente così dovrebbe essere: ""a me sparì l'anima "". Così coloro che affermano: "" sensazione per me è l'anima"", introspezionando nel campo della sensazione, introspezionano l'impermanenza, il dolore mescolato al piacere, la legge del sorgere e del trapassare. Pertanto, o Ananda, non si può introspezionando affermare: "" la sensazione per me è l'anima ""." 169 "30. Ecco, o Ananda, a colui che così afferma: ""non la sensazione secondo me è l'anima, la cessazione della sensazione secondo me è l'anima "", così è da rispondere: "" quando, o amico, totalmente manca il sentire, allora forse sussiste: ' io sono? ' "" ""." No di certo, o signore . " Pertanto, o Ananda, non si può introspezionando affermare: non la sensazione secondo me è l'anima, la cessazione della sensazione secondo me è l'anima ""." "31. Ecco, o Ananda, a colui che così afferma: "" non la sensazione secondo me è l'anima, né la cessazione della sensazione, l'anima è da me intesa come la facoltà di sentire"", così è da rispondere: "" se, o amico, la sensazione totalmente, completamente fosse distrutta, colla cessazione di ogni sensazione, colla distruzione
della sensazione forse che sussisterebbe: ' io sono questo ? ' "" ""." No di certo, o signore. " Pertanto, o Ananda, non si può introspezionando affermare: non la sensazione secondo me è l'anima, non la cessazione della sensazione, l'anima è da me intesa come la facoltà senziente ""." "32. Ma, o Ananda, un monaco non così introspeziona l'anima nella sensazione, non introspeziona l'anima nella cessazione della sensazione, non così introspeziona: "" da me così è intesa l'anima: l'anima è la facoltà senziente"". Egli così non introspezionando, non è attaccato, è libero da attaccamento, non si agita, calmo, isolato, totalmente si estingue: "" Esausta la vita, estinta la condizione di purezza, fatto ciò che si doveva fare, non esiste più alcuno stato condizionato "", così comprende." "E se qualcuno interroga così un monaco dalla mente emancipata: ""esiste il Compiuto dopo la morte?"", ciò per lui l'opinione da scartare. "" Non esiste il Compiuto dopo la morte?"", ciò per lui è opinione da scartare. ""Esiste e non esiste il Compiuto dopo la morte? "", ciò per lui è opinione da scartare. "" Non esiste e non non esiste il Compiuto dopo la morte? "", ciò per lui è opinione da scartare. E quale è il motivo di ciò? Quanto è, o Ananda, nei confronti della semantizzazione e del processo semantico, nei confronti della logica, e del processo logico, nei confronti delle idee e del processo delle idee, nei confronti della conoscenza e del processo della conoscenza, nei confronti del ciclo del samsara e di ciò che gira il ciclo del samsara, ciò un monaco emancipato, possessore del sapere, non considera, non se ne occupa, per lui" opinione, cosa da scartare. 33. Vi sono, o Ananda, sette stazioni di vinnana e due dyatana, Quali sette? Vi sono degli esseri aventi corpo non semplice e coscienza non semplice. Cioè alcuni uomini cd alcuni dèi, ed i soggetti alla rovina. Questa è la prima stazione di vinnana. Vi sono, o Ananda, degli esseri aventi corpo non semplice e coscienza semplice, cioè gli dèi del coro di Brahma che sono alla loro prima esistenza. Questa è la seconda stazione di vinnana. Vi sono, o Ananda, degli esseri che hanno corpo semplice e coscienza non semplice: gli dèi Abhassara. Questa è la terza stazione di vinnana. Vi sono, o Ananda, degli esseri che hanno corpo semplice e coscienza semplice: gli dèi Subhakinna. Questa è la quarta stazione di vinnana. "Vi sono, o Ananda, degli esseri che hanno totalmente sorpassate le coscienze formali, che col tramontare delle coscienze dovute a reazioni sensorie, distolta la mente dalle coscienze non semplici, ""infinito è lo spazio"", vivono nel dominio dello spazio infinito. Questa è la quinta stazione di vinnana."
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sensazione indifferente. In quel momento in cui ottenendola percepisci sensazione dolorosa,<br />
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momento non percepisci sensazione piacevole, né percepisci sensazione indifferente. In quel<br />
momento in cui<br />
ottenendola percepisci sensazione indifferente, in quel momento non percepisci sensazione<br />
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percepisci sensazione dolorosa."<br />
"29. La sensazione piacevole, o Ananda, è impermanente, condizionata, originata da<br />
precedenti, soggetta al<br />
decadere, soggetta al trapassare, soggetta allo svanire, soggetta alla distruzione. La sensazione<br />
dolorosa, o<br />
Ananda, è impermanente, condizionata, originata da precedenti, soggetta al decadere,<br />
soggetta al trapassare,<br />
soggetta allo svanire, soggetta alla distruzione. La sensazione indifferente, o Ananda, è<br />
impermanente,<br />
condizionata, originata da precedenti, soggetta al decadere, soggetta al trapassare, soggetta<br />
allo svanire,<br />
soggetta alla distruzione. Allora a colui che sperimenta sensazione piacevole dovrebbe essere:<br />
"" questa è<br />
l'anima "", ma collo sparire della sensazione piacevole così dovrebbe essere: "" a me sparì<br />
l'anima"". A colui<br />
che sperimenta sensazione dolorosa dovrebbe essere: "" questa è l'anima "", ma collo sparire<br />
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dolorosa così dovrebbe essere: ""a me spari l'anima"". A colui che sperimenta sensazione<br />
indifferente<br />
dovrebbe essere: "" questa è l'anima "", ma collo sparire della sensazione indifferente così<br />
dovrebbe essere:<br />
""a me sparì l'anima "". Così coloro che affermano: "" sensazione per me è l'anima"",<br />
introspezionando nel<br />
campo della sensazione, introspezionano l'impermanenza, il dolore mescolato al piacere, la<br />
legge del sorgere<br />
e del trapassare. Pertanto, o Ananda, non si può introspezionando affermare: "" la sensazione<br />
per me è<br />
l'anima ""."<br />
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"30. Ecco, o Ananda, a colui che così afferma: ""non la sensazione secondo me è l'anima, la<br />
cessazione della<br />
sensazione secondo me è l'anima "", così è da rispondere: "" quando, o amico, totalmente<br />
manca il sentire,<br />
allora forse sussiste: ' io sono? ' "" ""."<br />
No di certo, o signore .<br />
" Pertanto, o Ananda, non si può introspezionando affermare: non la sensazione secondo me è<br />
l'anima, la<br />
cessazione della sensazione secondo me è l'anima ""."<br />
"31. Ecco, o Ananda, a colui che così afferma: "" non la sensazione secondo me è l'anima, né la<br />
cessazione<br />
della sensazione, l'anima è da me intesa come la facoltà di sentire"", così è da rispondere: "" se,<br />
o amico, la<br />
sensazione totalmente, completamente fosse distrutta, colla cessazione di ogni sensazione,<br />
colla distruzione