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27.05.2013 Views

nello spirito e nella lettera, soddisfacente nella sua completezza, e farà nota una perfetta condizione di purezza, proprio come io ora espongo una dottrina, letificante nel principio, letificante nel mezzo, letificante nel fine, nello spirito e nella lettera, soddisfacente nella sua completezza, e faccio nota una perfetta condizione di purezza. Egli sarà circondato da una schiera di alcune migliaia di monaci, come io oggi sono circondato da una schiera di alcune centinaia di monaci. 26. Allora il re di nome Sankha, là dove il re Maha Panada fece costruire un palazzo, farà costruire un palazzo, avendolo abitato, ed essendo stato generoso e munifico in elemosine con asceti, brahmani, poveri, mendicanti, bisognosi, alla presenza del Sublime Metteyya Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato, rasi capelli e barba, indossato l'abito giallo, lascerà la casa per l'anacoretismo. Ed egli, dimorando solo, isolato, di poco soddisfatto, zelante, risoluto, non molto tempo dopo la sua uscita, come i figli di nobile famiglia che per il loro profitto lasciano la casa per l'anacoretismo, già tra gli elementi visibili l'incomparabile fine della condizione di purezza, da sé realizzato, posseduto, raggiunto dimorerà. 27. In voi isolati, o monaci, dimorate, in voi rifugiati, in null'altro rifugiati, nella dottrina isolati, nella dottrina rifugiati, in null'altro rifugiati. E come, o monaci, un monaco dimora in sé isolato, in sé rifugiato, in null'altro rifugiato, nella dottrina isolato, nella dottrina rifugiato, in null'altro rifugiato? Ecco, o monaci, un monaco nel corpo, osservando il corpo, dimora strenuo, attento, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza, nella sensazione... nella mente... tra gli elementi, osservando gli elementi, dimora strenuo, attento, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Così, o monaci, un monaco in sé isolato dimora, in sé rifugiato, in null'altro rifugiato, nella dottrina isolato, nella dottrina rifugiato, in null'altro rifugiato. 28. Secondo le vostre consuetudini, o monaci, vivete. Coloro, o monaci, che vivono secondo le loro consuetudini progrediscono in durata della vita, progrediscono in bellezza, progrediscono in gioia, progrediscono in ricchezza, progrediscono in forza. Che è, o monaci, ad un monaco lunga vita? Ecco, o monaci, un monaco è possessore della base del potere, del sankhara di ben diretto sforzo di concentrazione, di potente concentrazione... di mentale concentrazione, del sankhara di esaminante sforzo di concentrazione. Ed egli, equilibrato, esercitato in queste quattro basi del potere, può, se richiesto, rimanere un kalpa o sino alla fine del kalpa. Ecco, o monaci, cos'è ad un monaco la lunga vita.

114 E che è, o monaci, ad un monaco la bellezza? Ecco, o monaci, ad un monaco è retto comportamento, egli dimora controllato da interiore controllo, è possessore di retto controllo di vita, di ogni sia pur piccolo fallo realizza il danno, I seguendo le regole di esercizio, si esercita. Ecco, o monaci, cosa è ad un monaco la bellezza. E cosa è, o monaci, ad un monaco la gioia? Ecco, o monaci, un monaco, lungi da brame, lungi da elementi non salutari, raggiunta la riflettente ed osservante, nata da distacco, beata gioia, la prima esperienza dimora. Riflessione ed osservazione quietate, l'interna tranquillità della mente, l'unità dell'essere, la non riflettente, non osservante, beata gioia, la seconda esperienza raggiunta dimora. Ecco, o monaci, cos'è ad un monaco la gioia. E cosa è, o monaci, ad un monaco la ricchezza? Ecco, o monaci, un monaco, con mente intonata ad amicizia una regione irradiando dimora, così una seconda, così una terza, così la quarta, così in alto, in basso, di traverso, totalmente ovunque, interamente il mondo con mente intonata ad amicizia, ampia, espansa, non limitata, tranquilla, libera di astio irradiando dimora. Con mente intonata a compassione... con mente intonata a distacco... con mente intonata ad equanimità, ampia, espansa, non limitata, tranquilla, libera da astio, irraggiando dimora. Ecco cosa è, o monaci, ad un monaco la ricchezza. E come, o monaci, ad un monaco è forza? Ecco, o monaci, un monaco colla rimozione degli asava, privo di ajava, la libertà della mente, la libertà del sapere, già tra questi visibili elementi sperimentando, avendola da sé realizzata, dimora. Ecco, o monaci, cosa è ad un monaco la forza. "Io non vedo, o monaci, che esista anche una sola altra forza capace di soverchiare la forza di Mara, e capace, in compagnia di cose salutari, di raggiungere il sapere ""." Così disse il Sublime. Contenti i monaci si rallegrarono alla parola del Sublime, CAKKAVATTI SIHANADA .SUTTANTA (Traduzione di Eugenio Frolla) PATIKASUTTANTA (PATIKAPUTTA L'ASCETA D'ALTRA DOTTRINA) l PRIMA PARTE Così ho sentito "l. Un tempo il Sublime dimorava tra i Malla, in una città di nome Anupya. Allora il Sublime, levatosi di buon mattino, presi mantello e scodella, andò ad Anupya per l'elemosina. Ma al Sublime così fu: ""È troppo presto per girare per Anupya per l'elemosina, e se io mi dirigessi al parco di Bhaggava-gotta il pellegrino, mi accostassi a Bhaggava-gotta il pellegrino, mi accostassi a Bhaggava-gotta il pellegrino? . Allora il Sublime si

