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capaci di comprendere il giuoco50 con cui succede la faccenda, allora tutto sarebbe chiaro. FINE. 50 Taschenspielerstreich, colpo di giuocatore di bussolotti. (Nota dei Trad.). 1 AFORISMI E DISCORSI DEL BUDDHA 2 AFORISMI E DISCORSI DEL BUDDHA PREFAZIONE E SCELTA A CURA DI MARIO PIANTELLI TRADUZIONI DI EUGENIO FROLA E PIO FILIPPANI-RONCONI EDIZIONI TEA Canone Buddhista appartenenti alla Collezione dei Classici delle religioni sezione I ""Le religioni orientali"" diretta da Oscar Botto 1988 Editori Associati S.p.A., Milano " per la Prefazione Prima edizione TEA ottobre 1988 Stampa: Officine Grafiche Stianti, Sancasciano-Firenze PREFAZIONE "La scelta di testi buddhistici che il lettore si trova fra le mani è un po' diversa da quelle correnti, in cui all'esigenza di presentazione dottrinale si sovrappongono variamente preoccupazioni apologetiche, tentativi di ricostruzione ""biografica"" della vicenda terrena del Buddha, pregiudizi in sintonia con la ""demitizzazione"" caratteristica dell'orizzonte culturale d'Occidente negli ultimi due secoli. In sé rispettabilissime e non prive d'interesse, siffatte antologie tendono tuttavia ad ingenerare nei non ""addetti ai lavori"" un duplice equivoco. Da un lato, infatti, i passi - pervenutici attraverso un secolare lavoro di correzioni e messe a punto più o meno standardizzate secondo l'ottica dell'una o dell'altra scuola - sono suscettibili d'esser recepiti dal lettore non avvertito come veridica testimonianza del pensiero stesso dell'antico asceta sulle cui labbra son posti gli insegnamenti ch'essi trasmettono, che - tutti - saranno così ritenuti in sostanza esenti da alterazioni ed elaborazioni. Dall'altro lato, il contenuto di tali insegnamenti, ridotto all'osso e spogliato di tutta la variopinta ricchezza della visione del mondo indiana che fa da sfondo alla predicazione buddhistica, appare, nella sua stringatezza e nella sua tecnicità, al tempo stesso singolarmente ""moderno"" e insopportabilmente arido ciò che in realtà non è. Ci siamo sforzati, attingendo alle versioni già portate a termine da Eugenio Frola e Pio Filippani-Ronconi, di mettere a disposizione di chi
nutra qualche interesse per il Buddhismo antico una immagine di esso abbastanza fedele da evitare letture ingenuamente ""fondamentaliste"" e da mostrarne insieme la complessità e l'articolazione mitica. La nostra cura di rispettare l'integrità dei materiali, forniti senza tagli né adattamenti (al di fuori delle ripetizioni espunte già nei testi dell'edizione in lingua pali, in base ad ovvie esigenze editoriali!), ha in qualche misura limitato la vastità della selezione di ""aforismi e discorsi del Buddha"" che proponiamo in questo volume, ma restano sufficienti elementi al quadro per alimentare questa ambizione." "Colui che sarebbe stato in futuro oggetto come Buddha, del culto di milioni di uomini, Gautama l'asceta (muni, ""silenzioso"", o sramana, ""sforzantesi"" in vista della purificazione e del conseguimento della liberazione dal ciclo delle rinascite) trascorse la sua esistenza, elemosinando il vitto quotidiano e predicando i suoi precetti, nella piana gangetica orientale qualche tempo prima dell'invasione da parte d'Alessandro il Macedone della provincia del Sindh (327-325 a.C.) La sua datazione è oggetto di controversie e dipende dalla correlazione che s'intende stabilire con la consacrazione dell'imperatore Asoka della dinastia dei 3 Maurya, la quale sembra aver avuto luogo verso il 270 a. Cristo. Fonti indiane, a noi pervenute anche in versione tibetana e cinese, pongono la morte del fondatore del Buddhismo un secolo innanzi tale data mentre la tradizione singalese la spinge a duecentodiciott'anni prima di essa. Altre testimonianze, che parlano di centosedici anni tra i due eventi, o pongono Gautama verso la metà del VI secolo a.C., godono di minor considerazione. I fatti di cui possiamo esser sicuri - o quasi quanto a lui e al suo entourage sono relativamente esigui: nei decenni della sua vita itinerante (si sarebbe spento verso l'ottantina), egli ottenne un certo prestigio presso la ""borghesia"" urbana ed esponenti dell'aristocrazia dei regni locali, tra cui primeggiavano quello dei Magadha, allora retto da Bimbisara della dinastia Haryanka, deposto e fatto uccidere dal figlio Ajatasatru, e quello dei Kosala governato da Prasenajit, a sua volta detronizzato dal figlio Virudhaka. La politica espansionistica di quest'ultimo finì per assoggettare, ancor vivo Gautama, la piccola repubblica aristocratica degli Sakya, nella terra dei Kosala settentrionali (Uttarakosala), oggi a cavallo del confine indonepalese. Gautama stesso era probabilmente originario di quella zona, come attesta il suo epiteto di Sakyamuni (""Asceta degli Sakya""). Il nome simbolico di Siddhartha (""Che ha raggiunto il suo
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Arthur Schopenhauer Aforismi sulla
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dei presenti aforismi; esso potra s
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e solamente la personalita. (W. O.
