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ed essendoglisi accostato per tre volte batté con la mano Korakkhattiya: ""Conosci, amico Korakkhattiya, la tua sorte?""." "Allora, o Bhaggava-gotta, il penitente Korakkhattiya appoggiandosi sulle mani sollevò il dorso: "" Conosco, amico Sunakkhatta, la mia sorte: io sono sorto quale asura Kalakanja nel più basso coro asurico "". E così avendo parlato ricadde supino." 10. Allora, o Bhaggava-gotta, Sunakkhatta, il figlio dei Licchavi, mi si avvicinò, essendosi avvicinato mi salutò e si sedette accanto. A lui, che mi era accanto seduto, dissi così: Che tu pensi, o Sunakkhatta? Ciò che ti dissi nei riguardi del penitente Korakkhattiya si è verificato così, oppure diversamente? . Ciò, o signore, che il Sublime mi disse nei riguardi del penitente Korakkhattiya, così si è verificato, non diversamente . E che tu pensi, o Sunakkhatta, così essendo è stato usato un elemento sovrumano, uno straordinario potere, oppure non è stato usato?. Così essendo, o signore, è stato usato un elemento sovrumano, uno straordinario potere. E così tu, o uomo stolto, pur essendo stato usato un elemento sovrumano, straordinario potere, così dici: ' Il Sublime, o signore, non usa con me l'elemento sovrumano, straordinario potere'. Vedi, o uomo stolto, quale è il tuo i errore . Proprio così, o Bhaggava-gotta, Sunakkhatta figlio dei Licchavi fu da me riconosciuto immaturo per questa dottrina e regola, è destinato alla rovina, all'inferno. "11. Un tempo, o Bhoggava-gotta, io dimoravo a Vesali nella grande foresta, nella casa dall'acuto tetto. In quel tempo, l'asceta d'altra dottrina Kandaramasuka abitava a Vesali e per. conseguire alto profitto, alta fama praticava e coltivava nella città dei Vajji queste sette virtù: ""Sinché a me sarà vita,: sarò asceta non coperto da veste; sinché a me sarà vita, sarò puro, non indulgerò all'elemento sessuale; sin che a me sarà vita, mi nutrirò di eccitante carne (4) e non mangerò riso e giuncata; non oltrepasserò a mezzodì di Vesali il tumulo di Udena; non oltrepasserò a settentrione di Vesali il tumulo di Gotama; non oltrepasserò a levante di Vesali il tumulo di Sattamba; non oltrepasserò a ponente di Vesali il tumulo di Bahuputta (5). E proprio, per ottenere alto profitto, alta fama, praticava e coltivava nella città dei Vajji queste sette virtù." 118 "12. Allora, o Bhaggava-gotta, Sunakkhatta figlio dei Licchavi si accostò all'asceta Kandaramasuka, ed essendosi accostato, pose all'asceta Kandaramasuka un problema. A lui l'asceta Kandaramasuka, interrogato

su quel problema, non fu capace di rispondere. Non essendo capace di rispondere, manifestò dispiacere, disgusto, scontento. Allora a Sunakkhatta figlio dei Licchavi, o Bhaggavagotta, così fu: "" Che io non offenda un santo asceta così degno di onore, che ciò non mi sia per lungo tempo di danno e dolore""." 13. Allora, o Bhaggava-gotta, Sunakkhatta, il figlio dei Licchavi mi si accostò, accostatosi, dopo avermi salutato si sedé accanto. A lui, o Bhaggava-gotta, che mi era accanto seduto, così dissi: Tu, o uomo stolto stimi il figlio dei Sakya ? . Perché, o signore, ora il Sublime mi dice: ' Tu, o uomo stolto, stimi il figlio dei Sakya? '. Non forse tu, o Sunakkhatta, avendo accostato l'asceta Kandaramasuka, gli ponesti un problema? A te l'asceta Kandaramasuka, interrogato su quel problema, non fu capace di rispondere. Non essendo capace di rispondere, manifestò dispiacere, disgusto, scontento. Allora a te, così fu: ' Che io non offenda un santo asceta così degno di onore, che ciò non mi sia per lungo tempo di danno e di dolore'. Sì, o signore, forse che il Sublime disprezzerebbe un santo ? . Non certo io, o uomo stolto, disprezzo un santo. Orsù a questa cattiva opinione sorga in te rinuncia, affinché a te non sia per lungo tempo di danno e di dolore. E costui di cui, o Sunakkhatta, pensi: ' Degno di rispetto certo, e santo asceta è l'asceta Kandaramasuka ', costui, fra non molto, vestito ed in compagnia, mangiando riso e giuncata, oltrepassati tutti i tumuli di Vesali, intento alla sua gloria, compirà il suo tempo . Allora, o Bhaggava-gotta, l'asceta Kandaramasuka, dopo non molto, vestito, in compagnia, mangiando riso e giuncata, oltrepassati tutti i tumuli di Vesali, intento alla sua gloria, compì il suo tempo. "14. Udì allora Sunakkhatta figlio dei Licchavi: "" Certo l'asceta Kandaramasuka rivestito, in compagnia, mangiando riso e giuncata, oltrepassati tutti i tumuli di Vesali, intento alla sua gloria, compì il suo tempo"" (6). Allora, o Bhaggavagotta, Sunakkhatta mi si accostò, ed essendosi accostato, avendomi salutato, sedette accanto. A lui, che mi era accanto seduto, o Bhaggava-gotta, così dissi:" Che tu pensi, o Sunakkhatta? Ciò che ti dissi nei riguardi dell'asceta Kandaramasuka si è verificato così, oppure diversamente ? . Ciò, o signore, che il Sublime disse nei riguardi dell'asceta Kandaramasuka così si è verificato, non diversamente . E che tu pensi, o Sunakkhatta, così essendo è stato usato un elemento sovrumano, straordinario potere, oppure non è stato usato? . Così essendo, o signore, è stato usato un elemento sovrumano, straordinario potere. E così, o uomo stolto, pur essendo stato usato un elemento sovrumano, straordinario potere, così dici: ' il

