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uomini, meglio ci troveremo. La solitudine, l fisolamento permettono d fabbracciare d fun solo sguardo tutti i propri mali, od anche di non provarli in un colpo solo; la societa invece e insidiosa; essa nasconde mali immensi, di sovente irreparabili, dietro un fapparenza di passatempi, di conversazioni, di divertimenti di societa, e d faltre simili cose. Sarebbe per gli uomini uno studio importante l fimparar di buon fora a sopportare la solitudine, questa sorgente di felicita e di quiete intellettuale. Da quanto abbiamo esposto deriva che ha una parte molto migliore colui che non conta che su se stesso e che puo in tutto esser tutto a se stesso. Cicerone ha detto áColui che basta a se stesso e che mette in se solo tutte le cose sue non puo non esser felicissimo â (Paradox. II). Inoltre piu un uomo ha in se, meno gli altri possono essergli qualche cosa. Si 31 In francese nell foriginale. (Nota del Trad.). 71 e un tal sentimento, di poter esser sufficiente a se stesso, che impedisce all fuomo di vaglia e ricco all finterno, di fare alla vita comune quei grandi sacrifizi che essa esige, e molto meno ancora di ricercarla a prezzo d funa notevole annegazione di se stesso. Si e il sentimento opposto che rende gli uomini ordinari cosi socievoli e cosi trattabili: infatti e loro piu facile sopportar gli altri che se stessi. Notiamo pure che cio che ha un valore reale non e apprezzato nel mondo, e che cio che e apprezzato non ha valore. Ne troviamo la prova e la conseguenza nella vita ritirata d fogni persona di merito e di distinzione. Ne segue che sara per l fuomo eminente far atto positivo di saggezza il limitare, se occorre, i bisogni, non fosse altro per poter conservare ed estendere la propria liberta, e il contentarsi del meno possibile per la propria persona quando il contatto cogli altri individui fosse inevitabile. Cio che d faltra parte rende gli uomini sociabili si e che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare se stessi quando sono soli. Ed e dal loro vuoto interno e dalla stanchezza di se stessi che sono spinti a cercare la societa, a correre paesi stranieri e ad intraprendere viaggi continuamente. Il loro spirito, mancando della forza necessaria per comunicarsi un movimento proprio, cerca di accrescersela col vino, e molti cosi finiscono col divenire ubbriaconi. A questo scopo essi hanno pure bisogno
dell feccitamento continuo che viene dal di fuori e specialmente di quello prodotto da individui della loro specie, che e il piu energico fra tutti. In mancanza di tale irritazione esterna il loro spirito si accascia sotto il proprio peso e cade in grave letargia32. Si potrebbe dire egualmente che ciascuno di essi non e che una piccola frazione dell fidea dell fumanita, e che ha quindi bisogno di essere addizionato con molti de f suoi simili per costituire in certo modo una coscienza umana intera; invece l fuomo completo, l fuomo per eccellenza, non e una frazione, ma rappresenta una unita intera e di conseguenza basta a se stesso. Si puo, in questo senso, paragonare la societa ordinaria a quell forchestra russa composta esclusivamente di corni, nella quale ogni stromento non da che una nota; non e che colla loro coincidenza precisa che si produce l farmonia musicale. Infatti lo spirito della maggior parte delle persone e monotono come quel corno che non produce che un suono solo: costoro sembrano in realta non aver mai che un solo e medesimo soggetto nella mente, ed essere incapaci di contenerne un altro. Cio spiega dunque in una volta come succeda che essi siano tanto nojosi e tanto sociabili, e perche vadino ben volentieri in gregge: áThe gregariousness of mankind â. La monotonia della loro propria natura e insopportabile a ciascuno di essi: áOmnis stultitia laborat fastidio sui â. (Qualunque stupidezza opprime colla nausea di se stessa). Non e che uniti e colla loro riunione che essi sono qualche cosa precisamente come i sonatori di corno russo. L fuomo intelligente invece puo esser paragonato ad un virtuoso che eseguisce da se solo il suo concerto, oppure anche ad un pianoforte. Simile a questo, che e da per se una piccola orchestra, egli e un piccolo mondo, e cio che gli altri non sono che nell fazione dell finsieme, ei lo presenta nell funita d funa sola coscienza. Come il pianoforte, ei non e una parte della sinfonia, ma e fatto per l fa solo e per la solitudine; quando deve prender parte al concerto cogli altri cio non puo essere che come voce principale con accompagnamento, ancora come il pianoforte, o per dare il tono nella 32 Tutti sanno che i mali si sentono meno sopportandoli in comune: pare che fra questi mali gli uomini contino la noja, ed e per questo che si riuniscono allo scopo di annojarsi insieme. Nello stesso modo che l famore della vita non e alla fin fine che la paura della morte, cosi l fistinto sociale degli uomini non e un sentimento diretto, vale a dire non e fondato sull famore della societa, ma sulla paura della solitudine,
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individui della loro specie, che e il piu energico fra tutti. In mancanza di tale irritazione<br />
esterna il loro spirito si accascia sotto il proprio peso e cade in grave letargia32. Si potrebbe<br />
dire egualmente che ciascuno di essi non e che una piccola frazione dell fidea dell fumanita,<br />
e che ha quindi bisogno di essere addizionato con molti de f suoi simili per costituire in<br />
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non e una frazione, ma rappresenta una unita intera e di conseguenza basta a se stesso. Si<br />
puo, in questo senso, paragonare la societa ordinaria a quell forchestra russa composta<br />
esclusivamente di corni, nella quale ogni stromento non da che una nota; non e che colla<br />
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essi siano tanto nojosi e tanto sociabili, e perche vadino ben volentieri in gregge: áThe<br />
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ciascuno di essi: áOmnis stultitia laborat fastidio sui â. (Qualunque stupidezza opprime<br />
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l famore della vita non e alla fin fine che la paura della morte, cosi l fistinto sociale degli uomini non e un<br />
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