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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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alternativa a Lui. Ciò significa che di diritto Dio non può non essere<br />

voluto dalla volontà, ma di fatto può non essere voluto. [34]<br />

Lungo questa curvatura argomentativa, ancor più evidente è il<br />

fatto che la volontà sia libera di volere e non volere, di volere<br />

affermativamente e di volere negativamente, nei confronti <strong>del</strong>le<br />

singole condizioni, dei singoli mezzi (pensieri, parole, azioni,<br />

omissioni, opere, circostanze) necessari per conseguire la felicità in<br />

Dio. Ciascuna <strong>del</strong>le singole condizioni è, infatti, un bene finito, cioè<br />

un ente in cui sono compresenti aspetti positivi e aspetti negativi,<br />

aspetti desiderabili in quanto positivi e aspetti indesiderabili, in<br />

quanto comportano qualche margine di negatività, aspetti utili e<br />

aspetti nocivi. Un bene finito quindi può essere considerato dalla<br />

facoltà conoscitiva secondo angolazioni diverse e, a seconda <strong>del</strong><br />

«taglio» per mezzo <strong>del</strong> quale un oggetto è stimato, può essere<br />

giudicato favorevolmente o reputato meritevole di essere evitato.<br />

In virtù di questa seconda linea argomentativa, la finitezza dei<br />

singoli enti in quanto beni, la complementarietà in essi di valenze<br />

positive e di valenze negative, la possibilità <strong>del</strong>la facoltà intellettivorazionale<br />

di selezionare aspetti diversi sotto i quali contemplare e<br />

valutare i singoli oggetti, garantiscono l‟autonomia <strong>del</strong>la volontà dai<br />

singoli beni finitie dai «motivi» di scelta a essi connessi e, perciò,<br />

assicurano l‟appartenenza alla volontà <strong>del</strong> libero arbitrio. [35]<br />

In verità quest‟ultimo non è una «potenza» diversa dalla volontà;<br />

esso è la stessa volontà in quanto considerata non in relazione alla<br />

felicità, che essa non può non volere, ché <strong>del</strong>la volontà è il fine<br />

ultimo per sé ricercato, ma in relazione ai singoli beni particolari, ai<br />

singoli mezzi, nei confronti dei quali liberamente può atteggiarsi, in<br />

virtù dei diversi aspetti sotto i quali essi possono essere<br />

conoscitivamente esplorati e dei correlati giudizi che nell‟ordine<br />

teoretico possono essere enunciati. [36]<br />

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