LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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costituiscono, come sappiamo, la memoria: la descrizione di tutte le influenze esercitate su y dal mondo esterno. [...] Ora, i segni di scarica verbale aiutano a superare questa deficienza: essi pongono i processi di pensiero sullo stesso livello dei processi percettivi, conferendo loro una realtà, e rendendo possibile il loro ricordo. [...] L‟innervazione della parola è originariamente una via di scarica per y [...]; è un tratto del canale che porta alla modificazione interna, unico mezzo di scarica fino al ritrovamento dell‟azione specifica [cap. 1,11]. Questo canale acquista una funzione secondaria in quanto serve ad attirare l‟attenzione della persona cooperatrice (che è abitualmente l‟oggetto stesso desiderato) sui desideri e il disagio del bambino; serve perciò allo scopo di condurre all‟intendersi e viene a integrarsi nell‟azione specifica. Quando, all‟inizio della funzione del giudizio, le percezioni suscitano interesse a causa della loro possibile relazione con l‟oggetto desiderato, e i loro complessi (come abbiamo visto) si trovano così divisi in una parte non assimilabile (la cosa) e un‟altra parte che è conosciuta dall‟Io mediante la sua stessa esperienza (attributi, attività) – ciò che si chiama intendere -, si hanno due punti di contatto per l‟espressione verbale. Esistono, in primo luogo, degli oggetti (percezioni) che fanno gridare perché causano dolore; ed è un fatto estremamente significativo che questa associazione di un suono (il quale dà anche origine a immagini motorie del soggetto) con una percezione, la quale è già di per sé stessa composita, sottolinei il carattere ostile dell‟oggetto e serva a dirigere l‟attenzione sulla percezione. Dove altrimenti, a causa del dolore, non si riceverebbero chiari segni di qualità dell‟oggetto, l‟informazione del proprio grido serve a caratterizzare l‟oggetto. Questa associazione è quindi un mezzo per rendere i ricordi che producono dispiacere coscienti e oggetto di attenzione: la prima categoria dei ricordi coscienti è stata così creata. Da questo punto non vi è che un breve passo alla scoperta del linguaggio. Esistono altri oggetti i quali danno costantemente origine a certi rumori: oggetti, vale a dire, nel cui complesso percettivo ha parte un rumore. In conseguenza della tendenza a imitare che emerge durante il processo del giudizio, è possibile trovare l‟informazione di un movimento connesso con questa immagine sonora. Così che questa classe di ricordi può anch‟essa divenire cosciente. Rimangono ora da associare i suoni, prodotti deliberatamente, con le percezioni; quando questo avviene, i ricordi che sorgono allorché si osservano segni di scarica sonora, diventano 64

coscienti allo stesso modo delle percezioni e possono venire investiti da y. Abbiamo quindi trovato che la caratteristica del processo del pensiero conoscitivo è che l‟attenzione è sin dall‟inizio diretta ai segni di scarica di pensiero, ai segni di linguaggio. È ben noto che quello che noi consideriamo come pensiero cosciente si accompagna a un leggero dispendio motorio. [...] Noi non parliamo realmente, più di quanto realmente ci muoviamo allorché ci rappresentiamo un‟immagine motoria [...]. Quando pensiamo intensamente, ci può accadere di parlare ad alta voce. [...] Tutto quello che chiamo «acquisizione biologica» del sistema nervoso, lo penso rappresentato da una minaccia di dispiacere di questo genere, la cui efficacia consiste nel fatto che non vengono investiti quei neuroni che conducono a una liberazione di dispiacere. È questa la difesa primaria, conseguenza comprensibile dell‟originaria tendenza del sistema nervoso. Il dispiacere rimane l‟unico mezzo di educazione. [...] La regola biologica dell’attenzione, per quanto riguarda l‟Io, si può enunciare nel seguente modo: se appare un segno di realtà, l’investimento percettivo che già è simultaneamente presente deve essere sovraccaricato. [...] Una seconda regola biologica, derivata per astrazione dal processo di aspettativa, sarà senza dubbio che la nostra attenzione si deve rivolgere verso i segni di qualità (perché essi appartengono a percezioni che possono condurre al soddisfacimento) e che quindi ci lasceremo guidare da tali segni di qualità verso la percezione che è emersa. In breve, il meccanismo dell‟attenzione deve avere la sua origine in una regola biologica di questo genere: essa regola lo spostamento degli investimenti dell‟Io. Si può ora obiettare che un meccanismo come questo, operante con l‟aiuto dei segni di qualità, è superfluo. L‟Io potrebbe aver imparato biologicamente a investire esso stesso la sfera percettiva durante gli stati di aspettativa, anziché essere portato a questo investimento dai segni di qualità. Vi sono, tuttavia, da fare due osservazioni a giustificazione del meccanismo dell‟attenzione. 1) L‟area dei segni di scarica da w è, evidentemente, più piccola e comprende un minor numero di neuroni dell‟area delle percezioni, cioè dell‟intero pallio di y collegato agli organi di senso [...], così che l‟Io fa un‟enorme economia di consumo tenendo investiti i segni di scarica invece della percezione. E 2) i segni di scarica o segni di qualità sono soprattutto segni di realtà, che devono permettere proprio una distinzione tra gli 65

