27.05.2013 Views

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

peculiarità <strong>del</strong>le cui attività appare essere quella per cui esse sono<br />

esercitate indipendentemente dal corpo o da organi corporei.<br />

Già nel De anima sono avvistate le operazioni che risultano<br />

autonome rispetto al corpo; esse sono tipicamente intellettive e si<br />

riassumono nell‟intellezione <strong>del</strong>le forme o essenze intellegibili e<br />

nell‟autoriflessione <strong>del</strong>l‟intelletto (cioè nell‟attitudine <strong>del</strong>l‟intelletto<br />

a cogliere, pensare sé stesso). [22]<br />

Conviene limitare la considerazione alla conoscenza degli<br />

intellegibili e ricordare che il filosofo greco stabilisce alcune<br />

prerogative che l‟intelletto, in quanto soggetto di tale conoscenza,<br />

deve godere, quali la ricettività, l‟impassibilità, la non mescolanza e<br />

la potenzialità. La prima indica la disponibilità a accogliere qualsiasi<br />

contenuto intelligibile, laseconda il fatto che, nel riceverlo, esso<br />

non subisce nessuna alterazione fisica, la terza il fatto che l‟intelletto<br />

non può essere mischiato o impregnato o costituito da nessun<br />

ingrediente corporeo, la quarta il fatto che, per sé, l‟intelletto non<br />

possiede nessuna forma, ancorché, in quanto ricettivo e proprio<br />

perché così scevro, è suscettibile a riceverle tutte. [23]<br />

Quest‟ultima proprietà, cioè l‟essere in potenza, dipende dalla<br />

considerazione che anche la dimensione intellettivo-cognitiva è<br />

soggetta al divenire e che le conoscenze, innanzitutto le «notizie»,<br />

dei significati intellegibili («forme» o «specie») non sono da sempre,<br />

simultaneamente e permanentemente, in atto. Poiché il campo<br />

intellettivo è iscritto nel dominio <strong>del</strong> divenire, occorre dunque<br />

ammettere anche per esso la sussistenza <strong>del</strong>le condizioni che<br />

rendono possibile ogni variazione, alterazione, incremento o<br />

accadimento. Perciò nel divenire conoscitivo <strong>del</strong>l‟intelletto non si<br />

possono non ritrovare, opportunamente declinate, le coppie di<br />

materia e forma, di potenza e atto. Come ogni altro ente soggetto al<br />

divenire anche l‟anima intellettiva vale quale sostrato ovvero<br />

materia dei processi che le ineriscono, per cui, sotto questo profilo,<br />

essa si atteggia come intelletto potenziale (νούς δυνάμει). D‟altro<br />

canto la fisica aristotelica, nella deduzione <strong>del</strong>la possibilità o<br />

razionalità o non contraddittorietà <strong>del</strong> divenire, introduce la necessità<br />

di una causa motrice, che determini il passaggio dalla potenza<br />

84<br />

8586

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!