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27.05.2013 Views

maiale"", data anche la dieta vegetariana seguita dagli asceti indiani (v. RHYS DAVIDS, Budda. Sut., 71). I sintomi del malore che colse il Buddha sembrano, invece, quelli classici di un avvelenamento o indigestione di boletus satanas o boletus felleus, che producono una sindrome acre-resinoide, la quale induce ad emolisi e altri disturbi gastro-enterici (v. CAVARA F., Funghi e Tartufi, pagg. 30-39, Milano, 1934; MACCANI A., Avvelenamento da funghi, Trento, 1915). I fenomeni colerici (visucika) ai quali, secondo l'Anguttara-nikaya, andò soggetto il Buddha, farebbero pensare anche a funghi di diversa natura, che producono una sindrome tossica, come l'Amanita Phalloides e l'Amanita Verna (vomito, sete, ecc.)." 128) Simha-asana, consistente nello star sdraiato e disteso sul fianco destro braccio destro piegato si che la mano regga la testa, gamba sinistra, distese sulla destra in modo che il piede superiore posi sulla pianta di quello inferiore a posizione generalmente adottata dai monaci buddhisti durante il riposo. La locuzione sembra alludere all'evocazione dell'energia spirituale. Qui il monaco Cundaka si identifica a Cunda il fabbro come a far risaltare la provvidenzialità del cibo avvelenato da lui offerto al Buddha per dischiudergli inconsapevolmente la Suprema Estinzione. I due responsabili della morte del R,, Ananda - che non capì l'allusione contenuta nella narrazione (Cap. VI, I) - e Cunda, sono qui prescritti negli ultimi momenti del Buddha. 131) Pamada. contrario all'appamoda (v. Dhammapado, nota 6), distrazione, o, meglio, mancanza di consapevolezza e di cosciente attenzione per tutto ciò che si pensa, si dice e si compie, il che, per la disciplina buddhista, e il peccato capitale, sorgente di tutti gli altri. 132) Si tratta dei dassasjíaní, le dieci virtù, che fanno la pratica dell'Ottuplice Sentiero. 133) Sanscrito Vrjji, stirpe drya del Magadha, dominata dal clan dei Licchavi (v. nota 41). 134) Deità non meglio identificate, del rango dei genii loci, ecc. 135) I Trentatré deva dell'Olimpo vedico. 92 136) La profezia è stata, naturalmente, interpretata come una profezia a posteriori dagli studiosi occidentali, inserita nel Canone al tempo dell'imperatore Asoka, allorché Pataliputra (greco oggi Patna) primeggiava fra le città indiane. "137) Titthe (sanscrito tirtha), ""guado"". Considerato sacro in India, come nell'antica Roma, il ponte è, pertanto, sinonimo di ""tempio""." 138) Il senso del verso e che, mentre chi non è illuminato si adopera a traversare il flusso del samsara, colui che, invece, è illuminato, si trova implicitamente ad avere di già attraversato tale condizione. Condizione la quale, nella conoscenza esteriore, corrisponde all'esperienza dello spazio, nascente da un moto interiore del

quale non si afferrato, comunemente, le dimensioni ideali. 139) La credenza popolare indiana affermava che se un airone, o una gru (kraunca), veniva nutrito con latte misto ad acqua, il volatile avrebbe separato i due componenti, bevendo solo il latte. 140) Cioè, il lavacro illustratorio dopo il funerale. "141) L'aver qualcosa di caro (piyam, sanscrito priyam) significa qui l'identificazione ""dolorosa"" all'oggetto o alla persona amata. Il distacco (vairagya) predicato dal Buddha non contrasta, quindi, col precetto dell'Amorevolezza Universale (metta, maitri)." 142) Discepolo del Buddha famoso per la sua affinità meditativa con l'elemento fuoco Si diceva, infatti, che nelle notti senza luna illuminasse la strada col suo pollice risplendente (Vin., III, pagg. 76-80, 124). 143) Si tratta invero di un processo yoghico che avviene sul piano del forze causanti spirituali. La realizzazione esteriore, fisica, è il simbolo della realtà che interiormente si invera. SINGALOVADASUTTANTA (ISTRUZIONE A SINGALAKA) Così ho sentito: 1. Un tempo il Sublime dimorava a Rajagaha nel bosco . bambù, nel pascolo degli scoiattoli. In quel tempo Singalaka, figlio di famiglia, che dimorava a Rajagaha per la stagione delle piogge, mondo nelle vesti, mondo nei capelli 1, giunte le mani, onorava tutte le regioni: la regione del levante, la regione del mezzodì, la regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la regione dello zenit. 2. Allora il Sublime, levatosi di buon mattino, presi scodella e mantello, entrò in Rajagaha per l'elemosina. Vide allora il Sublime Singalaka, figlio di famiglia, che dimorava a Rajagaha per la stagione delle piogge, mondo nelle vesti, mondo nei capelli, giunte le mani, onorare tutte le regioni: la regione del levante, la regione del mezzodì, la regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la regione dello zenit. Allora disse a Singalaka, figlio di famiglia, così: Perché tu, o figlio di famiglia, mentre dimori a Rajagaha per la stagione delle piogge, mondo nelle vesti, mondo nei capelli, giunte le mani, onori tutte le regioni: la regione del levante, la regione del mezzodì, la regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la regione dello Zenit? . " Mio padre, o signore, mentre compiva il suo tempo così mi disse: Possa tu, o caro, onorare le regioni "". Ed io, o signore, onorando, venerando, stimando, ossequiando la parola del padre, mentre dimoro a Rajagaha per la stagione delle piogge, mondo nelle vesti, mondo nei capelli, giunte le mani, onoro tutte le regioni: la regione del levante, la regione del mezzodì, la regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la regione dello zenit""." "a Non così, o figlio di famiglia, nelle regole del nobile si onorano le sei regioni ""."

