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Ma neppure ritorniamo volentieri sulle cose sgradite, sopra tutto quando esse feriscono la nostra vanita; ed e questo il caso piu frequente, perocche pochi disgusti ci toccano senza nostra colpa. Noi dimentichiamo dunque egualmente molte cose penose. Si e coll feliminazione di queste due categorie d favvenimenti che la nostra memoria diviene cosi corta, e lo diviene, in proporzione, quanto piu la stoffa e lunga. Come gli oggetti situati sulla riva si fanno sempre piu piccoli, indeterminati e indistinti a misura che la nostra barca se ne allontana, cosi svaniscono gli anni passati, colle nostre avventure e colle nostre azioni. Succede inoltre che la memoria e l fimmaginazione ci presentino talora una scena della nostra vita, obliata da lungo tempo, con tanta vivacita che ci sembri avvenuta il giorno prima, e ci apparisca affatto vicina. E cio perche ci e impossibile rappresentarci in una volta il lungo spazio di tempo che e scorso tra il passato e il presente, ed abbracciarlo collo sguardo in un solo quadro; di piu gli avvenimenti compiti in questo intervallo sono in gran parte dimenticati, e non ce ne resta piu che un fidea generale, in abstracto, una semplice nozione e non un fimmagine. Allora questo passato lontano ed isolato si presenta tanto vicino da parer successo jeri; il tempo intermedio e sparito, e la nostra intera esistenza ci sembra d funa brevita incomprensibile. Qualche volta pure, nella vecchiaja, il lungo passato che abbiamo dietro di noi puo ad un certo momento parerci favoloso; cio che viene principalmente perche vediamo sempre davanti a noi lo stesso presente immobile. In sostanza tutti questi fenomeni interni sono fondati non su cio che e il nostro essere per se stesso, ma sulla sua immagine visibile, che esiste sotto la forma del tempo, e sul fatto che il presente e il punto di contatto tra il mondo esterno e noi, tra l foggetto e il soggetto. Si puo ancora domandarsi perche, in gioventu, la vita sembri estendersi davanti noi a perdita d focchio. Cio dipende da prima perche ci occorre il posto da mettere le speranze 109 illimitate di cui la popoliamo, e per la cui realizzazione Matusalem sarebbe morto troppo giovane; poi perche prendiamo per scala della sua misura il piccolo numero d fanni che abbiamo gia dietro a noi; ma il ricordo di essi e ricco in materiali, e per conseguenza lungo, perche la novita ha dato importanza a tutti gli avvenimenti che vi si compierono; percio vi

itorniamo volentieri col pensiero, li richiamiamo spesso in mente, e finiamo col fissarveli. Ci sembra qualche volta di desiderare ardentemente di trovarci in un luogo lontano, mentre in realta non facciamo che rimpiangere il tempo che vi abbiamo passato quando eravamo piu giovani e piu freschi. Ecco in qual maniera il tempo ci trae in inganno sotto la maschera dello spazio. Portiamoci sul luogo tanto bramato e ci renderemo conto dell fillusione. Vi sono due vie per arrivare ad un feta avanzata, a condizione sine qua non tuttavia di possedere una costituzione senza difetto; per spiegarci, prendiamo l fesempio di due lampade che ardono: una bruciera a lungo perche, con poco olio, ha lo stoppino assai sottile; l faltra perche anche avendo un lucignolo molto grosso ha pure molto olio: l folio e la forza vitale, lo stoppino ne e l fimpiego applicato a qualsivoglia uso. Sotto il rapporto della forza vitale possiamo paragonarci, fino al nostro trentesimosesto anno, a coloro che vivono coll finteresse d fun capitale; cio che si spende oggi, si trova rimesso l findomani. A partire di qui, somigliamo ad un capitalista che comincia a toccare il suo capitale. In sul principio la cosa non e sensibile; la piu gran parte della spesa viene ancora a supplire a se stessa, e il piccolissimo deficit che ne risulta passa inosservato. Ma a poco a poco esso ingrandisce, diviene apparente e il suo stesso accrescimento cresce ogni giorno, e c finvade di continuo in grado maggiore; l foggi e sempre piu povero del giorno che lo precedette, e non v fha speranza che la faccenda si arresti. Come la caduta dei corpi, la perdita si accelerera velocemente fino alla scomparsa totale. Il caso piu triste e quello in cui tutte e due, forza vitale e ricchezza, questa non come termine di confronto, ma in realta, sono in via di sparire simultaneamente; per questo l famore al danaro aumenta coll feta. In cambio nei nostri primi anni fino alla eta maggiore, ed anche un po f al di la, noi siamo, sotto il rapporto della forza vitale, simili a coloro che sugl finteressi aggiungono ancora qualche cosa al capitale: non solo cio che si spende si rimette da se, ma il capitale stesso aumenta. Questo succede qualche volta anche per il danaro in grazia delle cure previdenti d fun tutore galantuomo. O gioventu fortunata! O triste vecchiaja! Bisogna, ad onta di tutto cio, risparmiare le forze della gioventu. Aristotele