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Petronio; áHabes, haberis â3 e ve
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predominio della melanconia. Siccom
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3. Il dolore, e la noia. L fintelli
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troppo, cento pazzi messi in mucchi
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Giacche gli agi sono, come dicemmo,
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piaceri. Ed e per questo che la pro
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quindi non esser compresa da tutti
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(del resto riproduco qui, in genera
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senza aver un patrimonio, giungono
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la tesi opposta troveranno autorita
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giuochi di flessibilita; fors fanch
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che siamo per gli altri e la coscie
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Aver davanti gli occhi la morte, so
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presto nella parte che vuol rappres
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2. Il grado. In quanto al grado, pe
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Ecco cio che caccia il sangue sulle
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Il rispetto che si accorda all feta
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fra le quali e prima d fogni altra
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onore, non ha che un valore relativ
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di andare in una societa ove lo si
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colla spada. Dunque dal punto di vi
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piu fermamente che nel loro catechi
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davanti i vostri occhi, nella sua m
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schiaffo nell fAssemblea nazionale
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silenzio. L findomani comparisce De
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esse non ne sono che la conseguenza
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vinto che sorte vincitore dal comba
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20 Venti o trenta colpi di canna su
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il vegliardo che di vedere tutta la
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liberarsene, e non puo esser quindi
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questa felicita positiva e calcolat
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mondo, e non alzera grandi lamenti
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maniera si sia, vaste disposizioni
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nobile. In questo senso si puo dire
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che impiccolisce gli oggetti per l
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e delle nostre relazioni va allarga
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si e le nostre manifestazioni in qu
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diapason degli altri, a raggrinzarc
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scaldarsi reciprocamente lo spirito
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venire a colpirci; questo giovera a
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porre in essa sola tutta la propria
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vasta associazione fondata in vista
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Page 219 and 220: I l. A Vipassi, o monaci, il Sublim
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da Ukkatthaya, dal bosco di Subhaga
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fu di 80.000 monaci. A Vipassi, il
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dell'albero della Bodhi, avendo pro
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Quel brahmana che ha fugato da sé
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"va via. Sangamaji lo svincolato, q
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mediante l'atto di non aderire (16a
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"distruzione della brama!""." 3. Co
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Guarda come è torturato colui che
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figlia del re dei Koliya, conviti p
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soprassalti, di quello che gli altr
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mercenario è certamente il venerab
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compassione di noi. Venite dunque,
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Beato, Con le gambe incrociate, ten
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monaco che gira per la questua, di
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Mediante il totale abbandono del Di
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Meghiya, il monaco pratica le virt
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"Poco dopo un certo vaccaro giunse
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eali, settari e loro seguaci, e viv
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"Allora, quando quegli Erranti di a
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gambe incrociate, col corpo eretto,
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più bisogno di altro [che della Bu
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A queste parole il Beato restò sil
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un improvviso precipitare, così pu
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trovava in ritiro e meditazione, gl
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dicendo: ""Bene, bene, o monaco! Be
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dei Sette Manghi (Sattamba), il san
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palazzo a molti piani della madre d
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"esso non è...."". Ora avvenne che
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finale) "Allora il Beato, intuendo
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essere quei fatti cessano. Così or
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Quindi il Beato, intuendo il signif
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preso fuoco Dicci, Signore, quale
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altro che il Tethagete "". "" Così
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sambodhim ) e quel dono di cibo, do
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4) Oltre a ciò, o capifamiglia, l'
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Così il Beato, dopo aver ringrazia
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hanno altrettanti ottanta trenta ve
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nemica degli uomini, talvolta invec
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35) Monaco di nobile stirpe, la cui
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65) Secondo il commento, il vaccaro
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civiltà ""non marinara""." 89)V. n
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ma ""occasionale"" per il verificar
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quale non si afferrato, comunemente
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piacere; l'essere abitualmente e su
