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non risposi di fronte a loro: io, o monaco, non so dove i quattro grandi elementi scompaiono senza residuo, cioè la terra, l'acqua, il fuoco, l'aria. E pertanto qui, o monaco, tu hai commesso un errore, tu hai commesso una colpa e, trasgredendo al Sublime, hai ricercato non rettamente la risposta a questa domanda. Va tu, o monaco, accostati al Sublime, e fagli questa domanda, quanto il Sublime risponderà, questo tu devi ricordare""." "84. Allora, o Kevaddha, il monaco, proprio come un uomo forte distende un braccio piegato o piega un braccio disteso, scomparso dal mondo di Brahma comparve dinnanzi a me. Allora, o Kevaddha, il monaco dopo avermi salutato mi si sedé accanto. Accanto, seduto, o Kevaddha, il monaco così mi disse: "" Dove, o signore, i quattro grandi elementi scompaiono senza residuo, cioè la terra, l'acqua, il fuoco, l'aria? ""." "85. Così essendo stato detto, o Kevaddha, così io al monaco risposi: "" Da tempo, o monaco, i mercanti che viaggiano per mare si imbarcano, prendendo sulla nave un uccello ci indichi la terra. Essi dalla nave, non in vista della spiaggia, liberano l'uccello indicatore della terra. Quegli va verso il levante, va verso il mezzodì, va verso il ponente, va verso la mezzanotte, va sull'oceano, va in ogni direzione. Se di qualche parte vede la terra, verso quella parte e guida, se da nessuna parte vede la terra, egli ritorna alla nave. Proprio così tu, o monaco, desiderando una risposta a quella domanda non l'hai ottenuta neppure nel mondo di Brahma e sei ritornato presso di me. Tu desideri che questa domanda sia posta: ' dove i quattro grandi elementi scompaiono senza residuo, cioè la terra, l'acqua, il fuoco, l'aria'. Così invece, o monaco, è da porsi la domanda""." Dove la terra, l'acqua, il fuoco, l'aria non hanno pi¢ luogo ove posare il piede ? . Dove il lungo ed il corto, il sottile, lo spesso, il buono ed il cattivo?. Dove nome e forma totalmente sono distrutti? . Allora così è la risposta: " Là, senza attributi, l'infinito vinnena abbandonato;" "Allora acqua e terra, fuoco e aria, non han luogo ove posare il piede; " "Allora il lungo, il corto, il sottile, lo spesso, il buono, il cattivo; " "Allora nome e forma totalmente sono distrutti; " "Colla distruzione di vinnena queste cose sono distrutte """ Così disse il Sublime. Contento Kevaddha, figlio di famiglia, si rallegrò alle parole del Sublime. KEVADDHA SUTTA FINE (Traduzione di Eugenio Frola) MAHASATIPATTHANASUTTANTA (LA BASE DELLA CONSAPEVOLEZZA) 152
Così ho sentito: "l. Un tempo il Sublime dimorava tra i Kuru in una città dei Kuru di nome Kammassadhamma. Allora il Sublime si rivolse ai monaci: ""O monaci "", ""Signore "", i monaci risposero al Sublime." Il Sublime così disse: La strada, o monaci, ad una unica meta, alla purificazione degli esseri, al superamento del pianto e del lamento, all'allontanamento del dolore e della sofferenza, al comparire del giusto metodo per la realizzazione dell'estinzione è quella dei quattro pilastri della consapevolezza. Quali quattro? Ecco, o monaci, un monaco nel corpo osservando il corpo, dimora strenuo, attento, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Nella sensazione, osservando la sensazione, dimora strenuo, attento, consapevole lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Nella mente osservando la mente, dimora strenuo, attento, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Negli elementi osservando gli elementi, dimora strenuo, attento, consapevole lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. 2. E come, o monaci, un monaco nel corpo, osservando il corpo, dimora? "Ecco, o monaci, un monaco andato nella foresta, al piede di un albero, in un vuoto eremo, si siede, le gambe incrociate, diritto, erigendo il corpo presente, presente la consapevolezza. Consapevole egli inspira, consapevole egli espira. Se lungamente egli inspira realizza: ""Io inspiro lungamente"", se lungamente egli espira realizza: ""Io espiro lungamente"", se brevemente egli inspira realizza: "" Io inspiro brevemente "", se brevemente egli espira realizza: "" Io espiro brevemente "", ""Inspirerò sperimentando tutto il corpo"", egli si esercita, "" Espirerò sperimentando tutto il corpo "", egli si esercita "" Inspirerò calmando questo sankkare del corpo"", egli esercita. "" Espirerò calmando questo sankhare del corpo egli si esercita (1)." "Come, o monaci, un abile tornitore od allievo tornitor allorquando lungamente gira il tornio realizza: "" Io lungamente giro il tornio"", ed allorquando brevemente gira tornio realizza: "" Io brevemente giro il tornio "", proprio come un monaco se inspira lungamente realizza: "" Io inspiro lungamente"", se egli espira lungamente realizza: ""Io espira lungamente"", se brevemente egli inspira realizza: ""Io in spiro brevemente "", se brevemente egli espira, realizza: "" Io espiro brevemente "". "" Inspirerò sperimentando tutto il corpo "", egli si esercita, ""Espirerò sperimentando tutto corpo "", egli si esercita, "" Inspirerò calmando questo sankhar del corpo "", egli si esercita, "" Espirerò calmando questo saikhera del corpo"", egli si esercita."
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Così ho sentito:<br />
"l. Un tempo il Sublime dimorava tra i Kuru in una città dei Kuru di nome Kammassadhamma.<br />
Allora il<br />
Sublime si rivolse ai monaci: ""O monaci "", ""Signore "", i monaci risposero al Sublime."<br />
Il Sublime così disse:<br />
La strada, o monaci, ad una unica meta, alla purificazione degli esseri, al superamento del<br />
pianto e del<br />
lamento, all'allontanamento del dolore e della sofferenza, al comparire del giusto metodo per<br />
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dell'estinzione è quella dei quattro pilastri della consapevolezza.<br />
Quali quattro? Ecco, o monaci, un monaco nel corpo osservando il corpo, dimora strenuo,<br />
attento,<br />
consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Nella sensazione, osservando la<br />
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Negli<br />
elementi osservando gli elementi, dimora strenuo, attento, consapevole lontane nel mondo la<br />
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2. E come, o monaci, un monaco nel corpo, osservando il corpo, dimora?<br />
"Ecco, o monaci, un monaco andato nella foresta, al piede di un albero, in un vuoto eremo, si<br />
siede, le gambe<br />
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questo sankkare<br />
del corpo"", egli esercita. "" Espirerò calmando questo sankhare del corpo egli si esercita (1)."<br />
"Come, o monaci, un abile tornitore od allievo tornitor allorquando lungamente gira il tornio<br />
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"", se brevemente egli espira, realizza: "" Io espiro brevemente "". "" Inspirerò sperimentando<br />
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sankhar del corpo "", egli si esercita, "" Espirerò calmando questo saikhera del corpo"", egli si<br />
esercita."