LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

originario a stabilire la situazione di soddisfacimento, che produce in
un caso la riflessione riproduttiva e nell‟altro il giudizio, come metodi
per procedere dalla situazione percettiva, come essa si presenta in
realtà, verso la situazione desiderata. Di tutto ciò è premessa il fatto
che i processi y non facciano il loro corso senza inibizione, ma in
connessione con un Io attivo» (Cap. 1.17).
[25] Questo avviene anche nella patologia, ma con un eccesso dovuto
all‟inconcludenza del pensiero. Nella patologia si pensa troppo e si
conosce poco. Nella patologia, il sapere pratico che già c‟è incrementa
la sprovvedutezza del soggetto che agisce con poco giudizio.
[26] [...] «Quindi il giudizio – mezzo, più tardi, per conoscere un oggetto di
possibile importanza pratica – è, alla sua origine, un processo di
associazione tra gli investimenti dall‟esterno e quelli derivanti dal
corpo stesso dell‟individuo, una identificazione di informazioni, o
investimenti, provenienti da y e dall’esterno». «Quelle che noi
chiamiamo cose sono residui che si sottraggono al giudizio (Cap.
1.18).
[27] Freud continua così: «Come possiamo dunque descrivere chiaramente
un pensiero che diventa sporadicamente conscio, con improvvise
intrusioni [nella coscienza]? Dopo tutto, il nostro pensiero, che è
ordinariamente senza scopo, quantunque accompagnato da un
preinvestimento e da un‟attenzione automatica, non attribuisce alcun
valore ai segni di pensiero. Non abbiamo trovato un appoggio
biologico per considerare questi segni come indispensabili per il
processo in questione. Nondimeno essi usualmente emergono: 1)
quando il calmo flusso arriva a un termine o s‟imbatte in un ostacolo;
2) quando ha suscitato una rappresentazione che, per altre ragioni, dà
origine a segni di qualità, cioè suscita la coscienza. A questo punto
credo che si possa interrompere la discussione» (Cap.3.2.).
[28] Vedi G.B. Contri, op. cit. pp.49-92.
[29] La psicopatologia è una conclusione errata del soggetto che elabora
errori sfruttando l‟inibizione del giudizio.
[30] «Il ricordare è la condizione preliminare di ogni esame compiuto dal
pensiero critico; quest‟ultimo persegue un dato processo di pensiero in
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