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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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In questo senso l‟anima è, secondo Platone, sostanza perché<br />

sussiste indipendentemente dal corpo, tanto che il suo essere non è<br />

una variabile soggetta alla realtà <strong>del</strong> corpo.<br />

La seconda tesi principale <strong>del</strong>la psicologia platonica, adiacente<br />

alla prima, concerne il confronto tra anima e corpo. Queste due<br />

entità, che appartengono a livelli ontologici diversi, sono due entità<br />

eterogenee, difformi e, ancor più, antitetiche. Ne consegue che la<br />

loro congiunzione è incongrua rispetto alla natura <strong>del</strong>l‟anima, innaturale,<br />

come già avevano sostenuto la corrente religiosa orfica e la<br />

scuola pitagorica, di cui Platone è erede. L‟anima precipitata nel<br />

corpo a causa di un suo colpevole «squilibrio», trova nel corpo il suo<br />

esilio e in esso stenta, patisce, subisce una deprivazione <strong>del</strong>le sue<br />

potenzialità, sopporta la sopraffazione di esso, lo sperimenta come<br />

prigione, carcere, tomba (come celebri metafore raccontano).<br />

La terza tesi fondamentale platonica, in qualche modo già<br />

implicita nella prima, afferma l‟immortalità <strong>del</strong>l‟anima. In quanto<br />

ontologicamente autonoma, l‟anima non segue la sorte <strong>del</strong> corpo, la<br />

dissoluzione <strong>del</strong> quale non può incidere sulla sua esistenza.<br />

Essa, che al corpo preesiste, solo provvisoriamente lo abita, in un<br />

soggiorno ingrato, <strong>del</strong> quale l‟unica benigna funzione è quella di<br />

permettere all‟anima l‟espiazione necessaria che consenta la<br />

restituzione alla patria trascendente e il ritorno alla libertà.<br />

La quarta tesi cardinale di Platone concerne ciò che si può<br />

chiamare la morfologia <strong>del</strong>l‟anima. Ogni anima individuale, infatti, è<br />

caratterizzata da un‟articolazione, per la quale risulta composta da<br />

tre parti, che a loro volta possono essere chiamate anime. Ogni<br />

anima è, a modo suo, un plessodi anime. Esso è costituito<br />

dall‟anima razionale, dall‟anima irascibile e dall‟anima<br />

concupiscibile; l‟indagine <strong>del</strong>le relazioni «infrapsichiche» è un<br />

capitolo assai rilevante <strong>del</strong>la psicologia platonica.<br />

In questa sede non ci si può che limitare a ricordare che l‟anima<br />

razionale (l‟auriga <strong>del</strong> mito <strong>del</strong>la «biga alata») è l‟anima conoscente,<br />

che contempla le idee, a esse mira e per esse governa il proprio<br />

soggiorno nella «pianura <strong>del</strong>la verità». L‟anima irascibile è attirata<br />

dalla regione corporea, molteplice, diveniente <strong>del</strong>la totalità; quando<br />

prevale, sottraendosi al governo <strong>del</strong>l‟«auriga», determina la «caduta»<br />

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