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Ecco, o monaci, un nobile discepolo, abbandonata una vita opposta, intraprende un modo di vivere secondo retta vita. Questa, o monaci, vien detta retta vita. Cosa è, o monaci, retto esercizio? Ecco, o monaci, un monaco dirige ed esercita la volontà a che non sorgano non sorti cattivi non salutari elementi, raggiunge la forza, applica ed esercita la mente. Dirige ed esercita la volontà ad abbandonare sorti cattivi non salutari elementi, raggiunge la forza, applica ed esercita la mente. Dirige ed esercita la volontà a far sorgere non sorti salutari elementi, raggiunge la forza, applica ed esercita la mente. Dirige ed esercita la volontà a far permanere, a non confondere, ad incrementare, a sviluppare, a coltivare, a perfezionare, sorti salutari elementi, raggiunge la forza, applica ed esercita la mente. Questa, o monaci, vien detta retto sforzo. Cosa è, o monaci, retta consapevolezza ? "Ecco, o monaci, un monaco dimora nel corpo osservando il corpo, strenuo, presente, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza; dimora nella sensazione osservando la sensazione, strenua, presente, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza; dimora nella mente osservando la mente, strenua, presente, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza; dimora tra gli elementi osservando gli elementi, strenuo, presente, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Questa, o monaci, vien detta retta consapevolezza." Cosa è, o monaci, retta concentrazione? "Ecco, o monaci, un monaco lungi da elementi non salutari raggiunta la riflettente, osservante, nata da distacco beata serenità, prima esperienza raggiunta dimora. Riflessione ed osservazione quietate, l'interna tranquillità della mente, l'unità dell'essere, la non riflettente non osservante, nata di concentrazione, beata serenità, seconda esperienza raggiunta dimora. Superata la beatitudine, in assenza di ogni alterità, equanime dimora, e prova nel corpo quella serenità per cui i nobili dicono: ""l'equanime savio dimora sereno"", e terza esperienza raggiunta dimora. Ed ancora superando la gioia, superando il dolore, purificandosi da precedenti euforie o sofferenze, raggiunta la priva di dolore, la priva di gioia, equanime, consapevole, perfetta, quarta esperienza raggiunta dimora. Questa, o monaci, vien detta retta concentrazione." Questa, o monaci, vien detta la nobile verità sulla via che mena alla fine del dolore. "Così egli dall'interno degli elementi dimora osservando gli elementi, dal di fuori degli elementi dimora osservando gli elementi, dall'interno e dal di fuori degli elementi dimora osservando gli elementi. Egli

dimora osservando il sorgere degli elementi tra gli elementi, dimora osservando il trapassare degli elementi tra gli elementi, dimora osservando il sorgere ed il trapassare degli elementi tra gli elementi. "" Così sono gli elementi "", e pertanto in lui questa consapevolezza è di fondamento, perché a lui è base di sapere, è base di più alta consapevolezza. Ed egli vive libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, un monaco negli elementi dimora osservando gli elementi nelle quattro nobili verità." "22. E colui, o monaci, che questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per sette anni, di questi due frutti un frutto consegue: ""la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, sei anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per sei anni, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, cinque anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per cinque anni, di questi due frutti un frutto ne consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, quattro anni. Chi questi quattro 162 pilastri della consapevolezza così pratica per quattro anni, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, tre anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per tre anni, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, due anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per due anni, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimanga, o monaci, un anno. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per un anno, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza in una esistenza senza ritorno. Rimanga, o monaci, un anno, chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per sette mesi, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, sei mesi, chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per sei mesi, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, cinque mesi, chi

dimora osservando il sorgere degli elementi tra gli elementi, dimora osservando il trapassare<br />

degli elementi<br />

tra gli elementi, dimora osservando il sorgere ed il trapassare degli elementi tra gli elementi.<br />

"" Così sono gli<br />

elementi "", e pertanto in lui questa consapevolezza è di fondamento, perché a lui è base di<br />

sapere, è base di<br />

più alta consapevolezza. Ed egli vive libero e nulla brama al mondo. Così, o monaci, un monaco<br />

negli<br />

elementi dimora osservando gli elementi nelle quattro nobili verità."<br />

"22. E colui, o monaci, che questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per sette<br />

anni, di questi<br />

due frutti un frutto consegue: ""la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una<br />

esistenza senza<br />

ritorno. Rimangano, o monaci, sei anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così<br />

pratica per sei<br />

anni, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la<br />

consapevolezza di una<br />

esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, cinque anni. Chi questi quattro pilastri della<br />

consapevolezza<br />

così pratica per cinque anni, di questi due frutti un frutto ne consegue: o la sapienza negli<br />

elementi visibili o<br />

la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, quattro anni. Chi<br />

questi quattro<br />

162<br />

pilastri della consapevolezza così pratica per quattro anni, di questi due frutti un frutto<br />

consegue: o la<br />

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Rimangano, o monaci, tre<br />

anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica per tre anni, di questi due<br />

frutti un frutto<br />

consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza<br />

ritorno.<br />

Rimangano, o monaci, due anni. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza così pratica<br />

per due anni, di<br />

questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la consapevolezza di<br />

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senza ritorno. Rimanga, o monaci, un anno. Chi questi quattro pilastri della consapevolezza<br />

così pratica per<br />

un anno, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi visibili o la<br />

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una esistenza senza ritorno. Rimanga, o monaci, un anno, chi questi quattro pilastri della<br />

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pratica per sette mesi, di questi due frutti un frutto consegue: o la sapienza negli elementi<br />

visibili o la<br />

consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci, sei mesi, chi questi<br />

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della consapevolezza così pratica per sei mesi, di questi due frutti un frutto consegue: o la<br />

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elementi visibili o la consapevolezza di una esistenza senza ritorno. Rimangano, o monaci,<br />

cinque mesi, chi

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