nello spirito e nella lettera, soddisfacente nella sua completezza, e farà nota una perfetta<br />

condizione di<br />

purezza, proprio come io ora espongo una dottrina, letificante nel principio, letificante nel<br />

mezzo, letificante<br />

nel fine, nello spirito e nella lettera, soddisfacente nella sua completezza, e faccio nota una<br />

perfetta<br />

condizione di purezza. Egli sarà circondato da una schiera di alcune migliaia di monaci, come<br />

io oggi sono<br />

circondato da una schiera di alcune centinaia di monaci.<br />

26. Allora il re di nome Sankha, là dove il re Maha Panada fece costruire un palazzo, farà<br />

costruire un<br />

palazzo, avendolo abitato, ed essendo stato generoso e munifico in elemosine con asceti,<br />

brahmani, poveri,<br />

mendicanti, bisognosi, alla presenza del Sublime Metteyya Santo, Perfetto, perfettamente<br />

Svegliato, rasi<br />

capelli e barba, indossato l'abito giallo, lascerà la casa per l'anacoretismo. Ed egli, dimorando<br />

solo, isolato, di<br />

poco soddisfatto, zelante, risoluto, non molto tempo dopo la sua uscita, come i figli di nobile<br />

famiglia che<br />

per il loro profitto lasciano la casa per l'anacoretismo, già tra gli elementi visibili<br />

l'incomparabile fine della<br />

condizione di purezza, da sé realizzato, posseduto, raggiunto dimorerà.<br />

27. In voi isolati, o monaci, dimorate, in voi rifugiati, in null'altro rifugiati, nella dottrina<br />

isolati, nella<br />

dottrina rifugiati, in null'altro rifugiati. E come, o monaci, un monaco dimora in sé isolato, in sé<br />

rifugiato, in<br />

null'altro rifugiato, nella dottrina isolato, nella dottrina rifugiato, in null'altro rifugiato? Ecco, o<br />

monaci, un<br />

monaco nel corpo, osservando il corpo, dimora strenuo, attento, consapevole, lontane nel<br />

mondo la cupidigia<br />

e la sofferenza, nella sensazione... nella mente... tra gli elementi, osservando gli elementi,<br />

dimora strenuo,<br />

attento, consapevole, lontane nel mondo la cupidigia e la sofferenza. Così, o monaci, un<br />

monaco in sé isolato<br />

dimora, in sé rifugiato, in null'altro rifugiato, nella dottrina isolato, nella dottrina rifugiato, in<br />

null'altro<br />

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28. Secondo le vostre consuetudini, o monaci, vivete. Coloro, o monaci, che vivono secondo le<br />

loro<br />

consuetudini progrediscono in durata della vita, progrediscono in bellezza,<br />

progrediscono in gioia, progrediscono in ricchezza, progrediscono in forza.<br />

Che è, o monaci, ad un monaco lunga vita? Ecco, o monaci, un monaco è possessore della base<br />

del potere,<br />

del sankhara di ben diretto sforzo di concentrazione, di potente concentrazione... di mentale<br />

concentrazione,<br />

del sankhara di esaminante sforzo di concentrazione. Ed egli, equilibrato, esercitato in queste<br />

quattro basi del<br />

potere, può, se richiesto, rimanere un kalpa o sino alla fine del kalpa. Ecco, o monaci, cos'è ad<br />

un monaco la<br />

lunga vita.

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