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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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Con ciò si è già fatto riferimento all‟esistenza di una pluralità di<br />

tipi di anima, proposta dalla classificazione aristotelica, che è<br />

architettonicamente distinta dalla tripartizione platonica.<br />

Questa concerne l‟articolazione immanente a ciascuna anima<br />

individuale, quella concerne, invece, la suddivisione <strong>del</strong>le anime<br />

secondo i tipi di attività, funzioni e prestazioni che le<br />

contraddistinguono. La classificazione aristotelica conferma la<br />

sovrapponibilità di psicologia e biologia, dato che tanti sono i tipi di<br />

anima quanti sono i tipi di viventi. E poiché tre sono i tipi di viventi<br />

che popolano il mondo sublunare, tre sono i tipi di anima, ciascuna<br />

<strong>del</strong>le quali informa un organismo assegnandolo alla corrispondente<br />

categoria biologica. I tre tipi di anima sono, pertanto, quello <strong>del</strong>le<br />

anime vegetative, quello <strong>del</strong>le anime sensitive e quello <strong>del</strong>le anime<br />

razionali.<br />

Ogni anima, in virtù <strong>del</strong>la sua tipicità, è connotata da alcune<br />

potenze o facoltà da cui procedono le rispettive operazioni. Di esse è<br />

ora sufficiente ricordare concisamentel‟elenco, la cui più analitica<br />

considerazione verrà ripresa nel contesto <strong>del</strong>l‟esame <strong>del</strong>la<br />

riproposizione tommasiana.<br />

L‟anima vegetativa esercita le funzioni nutritiva, accrescitiva e<br />

riproduttiva, mentre quella sensitiva è caratterizzata dalle attività<br />

sensitivo-percettiva, appetitiva e locomotoria, di cui la seconda come<br />

facoltà <strong>del</strong> desiderare implica sia la terza, poiché un corpo<br />

desiderante deve potersi muovere per raggiungere l‟oggetto <strong>del</strong><br />

desiderio, sia la prima, in quanto occorre che l‟oggetto <strong>del</strong> desiderio<br />

per essere fruito sia riconosciuto.<br />

L‟anima razionale, infine, è dotata <strong>del</strong>la facoltà intellettiva e di<br />

quella pratica, cioè di intelletto e di volontà. Essa è l‟anima propria<br />

di quell‟ente che è l‟uomo, il quale, quindi, costituisce una terza<br />

specie di vivente, distinta non solo dagli organismi vegetali, ma<br />

anche dagli animali bruti.<br />

La dottrina <strong>del</strong>l‟intelletto, in particolare <strong>del</strong>la sua potenza<br />

teoretica, è certamente una <strong>del</strong>le più peculiari, concettualmente<br />

dense e complesse <strong>del</strong>la psicologia aristotelica, ma anche per alcuni<br />

versi di più impervia lettura. È nota la controversia esegeticoteoretica<br />

che i passi più ermetici <strong>del</strong> De anima hanno scatenato nella<br />

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