coscienti allo stesso modo <strong>del</strong>le percezioni e possono venire investiti<br />

da y.<br />

Abbiamo quindi trovato che la caratteristica <strong>del</strong> processo <strong>del</strong> pensiero<br />

conoscitivo è che l‟attenzione è sin dall‟inizio diretta ai segni di<br />

scarica di pensiero, ai segni di linguaggio. È ben noto che quello che<br />

noi consideriamo come pensiero cosciente si accompagna a un leggero<br />

dispendio motorio. [...]<br />

Noi non parliamo realmente, più di quanto realmente ci muoviamo<br />

allorché ci rappresentiamo un‟immagine motoria [...]. Quando<br />

pensiamo intensamente, ci può accadere di parlare ad alta voce. [...]<br />

Tutto quello che chiamo «acquisizione biologica» <strong>del</strong> sistema nervoso,<br />

lo penso rappresentato da una minaccia di dispiacere di questo genere,<br />

la cui efficacia consiste nel fatto che non vengono investiti quei<br />

neuroni che conducono a una liberazione di dispiacere. È questa la<br />

difesa primaria, conseguenza comprensibile <strong>del</strong>l‟originaria tendenza<br />

<strong>del</strong> sistema nervoso. Il dispiacere rimane l‟unico mezzo di educazione.<br />

[...] La regola biologica <strong>del</strong>l’attenzione, per quanto riguarda l‟Io, si<br />

può enunciare nel seguente modo: se appare un segno di realtà,<br />

l’investimento percettivo che già è simultaneamente presente deve<br />

essere sovraccaricato. [...]<br />

Una seconda regola biologica, derivata per astrazione dal processo di<br />

aspettativa, sarà senza dubbio che la nostra attenzione si deve rivolgere<br />

verso i segni di qualità (perché essi appartengono a percezioni che<br />

possono condurre al soddisfacimento) e che quindi ci lasceremo<br />

guidare da tali segni di qualità verso la percezione che è emersa. In<br />

breve, il meccanismo <strong>del</strong>l‟attenzione deve avere la sua origine in una<br />

regola biologica di questo genere: essa regola lo spostamento degli<br />

investimenti <strong>del</strong>l‟Io.<br />

Si può ora obiettare che un meccanismo come questo, operante con<br />

l‟aiuto dei segni di qualità, è superfluo. L‟Io potrebbe aver imparato<br />

biologicamente a investire esso stesso la sfera percettiva durante gli<br />

stati di aspettativa, anziché essere portato a questo investimento dai<br />

segni di qualità. Vi sono, tuttavia, da fare due osservazioni a<br />

giustificazione <strong>del</strong> meccanismo <strong>del</strong>l‟attenzione. 1) L‟area dei segni di<br />

scarica da w è, evidentemente, più piccola e comprende un minor<br />

numero di neuroni <strong>del</strong>l‟area <strong>del</strong>le percezioni, cioè <strong>del</strong>l‟intero pallio di<br />

y collegato agli organi di senso [...], così che l‟Io fa un‟enorme<br />

economia di consumo tenendo investiti i segni di scarica invece <strong>del</strong>la<br />

percezione. E 2) i segni di scarica o segni di qualità sono soprattutto<br />

segni di realtà, che devono permettere proprio una distinzione tra gli<br />

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