quale non si afferrato, comunemente, le dimensioni ideali.<br />

139) La credenza popolare indiana affermava che se un airone, o una gru (kraunca), veniva<br />

nutrito con latte<br />

misto ad acqua, il volatile avrebbe separato i due componenti, bevendo solo il latte.<br />

140) Cioè, il lavacro illustratorio dopo il funerale.<br />

"141) L'aver qualcosa di caro (piyam, sanscrito priyam) significa qui l'identificazione<br />

""dolorosa""<br />

all'oggetto o alla persona amata. Il distacco (vairagya) predicato dal Buddha non contrasta,<br />

quindi, col<br />

precetto dell'Amorevolezza Universale (metta, maitri)."<br />

142) Discepolo del Buddha famoso per la sua affinità meditativa con l'elemento fuoco Si<br />

diceva, infatti, che<br />

nelle notti senza luna illuminasse la strada col suo pollice risplendente (Vin., III, pagg. 76-80,<br />

124).<br />

143) Si tratta invero di un processo yoghico che avviene sul piano del forze causanti spirituali.<br />

La<br />

realizzazione esteriore, fisica, è il simbolo della realtà che interiormente si invera.<br />

SINGALOVADASUTTANTA<br />

(ISTRUZIONE A SINGALAKA)<br />

Così ho sentito:<br />

1. Un tempo il Sublime dimorava a Rajagaha nel bosco . bambù, nel pascolo degli scoiattoli. In<br />

quel tempo<br />

Singalaka, figlio di famiglia, che dimorava a Rajagaha per la stagione delle piogge, mondo nelle<br />

vesti,<br />

mondo nei capelli 1, giunte le mani, onorava tutte le regioni: la regione del levante, la regione<br />

del mezzodì,<br />

la regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la regione dello zenit.<br />

2. Allora il Sublime, levatosi di buon mattino, presi scodella e mantello, entrò in Rajagaha per<br />

l'elemosina.<br />

Vide allora il Sublime Singalaka, figlio di famiglia, che dimorava a Rajagaha per la stagione<br />

delle piogge,<br />

mondo nelle vesti, mondo nei capelli, giunte le mani, onorare tutte le regioni: la regione del<br />

levante, la<br />

regione del mezzodì, la regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la<br />

regione dello zenit. Allora disse a Singalaka, figlio di famiglia, così:<br />

Perché tu, o figlio di famiglia, mentre dimori a Rajagaha per la stagione delle piogge, mondo<br />

nelle vesti,<br />

mondo nei capelli, giunte le mani, onori tutte le regioni: la regione del levante, la regione del<br />

mezzodì, la<br />

regione del ponente, la regione del settentrione, la regione del nadir, la regione dello Zenit? .<br />

" Mio padre, o signore, mentre compiva il suo tempo così mi disse: Possa tu, o caro, onorare le<br />

regioni "".<br />

Ed io, o signore, onorando, venerando, stimando, ossequiando la parola del padre, mentre<br />

dimoro a Rajagaha<br />

per la stagione delle piogge, mondo nelle vesti, mondo nei capelli, giunte le mani, onoro tutte<br />

le regioni: la<br />

regione del levante, la regione del mezzodì, la regione del ponente, la regione del settentrione,<br />

la regione del<br />

nadir, la regione dello zenit""."<br />

"a Non così, o figlio di famiglia, nelle regole del nobile si onorano le sei regioni ""."

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