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Quel brahmana che ha fugato da sé i cattivi elementi non dice<br />

" "" huhum""(4 a), "<br />

[ma] è privo di impurità e si controlla, è versato nei Veda (6) e<br />

vive una vita da brahmana (casta), un siffatto brahmana può<br />

"parlare del Brahman giustamente, proprio lui, nel quale non vi sono escrescenze (7) verso<br />

questo<br />

mondo!""."<br />

5. Così da me è stato udito. In una certa occasione il Beato si trovava presso Savatthi, nel<br />

boschetto Jeta, nel<br />

parco di Anathapindika. In quella circostanza i venerabili Sariputta, 1 Mogallana il Grande,<br />

Kassapa il<br />

Grande, Kaccayana il Grande ed inoltre i venerabili Anuruddha, Revata, Devadatta ed Ananda<br />

vennero là<br />

dove si trovava il Beato. E quando il Beato<br />

"vide quei venerabili da lontano, mentre si avvicinavano, alla loro vista disse ai monaci:<br />

""Monaci, costoro<br />

sono dei brahmana che vengono, sono brahmana, costoro che vengono!"""<br />

"A queste parole un certo monaco, brahmana di nascita, disse al Beato: ""O Signore, in che<br />

misura [si può<br />

dire che] uno sia brahmana, e, inoltre, quali sono gli elementi che costituiscono un<br />

brahmana?"". Allora il<br />

Beato, intendendo il significato di ciò, profferì in quel momento questo verso ispirato:"<br />

37<br />

Avendo fugato da sé i cattivi elementi, coloro che procedono sempre consapevolmente,<br />

"i Risvegliati che hanno distrutto i legami, costoro sono certamente nel mondo i brahmana!""."<br />

"6. Così da me è stato udito. In una certa occasione il Beato dimorava presso Rajagaha nel<br />

Bosco dei Bambù<br />

(Veluvana), nella Radura ove si nutrono gli Scoiattoli (Kalandakanivapa). Ora, in<br />

quell'occasione, il<br />

venerabile Maha-Kassapa stava nella Grotta del Fico (Pipphala-guha), malato, afflitto e colpito<br />

da dura<br />

sofferenza. Più tardi, essendosi sollevato da quella malattia, il venerabile Maha-Kassapa disse:<br />

"" Che<br />

sarebbe se io andassi a Rajagaha per elemosinare?"". In quello stesso momento più di<br />

cinquecento dèi si<br />

occuparono intensamente per provvedere al cibo che Maha-Kassapa voleva questuare. Ma il<br />

venerabile<br />

Maha-Kassapa rifiutò i servizi di quei cinquecento dèi e, apprestandosi all'uscita mattutina,<br />

indossata la veste<br />

e presa la ciotola, entrò in Rajagaha per la questua, attraverso le strade ove abitavano i poveri<br />

ed i bisognosi,<br />

nel quartiere dei tessitori. Allora il Beato, intendendo il senso di ciò, profferì in quel momento<br />

questo verso<br />

ispirato:"<br />

Chi non deve nutrire altri, che è ignorato, domo, ben stabilito nell'essenza [delle cose],<br />

"la cui adesione [al mondo] è distrutta, i cui difetti sono espulsi, costui io chiamo un<br />

brahmana"""<br />

7. Così da me è stato udito. In una certa occasione, il<br />

"Beato si trovava a Patali, presso il tempio di Ajakatapa, dimora dello yakkha (8) Ajakalapa.<br />

Ora, in quella

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