su quel problema, non fu capace di rispondere. Non essendo capace di rispondere, manifestò<br />

dispiacere,<br />

disgusto, scontento. Allora a Sunakkhatta figlio dei Licchavi, o Bhaggavagotta, così fu: "" Che io<br />

non<br />

offenda un santo asceta così degno di onore, che ciò non mi sia per lungo tempo di danno e<br />

dolore""."<br />

13. Allora, o Bhaggava-gotta, Sunakkhatta, il figlio dei Licchavi mi si accostò, accostatosi, dopo<br />

avermi<br />

salutato si<br />

sedé accanto. A lui, o Bhaggava-gotta, che mi era accanto seduto, così dissi:<br />

Tu, o uomo stolto stimi il figlio dei Sakya ? .<br />

Perché, o signore, ora il Sublime mi dice: ' Tu, o uomo stolto, stimi il figlio dei Sakya? '.<br />

Non forse tu, o Sunakkhatta, avendo accostato l'asceta Kandaramasuka, gli ponesti un<br />

problema? A te<br />

l'asceta Kandaramasuka, interrogato su quel problema, non fu capace di rispondere. Non<br />

essendo capace di<br />

rispondere, manifestò dispiacere, disgusto, scontento. Allora a te, così fu: ' Che io non offenda<br />

un santo<br />

asceta così degno di onore, che ciò non mi sia per lungo tempo di danno e di dolore'.<br />

Sì, o signore, forse che il Sublime disprezzerebbe un santo ? .<br />

Non certo io, o uomo stolto, disprezzo un santo. Orsù a questa cattiva opinione sorga in te<br />

rinuncia, affinché<br />

a te non sia per lungo tempo di danno e di dolore. E costui di cui, o Sunakkhatta, pensi: ' Degno<br />

di rispetto<br />

certo, e santo asceta è l'asceta Kandaramasuka ', costui, fra non molto, vestito ed in<br />

compagnia, mangiando<br />

riso e giuncata, oltrepassati tutti i tumuli di Vesali, intento alla sua gloria, compirà il suo<br />

tempo .<br />

Allora, o Bhaggava-gotta, l'asceta Kandaramasuka, dopo non molto, vestito, in compagnia,<br />

mangiando riso e<br />

giuncata, oltrepassati tutti i tumuli di Vesali, intento alla sua gloria, compì il suo tempo.<br />

"14. Udì allora Sunakkhatta figlio dei Licchavi: "" Certo l'asceta Kandaramasuka rivestito, in<br />

compagnia,<br />

mangiando riso e giuncata, oltrepassati tutti i tumuli di Vesali, intento alla sua gloria, compì il<br />

suo tempo""<br />

(6). Allora, o Bhaggavagotta, Sunakkhatta mi si accostò, ed essendosi accostato, avendomi<br />

salutato, sedette<br />

accanto. A lui, che mi era accanto seduto, o Bhaggava-gotta, così dissi:"<br />

Che tu pensi, o Sunakkhatta? Ciò che ti dissi nei riguardi dell'asceta Kandaramasuka si è<br />

verificato così,<br />

oppure diversamente ? .<br />

Ciò, o signore, che il Sublime disse nei riguardi dell'asceta Kandaramasuka così si è verificato,<br />

non<br />

diversamente .<br />

E che tu pensi, o Sunakkhatta, così essendo è stato usato un elemento sovrumano,<br />

straordinario potere,<br />

oppure non è stato usato? .<br />

Così essendo, o signore, è stato usato un elemento sovrumano, straordinario potere.<br />

E così, o uomo stolto, pur essendo stato usato un elemento sovrumano, straordinario potere,<br />

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