Ma neppure ritorniamo volentieri sulle cose sgradite, sopra tutto quando esse<br />

feriscono la nostra vanita; ed e questo il caso piu frequente, perocche pochi disgusti ci<br />

toccano senza nostra colpa. Noi dimentichiamo dunque egualmente molte cose penose. Si e<br />

coll feliminazione di queste due categorie d favvenimenti che la nostra memoria diviene cosi<br />

corta, e lo diviene, in proporzione, quanto piu la stoffa e lunga. Come gli oggetti situati<br />

sulla riva si fanno sempre piu piccoli, indeterminati e indistinti a misura che la nostra barca<br />

se ne allontana, cosi svaniscono gli anni passati, colle nostre avventure e colle nostre azioni.<br />

Succede inoltre che la memoria e l fimmaginazione ci presentino talora una scena della<br />

nostra vita, obliata da lungo tempo, con tanta vivacita che ci sembri avvenuta il giorno<br />

prima, e ci apparisca affatto vicina. E cio perche ci e impossibile rappresentarci in una volta<br />

il lungo spazio di tempo che e scorso tra il passato e il presente, ed abbracciarlo collo<br />

sguardo in un solo quadro; di piu gli avvenimenti compiti in questo intervallo sono in gran<br />

parte dimenticati, e non ce ne resta piu che un fidea generale, in abstracto, una semplice<br />

nozione e non un fimmagine. Allora questo passato lontano ed isolato si presenta tanto<br />

vicino da parer successo jeri; il tempo intermedio e sparito, e la nostra intera esistenza ci<br />

sembra d funa brevita incomprensibile. Qualche volta pure, nella vecchiaja, il lungo passato<br />

che abbiamo dietro di noi puo ad un certo momento parerci favoloso; cio che viene<br />

principalmente perche vediamo sempre davanti a noi lo stesso presente immobile. In<br />

sostanza tutti questi fenomeni interni sono fondati non su cio che e il nostro essere per se<br />

stesso, ma sulla sua immagine visibile, che esiste sotto la forma del tempo, e sul fatto che il<br />

presente e il punto di contatto tra il mondo esterno e noi, tra l foggetto e il soggetto.<br />

Si puo ancora domandarsi perche, in gioventu, la vita sembri estendersi davanti noi a<br />

perdita d focchio. Cio dipende da prima perche ci occorre il posto da mettere le speranze<br />

109<br />

illimitate di cui la popoliamo, e per la cui realizzazione Matusalem sarebbe morto troppo<br />

giovane; poi perche prendiamo per scala della sua misura il piccolo numero d fanni che<br />

abbiamo gia dietro a noi; ma il ricordo di essi e ricco in materiali, e per conseguenza lungo,<br />

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