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"19. In quattro modi, o figlio di f
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dimostra al discepolo gratitudine i
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35. Così essendo stato detto, Sing
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o Vasettha, alcuni brahmani vivono
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aiuto, lo stesso rispetto, la stess
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per lungo lasso di tempo. E man man
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erano coperti di polvere, erano cop
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giustamente era da rimproverare, ca
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colla dissoluzione del corpo, dopo
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Questi versi, o Vasettha, sono ben
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Pertanto, o caro, vivi secondo la l
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giratore della ruota dopo molti ann
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lo mostrarono al re guerriero unto
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essendosi diffuse le spade si diffu
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delle capre, dei polli, dei maiali,
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della vita sarà di 80.000 anni, sa
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114 E che è, o monaci, ad un monac
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Sublime con me userà elementi sovr
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Tu, o stolto uomo, stimi il figlio
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su quel problema, non fu capace di
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Non è capace, o Sunakkhatta, l'asc
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dopo aver girato per elemosina in V
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"Così essendo stato detto l'asceta
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uoi, lo trascineremo qui' si spezze
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lo sguardo, per tre volte ruggissi
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E che tu pensi, o Sunakkhatta, cos
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io, o Bhaggava-goth, ho realizzato
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io, o Bhaggava-gotta, ho realizzato
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o divino, si onori Purana Kassapa e
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pediatra:" Quale è dunque, caro Ji
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insoddisfazione, preso da disgusto
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non vi è sacrificio, non vi è olo
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Aggi-Vessana, cioè per coloro che:
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esiste il Compiuto dopo la morte ?
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certamente; invece io sono un propr
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cose profittevoli, secondo la Dottr
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"53. Mentre vi sono asceti o brahma
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sarà abbondante raccolto "", "" vi
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stesso egli va. Come, o gran re, un
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e fuori, fosse pervasa di profumo e
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Questo è, o gran re, un visibile f
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la mente astiosa come mente astiosa
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combustioni, ! malleabile, forgiabi
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secondo realtà realizza. "" Questa
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apparire diverso: uno essendo egli
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44. In lui che ha riconosciuto di a
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vi è, o monaco, Suyama-Devaputta d
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fuoco, l'aria. Ma vi è Brahma, il
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Così ho sentito: "l. Un tempo il S
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piedi: "" Ricoperto di peli, limita
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mano, qua un osso del piede, là un
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"Così egli dall'interno della ment
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l5. Ed inoltre ancora, o monaci, un
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equanimità, fattore del risveglio
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l9. Cosa è, o monaci, la nobile ve
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la coscienza delle cose tangibili,
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dimora osservando il sorgere degli
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Non dire, così, o Ananda, non dire
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Pertanto, o Ananda, proprio questo
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"No di certo, o signore ""." O Anan
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"26. Dunque, o Ananda, colui che no
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della sensazione forse che sussiste
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Dunque, o Ananda, forse colui che
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fine al dolore. Ben più di cinquec
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concentrata l'unita mente alla cono
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" Si rallegrano certo, o cari, i tr
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compagnia. E quelli che conseguono
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Santo, Perfetto, perfettamente Sveg
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YAMAKA-VAGGA (STROFE A COPPIA 1. Gl
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180 (10), sereno, contempla gli sto
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58. Come in un mucchio di spazzatur
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giungeranno all'altra riva, [di là
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"113. Viva un uomo cent'anni senza
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deposto il bastone verso tutte le c
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contempli il mondo, lui non vede il
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201. La vittoria alimenta inimicizi
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"259. Uno non è versato nella dott
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289. Avendo riconosciuto il senso d
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318. Le creature che ritengono di d
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345. I Saggi non chiamano saldo leg
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mentre brucerai: questo è dolore!"
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"adhisthana, adhitthana: I) ""risol
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segni "" fisici primari che contrad
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"Nir-upadhi-s'esa-nirvana: sinonimo
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Puja: atto esteriore di venerazione
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nell'acquisto della bodhi, senza pe
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"Vajra-yana: ""via fulgurea"" o ""a
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