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inuncerò a questa opinione, allorquando verrò a confronto con l'asceta Gotama - la sua testa sarebbe fatta in pezzi '. Vieni, o amico Patikaputta, e colla tua venuta vi sarà il confronto con l'asceta Gotama ." "5. Così essendo stato detto, l'asceta Patikaputta: "" Vengo, o amico; vengo, o amico "" pur così dicendo si agitava ma non poteva levarsi da sedere. Allora, o Bhaggava-gotta, Jaliya, discepolo portatore di scodella, così disse all'asceta Patikaputta: "" Che è, di grazia, o amico Patikaputta? Forse che i peli ti si sono attaccati alla sedia o che la sedia ti si è attaccata ai peli ? Tu dici: ' Vengo, o amico; vengo, o amico ' e tuttavia ti agiti e non puoi levarti da sedere ""." "Così essendogli stato detto, o Bhaggava-gotta, l'asceta Patikaputta: ""Vengo, o amico; vengo, o amico"", pur così dicendo si agitava ma non poteva levarsi da sedere." "6. Allora, o Bhaggava-gotta, Jaliya discepolo portatore di scodella riconobbe: "" È una cosa straordinaria: l'asceta Patikaputta: ' Vengo, o amico; vengo, o amico ' pur così dicendo si agita, ma non riesce a levarsi da sedere "". Allora a costui così disse: "" Un tempo, o amico Patikaputta, ad un leone, re degli animali, così fu: ' Se io ora mi preparassi un rifugio nella foresta e se, dopo averlo preparato, vi entrassi al mattino, e dopo esservi entrato, mi svegliassi, e dopo essermi svegliato, girassi nelle quattro direzioni lo sguardo, e dopo aver girato nelle quattro direzioni lo sguardo, per tre volte ruggissi col ruggito del leone, e dopo aver per tre volte ruggito col ruggito del leone, mi recassi al pascolo, e qui uccidessi tra il gregge degli animali quelli di migliore e più tenera carne, e dopo averne mangiata la tenera carne, raggiungessi così il rifugio? '." Allora, o amico, il leone, re degli animali, si preparò un rifugio nella folta foresta, e dopo esserselo preparato, vi entrò al mattino, e dopo esservi entrato, si svegliò, dopo essersi svegliato, girò nelle quattro direzioni lo sguardo, e dopo aver girato nelle quattro direzioni lo sguardo, per tre volte ruggì col ruggito del leone, e dopo aver per tre volte ruggito col ruggito del leone, si recò al pascolo e uccise tra il gregge degli animali quelli di migliore e più tenera carne, e avendone mangiate le teneri carni, raggiunse così il rifugio?'. 7. Dunque, amico Patikaputta, a Jara, lo sciacallo arrogante e sciocco, che si nutriva degli avanzi del leone, proprio a Jara lo sciacallo Così fu: ' Che sono io, che il leone, re degli animali? Se io ora mi preparassi un rifugio nella foresta e se, dopo averlo preparato, vi entrassi al mattino, e, dopo esservi entrato, mi svegliassi, e dopo essermi svegliato, girassi nelle quattro direzioni lo sguardo, e dopo aver girato nelle quattro direzioni
lo sguardo, per tre volte ruggissi col ruggito del leone e dopo aver per tre volte ruggito col ruggito del leone, mi recassi al pascolo e qui uccidessi tra il gregge quelli di migliore e più tenera carne, e dopo averne mangiata la tenera carne, raggiungessi così il rifugio ? '. Allora, o amico, Jara lo sciacallo si preparò un rifugio nella folta foresta, e dopo esserselo preparato, vi entrò al mattino, e dopo esservi entrato, si svegliò, e dopo essersi svegliato, girò nelle quattro direzioni lo sguardo, e dopo aver girato nelle quattro direzioni lo sguardo: ' Per tre volte ruggirò col ruggito del leone ', ma lo 124 sciacallo non ruggì ed emise invece il suo urlo. E che è il vile urlo dello sciacallo, e che il ruggito "del leone ? Proprio così tu, o amico Patikaputta, vivendo cogli attributi del Benvenuto, nutrendoti col cibo del Benvenuto, pensi di poter competere col Compiuto, Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato. Che sono i vili Patikaputta al confronto dei Compiuti, Santi, Perfetti, perfettamente Svegliati? ""." 8. Ma con ciò, o Bhaggava-gotta, Jaliya, discepolo portatore di scodella, con questo paragone, non fu in grado di trarre l'asceta Patikaputta dal suo sedile, allora così gli disse: Uno sciacallo pensa di poter essere scambiato da chi lo [guarda per un leone: ma ecco lo sciacallo ruggisce: ' che è il vile urlo dello scia [callo, e che il ruggito del leone? '. "Proprio così tu, amico Patikaputta, vivendo con gli attributi del Benvenuto, nutrendoti col cibo del Benvenuto, pensi di poter competere col Compiuto, Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato. Che sono i vili Patikaputta al confronto dei Compiuti, Santi, Perfetti, perfettamente Svegliati? ""." 9. Con ciò, o Bhaggava-gotta, Jaliya, il discepolo portatore di scodella, con questo paragone, non fu in grado di trarre l'asceta Patikaputta dal suo sedile, e allora così gli disse: Colui che si aggirò cercando per sé gli avanzi dell'altrui cibo non vede se stesso e si crede simile ad una tigre, ma ecco lo sciacallo ruggisce: ' e che è il vile urlo dello scia[callo, e che il ruggito del leone?'. "Proprio così tu, o amico Patikaputta, vivendo cogli attributi del Benvenuto, nutrendoti col cibo del Benvenuto, pensi di poter competere col Compiuto, Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato. Che sono i vili Patikaputta al confronto dei Compiuti, Santi, Perfetti, perfettamente Svegliati? ""." 10. Ma con ciò, o Bhaggava-gotta, Jaliya, discepolo portatore di scodella, con questo paragone, non fu in grado di trarre l'asceta Patikaputta dal suo sedile, allora così gli disse: Chi si nutrì di rane, di topi da grano, di crani, di ossa e [di rifiuti nella grande foresta, nell'inospitale foresta si crede stimabile: [' io sono il re degli animali ' ma ecco lo sciacallo ruggisce: ' che è il vile ruggito dello scia[callo, e che il ruggito del leone? '.
