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possede esso gli doventa ben di frequente un peso. Di quest fuomo possiamo dire che il suo centro di gravita cade tutto intero dentro di lui. Questo ci spiega nello stesso tempo come succede che tali uomini d funa specie cosi rara non portano ai loro amici, alla loro famiglia, al bene pubblico, l finteresse intimo ed illimitato di cui molti fra gli altri sono capaci, perocche alla fin fine essi possono farne a meno possedendo se stessi. Esiste adunque di piu in essi un elemento isolante, la cui azione e tanto piu energica in quanto che gli altri uomini non possono soddisfarli pienamente; cosi essi non saprebbero vedere affatto negli altri degli eguali, ed anzi, sentendo continuamente la dissomiglianza della loro natura in tutto e da per tutto, si abituano adagio adagio ad essere fra gli umani come individui di una specie differente, ed a servirsi, quando le loro riflessioni si portano su di essi, della terza persona plurale in luogo della prima. Considerato sotto un tal punto di vista l fuomo il piu felice sara dunque colui che la natura ha riccamente dotato dal lato intellettuale, tanto cio che e in noi ha piu importanza di cio che e al di fuori; questo, vale a dire l foggettivo, in qualunque modo agisca, non agisce mai se non per l fintermediario dell faltro, vale a dire del soggettivo; l fazione dell foggettivo e quindi secondaria. E quanto espresse in bei versi Luciano: La ricchezza dell fanima e la sola vera ricchezza; tutti gli altri beni sono fecondi di dolori (Ant. I, 67). Un uomo ricco siffattamente all finterno non domanda al mondo esteriore che un dono negativo, cioe gli agi per poter perfezionare e sviluppare le facolta del suo spirito, e per poter godere delle sue ricchezze interne; ei reclama dunque unicamente la liberta di potere, per tutta la sua vita esser se stesso ogni giorno, ed ogni ora. Per l fuomo destinato ad imprimere la traccia del suo spirito sull fumanita intera, non esistono che una sola felicita ed una sola infelicita, e sono di poter perfezionare il suo ingegno e completar le sue opere, oppure esserne impedito. Tutto il resto per lui non ha importanza. Ed e per questo che vediamo le grandi menti d fogni epoca attribuire il prezzo piu alto agli agi, perocche tanto vale l fuomo, tanto valgono i suoi agi. Credo invero che la felicita stia negli agi (ozii), dice Aristotele (Mor. a Nic. X, 7). Anche Diogene Laerzio riporta che Socrate vantava gli agi come la piu bella ricchezza (II, 5, 31). Si e sempre cio che intende Aristotele (Mor. a Nic.

X, 7, 8, 9), quando dichiara che la piu bella vita e quella del filosofo. Egli dice egualmente nella Politica (IV, 11): Esercitare liberamente il proprio genio, ecco la vera felicita. E 23 Goethe nel Wilhelm Meister; Chi e nato con un genio, per un genio, trova in esso la sua piu bella esistenza. Ma posseder agi non e solo fuori della sorte ordinaria, ma anche fuori della natura ordinaria dell fuomo, perocche sua destinazione naturale si e d fimpiegare il suo tempo ad acquistare il necessario per la esistenza sua e per quella della famiglia. Egli e figlio della miseria, non un fintelligenza libera. Cosi gli ozi riescono ben presto ad essere di peso, poi si fanno tortura per l fuomo ordinario dal momento che egli non puo occuparli con mezzi artificiali e fittizi d fogni specie, coi giuochi, con passatempi, e con bagattelle d fogni forma. Anzi per questo gli ozi gli procurano anche dei danni, perocche si e detto con ragione: ádifficilis in otio quies â e difficile esser tranquilli nell fozio. D faltra parte pero una intelligenza che oltrepassi di molto la misura normale e parimenti un fenomeno straordinario, quindi contro natura. Tuttavia, quando essa e data, l fuomo che ne e fornito, per trovare la felicita, ha precisamente bisogno di quegli agi che per gli altri sono qualche volta importuni e qualche volta funesti; in quanto a lui, senza agi sara un Pegaso sotto il giogo; in una parola sara infelice. Nondimeno se queste due anomalie, l funa esterna e l faltra interna, si trovano riunite, la loro unione produce un caso di suprema felicita, perocche l fuomo cosi favorito condurra allora una vita d fun ordine superiore, la vita d fun essere sottratto alle due sorgenti opposte dei dolori umani; il bisogno e la noia; che egli e del pari sollevato e dalla cura penosa di affaccendarsi per provvedere alla sua esistenza e dall fincapacita di sopportare gli ozi (vale a dire l fesistenza libera propriamente detta); altrimenti un uomo non puo scappare da questi due mali se non se per il fatto che essi si neutralizzino e si annullino reciprocamente. Di fronte a tutto cio che precede, bisogna considerare d faltra parte che, in seguito ad un fattivita preponderante dei nervi, le grandi facolta intellettuali producono un aumento eccessivo dell fattitudine a sentire il dolore sotto tutte le forme; che inoltre il temperamento

X, 7, 8, 9), quando dichiara che la piu bella vita e quella del filosofo. Egli dice egualmente<br />

nella Politica (IV, 11): Esercitare liberamente il proprio genio, ecco la vera felicita. E<br />

23<br />

Goethe nel Wilhelm Meister; Chi e nato con un genio, per un genio, trova in esso la sua<br />

piu bella esistenza.<br />

Ma posseder agi non e solo fuori della sorte ordinaria, ma anche fuori della natura<br />

ordinaria dell fuomo, perocche sua destinazione naturale si e d fimpiegare il suo tempo ad<br />

acquistare il necessario per la esistenza sua e per quella della famiglia. Egli e figlio della<br />

miseria, non un fintelligenza libera. Cosi gli ozi riescono ben presto ad essere di peso, poi si<br />

fanno tortura per l fuomo ordinario dal momento che egli non puo occuparli con mezzi<br />

artificiali e fittizi d fogni specie, coi giuochi, con passatempi, e con bagattelle d fogni forma.<br />

Anzi per questo gli ozi gli procurano anche dei danni, perocche si e detto con ragione:<br />

ádifficilis in otio quies â e difficile esser tranquilli nell fozio. D faltra parte pero una<br />

intelligenza che oltrepassi di molto la misura normale e parimenti un fenomeno<br />

straordinario, quindi contro natura. Tuttavia, quando essa e data, l fuomo che ne e fornito,<br />

per trovare la felicita, ha precisamente bisogno di quegli agi che per gli altri sono qualche<br />

volta importuni e qualche volta funesti; in quanto a lui, senza agi sara un Pegaso sotto il<br />

giogo; in una parola sara infelice. Nondimeno se queste due anomalie, l funa esterna e l faltra<br />

interna, si trovano riunite, la loro unione produce un caso di suprema felicita, perocche<br />

l fuomo cosi favorito condurra allora una vita d fun ordine superiore, la vita d fun essere<br />

sottratto alle due sorgenti opposte dei dolori umani; il bisogno e la noia; che egli e del pari<br />

sollevato e dalla cura penosa di affaccendarsi per provvedere alla sua esistenza e<br />

dall fincapacita di sopportare gli ozi (vale a dire l fesistenza libera propriamente detta);<br />

altrimenti un uomo non puo scappare da questi due mali se non se per il fatto che essi si<br />

neutralizzino e si annullino reciprocamente.<br />

Di fronte a tutto cio che precede, bisogna considerare d faltra parte che, in seguito ad<br />

un fattivita preponderante dei nervi, le grandi facolta intellettuali producono un aumento<br />

eccessivo dell fattitudine a sentire il dolore sotto tutte le forme; che inoltre il temperamento

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