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lo sguardo, per tre volte ruggissi col ruggito del leone e dopo aver per tre volte ruggito col<br />
ruggito del leone,<br />
mi recassi al pascolo e qui uccidessi tra il gregge quelli di migliore e più tenera carne, e dopo<br />
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mangiata la tenera carne, raggiungessi così il rifugio ? '.<br />
Allora, o amico, Jara lo sciacallo si preparò un rifugio nella folta foresta, e dopo esserselo<br />
preparato, vi entrò<br />
al mattino, e dopo esservi entrato, si svegliò, e dopo essersi svegliato, girò nelle quattro<br />
direzioni lo sguardo,<br />
e dopo aver girato nelle quattro direzioni lo sguardo: ' Per tre volte ruggirò col ruggito del<br />
leone ', ma lo<br />
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sciacallo non ruggì ed emise invece il suo urlo. E che è il vile urlo dello sciacallo, e che il<br />
ruggito<br />
"del leone ? Proprio così tu, o amico Patikaputta, vivendo cogli attributi del Benvenuto,<br />
nutrendoti col cibo<br />
del Benvenuto, pensi di poter competere col Compiuto, Santo, Perfetto, perfettamente<br />
Svegliato. Che sono i<br />
vili Patikaputta al confronto dei Compiuti, Santi, Perfetti, perfettamente Svegliati? ""."<br />
8. Ma con ciò, o Bhaggava-gotta, Jaliya, discepolo portatore di scodella, con questo paragone,<br />
non fu in<br />
grado di trarre l'asceta Patikaputta dal suo sedile, allora così gli disse:<br />
Uno sciacallo pensa di poter essere scambiato da chi lo [guarda per un leone: ma ecco lo<br />
sciacallo ruggisce: '<br />
che è il vile urlo dello scia<br />
[callo, e che il ruggito del leone? '.<br />
"Proprio così tu, amico Patikaputta, vivendo con gli attributi del Benvenuto, nutrendoti col<br />
cibo del<br />
Benvenuto, pensi di poter competere col Compiuto, Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato.<br />
Che sono i vili<br />
Patikaputta al confronto dei Compiuti, Santi, Perfetti, perfettamente Svegliati? ""."<br />
9. Con ciò, o Bhaggava-gotta, Jaliya, il discepolo portatore di scodella, con questo paragone,<br />
non fu in grado<br />
di trarre l'asceta Patikaputta dal suo sedile, e allora così gli disse:<br />
Colui che si aggirò cercando per sé gli avanzi dell'altrui cibo non vede se stesso e si crede<br />
simile ad una tigre,<br />
ma ecco lo sciacallo ruggisce: ' e che è il vile urlo dello scia[callo, e che il ruggito del leone?'.<br />
"Proprio così tu, o amico Patikaputta, vivendo cogli attributi del Benvenuto, nutrendoti col<br />
cibo del<br />
Benvenuto, pensi di poter competere col Compiuto, Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato.<br />
Che sono i vili<br />
Patikaputta al confronto dei Compiuti, Santi, Perfetti, perfettamente Svegliati? ""."<br />
10. Ma con ciò, o Bhaggava-gotta, Jaliya, discepolo portatore di scodella, con questo paragone,<br />
non fu in<br />
grado di trarre l'asceta Patikaputta dal suo sedile, allora così gli disse:<br />
Chi si nutrì di rane, di topi da grano, di crani, di ossa e<br />
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nella grande foresta, nell'inospitale foresta si crede stimabile:<br />
[' io sono il re degli animali '<br />
ma ecco lo sciacallo ruggisce: ' che è il vile ruggito dello scia[callo, e che il ruggito del leone? '.